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Tesla o i contestatori (non quelli violenti): con chi state?

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Tesla o i contestatori (non quelli violenti): voi con chi state? Nuovi scontri davanti alla fabbrica tedesca. Oggetto del contendere: i piani di espansione dell’impianto di Grunehide, che attualmente produce le Model Y per l’Europa.

tesla o i contestatori
Molto duro il commento su Twitter di Elon Musk.

Tesla o i contestatori: ecco che cosa è successo in Germania

Sale di tono la protesta contro i piani per espandere la grande fabbrica che Tesla ha costruito vicino a Berlino, nella regione del Brandeburgo. A marzo ci fu un incendio doloso a fermare la produzione. Questa volta i manifestanti, circa 800, si sono scontrati con la Polizia quando alcuni di loro hanno tentato di prendere d’assalto l’impianto. La protesta era organizzata dal gruppo di attivisti Disrupt Tesla, secondo il quale un’espansione della fabbrica creerebbe seri danni all’ambiente. Un video messo in rete della Reuters mostra dozzine di persone con berretti blu e maschere che,  da una vicina area boschiva, tentano di prendere d’assalto la fabbrica. Con la Polizia a impedirglielo, anche con la forza: almeno un manifestante è stato arrestato secondo la Reuters. Duro il commento su Twitter di Elon Musk:  “Why do the police let the left-wing protestors off so easily?“, ovvero: “Perché la polizia lascia andare i manifestanti di sinistra così facilmente?“.

Tesla o i contestatori
Uno degli slogan postati in rete da “Disrupt Tesla” per chiamare i contestatori alla mobilitazione.

La violenza va condannata sempre, servono processi autorizzativi rigorosi

È chiaro che qualsiasi forma di violenza va condannata. E quindi l’assalto alla fabbrica, con la Polizia costretta a rispondere, pone i manifestanti dalla parte sbagliata. Sui social c’è chi fa notare che non si ricordano manifestazioni così violente nei confronti dei marchi tedeschi dell’automotive, che pure hanno ingrandito più volte i loro impianti a piacimento. Resta il fatto, però, che sconcerta vedere scontri del genere davanti a una fabbrica nata per costruire auto elettriche. Con un processo che dev’essere virtuoso dalla produzione fino allo smaltimento finale. Si tratta di contemperare le esigenze dell’ambiente, sacrosante, con quelle della produzione. E questo si può fare solo con procedimenti autorizzativi rigorosi, seri. Voi che cosa ne pensate?

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36 COMMENTI

  1. Scusate, ma questa vicenda è narrata senza le premesse.

    Ci sono state parecchie cause amministrative prima della costruzione della fabbrica ed un referendum consultivo nel lontano 2020 in cui la maggioranza dei residenti votò contro…. Ed ovviamente la fabbrica si fece lo stesso, alla faccia del complotto teutonico-pistonaro. C’è stato anche un secondo referendum consultivo contro l’espansione del sito, anche questo disatteso.

    Non condivido le osservazioni sui tedeschi e nemmeno le ironie disinformate su questa o quell’iniziativa.

    Se proprio vogliamo inquadrare la vicenda per luoghi comuni, si tratta della classica sindrome not in my backyard che ha richiamato, forse, anche dei professionisti della protesta i quali hanno aggiunto una piccola dose di violenza, ma roba che nel centro sociale più tranquillo d’Italia considererebbero omeopatica. Sia chiaro, non la condivido né giustifico, la inquadro nel contesto.

    Dopo di che è anche vero che, prima ancora del tipo di propulsione dell’auto che guidiamo, se andassimo a piedi o con mezzi pubblici, male non sarebbe, perciò che questo slogan faccia presa non mi stupisce più di tanto, così come non mi pare del tutto assurdo che gli abitanti di un paesino possano non volere un Moloch del genere a casa propria.

    Io stesso sono convinto che le case automobilistiche, Tesla in testa, abbiano in mente di sostituire le termiche con le elettriche e nulla più e non certo di ridurre le emissioni se non in via incidentale come effetto collaterale della tecnologia che utilizzano. Quello di ridurre le emissioni è un compito di indirizzo che spetta alla politica.

    E se fosse semplicemente, giusta o sbagliata, una protesta in buona fede?

    • Per la verità, semplificando al massimo, la mission di Tesla è “accelerare la transizione del mondo verso l’energia sostenibile”.
      Decisamente meglio della maggior parte della concorrenza che guarda con un occhio all’elettrico e con l’altro a vendere ancora motori bruciapetrolio.

    • Quindi per lei l’atto terroristico che ha portato alla distruzione della linea di alimentazione elettrica e costretto la fabbrica una settimana di chiusura sarebbe omeopatia?

      • Considerando che val di Susa sono 30 anni che queste cose succedono regolarmente, nel generale silenzio della stampa e col diffuso consenso di molta politica, direi che non sono fatti eclatanti.

        Peraltro, quello che sottolineavo, era la genesi degli eventi, apparentemente non nota a chi commentava.

        Poi io sono contro la violenza, ma questo non è il tema.

    • hai raccontato la tua bonaria “supercazzola”. bene. ma sulla bontà delle iniziative di Tesla o sei ignorante o sei in malafede.
      poi vedremo come andrà in Italia, se Musk ci farà l’onore…

  2. In realtà sono sorpreso che le azioni violente in Germania comincino solo adesso.
    Mi sarei aspettato una levata di scudi o peggio, ancora prima che la fabbrica venisse costruita, e la cosa mi ha stupito, ora non più.
    Mi ricrederò solo se vedrò simili attacchi agli stabilimenti VW, Mercedes o BMW., fino ad allora per me questo saranno stato fomentati dalla lobby automobilistica tedesca

  3. Salve, la contestazione e’ sempre ben accetta se fatta con ragionevolezza e senza secondi fini ( casi rari purtroppo ).
    Certo che contestare chi offre ottime auto green ad un prezzo piu’ che giusto, a prescindere dagli eventuali incentivi delle varie nazioni, oltre a chi contribuisce a creare posti di lavoro, migliorare la qualita’ dell’ aria e stravolgere FINALMENTE il modo di costruire auto fa un po’ ridere.
    Dove erano questi contestatori quando tutte le case automobilistiche costruivano fabbriche fregandosene di inquinare e prendendoci in giro sulle emissioni allo scarico delle loro vetture ? ” Diesel gate Wolkswagen ” ad esempio.
    Dove sono questi contestatori quando si ” scopre ” che un’ auto termica non fara’ mai i km/lt che dichiara con conseguenti emissioni nocive allo scarico ?
    Dove sono questi contestatori quando un governo eletto in base al suo ” progamma elettorale ” viene meno alle UTOPIE promesse ?
    Dove sono questi contestatori quando ci avevano garantito che con il vaccino anticovid non ci saremmo contagiati salvo poi scoprire che non era vero ? Che non avrebbero avuto effetti collaterali ? Io parlo per me ma potrei parlare anche per molti miei conoscenti.
    Dove sono questi contestatori quando persone civili in tutto il mondo vengono uccise solamente per avere la ” colpa ” di nascere in un posto sfigato di questo pianeta ?
    Dove sono questi contestatori quando gli stipendi odierni non sono minimamente proporzionati al costo della vita odierno ?
    Dove sono questi contestatori quando la corruzione, specialmente qui’ Italia la fa da padrona ?
    Potrei continuare ben oltre ma poi rischierei di essere contestasto anche io.
    Ah e’ vero, dimenticavo……..sono a contestare Elon Musk !!
    Chiedo loro scusa.

    • Lei sta affermando che qualcuno abbia dichiarato di aver inventato il primo farmaco privo di qualunque effetto collaterale ed efficace nel 100% dei casi? O forse lei che è un negazionista è qui a gridare tutto felice “io l’avevo detto!” perché il vaccino contro il covid, a pari di qualunque altro vaccino o farmaco al mondo, può presentare rari effetti collaterali e non essere efficace nel 100% dei casi? Lei crede che noi che camminiamo “con i microchip nel cervello” quando assumiamo un farmaco non pensiamo che questo possa avere effetti collaterali o non dare una copertura del 100%? Aspetti, la sento male, il microchip nel mio cervello ha perso la connessione con le antenne radio 5G …

    • Va bene tutto. Ma sui vaccini, come abbiamo detto tante volte, non accettiamo commenti negazionisti.

      • Buonasera, mi scuso per l’ incomprensione, essondomi io stesso vaccinato, era solamente un esempio, tra gli altri che ho fatto, di come non tutto cio’ che ci viene proposto e’ poi come e’ nella realta’, solo questo.
        I miei eventuali prossimi commenti saranno piu’ attinenti agli articoli qui’ proposti.

  4. Già scritto più volte: chi di spada ferisce di spada perisce. Chi alza i toni contro le auto a benzina poi si ritrova chi è più puro di lui che non vuole nemmeno quelle elettriche. Serve la moderazione in entrambi i casi, non si possono chiamare estremisti coloro che non vogliono l’auto elettrica e terroristi coloro che non possono rinunciare a quella a benzina.

    Serve moderazione, politica, compromessi ragionevoli, incentivi al posto dei disincentivi. Se la politica non funziona, è una guerra tra fazioni e per sapere chi vince occorre lanciare i dadi. E a me non piace affidarmi ai dadi …

    • Elon Musk fa il suo lavoro, non mi ricordo un’alzata di toni simile a quella che stiamo vedendo in Germania.
      E visto la filza di autorizzazioni che la fabbrica tedesca ha dovuto ottemperare, non vedo dove stia (civilmente parlando) il problema.
      Non mi risulta che i seguaci di Elon Musk abbiano appiccato il fuco a pompe di benzina o stabilimenti produttivi di automobili. O mi sono perso qualcosa?

  5. D: questi attaccano fabbrica tesla in germania, cosa ne pensate?

    R: “i politici italiani..”, “il kilometraggio indicato esagerato..”, “elezioni europee..” “in italia”: tutto molto attinente alla domanda 🤦‍♂️🤣

    se tesla ha avuto problemi di ogni genere coi locali per aprirla, sta sede, difficile immaginare che si oppongano a un ulteriore ampliamento? chiedo

  6. I tedeschi sono nazionalisti e vedendo che Tesla fa soffrire i loro marchi storici fomentano gli utili idioti (ovvero i manifestanti).

    Io fossi stato in Musk, mai e poi mai sarei andato in Germania (e nemmeno in Italia), avrei scelto il Portogallo (che è pure avanti con le rinnovabili) oppure la Svizzera (ma forse li la manodopera ha costi molto elevati), ed avrei ri preso in considerazione la Spagna.

  7. È triste come motivazioni che non c’entrano nulla siano state aggiunte all’iniziale legittima protesta (consumo di suolo e acqua, abbattimento foresta, condizioni di lavoro, esito referendum ignorato) solo per aumentare le dimensioni della protesta.
    È necessario rivedere il progetto di espansione comunque, le autorità locali sbagliano a considerare il movimento come nimby, mentre l’opportunismo di Musk, come al solito, è incommentabile.

  8. Siamo vicini alle elezioni europee..e le normative predisposte dall’ uscente parlamento UE sono da molti fortemente contestate sia per i costi temuti sia dalle aziende che i cittadini in molti paesi, tra cui l’Italia .
    Il cambiamento climatico non è percepito come reale da molti e soprattutto come urgente necessità di intervenire.. soprattutto se impone cambi di abitudini e investimenti… nonostante i grandi benefici a medio e lungo termine.

    Ovviamente frange estremiste si mettono in mostra a subdolo supporto di certi indirizzi politici più “conservativi” (nel senso che per l’ambiente non si farà nulla..gestendo lo status quo finché sarà possibile).

    I black block si son sempre visti in azione in certi momenti storici.
    Manifestazioni anti-Tesla sono ghiotta occasione se uno dei leader della mobilità “pulita” non lo è altrettanto nella gestione dello stabilimento europeo e delle.espansioni se a danno dell’ ambiente. .in un paese dove può trovare la strana complicità tra anti-BEV & Verdi ..

    Noi italiani dovremmo desiderare di riuscire a diventare sede di un secondo stabilimento Tesla ..tra i 2 litiganti..il terzo gode…ma speriamo che il terzo non sia la solita Spagna o Ungheria..che sono molto più attenti a creare occupazione e PIL..
    I politici italiani al governo sono troppo “fossilizzati” sugli idrocarburi o i loro succedanei “bio”..che al momento non trovano appoggio in Europa.

    Se Elon Musk, fortificato con un impianto cyberlink con A.I. nella testa…si rende conto che Deve essere concreto nella protezione ambientale così come protegge i suoi investimenti.. Dovrà rafforzare immagine e investimenti a favore dell’ ambiente ove si insedia.. così non rischierà contestazioni…cali di vendite (e la concorrenza cresce!)

    Tesla forse approfitterà della buona maturità della rete HPC in USA e UE per monetizzare la sua rete SUC (non a caso sta dismettendo il reparto).. he fa “gola a molti”..tipo BP.
    Avrebbe così a disposizione ulteriori risorse per gli indispensabili investimenti nel rinnovo modelli ..e magari anche la tanto desiderata Model² definitiva..

    Comunque..i veri “giochi” inizieranno a fine giugno… Speriamo che da ora alle elezioni non si vedano altri brutti spettacoli preparatori….

  9. “Si tratta di contemperare le esigenze dell’ambiente, sacrosante, con quelle della produzione. E questo si può fare solo con procedimenti autorizzativi rigorosi, seri.”
    È tutto qui. Sottoscrivo in toto.

  10. Tutte questa forme di violenza vanno condannate , evitare e, se necessario, represse, nessuna esclusa: vale per chi assalta queste fabbriche, ma anche per chi lorda i nostri monumenti

  11. ‘ But electric cars are not the solution. They are the continuation of the individual transport madness by other means. And that is neither sustainable nor green. …… One thing is certain: depending on the model, electric cars are less harmful to the climate than internal combustion engines only after 60,000 to 110,000 kilometres. ….. Instead of perpetuating car capitalism in a green guise, we are fighting to end it! ‘

    https://disrupt-now.org/en/disrupt-tesla/

    l’auto privata ormai insostenibile e la difesa green del pianeta sono validi argomenti, ma tesla è l’ultima casa auto con cui prendersela dato che i suoi processi produttivi sono i più efficienti e puliti in assoluto del settore ed è quella maggiormente dedita alla soluzione del problema guida autonoma in ottica ride hailing

    • il kilometraggio indicato è esagerato, è una bufala diffusa molto l’estate scorsa dall’associazione VDI tedesca per rilanciare i diesel, leggendo le assunzioni usate nel loro report per fare i conti c’erano delle forzature

      il punto di pareggio mediamente tra BEV e ICE entrambi nuove in Europa o in Italia vedo che è spesso stimato:

      > 20.000-45.000 Km

      qui per esempio stimano 40.000 km ( 25.000 miglia) per una BEV ricaricata con il mix di elettricità anno 2023 di Usa oppure di Germania
      https://www.bloomberg.com/news/newsletters/2024-03-21/evs-are-much-lower-emitting-than-combustion-cars

      il risultato migliora se si usa il mix Italiano o quello medio Europeo, la stima scende più verso 30.000 km

      • Bene 😁 io 8/12 mesi viaggio grazie a f.v. di casa…ho appena superato i 21000km… Dovrei essere già con la.”coscienza pulita”. ..
        (Oltretutto ho scaldato casa in inverno grazie a F.V & PdC…e.questa estate.. il sole ☀️ offrirà il fresco in casa ..😁 ☀️⚡⚡)

        • ‘qui c’è un macaco’
          ——-
          🙂

          oggi alla domanda di un contrario alla guida autonoma ‘ti sentiresti sicuro in un veicolo senza pedali e volante ?’ ho risposto ‘ con i primati alla guida non mi pare risultati esaltanti’

        • ..è corretto.. se l’ auto d’epoca fa 1000 km all’anno e la BEV ne fa BEV 200.000 km (immagino usata da un corriere internazionale della droga)

          bravi che inziano a capire 🙂

          • Sono politici ,
            insieme agli avvocati la feccia dell’umanità
            ma almeno ai secondi lo impone il ruolo , creare tesi assurde per difendere il loro imputato
            per i primi potrebbero astenersi da certe manipolazioni da illusionisti per qualche punto che i sondaggisti gli consigliano ..

            confidiamo nel boomerang di fantozzi !!
            o nel karma istantaneo !

    • I’ll give you my car when you pry it from my cold, dead hands” rifacendo il verso allo slogan cantato al meeting dell NRA 😁

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