Tesla in fiamme a Caserta? È la bufala del mese

Tesla in fiamme a Caserta? È la bufala del mese. Un lettore ci interroga su un episodio accaduto a Caserta, nel locale show-room Tesla. Vaielettrico risponde. Per scriverci: info@vaielettrico.it

Tesla in fiamme a Caserta: è vero o è una fase-news?

tesla in fiamme

“Cari amici di Vaielettrico, vi confesso, da possessore di auto elettrica, ho sempre seguito con una notevole apprensione le notizie degli incendi proprio dei veicoli elettrici. Nei giorni scorsi ho letto su Facebook di una Tesla che avrebbe preso fuoco in un deposito di Caserta. Notizia che un altro utente definiva “un’invenzione di sana pianta“. Speravo di trovare qualcosa in merito sul vostro portale, ma non ne vedo traccia. Potete far chiarezza in merito e, se del caso tranquillizzarmi? Grazie, complimenti per il vostro lavoro di divulgazione, sempre prezioso“. Sandro Orlandini

È falso, sarebbe curioso sapere come nascono certe notizie…

tesla in fiamme

Risposta. La notizia è falsa, è la manipolazione di un fatto realmente accaduto nei locali Tesla. La dinamica reale è questa: l’addetto di un’azienda esterna stava svolgendo alcuni lavori nella parte espositiva della concessionaria Tesla di Marcianise, Caserta. A un certo punto (per ragioni in via di accertamento, forse  per errore),  è venuto a contatto con parti in tensione dell’impianto elettrico ed è caduto. Immediatamente ricoverato in ospedale, è stato poi dimesso dopo poche ora, non trattandosi di un infortunio grave. Tesla stessa ha precisato che le vetture esposte, tantomeno le batterie, hanno avuto alcun ruolo nella vicenda. La cosa più interessante è la manipolazione dell’avvenuto da parte di alcuni siti locali, con immediato rimbalzo sui social. Chi e perché ha travisato in modo così grossolano un fatto molto chiaro nella sua dinamica? Comunque sia: i siti che avevano strillato di Tesla in fiamme hanno dovuto fare un’imbarazzata marcia indietro. Anche se, si sa, le smentite hanno sempre un numero di lettori ben inferiore alle notizie a cui sono riferite.
– Incendi delle auto elettriche: verità e falsi miti / VIDEO-INTERVISTA a Nicola Armaroli

Visualizza commenti (6)
  1. non è che ne abbiano venduti così poche a me sembra che abbia avuto un bel successo: nel 2025 ad ora sono a 20.000 circa nella sola Europa e 11° posizione come venduto, in Italia siamo a circa 46.000 BEV totali nel 2025 tanto per avere un raffronto … poi essendo un'”auto” che costicchia mica poco a mio avviso ne hanno già vendute fin troppe, dubito possano venderne centinaia di migliaia e dubito che anche VAG lo possa credere.

  2. Ivano Skoda Octavia iV Plug-in Hybrid

    Avete qualche notizia in merito ad un ID.Buzz incendiatosi in Francia ad un SUC Tesla?

    1. Alessandro D.

      Di quello che è bruciato in Francia non so nulla, io so che li bruciano direttamente a wolfsburg nei piazzali della fabbrica perchè visto che non riescono a venderli almeno incassano la polizza furto e incendio… 😛

      1. Ivano Skoda Octavia iV Plug-in Hybrid

        🙂
        L’articolo che ho visto era sul sito internet di un giornale francese (ouestfrance).
        L’ho ritrovato e dice:
        “Un Volkswagen Combi elettrico prende fuoco in un parcheggio vicino a Saint-Brieuc.
        Un furgone elettrico ha preso fuoco nel parcheggio di un hotel a Langueux, vicino a Saint-Brieuc (Côtes-d’Armor), lunedì 21 luglio 2025. L’incendio non ha causato feriti, ma ha richiesto un intervento imponente da parte dei vigili del fuoco.”
        C’è la foto dell’ID.Buzz dentro un contenitore pieno d’acqua (dicono che c’è il rischio di una fuga termica per ventiquattro ore) vicino a due Supercharger completamente distrutti.
        Altro non so. Magari, come dici, è un’azione di marketing della VW… 🙂
        Però ora hanno dazi più bassi in America, no? Magari lo vendono di più…

          1. Alessandro D.

            Nei paeso nordici, per quanto possano venderne, non ne venderanno mai abbastanza per far avverare i sogni che si erano fatti. E cioè che (per dire quanto è bello sognare) entro il 2025 ne avrebbero venduti 130.000 all’anno. All’anno.
            Forse non arriveranno a 30.000 in tutto il mondo.

            Il dato del “100% del mercato norvegese” è poi sicuramente interesante, ma stiamo parlando di un mercato che nel suo complesso a livello numerico vale molto ma molto di meno del totale del “nuovo” della sola Lombardia. Giusto per inquadrare la dimensione.

            Il “niente percento” dell’elettrico puro venduto in Italia vale grossomodo il 45% di tutto il mercato norvegese.

            Ciò non toglie una virgola a centomila altri sacrosanti discorsi, ma bisognerebbe avere l’onesta di dirsi anche questo. 😉

            Tornando a bomba: un MPV elettrico da 70k e rotti euro era ovvio che non avrebbe fatto i numeri della Polo. Ma se (per dire) nel Q1 2025 in tutti gli USA ne hanno venduti meno di 2000, evidentemente non avevo tutti i torti nel dire anni fa al lancio che con questi presupposti (prezzo stratosferico e ben note problematiche appena ti allontani da casa) se lo sarebbero picchiato sui denti.
            E così è, ahinoi.
            E comunque se una macchina/moto vende davvero, lo si vede sempre al secondo anno.

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