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Tesla prima anche in Francia, ma in calo

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Ottima partenza per la Renault 5 in Francia: per il 2025 caccia al primo posto tra le elettriche.

Tesla prima anche in Francia: con la Model Y il brand di Elon Musk primeggia nelle vendite di auto elettriche nel 2024. Ma le vendite sono in calo.

Tesla prima
2024: le 10 elettriche più vendute in Francia.

Tesla prima anche in Francia, ma Model Y fa -23% e Model 3 fa – 52%

Diciamo subito che anche in Francia l’anno che ci lasciamo alle spalle non è stato entusiasmante per l’auto elettrica. Dopo anni di crescita, le vendite sono calate del 2,6% a 290.611 immatricolazioni. Ma stiamo parlando comunque di un altro pianeta rispetto all’Italia, dato che da noi ci si è fermati a quota 65.989, molto meno di un quarto. Anche sul mercato transalpino ha pesato il ridimensionamento degli incentivi progressivamente messo in atto dal governo di Parigi. Tesla mantiene la testa della classifica, ma incassa pesanti arretramenti. La Model Y ha conservto la prima posizione, ma con 28.576 immatricolazioni ha incassato un -23%, mentre la Model 3 è scesa al 5° posto con 11.613 (-52%). È stato l’anno della riscossa delle francesi, premiate dal meccanismo degli incentivi, con Renault e Peugeot a piazzare complessivamente sei modelli nelle prime dieci posizioni. A partire dalla e-208, ancora in crescita (+4%) a quota 23.602.

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La classifica 2024 dell’11° al 20° posto.

Il 2025 anno della verità per Renault 5 e Citroen e-C3: per ora meglio la prima…

Altro dato che balza all’occhio: la fredda accoglienza riservata dai francesi a quella che può essere definita la novità elettrica dell’anno, la Volvo EX30. Qui si è piazzata solo al 18° posto con poco più di 5 mila immatricolazioni. Maluccio anche la 500e, che in Francia ha comandato a lungo nella classifica delle elettriche. La piccola Fiat ha perso il 33% delle vendite, a quota 16.153, ma se l’è cavata molto meglio che in patria, dove è precipitata al 7° posto a quota 2.345. Ora per il 2025 tutti gli occhi sono puntati sulle nuove citycar elettriche francesi, che già hanno fatto capolino nell’ultima parte dell’anno. La Renault 5 è addirittura già nella top ten del 2024, nonostante di fatto sia in consegna da novembre, con 9.973 consegne. Mentre la Citroen e-C3 si è piazzata 11° a quota 8.252. Ora rien ne va plus: il 2025 sarà il loro anno della verità.

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14 COMMENTI

  1. La darete anche la notizia che l’ultimo trimestre di Tesla è stato record assoluto di consegne? Abbiamo capito che vi piace sottolineare che quest’anno, per il primo anno, ha avuto una flessione irrisoria nelle vendite… 😉

    • Però va incrociato col margine: se vendo perché svendo non vale quanto le vetture consegnate in periodo COVID a 56k (oggi a 40k) proprio per “frenare’ le vendite che eccedevano la capacità produttiva (dato che erano sostanzialmente gli unici a non avere subito lo shortage dei componenti e avevano un eccesso insostenibile di richiesta).
      In Cina hanno scontato parecchio per contrastare Xiaomi e BYD (e gli altri, che pur ci sono)
      Direi che fra 2 settimane ci sarà il solito Investor relation e li ne sapremo di più

      • Certo, per carità, rimane il fatto che in un mercato di auto elettriche in seria difficoltà l’ultimo trimestre di Tesla è stato record di consegne, che non mi pare proprio poco. Cioè hanno pur sempre consegnato auto da 40k come non mai. Alla faccia delle notizie tutte in negativo che si leggono sullo stato di Tesla…

  2. L’ incertezza è comune in tutta Europa… Le auto le compra chi può, siano ICE o BEV; queste ultime hanno spesso il difetto di arrivare in ritardo sul mercato rispetto agli annunci, amplificando l’ effetto attesa in chi è indeciso (magari vuole vederle su strada. .confrontarle dal vivo…).
    Tesla cala (e continuerà a calare ..la concorrenza cresce…) ma è scelta da chi spesso ha necessità ben precise ed è nella condizione più o meno ottimale per gestirla

    Ora il confronto si sposterà sui segmenti sub D , soprattutto tra quelle seg.B/C (auto da famiglia compatte…il vecchio “regno” della VW Golf)
    Le utilitarie BEV sono ancora un po’ elitarie visti i prezzi di quelle usabili anche in extra urbano/autostrada .. quelle con batteria<50kWh sono solo ottime seconde auto di famiglia; per carità…sarebbe ottimale che ci fossero solo auto BEV compatte in città…anche keicar (che al momento non produciamo in Europa) e magari prendere a noleggio le auto ICE(e plug-in) per i viaggi lunghi per le ferie…

    Una "formula" di noleggio (N.L.T.) secondo me intelligente è quella che prevede il "garage", ove si sceglie di volta in volta Quale tipo di vettura serve ..magari piccola per tutti i giorni… SUV 4×4 per spostarsi in montagna o in inverno ove nevica spesso..berlina o SW per le ferie a lunga distanza…
    Con politiche incentivanti ben modulate potrebbe diventare una soluzione per tanti…

    Vediamo quali sorprese ci riserva la chiusura del 1º semestre '25. .quante e quali auto domineranno i primi 10 posti in classifica…
    Io sono convinto che ci saranno le prime sorprese..

  3. Negli anni venti del secolo scorso il signor Ford decise di motorizzate gli americani e mise in produzione attraverso l’invenzione della catena di montaggio la mitica Ford T.
    In Italia negli anni sessanta del sempre del secolo scorso la Fiat prese uguale decisione e dopo l’esperimento Fiat Topolino, nacque la mitica 500, proposta ad un prezzo accessibile per tutti.
    Oggi con una tecnologia che vede gli anni 60 come se fossero l’età della pietra, non siamo in grado di fare altrettanto????
    I prezzi di un auto sono alle stelle e crescono di anno in anno, le elettriche poi….che dovrebbero addirittura salvare il pianeta hanno costi assurdi.
    La domanda che sorge spontanea è una e sempluce: “I prezzi sono volutamente alti non perché non si riesce a contenerli, ma perché vogliono che, il cittadino vada a piedi”. Prova ne è la sperimentazione in atto in più di 100 città europee del progetto Smart City (vedi Milano) città dette, 15 minuti, dove non serve il mezzo privato e ne è bandito.
    Questa mia osservazione non vuol essere assertiva, ma semplicemente da sprone ad un dialogo civile, ove ognuno possa esprimere dubbi e ipotesi personali su questo epocale cambiamento in atto.
    Grazie e buona giornata

    • In realtà se potessero abbasserebbero i prezzi per fare concorrenza , ma le europee non hanno ancora ammortizzato i prezzi degli investimenti , Tesla si , in più lavora con un sistema economico che la premia con le azioni e non con un sistema classico a cui erano abituate le case automobilistiche e questo secondo me il problema più grande , sembra una competizione tra due mercati uguali ma in realtà non lo è .

      • PER ME SE CHIUDI GLI ULTIMI TRE ESERCIZI con 50 miliardi di utile (stellantis x esempio) hai poco da ammortizzare… sono solo scuse e vedo che purtroppo c’è chi ancora ci crede

    • Per me incentivare l’uso di piedi e bici in generale è sempre un bene per salute ed ambiente. Ma ciò non toglie che un auto mi serva e non possa spendere 30k per una segmento b . Cioè sono d’accordissimo nel cambiare le abitudini perché conosco e vedo troppa gente che ha il terrore di fare 5 minuti a piedi o prendere la bici per 2km e poi magari spende centinaia d’euro in palestra. Tra l’altro abbiamo città che fanno schifo per girare in bici e talvolta sono scomode persino a piedi, oltre a trovarmi pirla girare sul marciapiede o sulla ciclabile con il suv (e vivo al Nord) . Però non è nemmeno giusto far diventare l’auto un mezzo di extra lusso per pochi fortunati ricchi anche perché senza adeguare il sistema produttivo crolla il lavoro e quindi la ricchezza della classe media che scompare sempre di più e in maniera così rapida da porre in crisi l’integrità statale. Cioè non dovrebbe essere una antitesi bici o auto ma due mezzi che ogni persona dovrebbe alternare,se possibile, e non vietandogli l’auto solo perché nel 2025 non riusciamo più a permetterci ciò che poteva Fantozzi. Ossia auto, mille gingilli inutili ma costosi in casa, due periodi di ferie annuali, perfino mantenere tutta la famiglia.

  4. Pare nessuno sappia che comunque gli incentivi francesi non riguardano modelli prodotti fuori dalla Ue. Questo spiega l insuccesso di volvo mg ma anche dacia spring.
    Basterebbe una norma simile in tutta la Ue per mettere in crisi le auto cinesi ( e la tsla model 3, che la y é prodotta a berlino)

  5. ma l’mg4 e la dacia spring, mega-crollate, perché? ci sono modelli nuovi, oppure…? altrimenti, sono andate giù molto più che tesla!

    • forse effetto degli incentivi Francesi “selettivi” in base alla teorizzata maggiore impronta di Co2 in fase di produzione, cioè le auto prodotte in Cina (MG4, Tesla 3, Spring) mi pare chr in Francia non prendono incentivo (al limite forse la Spring ne prende metà in quanto categoria utilitaria?); anzi nella fase finale dell’anno MG4 ha anche ridotto gli sconti sul listino per via dei dazi

      • In Francia per avere incentivi bisogna iscrivere le svariate versioni di ciascun modello fornendo documentazioni specifiche a produzione, trasporto ecc a un ente che si occupa della valutazione dell’impronta energetica globale del veicolo. Se rientra entro certi limiti la versione può beneficiare o meno degli incentivi statali (lista aggiornata mensilmente). Le vetture cinesi, per via del fatto che arrivano dalla Cina, hanno già un handicap legato al trasporto su migliaia di km, oltre a quello legato al tipo di energia utilizzata per la produzione (elettricità utilizzata in fase di produzione proveniente principalmente da carbone e altre fonti non rinnovabili). MG, Spring, e altre non beneficiano di nessun incentivo (non esiste un “mezzo incentivo”).
        I prezzi di MG4 sono stati abbassati pesantemente nel 2024, prima del dazi per contrastare l’effetto perdita del bonus statale e poi ancora per aumentare la competitività. I dazi si applicavano solo alle vetture importate in Europa dopo l’introduzione del dazi, quelle già fisicamente qui non erano impattate, quindi i costruttori cinesi si sono dati da fare per importarle massivamente in anticipo e venderle dopo.
        In ogni caso, comprare cinese è forse economico all’inizio ma non è poi così furbo a lungo termine.. parecchi casi di persone che hanno avuto incidenti e aspettano da mesi pezzi di ricambio che non arrivano dalla Cina.

  6. Secondo me la seconda metà del 2024 è stata penalizzata anch’essa dall’effetto incentivi. Molti pensavano che tanto prima o poi sarebbero stati rifinanziati e visti gli importi generosi di giugno sono rimasti in attesa. Forse il 2025 sarà il vero anno della svolta perché le case dovranno iniziare a vendere sul serio le BEV per avere più margine di spazio per le vendite anche delle termiche sulle quali hanno più guadagno

  7. Nessuna sorpresa: i francesi sono nazionalisti e preferiscono le auto prodotte da loro, e ne producono veramente tanti modelli.

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