Tesla investe in Germania e rileva dal curatore fallimentare la fabbrica di Reutlingen del gruppo Manz, da tempo in difficoltà e alla ricerca di acquirenti.

Manz è da tempo in crisi e ha una fabbrica anche a Sasso Marconi
Manz è un produttore di componenti con sedi in tutto il mondo. Una delle più importanti si trova in Italia, a Sasso Marconi, l’ex Arcotronics, ed è specializata nello sviluppo e nella fabbricazione di apparecchiature di produzione per batterie agli ioni di litio. L’accordo firmato con Tesla Automation, azienda del gruppo specializzata nella costruzione di macchine speciali con tre sedi in Germania, riguarda però il solo stabilimento principale, quello di Reutlingen. E prevede l’assorbimento di più di 300 dipendenti, oltre all’acquisto di beni materiali in dotazione allo stabilimento. Non è stato divulgato il prezzo d’acquisto, in linea con la linea di riservatezza adottata da Tesla in tutte le sue attività. “Stiamo acquisendo dipendenti qualificati con un elevato livello di competenza nell’ingegneria meccanica ad alta tecnologia“, ha spiegato Lothar Thommes, Managing Director di Tesla Automation.”Il sito di Reutlingen è complemento ideale per la continua implementazione di successo dei nostri progetti di automazione globali nel gruppo Tesla“.

Elon Musk continua a investire sul mercato tedesco
“Siamo lieti di aver concluso con successo le trattative con Tesla, di aver salvato molti posti di lavoro. E di aver quindi consentito ai dipendenti di avere un futuro professionale in quello che è probabilmente il gruppo automobilistico più noto nel campo della mobilità elettrica“, ha aggiunto l’amministratore fallimentare di Manz, Martin Mucha. Evidentemente la necessità di assicurare un futuro a centinia di persone, in gran parte molto qualificati, ha prevalso sulla diffidenza che in questo momento circonda il personaggio Elon Musk in Germania. In campagna elettorale il patron di Tesla ha parteggiato apertamente per la formazione di estrema destra AFD, attirandosi le critiche degli altri partiti. Tesla da tempo ha scelto la Germania per i suoi investimenti in Europa, impiantando nel Brandeburgo, non lontano da Berlino, la grande fabbrica che produce le Model Y. In Italia, nonostante gli stretti rapporti con Giorgia Meloni, ancora nulla.
Nei commenti di cui sopra, solo becero qualunquismo e disfattismo.
Vedremo. E’ infatti sotto la bandiera a scacchi che si vincono le gare.
Se oggi la povera itaglia è scarsamente appetibile per gli investitori stranieri, la colpa credo sia della situazione creta negli ultimi 50 anni: NON DELLA MELONI.
La quale si sta accreditando anche a livello internazionale, come un Primo Ministro di ottimo respiro e carisma. Se voi biascicabrodo, siete in grado di fare meglio (specie disponendo della medesima eredità) fate un passo avanti.
E la presunta amicizia con la Meloni non è servita ancora a nulla.
Non è servita niente agli italiani, a Meloni chissà…
Investe in Germania… come direbbero i francesi .. che le tesla se le comprino j tedeschi
Personalmente non investirei un centesimo ne in Germania ne in Francia.
I primi sono nazionalisti (non toccargli VW, Mercedes e BMW.
I secondi hanno la sindrome della Grandeur.
Quando le cose andranno male per le loro aziende nazionali in un attimo identificheranno i colpevoli nelle aziende straniere ed inizieranno boicottaggi, danneggiamenti ecc.
C’era il Portogallo, al limite la Spagna….perché andarsi a cercare i problemi!?!?!?
Probabilmente in Germania c’è meno burocrazia? D’altronde, boicottamenti o altro la prima Gigafactory EU l’han costruita proprio lì.
Le mosse di Musk sono molto ben studiate anche se a prima vista sembrano strane. Si pensi all’investimento in Twitter che al tempo faceva ridere tutti. Poi si è capito che è stata una mossa studiata da tempo per arrivare molto più in alto di un semplice social.
Io lo butterei fuori a calci in culo dalla Germania visto le sue esternazioni naziste. Con oltre 3mila miliardi di Pil la Germania non ha certo bisogno di lui.
va bene che ultimamente musk non sembra molto in se, ma non credo che qualcuno sano di mente investirebbe in italia col capitone e la meloni in giro.
basta vedere l’ostracismo che hanno fatto verso rinnovabili ed ev.
Non credo sia quello il problema ma piuttosto che l’energia da noi costa molto più cara
Che viene fatta costare più cara.
Se l”energia sei costretto ad acquistarla dall’estero è ovvio che sia cara
Esatto, che viene fatta costare perchè avremmo tutte le potenzialità e possibilità di ridurla di almento il 50%.
Ma i patrioti fanno gli interessi propri non del Paese.
Certo, ma non credo che sia l’unico fattore determinante.
Appunto perché l’energia costa più cara? Perché la facciamo prevalentemente col gas acquistato all’estero a carissimo prezzo e allo stesso tempo non siamo in grado di sfruttare le rinnovabili che abbiamo in abbondanza in Italia e che oggi sono le energie più economiche… e vedremo se davvero partirà il nucleare con i suoi costi folli e decenni per la realizzazione, soldi e anni che graveranno ancora sulle nostre spalle. Disaccoppiare i prezzo dell’energia elettrica dal gas è utile nel breve ma non risolutivo nel lungo periodo.