Home Vaielettrico risponde Tesla mi ha deluso: l’auto va bene, ma…

Tesla mi ha deluso: l’auto va bene, ma…

70
Tesla mi ha deluso: proprietario di una Model S dal 2015, Francesco si è trovato a non poter ricaricare nei Supercharger, dotati delle nuove prese. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri messaggi vanno inviati a info@vaielettrico.it

Tesla mi ha delusoTesla mi ha deluso: nei Supercharger non riesco più a ricaricare la mia Model S del 2015

“Vorrei raccontarvi la mia esperienza da possessore (felice) di ben due auto elettriche. Purtroppo però a volte non basta lo scetticismo generalizzato a buttare fumo meglio occhi delle persone, ma ci si mettono anche i produttori di auto elettriche. In particolare proprio ieri ho usato la mia Tesla model S del 2015 per un viaggio fuori sede di circa 170 km, contando sul fatto di avere a disposizione il Supercharger di Campotenese. Ahimè, arrivato alle colonnine ho avuto la bella sorpresa: Tesla ha deciso di sostituire i vecchi stalli con i nuovi, che però hanno solo prese combo. Peccato però che le vecchie serie, come la mia, abbiano esclusivamente la presa tipo 2. Vi lascio solo immaginare la delusione e lo stupore (oltre il disagio) nell’ apprendere di non poter più caricare alle fast dei Supercharger. A meno di non acquistare un adattatore per la presa e un intervento software dal costo a mio avviso eccessivo. Per carità, Tesla ha tutto il diritto di aggiornare le sue infrastrutture ma mi meraviglia in primis il fatto che nessuna comunicazione sia stata fornita tramite app o mail per avvisarmi.

Tesla mi ha delusoCome giudicate questo comportamento?

E, in secondo luogo, mi meraviglia la decisione di non lasciare neppure uno stallo col vecchio connettore. Costringendo, di fatto in questo modo, i suoi clienti, ad affrontare una spesa per aggiornare l’auto. Aggiungo inoltre che raggiungere il Service Tesla in questo modo diventa proibitivo essendo distante dal mio domicilio circa 400 km (la mia auto percorre massimo 220km in autostrada). Alla faccia della serietà aziendale. Morale della favola: ho dovuto trovare una colonnina in AC e attendere ben 4 ore per poter ripartire, bruciando la giornata lavorativa. E per fortuna avevo un residuo pari al 20% di autonomia... A me non sembra un comportamento corretto verso alla clientela da parte di un’azienda come Tesla. Mi sarei aspettato una cortese comunicazione di preavviso o quantomeno lo sblocco del software a loro spese per aggiornare la presa auto attraverso l’adattatore specifico. Voi che cosa ne pensate?“. Francesco A.
Risposta. Tra tante mail di Teslari entusiasti, capita di trovare qualcuno che tanto soddisfatto non è (anche se sull’auto Francesco non ha nulla da ridire). L’ideale sarebbe che fosse Tesla a rispondere, ma la Casa di Elon Musk non risponde alle domande dei giornalisti. Di certo sarebbe un errore penalizzare clienti che hanno scelto la marca quasi 10 anni fa, quando Tesla era semisconosciuta e circondata dallo scettismo generale.
  • Le vostre auto usate in vendita raccontate sul nostro canale YouTube da Edoardo. Ma potete essere voi a illustrarle mandando un breve video a info@vaielettrico.it
il boicottaggio

– Iscriviti alla newsletter e al canale YouTube di Vaielettrico

Apri commenti

70 COMMENTI

  1. Listino aggiornato tesla ..
    l’adattatore compreso di intervento per farlo funzionare costa 262 eur
    non 350 come è stato riportato da molti di voi
    è lo stesso per le model S ,due versioni e la model x

  2. Auto da 100.000€, zero tagliandi in 10 anni (valore rispetto ad auto di pari categoria 3-4000€?)
    Mi lamento di un intervento da 350€

    Già così fa ridere, ma è il segno che nonostante l’evidente miglioramento in termini di risparmi di una BEV poi le persone si “abituano”

  3. C’è un cortocircuito tra i commenti.
    Alcuni utenti rimarcano come le auto elettriche siano la cosa migliore per l’ambiente dal punto di vista delle emissioni, e non intendo contestare questo punto perché è chiaro come il sole che sia così. Alcuni rimarcano anche che, chiudendo le raffinerie degli idrocarburi, si libererebbero notevoli risorse energetiche oggi impegnate sulla produzione di carburanti per vetture ICE, ed anche questo mi sta bene (anche se esiste comunque un’industria petrolchimica che avrà bisogno di qualche raffineria, ma certamente tutta la produzione di carburanti è una bella fetta, quindi ben venga anche questo corretto punto di vista).
    Poi però leggo commenti di persone che definiscono “obsoleta” una vettura di nemmeno 10 anni. Una vettura moderna e che ha motori elettrici virtualmente eterni.
    Vi sembra sensato?
    Nessuna vettura è ecologica in fase di produzione e dismissione: l’energia e l’inquinamento utilizzate per produrla e per smaltirla incidono comunque sull’inquinamento effettivo. Mi sarei aspettato (anzi, è certamente possibile tecnicamente) che le auto elettriche dovessero godere di grande longevità ed essere aggiornabili da molti punti di vista (software, pacco batterie, porte di ricarica), non che gli utenti le ritenessero “obsolete” (alias: da sostituire) dopo nemmeno un decennio. Con la logica del “è vecchio, lo cambio” non si rende certo un buon servizio alla causa ecologica giustamente vista come primaria dagli utenti delle vetture elettriche. Per fortuna che gli upgrade esistono, e si spera bene che vengano messi a disposizione della casa madre ad un prezzo tutto sommato ragionevole come mi pare di capire che Tesla abbia fatto per questa faccenda del connettore.

    • Dove hai trovato un solo commento che dice che l’auto è obsoleta e va buttata???
      Questa è una tua interpetrazione che non corrisponde a verità e che serve solo a creare un’altra bufala ad ok!!!

      Qui è stato detto che non si si può lamentare se nel tempo il connettore che ha la tua auto non è stato adottato come standard europeo (perchè il CCS-2 è standard europeo per tutte le Marche, non è una decisione di Tesla) e quindi ti serve acquistare un adattatore (che non vuol dire affatto buttare l’auto… nessuno ha detto questo!) Per uniformarti allo standard europeo….

      Lamentarsi di dover spendere 350 € perché quei farabutti di Tesla non ti hanno lasciato una presa che in Europa è fuori standard da 6 anni almeno è quantomeno pretestuoso tanto più che in questi 9 anni Tesla stessa ti ha permesso di ricaricare sempre a gratis quindi di ha fatto risparmiare cifre 20 o 30 volte superiori!!!

      E fidati che il nostro amico lo sapeva bene che la sua presa fosse ormai fuori standard visto che si sarà accorto che fuori dalla rete dei supercharger non trova 1 colonnina che sia una che abbia quella presa… ma a lui di quelle fuori non gli interessa minimamente perché quelle dovrebbe pagarle mentre quelle Tesla per lui sono gratis. E l’unica cosa che gli dispiace è di dover spendere 350 euro, cosa che sa da tempo te lo assicuro, per continuare a rifornirsi a gratis….

      P.S. il CCS-2 è stato fissato come standard, come è stato fatto per qualunque standard riguardo a qualsiasi cosa, appunto per far si che nel tempo le persone non abbiano problemi e oer garantire la comoatibilità fra tutte le marche di auto e tutte le reti di ricarica…
      Esattamente come a suo tempo Sarà stato fatto per i bocchettoni di rifornimento dei carburanti…non penso proprio che le prime auto prodotte avessero tutte gli stessi bocchettoni e che le prime pompe di benzina avessero tutte gli stessi terminali…
      Poi sono stati fissati degli standard uguali per tutti oer risolvere i problemi di compatibilità…lo stesso è stato fatto ora con i connettori per la ricarica e chi si è ritrovato fuori standard non è stato affatto lasciato nell’indifferenza… sono stat messi a disposizione, e lo sono tutt’ora, adattatori ad ok fatti apposta per permettere a tutti di utilizzare ciò che è divenuto (e ripeto non oggi ma da almeno 6 anni) lo standard europeo…
      Se uno non vuole spendere quei 4 spiccioli per dotarsene non può esserne fatta una colpa a Tesla ne al sistema delle auto elettriche!

    • Ciao @Stefano…visto che non ti sono chiare alcune affermazioni che ho scritto… cerco di spiegarmi meglio; se non ci riesco subito magari riprovo stasera…
      1) le auto elettriche sono Nel loro complesso “quasi eterne” perché la grande assenza di complicazioni meccaniche e parti soggette a forte usura consente ai motori elettrici di durare di più…Senza perdite di compressione..o molte parti da sostituire periodicamente..o certe parti accessorie con vita più limitata (come i filtri catalizzatori o le turbine).

      Purtroppo le case ( cinesi in particolare) costruiscono con gruppi motore+inverter che in caso di guasto costringe alla sostituzione di tutto il gruppo (ma ti assicuro che in conc. da me è pure capitato di dover cambiare 2 volte in pochi mesi il. Motore turbodiesel di un prestigioso SUV…immaginati le tante miglia d’euro ed il tempo di fermo auto… il cliente non è rimasto soddisfatto).

      Anche la batteria sarebbe possibile sia riparare i singoli moduli che invece sostituirla con un modello a più alta densità..ma va riprogettato tutto il SW …sono scelte che possono prendere le case produzione se renderle facili e convenienti .
      Le parti sostituite vengono sempre inviate ad appositi reparti per creare ulteriori ricambi “revisionati” (son quelli che spesso vengono sostituiti pure in garanzia) e che puoi trovare anche dai ricambiati per riparare certi guasti (nelle ICE tipicamente Motori. Cambi. Turbine, Semiassi etc Nelle BEV può e deve avvenire la stessa cosa).

      All’ estero so che già esistono officine non ufficiali in grado di fare modifiche e riparazioni di alto livello (EVclinbic).

      Per quanto riguarda l’ obsolescenza… ripeto che 9-10 anni in elettronica sono un’ eternità..anche se non tutte le componenti seguono la “legge di Moore” ci sono però continue uscite di componenti molto, molto migliorate (e magari pure con tecnologie che li rendono pure più economici anche se più prestanti)…
      Apple col suo sistema “chiuso” riesce ad aggiornare molti suoi iPhone alle ultime versioni SW del S.O. finché i set istruzioni dei microprocessori sono sufficienti…o le dotazioni HW hanno sufficiente capacità di elaborazione.

      Ma se hai un qualunque oggetto di elettronica di consumo a casa o in tasca non vuole dire che Devi cambiarlo ogni anno…se continua a fare correttamente quello che tu gli chiedi di fare…
      Io uso i notebook per 7/8 anni prima di cambiarli perché non lavoro con applicazioni pesanti ..i miei cellulari degli ultimi 10 anni sono ancora tutti funzionanti…quando lo compro nuovo io gli altri li ri distribuisco in famiglia a chi non interessa avere il TOP del momento…
      I TV ultimamente sono stati oggetto di molte modifiche negli standard di ricezione segnali…ma generalmente basta comprare un economico Decoder ..non butti via il televisore..

      Giustamente anche Tesla ha cambiato connettore per agevolare i clienti alle prese pubbliche più frequenti.. così come Apple ha cambiato più volte il connettore proprietario… mentre il “mondo Android” si è uniformato subito allo standard USB-c che adesso troviamo pure sui PC e connettori in auto. .

      L’ importante è progettare in modo che gli oggetti (con o senza ruote) possano continuare a funzionare bene per anni. Senza obsolescenza programmata .. e chi vuole godere di tutte le ultime migliorie…possa farlo Senza perdere cifre importanti sul proprio usato

  4. Le dichiarazioni di Elton Musk sulla necessità che AFD vinca in Germania e il suo lisciare il pelo ai sovranisti la dice lunga sul suo modo di intendere “io so io e voi non siete un c….” Mi dà sinceramente l idea dello scienziato pazzo che vuole dominare il mondo……….molto pericoloso.

    • Ho visto i commenti dei clienti Tesla su Trustpilot, credo che Musk farebbe meglio a profondere le sue energie per migliorare un po’ la situazione anziché pontificare su tutto e tutti. Comunque a me pazzo non sembra, pericoloso molto!

      • Per combattere la concorrenza (cinese in particolare) dovrà curare parecchio l’ ulteriore sviluppo dei prodotti…e inserire propri modelli in altre fasce di mercato (anche se a costo di andare in pari) perché le grandi case generaliste cinesi (coi loro miliardi di potenziali clienti in Asia) altrimenti prenderanno sempre più mercato (basta vedere quanti cellulari e PC sono prodotti in Cina rispetto al mercato globale…)

        • Personalmente ritengo sia molto più preoccupante il fatto che il Service della casa sia a 400 km.
          A maggior ragione quando si parla di auto elettriche.
          Che non ci sia ancora una rete di assistenza diffusa è immaginabile per tutte le case cinesi che stanno arrivando, magari da Tesla ci si aspetterebbe qualcosa di più.

          • Si.. bravo… sarebbe l’ ora che tutte le case presenti come vendite creassero (in concessione) una rete ufficiale di assistenza..per supportare seriamente i propri clienti…
            Fa’ la differenza nel tempo..e soprattutto aiuta tantissimo il processo di messa a punto delle vetture, potendo poi prendere provvedimenti sia in progettazione che in fase di sviluppo componentistica ed assemblaggio (che , per altro. Se affidate solo a sistemi automatici si rischia di creare molti errori (anni fa Tesla fu costretta a fermare la distribuzione di gran parte delle auto prodotte per mandarle nel reparto a rimediare difetti -tra verniciatura ed assemblaggi).

  5. L’evoluzione tecnologica progredisce, cocco.
    Tesla offre la possibilità di aggiornare il tuo veicolo agli standard attuali di ricarica rapida ad un prezzo che a mio avviso è tutto sommato ragionevole.
    Oltretutto un veicolo che 9 anni fa costava quanto un appartamento in città…
    Ok fare i T-Rex, però qui si esagera, dai…

  6. Il concetto sbagliato è cambiato un connettore (come sui cellulari) e obbligare un utente a degli adattamenti, quando ci saranno solo elettriche, sarà facile far pagare adattamenti ogni anno, aggiornamenti e aggiungere bug o timer per fermare l’auto

    • se hai vetture con catalizzatori, FAP e AdBlue , o centraline di qualunque tipo sulle vetture ICE … subirai lo stesso simpatico “trattamento” …

    • Il paragone è giusto: quando si è cambiato connettore da USB B a USB C lo si è fatto per un settore giovane e in evoluzione.
      Stessa cosa successa per le auto elettriche: CCS, Tipo 2 o ChaDeMo.
      Con la differenza che Tesla ha offerto a TUTTI il cambio connettore per poco più di 300€ A DOMICILIO (vedi esperienza, ad esempio, del noto giornalista sbufalatore Paolo Attivissimo che ha una Model S) se volevi: è il costo di un cavo di ricarica che per moltissime BEV è a pagamento non incluso nell’auto.
      Esistono anche adattatori esterni che costano un terzo, che però sono scomodi.
      Se hai speso oltre 100.000€ per un’auto, lamentarsi per un adattatore che costa lo 0,3% del prezzo dell’auto è una protesta di principio (discutibile: è stato offerta a tutti la sostituzione e poi esiste una cosa che si chiama manuale, un’altra che si chiama Google, altre ancora che si chiamano Forum e persino una cosina che si chiama Assistenza nel menu APP che tutti i Teslari usano costantemente ogni giorno, scoprire che il Supercharger non è compatibile è una sorpresa poco sorprendente nel momento in cui hai un’auto che non ha il connettore europeo) ma non di sostanza.
      E’ dal 2018 che i Supercharger adottano il doppio connettore e direi che dopo appena 6 anni “ci sta” che ritengano la transizione terminata.

      Questo è l’adattore ufficiale Tesla da tenere in macchina per evitare di scoprire che non si può ricaricare:
      https://www.tesla.com/sites/default/files/CCS/CCS_Combo_2_Adapter_it-IT.pdf

  7. Dai commenti all’articolo in questione leggo che il costo dell’ upgrade è di circa €350 !
    Al che è evidente che le lamentele esposte sono completamente fuori luogo!

    • anche perchè , un altro connettore sta sparendo dallle colonnine pubbliche europee ,il chademo ..
      e non mi risulta che Nissan e gli altri che lo usano stanno facendo altrettanto per risolvere il problema agli utenti Leaf in primis (ancora in vendita con quel connettore)

      certo che pure l’Europa poteva farla una “leggina” che obbligava le auto vendute dopo il 2023 per la ricarica dovevano usare la CCS combo 2

  8. Forse il proprietario della Model S si è dimenticato di dire che in tutti questi anni ha caricato sempre gratis nei Supercharger Tesla…adesso direi che 2 spiccioli per “adeguarsi” al sistema potrebbe anche spenderli .

    • Devo informarmi, ma credo che i distributori di benzina e diesel abbiano gli stessi bocchettoni di sempre. Grazie elettrogasati di esistere, leggere i vostri commenti fa davvero tenerezza. Io ho fatto 50 euro e mi sparo 500 km tranquilli, e faccio carburante dove e quanto mi pare in 2 minuti. Auto elettriche da inferiori. Ma continuate pure così.

      • Finché dura, Gustavo. Finché dura.
        Non venite poi a piangere qui che è colpa dell’auto elettrica se i carburanti aumenteranno mentre le ricariche diminuiscono di prezzo.

        • Il costo della ricarica dipende dal costo dell’energia: più alta sarà la domanda più alto sarà il costo. E più saranno le auto elettriche più alta sarà la richiesta

          • Beppe non tutta l’energia è uguale, forse si è perso il cambiamento epocale in atto sulla generazione di energia elettrica? Credo di sì.
            Per la domanda di energia dipende dal momento. Insomma le sue considerazioni sono troppo approssimative e soprattutto parametrate su un modo di produrre l’energia che appartiene sempre più al passato.

          • @Beppe
            prima del 1973 la benzina costava 10lire al litro, dopo la crisi petrolifera 100 lire…
            nel 1999 facevo rifornimento alla mia prima 2.0td a 800lire/lt di gasolio (e benzina mi pare su 1100lire)

            Ora posso ricaricare la mia BEV col fotovoltaico… forse sono molto più indipendente adesso no ?

            (nb il FV l’ho messo anni prima di pensar di comprare la BEV, così sono “indipendente dagli shaykh ed i Putin di turno 😉)

          • Quelli che “l’auto elettrica costa cara” sono gli stessi che “il fotovoltaico non conviene”.
            Invece il petrolio sgorga libero nel giardino di casa!?

          • Magari non tutti han possibilità di farsi il proprio FV (pur dotati di casa autonoma.. magari per questioni di posizione .. o magari del piano alto che impone costi importanti)..

            Però sicuramente ci sono troppe persone che non rifletto abbastanza sulle situazioni..e si adagiano nei comportamenti abituali.. e poi si meravigliano che altri ottengano (leciti) vantaggi uscendo dagli schemi…

            Ora come ora voglio vedere quanti “piagnoni sul web” si sono dati da fare per scegliere in fornitore migliore per luce e gas .. O trovate un gruppo C.E.R. conveniente nella propria zona (per avere un Fotovoltaico virtuale)

          • Eccomi, in tutto il mio splendore e abitando in un palazzo del centro di Torino, sono uno di quelli che il fotovoltaico non posso metterlo. Però non vado in giro cianciando che non sia conveniente, perché è un gran bel pezzo di indipendenza energetica, e sicuramente contribuisce alla riduzione del consumo di gas.
            Poi c’ha pensato Putin a spronarmi e farmi investire un pochino di soldi in una cooperativa energetica (èNostra) così mi sono anche tolto il problema di cercare ogni anno o due un fornitore migliore o che garantisca stabilità nel tempo.

          • Ottima scelta Leonardo 😁👍
            Altra cosa che mi aspetto in futuro (diretta conseguenza dello sviluppo F.E.R. sono i contratti energetici stile “telefonia”..con quota fissa fino a Tot soglia di consumo; io sono già stato invitato da Fastweb sia a partecipare a loro impianti FV -un impianto “virtuale”- ed hanno anche tariffe fisse mensili con tot kWh annui… A fine 2025 valuterò se aderire perché sono sulla soglia… specialmente se manterranno gli sconti (o meglio ancora se lo aumenteranno 😉).

            Oggi che è freddo ..bevi un bel “bicerin” anche per me 😉👋

          • Beppe.. hai enunciato una “legge di mercato” che riguarda particolarmente quello degli idrocarburi..ove basta la dichiarazione dell’ Opec+, o di un qualche leader arabo, o qualche piccola scaramuccia nei punti caldi del traffico di idrocarburi per causare corse al rialzo (che si riflettono subito alla pompa!) mentre i cali… ci vuole lunghe settimane di ribassi Brenta e WTI per vedere scendere il costo del litro…

            Minsa che te non eri ancora nato nel 1973…o non ne hai memoria…

            Il costo dell’ energia rinnovabile può variare solo per le norme che lo regolano…il Sole (ed il vento…e le maree, e l’ energia geotermica ed idraulica) non alzano i prezzi “di testa loro”..e non variano mai tutte assieme ed ovunque sui territori.

        • Mi chiedo come fate a credere che il costo delle ricariche possa diminuire, se, spostaneamente o forzatamente, la domanda è destinata ad aumentare. Così è il mercato. E poi nel medio e lungo periodo volete forse che il nostro Stato non aggiunga qualche balzello? Dove li prenderebbe i soldi che oggi incassa dai carburanti? Spero ovviamente di sbagliare

          • Approfondisco per chiarire: purtroppo nelle nostre scuole si insegna soltanto la legge della domanda e dell’offerta, che è molto importante senza alcun dubbio, ma non è l’unica che regola i mercati. E non conoscere le altre leggi può portare a errori di valutazione madornali.

          • Gennaro le tasse e balzelli già sono molto alte sulle ricariche (le abbiamo tra le più alte d’Europa…pur non avendo gli stipendi più alti..), però i miliardi di euro che lo stato spende in incentivi agli idrocarburi se fossero dirottati sulle ricariche abbatterebbero il costo a valori super convenienti.

            Devi poi considerare le enormi quantità di energia che consumano raffinerie e depositi carburante (e le autobotti per portare ai distributori 15-20000 litri alla volta!)
            Se si spegne 1 sola raffineria avanza tanti TW da alimentare molti più km in elettrico….
            Con l’ energia di un tuo litro di carburante (9kW) la mia percorre quasi 80km ..
            Per distillare il tuo Litro di carburante la raffineria consuma oltre 15kW di energia (con cui io potrei fare quasi 140km)..e pure BRUCIA sostanze chimiche tossiche …tra le quali il famoso Cobalto…che ne viene consumato a tonnellate per de-solforare il petrolio! (mentre il Cobalto delle batterie NMC è Stazionario…e a fine ciclo di vita della batteria…dopo decenni su auto BEV ed altrettanti in storage domestico, può essere recuperato al 97% come materia prima-seconda con cicli molto ecologici ed economici…una vera miniera!

            A proposito Gennaro .. questa settimana è stata proprio inaugurata la prima centrale di recupero batterie -tutti i tipi – per riciclo materiali…
            Conferiamo Sempre i rifiuti elettronici ai centri RAEE ! !

      • Buongiorno Gianluca Gregis, meglio noto come “Greg Garage”, la sua battuta sugli inferiori ci mancava. Ricordi di non invertire i bocchettoni di benzina e gasolio durante il pieno (l’ho visto fare più volte) altrimenti la sua bellissima auto termica ne avrá guai seri.

        • a parte le tante volte che ai miei clienti è capitato di fare quell’errore ( ora come ora possibile solo infilare benzina nel serbatoio gasolio)

          il guaio è che è molto, molto frequente che l’errore venga fatto dall’addetto al rifornimento del distributore (o il dipendente o l’autista cisterna distratti): ho amici proprietari ed altri dipendenti di distributori… sono casi che avvengono molto, molto spesso !!

          L’importante è riuscire ad accorgersene subito altrimenti diventa quasi impossibile dimostrare che si è caricato carburante sbagliato o alterato in quello specifico distributore e farsi rifondere i danni (di varie migliaia di euro ! )

          ps 1: MAI ! ripeto MAI ! Rifornire quando presente l’autobotte al distributore…. e Se amici/conoscenti di chi ci lavora, fatevi dire se la cisterna è in fondo … o è stata appena rifornita

          ps 2: MAI usare il fondo del serbatoio (riserva) in auto con molte migliaia di km (e tanti rifornimenti fatti), sennò vi “riserva” brutte sorprese causa sporco accumulato sul fondo ( e ne ho visti di casi in officina…)

          • ps 2: al contrario con l’auto elettrica si può spremere fino all’ultimo elettrone (che poi non è mai l’ultimo) dalla batteria senza particolari problemi. L’importante è ricaricare appena possibile e non lasciare la batteria scarica per giorni. 🙂🙂🙂

      • Sono in Italia la gente sembra felice di mettere 50 euro di gasolio e magari a fine anno buttar dentro il serbatoio uno o due stipendi.
        Ma sei un feticista dei regali o dei punti delle tessere premio?

        Ah giusto, siamo la nazione europea con il maggior numero di Analfabeti Funzionali e i più diffusi problemi di matematica del continente.

      • Gustavo… dei tuoi 50€ vanno in “movimento auto” soltanto il 30% … il resto lo disperdi nell’ambiente in calore…. il “gasatore del pianeta e dei polmoni” sei tu … non mi fai tenerezza .. dovresti essere più consapevole dei danni che fai (anche a chi ti sta attorno), ed il fatto di perder pure tempo a scrivere non ti fa affatto onore… e, se hai figli, non te ne saranno grati.

      • Io mi sparo 500 km in 10 secondi, il tempo di infilare il connettore, a 11€ (il costo del kWh puro per tutto quello che supera i 4000kWh annui che già consumavo prima della BEV è di 20 centesimi), allora, chi ce l’ha più lungo?
        PS: la festa di Natale all’asilo Mariuccia è stata bella anche quest’anno?

  9. Racconto una storia personale.

    Anni fa, quando le Tesla diventarono l’hype del momento ne ero un grande appassionato e non sognavo altro che comprarmene una, sia per motivi di sostenibilità che tecnologici. Ai tempi passavo molto tempo a San Diego, California per lavoro, per cui ne vedevo di continuo. Il mio capo aveva una 90S.

    Poi mi sono lentamente disamorato. Sono macchine enormi, costose, che necessitano di percorrere molti km all’anno per ammortizzare l’investimento (mentre io ho preferito organizzare la mia vita per spostarmi in bicicletta/ebike). Non discuto che per molti siano la soluzione ideale ma per me non se ne parla proprio.

    Poi, quando Tesla annunciò l’istituzione di gruppi di batterie chiavi in mano, li contattai formalmente per un possibile impianto fotovoltaico off-grid: furono di una maleducazione ed arroganza notevole, nonostante rappresentassi un’istituzione USA abbastanza importante. Sentii anche molte lamentele sull’assistenza e sui rapporti con la clientela.

    La lenta trasformazione di Elon Musk in quell’orribile individuo odierno, nemico di fatto della lotta ai cambiamenti climatici (che è IL problema, non comprarsi lo status symbol come molti – non tutti naturalmente – lo intendono) ha fatto il resto.

    Oggi non vorrei possedere un prodotto Tesla neanche gratis.

    • io da due anni ho una BEV ( non Tesla ): non è enorme (anzi, molto più compatta dei SUV o berline avute prima .. ma ugualmente comoda e spaziosa dentro), consuma ugualmente pochissimo nel mio caso d’uso -da 10.6 a 12.7kWx100km-

      Comunque penso che ogni Tesla (o altra BEV, anche cinese) in più sia un gran bene per tutto il pianeta (ed ancora di più ove circolano) .. e pazienza se vanno ad arricchire ancora di più una persona “Giano bi.fronte” che mostra a tutti ogni giorno i suoi grandi limiti … speriamo che sia ancora “contenibile” nella futura amministrazione Trump (brutta coppia… ma non si sa mai… A volte pure dal letame nascono i fiori…).

      continuare a bruciare idrocarburi solidi, liquidi o gassosi ogni giorno ci riserva una pessima sorpresa:
      solo questa settimana… esplosione di depositi – per manutenzioni errate o atti di guerra- , autocisterne ribaltate in strada, affondamenti di 2 petroliere !”carrette” del traffico di petrolio del “mercato nero”, esplosione di abitazione rifornite di GPL ed evidentemente con gravi problemi di sicurezza, famiglie intossicate da esalazioni di monossido di carbonio da caldaie e stufe (2 casi, di cui uno tragico)…. ma si fa l’abitudine a tutto e ora dovremo pure subire il “cherry picking” di chi fa rifornimento in 2 minuti e “zero sbatti”… finché non sbatte nel disastro di turno…

  10. Comprensibileil punto di vista del lettore, misto il costo di una model S (soprattutto 9 anni fa), mi pare quelli che si lamentavano di pagare 1 euro all’anno WhatsApp su un iPhone da 1500euro…..

  11. Direi che il lettore forse si lamenta un po’ per il gusto di lamentarsi…
    Tesla si è adeguata allo standard CCS-2 in concomitanza con l’arrivo della Model 3, e ha aggiornato in tempi record tutta l’infrastruttura e offerto la possibilità di aggiornare a prezzo decisamente ragionevole le auto già in circolazione. Che così guadagnano anche la possibilità di ricaricare a tutte le colonnine DC di terze parti.
    Onestamente è difficile, davvero difficile, trovare da ridire in come hanno gestito l’operazione !!

    Dall’altra parte c’è Nissan, che ha continuato a vendere auto con il connettore Chademo, che si ritrovano sempre meno stalli compatibili, senza possibilità d’appello.

    Davvero sembra il caso di lamentarsi ??!

  12. Di Tesla (felicissimo possessorie di Model Y RWD BB da fine agosto 2023) posso dire che producono auto fantastiche ma hanno una struttura di assistenza e di accessori poco attenta ai bisogni del cliente:

    – ho un pistone del bagagliaio molto rumoroso (giudicato tale anche da un Ranger) e ne ho chiesto la sostituzione: la loro risposta è stata “rientra ancora negli standard di tolleranza Tesla”.

    – un’anno fa ho acquistato il portatutto per Model Y, dove nella descrizione dettagliano anche la possibilità di applicarci il portasci compatibili: alla fine dopo averci perso un mucchio di tempo non ho trovato nulla in commercio (in quanto il portatutto è incurvato) tanto che lo scorso anno ho interessato della cosa la struttura di assistenza Tesla in Olanda la quale mi ha assicurato di provvedere e di farmi sapere: morale della favola: oggi dopo 1 anno non mi sanno dire ancora nulla.

    In Volkswagen, per la Passat, è presente tutta l’accessoristica dedicata (portasci compreso e tanto altro) e se hai un problema non fanno orecchio da mercante e non cercano di fregarti (al contrario di nostri costruttori locali (pure di blasonate moto ipersportive)).

    • Della “resistenza” con orecchie da mercante da parte degli ispettori delle case auto me ne intendo abbastanza…son stato anni a perorare giuste cause di clienti con difetti di assemblaggio o proprio del pezzo mal progettato…a volte ricevendo risposte assurde pure io che ero il responsabile garanzia in concessionaria…
      Sicuramente ora come ora ho idea che il difetto deve essere particolarmente evidente e oroblema8per venire riconosciuto e magari passato in garanzia Senza minacce di azioni legali….

    • Ho una MG ZS EV, dopo 2 anni i pistoni del bagagliaio faticavano a sollevare completamente il portellone, ho portato la macchina dal concessionario e dopo 10′ hanno ordinato in garanzia i nuovi pistoni.
      Non so se comprerò ancora MG, nonostante il tanto reclamizzato magazzino in Italia sono quasi 3 mesi che aspetto la centralina dell’angolo morto danneggiata a da un tamponamento, ma almeno chi la rappresenta a Bergamo lo fa benissimo ed il cliente non si sente abbandonato o “fregato” ed il fatto che la sostituzione sia stata fatta ingrazia senza batter ciglio significa che la casa non fa troppe storie, evidentemente in Tesla le cose sono diverse …

      • Mah, credo che ognuno abbia esperienze diverse in base al momento in cui di rivolge all’assistenza e chi trova di fronte.
        Personalmente ho sempre ricevuto da Tesla un pieno supporto alle mie richieste, una per tutti al tagliando: nel service mode dell’auto mi era stato segnalato un difetto all’allineamento dei fari e alla valvola motorizzata dell’ impianto di condizionamento. Difetti quasi impossibili da verificare solo ad una ispezione esterna. Bene, segnalate queste cose aprendo un ticket, ho avuto la sistemazione dei problemi in garanzia, mentre facevo eseguire il tagliando (fatto al termine dei 4 anni di vita dell’auto, immediatamente prima della revisione ministeriale).

        • ci son tantissimi colleghi attenti e scrupolosi nelle assistenze di molte concessionarie… bisogna trovarli ed approcciarsi correttamente da entrambe le parti… senza malintesi….

          è importante pure con le BEV fare periodicamente (annualmente o più spesso se si viaggia tanto) controlli sul ponte per verificare assenze guasti, usure etc sulle vetture .. così si mantengono sicure ed efficienti nel tempo, e pure di maggior valore sul mercato dell’usato.

          @Fabio potrai far valere le manutenzioni correttamente svolte anche oltre il periodo di garanzia… generalmente ogni casa prevede “aiuti” in caso di guasto successivo… (anche se io suggerisco sempre di cambiare l’auto dopo 4/5 anni – che in prospettiva costa meno.. ma non è facile per tutti…purtroppo – specialmente coi prezzi attuali 😥)

      • La scorsa settimana ricevo avviso sul pad: “errore xxx alla porta di ricarica, ricarica DC non possibile, AC possibile”, errore che si ripristina da solo.
        Dall’APP apro ticket alle 20 di sera. Alle 20:15 mi rispondono chiedendomi di fissare appuntamento per riparazione in garanzia (la macchina ha 3 anni e mezzo): il primo giorno disponibile era.. il giorno dopo, ma io non potevo per motivi di lavoro, sposto in avanti dato che tanto non era urgente (errore saltuario e in più non avendo previsioni di spostamenti oltre l’autonomia, non mi interessa la ricarica in DC) e lo metto addirittura al 10 gennaio (perchè ho un giorno di ferie). La mattina dopo, ore 9, mi telefonano da Tesla dicendomi “Le interessa farsi riparare a domicilio col ranger mobile?”, ovvio che mi interessi! Lunedì alle 11.30 me la ripareranno sostituendo la porta di ricarica. Dove? Nel parcheggio del lavoro. E poi parliamo di scarsa assistenza?
        “Zero sbatti”.

  13. Io mio titolare ha una Model S del 2017 ed ha avuto la stessa sorpresa, ma a quanto ne so io gli sra stato comunicato 2 anni fa ed ha dovuto però fare l’aggiornamento sw e comprarsi l’adattatore.
    Non è una novità last minute, forse quel SuC è stato aggiornato solo di recente ma vedo che la maggior parte degli altri ha già solo i connettori nuovi. Spesso facciamo viaggi insieme per lavoro e mi piace informarmi molto sul mondo delle auto elettriche, per questo motivo mi permetto di rispondere, non è un semplice sentito dire.
    Purtroppo ci si deve tenere aggiornati, la tecnologia evolve molto in fretta.
    Se ho setto inesattezze me ne scuso e spero di non aver urtato la sensibilità di nessuno.
    Buon Natale e buone feste a tutti

    • In ogni caso a mio parere l’upgrade della porta di ricarica è da farsi appena possibile, pena l’impossibilitá a ricaricare in una qualunque FAST.

  14. Ottimo.
    Una macchina di 9 anni già obsoleta.
    Sarebbe però corretto indicare quanto costerebbero adattatori e modifica sw.
    Magari sono cifre reputate alte per l’utente in questione ma accettabile per altri.

      • Oh ma God! Un kit di upgrade a 350€….. Ricordo i primi navigatori integrati che avevano il CD per le mappe, ogni aggiornamento erano pezzi da 100-200€; la cifra richiesta io la ritengo congrua forse bastava una bella letterina dove si comunicava per tempo le modifiche alle stazioni di ricarica e ” offrire ” l’upgrade ad un prezzo di favore come fanno alcune case con le campagne di manutenzione.

      • Se chi possiede una vettura da oltre 100k si lamenta per un upgrade (una tantum) hardware!?!? Io personalmente lo manderei in Mercedes.

        Su questo punto direi che Tesla non ha tutti i torti.

        Un conoscente proprietario di Ford Focus del 2015 (o 16) si è visto chiedere eur 300 per aggiornare il navigatore!??!!?

    • Forse mi sbaglio ma a me sembra che le Tesla di quell’epoca a tutt’oggi godano dei supercharger gratuiti…
      Direi che in 9 anni di ricariche a gratis definire un costo eccessivo spendere 350 € per “aggiornare” la propria auto allo standard europeo (il connettore CCS2 è ormai lo standard europeo per tutte le Marche non solo per Tesla) ci vuole un bel coraggio…..

      • Magari ricarica raramente fuori casa, a quel punto 350 € potrebbero essere una grande cifra se divisa su poche ricariche.

        • Se nel 2015 ha acquistato una model S, che non costava poco, penso proprio che possa tranquillamente spendere 350€ per la modifica

        • Vale sempre e comunque la pena “aggiornare” la presa di ricarica a Combo, se la cifra richiesta è 350€, innanzitutto per evitare di trovarsi nuovamente in quella incresciosa situazione e perdere ore lavorative (che hanno un valore economico), in secondo luogo per l’ eventuale rivendibilitá (e quindi quotazione) della Model S.

          Per quanto riguarda la mancata informazione della modifica ai punti di ricarica la trovo veramente grave da parte di Tesla che gestisce un sistema “chiuso” che dialoga tra auto e SUC del marchio.

          Forse il licenziamento (semplificazione di Elon Musk ?) di molti tecnici del reparto Rete SUC ha causato anche queste “distrazioni”.

          Del resto… è una situazione che riguarda pure gli utenti con ChaDeMo che dovranno rapidamente trovare soluzioni altrimenti rischiano di non poter ricaricare in giro in futuro.

          Penso però che dovranno prima o poi scegliere 1 sola presa per ricaricare AC/DC/HPC per semplificare la vita agli utenti…e le case auto dovrebbero scegliere una posizione univoca per ricaricare le vetture…a meno che non decidano per le piastre di ricarica wireless…ed a quel punto… tutti contenti 😁👍

          • La propaganda ti ha detto male. La divisione Supercharger è stata silurata e ricostruita proprio perchè non avevano raggiunto gli obbiettivi – che erano evidentemente ancora più ambiziosi. Soprattutto riguardo al deploy dei cabinet V4.

            La convenienza dell’aggiornare la porta a CCS-2 era stata invece, naturalmente, adeguatamente comunicata fin da quando è stata resa disponibile, insieme al fatto che la rete sarebbe stata aggiornata.

          • Propaganda? Io ?
            Ho solo fatto una ipotesi..

            Sulla importanza di adeguare la presa di ricarica mi sono espresso…

            Delle comunicazioni in merito da parte di Tesla non ho esperienza diretta (Ho altra BEV) e mi son basato sull’affermazione del proprietario della Model S dell’ articolo.

          • Almeno Tesla ha avuto il buon gusto di proporre un kit di upgrade, a pagamento, ma lo ha fatto. Se l’upgrade è di 350 € manodopera inclusa siamo letteralmente al prezzo di costo dei ricambi, e basta. Nissan invece non ha previsto alcun upgrade, e tutt’oggi chi ha una Leaf è in grave difficoltá con le fast. Chi ha agito peggio?

          • Bravo Fabio… sicuramente Nissan …e lo dimostrano i piani di salvataggio che stanno tentando in questo periodo…

            Personalmente sarei felice se mi proponessero un cambio OBC/inverter sulla mia BEV per implementare il V2H/V2G…. Potrebbe evitarmi l’ acquisto di uno storage domestico (che costerebbe 10x per una capacità di 1/6 soltanto!).

            Comunque…casi di pessimo comportamento nell’ assistenza clienti purtroppo sono imputabili a qualunque marchio…
            Ed in particolare sulle motorizzazioni a gasolio (vedi come sta andando per le vicende “Diesel_gate VW” o quelle AdBlue Stellantis)

    • Se questo è il tuo metro di giudizio per definire un’auto “obsoleta” allora le auto a petrolio sono “obsolete” dopo un paio d’anni, quando devi affrontare la spesa del cambio dell’olio, del filtro dell’olio e delle innumerevoli manutenzioni a cui un’auto a petrolio deve sottostare.

    • Macchina di 9 anni che ancora riceve aggiornamenti OTA, come dal 2012, mentre altre case continuano ad avere problemi e procedure macchinose nel 2024-25.
      Sentire gente che usa vetture che sono giusto uno step dopo la macchina a vapore che parla di obsolescenza fa proprio ridere !!

      • E queste che sono invece uno step indietro e costano di più, ne vogliamo parlare? Anche no, lo sanno tutti e il mercato ha già deciso.

    • @DanieleR forse tu sei abituato soltanto a tecnologie analogiche, dove gli “avanzamenti” non sono fattibili, o lo sono solo con complicati processi e lunghi tempi (nelle vetture termiche ci son voluti 30 anni per passare da “motori solo da trattore” a “auto che fa 25km/lt in autostrada e rifornisco in 2 minuti “taaak !”

      In campo elettronico/elettromeccanico gli avanzamenti sono continui (ne so qualcosa quando mi sono arrivate in conc. le prime auto con centraline, catalizzatori, FAP ed elettronica di bordo più evoluta !)

      Devi considerare che le vetture BEV son praticamente PC con le ruote, capaci di cose impensabili solo pochi anni fa; le più avanzate sono “S.D.V.” (auto “definite” dal software); aggiornamenti OTA o in concessionaria possono implementare nuove funzioni o risolvere problemi preesistenti, aumentare e non di poco le autonomie (riprogrammando meglio di OBC e SW inverter/motore).

      Ovviamente, come scrivi tu, una vettura di 9 anni fa è si.. obsoleta .. ma pienamente usabile con grande soddisfazione da parte del primo proprietario o dei successivi… magari mancheranno le ultime “meraviglie” che l’HW non può supportare… ma se tu ti sei comprato una vettura ICE … sta’ tranquillo che vecchia è.. e vecchia rimane.

      Magari dobbiamo sperare che molte aziende si specializzino in aggiornamenti HW e SW sulle tantissime componenti che in ogni vettura potrebbero essere aggiornate, rendendole sempre più performanti e quasi “eterne”… (costi permettendo…

      Ti faccio un altro esempio, utile per capire come “muoversi”:
      quando sul mio SUV si guastò anni fa il display navigatore (con controlli touch di molte funzioni) avevo 3 possibilità:
      1) cambiarlo a pagamento col componente originale: 3500 euro + m.op.
      2) cambiarlo a pagamento con componente AfterMarket : 750 euro + m.op MA con molte funzioni migliorative ed aggiuntive (ma col dubbio di perfetta compatibilità nel tempo e ovviamente senza gli aggiornamenti SW della casa)
      3) farmi gestire dal circuito garanzia della concessionaria (pur essendo oramai “fuori” perché scaduto pure il prolungamento), perché ho potuto “far valere” tutta la manutenzione fatturata in concessionaria+pagamento estensione garanzia al massimo – sempre consigliabile quando possibile !! – e pagare una piccola quota di contribuzione…. E così ho fatto… mantenendo la vettura efficiente che ho rivenduta con ottima valutazione.

      Morale della storia? fare sempre gli aggiornamenti che la casa offre.. son soldi ben spesi 😉

      • Ricalibro il comento..
        Ho chiesto appunto qual’era il costo.
        350 euro in effetti non sono nulla.
        L’obsolescenza era legata al eventuale costo che il non esplicitato faceva pensare a migliaia di euro e al fatto che fare 200 km di autonomia fa capire come a lungo termine è impensabile tenere una elettrica oltre 10 anni.
        L’evoluzione è così rapida che se compro oggi tra 10 anni ci saranno auto che hanno autonomie 4x.
        Poi se è possibile sostituire la batteria con una moderna a costi sostenibili ritiro in toto il mio obsoleto 🙂

        • Grazie per i chiarimenti Daniele

          Io penso che i 200km cui si riferisce siano la percorrenza max autostradale a velocità consueta (obiettivo 130kmh medi).. spero che magari chiarisca ..

          Da quel che leggo le future BEV avranno piattaforme anche a 800V con tempi di ricarica dimezzabili (ove presenti colonnine adeguate) e anche migliori batterie con densità anche doppia a parità di volume e/o peso…faranno sicuramente gola a coloro che percorrono centinaia di km Senza soste… A me e mia moglie va già benissimo fare soste di 20 Min ogni 250-300km ..le facevamo già decenni fa con la moto…

          In futuro sarà chiaro che le BEV usate possono comunque funzionare bene per tanti utilizzatori anche se con batteria a capacità più ridotta (penso anche agli anziani..che generalmente non fanno viaggi lunghissimi…e se li fanno si fermano spesso).
          Se sarà possibile aggiornare la batteria (gentilmente sono pochi moduli a condizionare il tutto) allora torneranno quasi come nuove (salvo il solito consumo di sospensioni, braccetti di sterzo…meno. .molto meno i freni per noti motivi di rigenerazione in frenata… magari saranno da cambiare i materiali di attrito arrugginiti dal mancato uso 🤣)

Rispondi