Tesla si riprende la testa della classifica in Europa, ma…


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Tesla riprende la testa nella classifica delle auto elettriche più vendute in Europa, ma con numeri ancora in calo, mentre crescono ancora le immatricolazioni del Gruppo Volkswagen.

Tesla riprende la testa, ma il gruppo VW è sempre più aggressivo

Tesla riprende la testa
Qui sopra la classifica delle 25 auto elettriche più vendute in Europa in maggio. A destra vendite e quote di elettriche (BEV), ibride plug-in (PHEV) e SUV. Fonte: Jato Dynamics.

Le vendite di auto con la spina continuano a crescere più rapidamente del mercato europeo nel suo complesso. In maggio le elettriche pure sono salite a quota 194.300 (+28%), con una quota di mercato salita dal 14 al 17,5% (in Italia siamo al 5,1%). E ancora meglio hanno fatto le ibride plug-in, cresciute del 31% a quota 108.878. Dopo alcuni mesi difficili, Tesla si è ripresa il primo posto, con le 10.357 immatricolazioni della Model Y, che però perde il 7% sul maggio 2024.

E il gruppo VW incalza, piazzando 5 modelli tra i primi 10, con numeri di grande rilievo per la sorprendente Skoda Elroq (seconda a quota 9.222) e la VW ID.7 (6.732, + 373%). Decisamente deludente il risultato dell’altra Tesla, la Model 3, scivolata al 17% posto con 3.190 immatricolazioni (-59%). Così come sono sotto le aspettative i risultati delle due citycar francesi lanciate nel 2024: la Renault 5 scivola in 10° posizione a quota 4.563, la Citroen e-C3 in 12° con 3.753. Notte fonda per i marchi italiani: non c’è un’elettrica del gruppo Stellantis nella top 25, uno dei tanti temi di cui si dovrà occupare il nuovo numero uno Antonio Filosa.

Boom dei brand cinesi, ma non nell’elettrico. Crollo dei marchi italiani

Tesla riprende la testa
Le 10 auto più vendute in Europa (maggio, tutte le motorizzazioni): dominio delle ibride.

Vanno a gonfie vele, invece, le vendite dei marchi cinesi. La UE pensava di fermare l’invasione con pesanti dazi sulle elettriche made in Cina, ma i brand di Pechino si sono subito adattati puntando sulle altre motorizzazioni, ibride anche plug-in. Risultato 65.808 auto vendute in maggio e quota di mercato più che raddoppiata, dal 2,9 al 5,9%.

Con alcuni exploit clamorosi: MG, con 29.400 auto vendute (+ 30%) ha superato Fiat nella immatricolazioni 2025: 133.400 unità contro 125.300. BYD ha fatto +397%, Jaecoo ha superato Honda, mentre Omoda ha superato Mitsubishi. E un’altra marca fino a pochi mesi fa completamente sconosciuta come Leapmotor  con 1.723 unità fa meglio di Lancia, in calo dell‘80%.

Pesante crollo anche per  Maserati (-40%), e Abarth (-78%), in un altro mese disastroso per il made in Italy. Non si ferma, invece, l’avanzata dei Suv, che valgono il 56% del mercato.

 

Visualizza commenti (30)
  1. E mentre voi fate le pulci ai vostri conticini, una Tesla si consegna autonomamente ad un cliente! (-:

    Quante auto capaci di guida autonoma ha venduto Tesla dall’inizio dell’anno? Qualche centinaio di migliaia. Quante ne hanno vendute tutti gli altri, sommate? ZERO!

      1. Nessuna delle cinesi in vendita al pubblico è capace di guida autonoma (senza nessuno sul sedile di guida). I Tesla Robotaxi e l’auto che si è consegnata da sola hanno dimostrato la potenzialità di livello SAE L4/L5, con solo un’update software.

        E no, ormai non posso dire di fidarmi di VaiElettrico visto come rigirate la minestra. Come voi non dovete fidarmi di me, ma direi che potete credere al CEO di Xiaomi, che ha appena testimoniato “We have to continue learning! (from Tesla)”.

          1. Ecco un regalino per quelli che ancora non hanno capito come stanno andando le cose – con il suo suo taxi cinese del video RAI:

            ” BREAKING: Baidu may ditch multi-sensor fusion approach soon to embrace pure vision AV technology, after seeing what Tesla has been doing for years, signaling the beginning of the end of LiDAR application for its Apollo robotaxi fleet. Here is the translation:

            Robin Li (Baidu CEO): Apollo Robotaxi’s Only Chance Lies in Rapidly Shifting to a Pure Vision Approach

            At Baidu’s recent quarterly executive meeting, Robin Li delivered an internal speech focused on “reflective thinking,” where he reviewed the company’s business wins and losses. He also challenged many of Baidu’s previous viewpoints — including its stance on Robotaxi.

            One key takeaway was that Robotaxi must pivot its technical strategy and move decisively toward a pure vision approach.

            In the past, like other players such as Waymo, Robotaxi had been a firm proponent of lidar + vision, relying on a multi-sensor fusion system. ”

            Vi sveglierete sempre troppo tardi ! HAHA!

  2. Non mi stupisce il dato Renault 5.. e ora che e’ arrivata la Surf temo che la R5 prendera’ un ulteriore martellata nei denti. Praticamente stesso prezzo e batteria (a parte il sistema di gestione del calore) della ZOE ma 5 anni dopo con costo di pacchi batterie praticamente dimezzato.
    Meglio che de meo si e’ dato la lusso va’…

  3. Grande successo di VAG che surclassa tutti gli altri gruppi con quasi il 30% del mercato BEV europeo a metà 2025 e mi sa potrebbe anche arrivare con emissioni di CO2 ad auto venduta con una buona percentuale, se soltanto accelerasse su id2 e id1 la vedo male per gli altri.

  4. Prendetemi per pazzo, Ve lo concedo ma penso che non ci sia nulla di più “facile” che fare un’auto elettrica. La Fiat poteva essere leader invece continuano a mettere pulsantini e disegnini ovunque. Banali è dire poco!

    1. Mi dispiace contraddirti ma non è così. L’auto elettrica è una vettura digitale e presuppone una conoscenza hardware informatico ma sopratutto software di altissimo livello, basta guardare ciò che hanno fatto i costruttori tradizionali fino a ora, auto mediocri che al confronto con le migliori, tipo Tesla sono indietro.

    2. Davvero non è così. basta vedere ad esempio la melassa in cui si ritrova tutta la divisione Cariad di VW , la quantità di vetture che ancora non hanno un’infrastruttura per gli aggiornamenti OtA decenti, software in generale pessimo e buggato , inutili e anacronistici telecomandi o tasti on/off , eccetera eccetera .

      Poi se ci accontentiamo di una cosa con volante, 4 ruote e almeno 1 motore elettrico , il discorso sarà anche diverso ..

    3. Per certi versi è così in effetti, le tre gemelline (e-up citigo e mii) erano esattamente ciò che dici tu, stesso modello benzina adattato all’elettrico e checce’ ne dicano gli sponsor del software evoluto che ti saluta quando entri in auto, sono state auto più che azzeccate bassi consumi, grande affidabilità e prezzi umani; questo chiedeva la gente , ma purtroppo non si sposava con la logica del guadagno fuori misura delle case automobilistiche e non ne hanno più fatte. Poi ben vengano anche le auto nate elettriche, parlanti e volanti per carità… ma le due cose non si escludono.

      1. Le tre piccole VW era davvero valide, specie per il periodo e il segmento.
        I prezzi erano così umani che VW ci perdeva. Parecchio, ovvero più di quanto perde ora per ogni EV venduta.
        Non c’è da stupirsi che non le vendano più.

        1. vero, comunque era la dimostrazione che è possibile fare auto BEV non necessariamente così “evolute” tecnologicamente ma con tutto quello che serve a buona parte degli automobilisti. Certo è che in 5 anni in quel segmento poco nulla è cambiato, mi aspettavo autonomie maggiori con prezzi più “umani” ma si è tutto rallentato…

          1. Veramente finchè si vende sottocosto si dimostra solo che non è sostenibile.

        2. Rispondo qui perchè non permette risposte sotto: vendono talmente tanto sottocosto le case automobilistiche che fanno utili a dismisura, poi se in un settore anche abbassano la marginalità, sostenuta dagli altri settori in superutile, per fare quote di mercato … es come fece Tesla nella fase iniziale.

  5. In teoria Vaielettrico dovrebbe promuovere la mobilità elettrica ed esultare dei numeri in crescita delle BEV nel 2025, (+25%) invece NO, ogni occasione è buona per cercare di evidenziare negatività di Tesla. Il mercato rispetto al 2024 offre, finalmente, auto EV interessanti, come la Skoda Elroq e quindi è normale che Tesla non può continuare a crescere (tra l’altro manca all’appello la Model Y Peformance). Ah tra l’altro la casa di Musk 2 giorni fa ha introdotto i Robotaxi, ma pare che a voi non interessi questa piccola notizia che di fatto cambierà il mondo…propongo un nuovo nuovo VaiforseElettricomaNoTesla…

    1. Qualsiasi notizia con Tesla nel titolo fa cliccare di più gli utenti per leggere. Un po’ come la parola “Apple” nei siti che trattano di tecnologia.

  6. caprone manicheo

    Gli analisti da bar sono i soliti che da anni continuano a sparare a zero su Tesla (almeno 8-10 anni) nella speranza che la negatività che sputano (a pagamento) su Tesla attecchisca è realizzi una forma di profezia auto avverante.
    Sono dei buffoni, come sempre.

    Se un’azienda che vende principalmente 2 modelli, avvicenda quello che fa più numeri (Model Y auto più venduta al mondo nel 2023 e nel 2023) è normale che le vendite calino.

  7. Ma come? I numerosi Analisti del Bar Sport qui ci avevano assicurato che Tesla era prossima al fallimento.
    Si rimanda quindi alla prossima metà del 2025? O è per il 2026? Tanto per sapere ….

    1. Antonio gobbo

      Gli analisti da bar cj sono ovunque …alcuni sparano su Tesla decretando e una presunta fine imminente, altri invece continuano a sparare numeri astronomici di crescita del mercato elettrico (es daj 4 ai 6 milioni di auto
      elettriche circolanti in Italia da qui al 2030) con prezzi delle BEV in picchiara e colonni e a prezzi casalinghi per tutti.
      Ovviamente occorre fare la tara a tutti questi venditori di fumo con delle sane analisi e dati, come tesla è lontana annj luci dal fallire (anche se i risultati sono un po diminuiti rispetto a quelli di qualche anno fa) altresi la mobilità elettrica se pur in crescita (Italia come al solito nkn pervenuta) nkn cresce certo nej numeri che la UE vorrebbe e soprattutto cresce sempre nei soliti paesi con alti redditi e questo a lungo andare potrebbe portare ancorcpiù dibora a una Europa a 2 o più velocità annullando gli obiettivi che la commissione si è data e ponendo ancor più domande sul blocco del 2035.
      Insomma l’argomento è molto complesso e soprattutto ora come ora con la politica dei dazi instaurata da Trump non è possibile prevederne gli sviluppi, non ci resta che attendere fiduciosi che vengano fatte delle scelte lungimiranti senza eccessi né da l’una né dall’altra parte.

    2. Quando dice lei, dobbiamo guardare ai dati dei trimestri. Infatti concordavo di aspettare il Q2 2025 per commentare, numeri di Tesla che sono pero’ sempre con il segno meno (-29% di brand May2025). Oggi guarda al mese di Maggio e gia’ rimanda tutto al 2026. Sono confuso.

  8. Come precisazione, come avevo gia’ commentato in un altro articolo che parlava del gruppo stellantis. Commento a questo punto decisamente non letto dalla redazione.
    Citroen fa parte del gruppo stellantis,

    1. Evidentemente non hanno recepito, Luigi…
      Così è sfuggita alla redazione la fuorviante frase “Notte fonda per i marchi italiani: non c’è un’elettrica del gruppo Stellantis nella top 25”, dato che:
      — è VERO che nella top 25 non c’è alcun marchio italiano
      — è FALSO che non vi sia alcuna elettrica Stellantis, vista la e-C3 al 12º posto.

      1. Creo che sia il classico lapsus freudiano. A fronte di un’azienda che chiude stabilimenti solo in Italia, fa morire marchi solo italiani (Maserati, Lancia malati terminali), paga le tasse in Olanda ma la cassa integrazione la fa pagare a noi e che, tutto sommato, dimostra di fare elettriche scarsine ma costosissime, penso che sia comprensibile che scatti un meccanismo di esclusione selettiva da parte del cervello. Ok, è un errore ma tra tutti gli errori è quello che capisco di più

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