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Tesla in Italia, sotto Roma non pervenuta

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La Tesla in Italia può diventare un marchio di successo? La risposta si potrà dare solo quando sarà disponibile il Model 3, l’auto più abbordabile della Casa di Fremont. Ma i dati di vendita della prima metà del 2018 qualcosa dicono già.

Bari, Palermo e Cagliari a zero, Napoli quasi

In soldoni il verdetto è: al Nord (soprattutto a Est) la Tesla c’è e, considerato il prezzo (Model S e Model X viaggiano attorno ai 100 mila) riscuote un certo successo. Mentre al Sud (e in parte del Centro) si parte praticamente da zero. Non pervenuta. Basti dire che in città importanti come Bari, Palermo e Cagliari non ha venduto neppure una macchina, mentre a Napoli ne ha piazzata la miseria di una.  Fa eccezione Matera, che ne ha immatricolate due (un noleggiatore?). I motivi sono tanti. Come l’assenza di una rete di ricarica decente, il minor reddito disponibile e una certa chiusura verso le novità. Ma anche la strategia commerciale di Tesla, che finora ha puntato tutto sul Nord e solo di recente ha iniziato a curare anche la piazza di Roma.

A Milano il 30% di tutte le Tesla vendute in Italia

Il Nord, come dicevamo, viaggia a ritmi diversi. Non proprio da Norvegia, ma comunque interessanti. E Milano è il traino: nel capoluogo lombardo in sei mesi si sono vendute 75 tra Model S e Model X. In pratica il 30% del totale italiano (259 vetture). Segue Trento con 24 macchine. Nettamente dietro un terzetto con Roma, Padova e Verona (12 ciascuna).  Poi Brescia e Treviso con 11, Bolzano con 10, Firenze con 9, Venezia e Vicenza con 6, Torino con 5. Ancora dietro, a quota 4, Modena, Pavia, Pordenone e Udine. Non pervenuta, stranamente, una città come Bologna. Sarà interessante, ora vedere come si articolerà la presenza commerciale Tesla in Italia, con un modello da 50 mila euro come il Model 3 (guarda). Si apriranno filiali? Semplici show room? Tempo un anno e vedremo.

I dati sono tratti da Interauto News – Elaborazione Unrae su dati CED Ministero dei Trasporti.

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