A otto anni dall’annuncio del 2017, Tesla torna a parlare del nuovo Roadster. Elon Musk lo definisce “l’ultima grande auto per chi ama guidare”, in un contesto in cui l’azienda spinge parallelamente sulla guida completamente autonoma. Il modello, presentato come una sportiva elettrica innovativa, resta comunque senza una data ufficiale di lancio e con molte incognite sul fronte industriale.
Da promessa a realtà?
Presentata nel 2017, la Tesla Roadster si propone come una supercar elettrica rivoluzionaria, in grado di coniugare prestazioni ottimali con un design futuristico. Durante l’evento Annual Shareholders Meeting 2025, Musk ha affermato che “non è solo un’auto, è più simile a un’astronave. Sarà l’ultima grande vettura per chi ama guidare, prima che la guida autonoma prenda il sopravvento”.
Il Roadster promette numeri impressionanti: un’accelerazione da 0 a 100 km/h in circa 1,1 secondi, autonomia di 1.000 km, velocità oltre i 400 km/h e tre motori per circa 1.000 CV. Una versione “SpaceX” con 10 razzi a gas freddo potrebbe migliorare ulteriormente accelerazione, frenata e curva, ma esperti come Mate Rimac ne dubitano la fattibilità. La batteria da 200 kWh e un passo stimato di circa 2,9 metri suggeriscono dimensioni generose, ma la massa resta ignota, e senza prototipi funzionanti o test indipendenti, tutto rimane teorico.
Lars Moravy, vicepresidente del reparto ingegneria di Tesla, insiste: “Stiamo perfezionando la Roadster. Ne abbiamo discusso di recente, pianificando un evento di lancio spettacolare. Abbiamo mostrato a Elon soluzioni tecniche innovative, e lui è entusiasta”. Il design dovrebbe essere finalizzato entro fine 2025, con una demo pubblica nello stesso periodo, ma nonostante l’entusiasmo, non c’è una data ufficiale di lancio né certezze sulla produzione.
Mercato europeo e strategia mediatica
Non è chiaro se il Roadster arriverà in Europa, né se sarà omologata per l’UE. Negli Stati Uniti, il prezzo base è di 200.000 dollari, con la “Founders Edition” a 250.000 dollari, ma in Europa dazi e tasse potrebbero far lievitare il costo oltre i 250.000 euro. La Roadster si inserisce nella strategia di Tesla di generare attenzione con annunci ambiziosi, come accaduto per il Cybertruck o la tecnologia Full Self-Driving, spesso seguiti da ritardi. L’evento promesso da Moravy sarà cruciale per dimostrare che il progetto è più di un’operazione di marketing.
L’eredità della Tesla Roadster 2008
Il Roadster originale, lanciato nel 2008, segnò l’esordio di Tesla, dimostrando che un’auto elettrica poteva essere una vera sportiva. Basata sul telaio Lotus Elise a Hethel, Regno Unito, con carrozzeria in fibra di carbonio, montava un motore trifase da 225 kW (302 CV) e 370 Nm, con una batteria da 55 kWh. Offriva 394 km di autonomia, 0-100 km/h in 3,7 secondi e 201 km/h di velocità massima. Venduta a circa 100.000 dollari in 2.450 unità fino al 2012, fu promossa tramite un programma di referral fra i clienti. Evoluzioni come il Roadster 2.5 (2010) migliorarono design e interni. La vettura aprì la strada a Model S, dimostrando che l’elettrico poteva essere sportivo. Il nuovo Roadster, annunciato nel 2017, promette di superarlo, ma i ripetuti rinvii, da un lancio previsto nel 2020 al 2025, e la mancanza di prototipi funzionanti fanno suscitare dubbi.