Tesla imbattibile anche nel 2024 nel mercato italiano delle auto elettriche: Model 3 e Model Y ai primi due posti, in un mercato fermo a una quota del 4,2%.
Tesla imbattibile: Model 3 e Model Y ai primi due posti, terza la Volvo EX30
Non decolla il mercato italiano delle auto elettriche: nel 2024 immatricolate 65.989 vetture, il 2% in meno rispetto al 2023, con una quota di mercato stabile al 4,2%. Dicembre si è rivelato un mese da dimenticare: le immatricolazioni sono state 5.853, il 14% in meno rispetto allo stesso mese del 2023. Tesla conferma la sua leadership, anche se si arresta la crescita degli ultimi anni: Model 3 e Model Y restano largamente le due auto elettriche più vendute in Italia, rispettivamente con 7.943 e 7.435 immatricolazioni. Al terzo posto la Volvo EX30 (3.836), il lancio più significativo dell’anno che ci lasciamo alle spalle. Seguono la Dacia Spring (3.542) e la Jeep Avenger (2.477). Mentre la 500e conclude il suo anno nero scivolando in 7° posizione (2.345), superata anche dalla ben più costosa Bmw iX1 (2.366). Da notare che nella top ten ci sono 4 auto made in Cina: sono la Tesla Model 3, la Volvo EX30, la Dacia Spring e la MG4.
Ecco chi le compra le auto elettriche: privati al 53,6%, flotte 8,2%
Ancora non si sente sul mercato l’impatto delle citycar elettriche lanciate nell’ultima parte dell’anno. La Citroen e-C3 è entrata in classifica in dicembre, ma con solo 212 immatricolazioni. Mentre la Renault 5 è ancora ferma a numeri marginali. Interessante anche vedere chi le compra le auto elettriche: secondo l’Unrae nel 2024 il 53,6% delle immatricolazioni ha fatto capo ai privati. L’8,4% è stato acquistato per flotte aziendali, mentre il 9,2% è andato alle autoimmatricolazioni e ai concessionari, verosimilmente per poi finire sul mercato come km 0. Il 28,8%, infine, è legato ai noleggi a breve e lungo termine. Nel complesso il 2024 è stato l’anno delle ibride, salite al 40,2% di quota, con le “full” hybrid all’11,8% e le “mild” hybrid al 28,4%. Un successo a cui fa da contraltare il calo del diesel, sceso al 13,9%, mentre tengono le vendite di auto a benzina (29,0%). Le GPL sono al 9,4%, mentre le ibride plug-in calano al 3,3%.
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Sono poco informato, evidentemente le ibride costano poco e non vanno a fuoco.
Inoltre consumano il giusto grazie all’elettrico che sappiamo alle colonnine essere quasi regalato ed in questo modo compensa i non comunque impossibili prezzi della benzina.
Poi problemi per caricare la batteria non è un problema, basta una presa nel garage che tutti o quasi possiedono.
Tutto bene quel che finisce bene… speriamo non inquinino.
Devo dire che fa sorridere quanto appena detto, perché statisticamente le auto ibride hanno maggior possibilità di prendere fuoco proprio grazie alla doppia motorizzazione….
E le dirò un’altra cosa: le auto ibride inquinano comunque, anche se in minor quantità rispetto a diesel o benzina…
Volevo essere ironico.
Per quanto mi riguarda le ibride sommano tutti i difetti possibili ed immaginabili, salvo una maggiore autonomia ovviamente in termico.
Ma se si tratta di ibrido cadono tutte le paure e le rimostranze.
Italiani… popolo di grandi pensatori.
Chiedo scusa allora, non avevo capito l’ironia 😅