Home Auto Tesla fa sempre più paura al made in Germany

Tesla fa sempre più paura al made in Germany

61
La Tesla Model 3, l'elettrica più venduta al mondo, e la VW ID.4, prima tra le tedesche.

Tesla fa sempre più paura al made in Germany. Non solo nell’orticello dell’auto elettrica, ma in generale nel mercato premium, con tutte le motorizzazioni.

Tesla fa sempre più paura: ecco i numeri 2021

tesla fa sempre più paura

Questo grafico, elaborato dall’analista tedesco Matthias Schmidt, riassume bene il trend delle vendite. È riferito al segmento Premium 3, quello per intenderci di auto come la BMW Serie 3, la Mercedes Classe C, l’Audi A4 e la Tesla Model 3. E fotografa le auto vendute nei 4 trimestri del 2021, con la Casa di Elon Musk in marcia di avvicinamento ai volumi realizzati da Audi con tutta la sua gamma. C’è stato un fatto contingente a penalizzare le consegne del marchio di Ingolstadt: la carenza di semi-conduttori all’interno del Gruppo Volkswagen. Tesla ha saputo gestire anche questa crisi con molta più elasticità dei competitor, con risultati sono sotto gli occhi di tutti. E se questo trend dovesse continuare anche nel 2022, per i brand tedeschi sarebbero dolori. Questa è la fascia di mercato più ricca, che assicura gran parte di vendite e profitti.

Nell’elettrico non c’è partita: Tesla über alles

tesla fa sempre più paura
Nell’orticello dell’elettrico (che poi tanto piccolo ormai non è), invece, al momento non c’è gara. Nel 2021 Tesla ha venduto da sola più del doppio dei 4 marchi tedeschi più famosi messi assieme. Al primo posto nelle vendite di EV del made in Germany c’è la marca Volkswagen, grazie soprattutto al successo della ID.4, con 263 mila auto vendute. Segue l’Audi, che ha sfiorato le 82 mila immatricolazioni. Poi la marca BMW, a quota 69 mila, e la Mercedes a un filo dalle 49 mila. È vero che è una rincorsa solo agli inizi e che questi brand, per non “spaventare” troppo i clienti, puntano anche sull’ibrido plug-in. Per ora l’auto con il doppio motore vale più dell’elettrico puro, almeno per BMW e Mercedes. Ma la transizione verso quest’ultima motorizzazione sembra correre più veloce del previsto. E se davvero Elon Musk deciderà di lanciare una Tesla dal prezzo più abbordabile, entro i 40 mila, la partita diventerà davvero complicata.
Apri commenti

61 COMMENTI

  1. Tesla somiglia molto a Apple e credo che quella sarà la sua “fine” , intesa non come fallimento sia chiaro ma semplicemente coltiverà il suo orticello di clienti nella loro “gabbia dorata” alla Apple, una nicchia rispetto alle dimensioni del mondo esterno che avanza a doppia velocità.

    • Paragone azzeccatissimo sostituendolo Tesla con Audi o BMW: continuano nel loro orticello mentre il mondo avanza.
      Xiaomi 5 anni fa era una “cinesata”, poi a furia di stare in cima alle classifiche delle prestazioni e delle feature ora si permette di costare quanto Apple, che ha visto erodere la sua quota di mercato, continua a vendere agli affezionati.
      Per carità, validissimo, ma il rapporto qualità prezzo?
      Tesla è il disrupter e lei sta dando le regole e il vuoto delle tedesche lo stanno riempiendo i Cinesi e i Coreani.
      Ci sarà sempre chi vuole Audi. Ma per chi vuole andare da A a B col migliore rapporto qualità prezzo e con prestazioni da sogno in un computer su ruote, c’è Tesla.

    • Direi di andarsi a leggere i numeri di Apple, per i top di gamma (Apple fa solo quelli) è prima. Complessivamente, contando anche i cell da 200€ e meno, col 14%, è seconda solo a Samsung.
      Se questa è nicchia di mercato, Tesla è qualsiasi costruttore di auto si potrebbe leccare i gomiti.
      Gli altri vanno a doppia velocità, che Apple vada a tripla?

    • Caro Daniele, sono certo che tu hai già capito tutto. E la tua analisi lo dimostra.
      Permettimi però di attendere fine anno, per una piccola verifica, visto che per esempio oggi, GigaShangai sforna un’auto ogni 44 secondi.

  2. Buonasera io la scorsa primavera quando ho deciso di passare all’elettrico ho passato circa 3 settimane a valutare quale acquistare,premetto che sono innamorato delle auto tedesche quindi mi sono concentrato su vw bmw audi Mercedes e logicamente tesla che trovo davvero molto bella esternamente ma le rifiniture interne mi dispiace dirlo non sono all’altezza di un’auto tedesca.
    La mia scelta alla fine è caduta su Mercedes eqa 300 Matic,devo dire che io avrei scelto audi ma la moglie….
    Beh che dire la classica linea del suv, internamente un vero salotto e secondo me la cosa più importante, quando l’auto ha avuto problemi di “gioventù” la concessionaria è subito intervenuta a risolvere il problema, cosa che forse con tesla non hai una rete di concessionari dove recarti.

    • Buongiorno Dario.
      Ho testato il servizio Tesla per un sensore di temperatura che l’elettrauto della mia assicurazione aveva scollegato per montarmi la scatola nera. Poi tolta perché inutile.
      Fai richiesta da App, anche con foto, ti fanno un controllo da remoto senza che devi portare la vettura in officina. Individuano il guasto da remoto, ordinano il pezzo e ti fanno andare in officina solo quando arriva. Se non c’è un officina nella tua città, mandano anche un furgoncino che ti ripara il guasto a casa.
      E pazienza se non ha le finiture della mia precedente Mercedes!

  3. Quand’è che fanno un furgonetto tipo dacia dokker o un fuoristrada tipo Jimmy elettrici? Di tutte ste macchine tesla zoe leaf… Non me ne faccio un bel niente. Io sto qua e aspetto

    • Nissan EV200 esiste da parecchio.
      Anche PSA fece il Berlingo elettrico.
      Ora dovrebbero uscire i nuovi furgoncini del gruppo Stellantis, li hanno già annunciati.

  4. Ma i commentatori unidirezionali pro Tesla sono pagati dall’azienda stessa o è il fascino del potere del marketing?

    • E gli odiatori unidirezionali contro Tesla, sono vittime del volpismo uvaiolo o è solo incapacità di analizzare dati oggettivi?
      (come ad esempio ignorare che non esiste marketing Tesla)

      • Mai scritto che non esiste reparto marketing.
        Non esiste marketing Tesla diretto: non hanno MAI pagato una singola pubblicità in nessuna forma.
        Sono maestri del guerilla marketing a costo zero, come montare un vetro ordinario sul Teslatruck perché si rompesse. O di scrivere sul fianco di una Model Y “This is not a Model Y”.
        Senza gli odiatori, perfetti nel pubblicizzare nel miglior dei modi possibili Tesla, sarebbero costretti a pagare, ad esempio, i 950 milioni di dollari del 2018 che ha speso Mercedes o i 3 miliardi del gruppo Volkswagen.
        Quindi, un grande GRAZIE.

  5. Ci c’è dietro Tesla? quelli che per non sviluppare le auto elettriche pagavano i certificati verdi a Tesla altrimenti erano in MULTAAAAAA!!!!!!! non sviluppavano elettrico perché avevano gli ingenieri che dovevano mettere a punto il motore del futuro sempre diesel????!!!! viaaa diesel per TUTTIIIII anche le utilitarie a gasolioooooo SUV a gasolio tutto a gasoliooo e poi cosa c’è stato ve lo ricordate???? il dieselgateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee altrimenti non stavano nei parametriiiiiiii basta termicoooooo ma cosa andate ancora in giro coi diesel che inquinanooooooo e se dite che le batterie inquinano leggete le neeewwwssss !! riciclo al 90% più volteee!!! pensate ai vs figli e se non ne avete pensate a voi stessi ed al pianeta ne abbiamo solo uno quello di ricambio non lo abbiamo ancora trovatoooo !!!

  6. Diciamo che il gruppo Volkswagen (quindi V+A+SK+SE+P) e’ almeno sui 450K veicoli EV , quindi circa la metà di Tesla), considerato che è un anno e 1/2 che si è mossa “pesantemente” in quel mercato direi che non è assolutamente messa male… ai posteri l’ardua sentenza e poi il mercato è ampio e ce n’e’ per tutti.

  7. I numeri delle vendite escludono i produttori cinesi, ci sono vari marchi Cinesi che vendono 100-500mila macchine elettriche.

  8. Direttore, come mai barra della Volkswagen non ha incluso tutto il gruppo ? Vecchia tecnica per pilotare anche i numeri. Per anni Tesla, per colpa di leggi assurde, si è arricchita. La concorrenza ha dovuto pagare a Tesla i certificati verdi. I soldi dovevano rimanere nelle società con obbligo di spenderli per il Green. Non vedo Tesla avanti di 10 anni.

    • La sua non è altro che la classica inversione della realtà….
      Secobdo lei leggi assurde hanno obbligato i concorrenti di Tesla a comprargli i certificati verdi????
      Dov’era quedt’obbligo??? Sinceramente lo vede solo lei perchè così gli fa comodo di vederla! Nessuno ha obbligato nessuno a comprare certificati verdi, chi lo ha fatto è stato perchè lo ha reputato più conveniente per le proprie tasche arricchire un concorrente piuttosto che abbassare le emissioni del proprio venduto! Tradotto: se ne sono fregati di fare le proprie auto elettriche per un decennio perchè per il proprio portafoglio era più conveniente convinti di essere invulnerabili e xhe Tesla non avrebbe mai rappresentato un problema per loro!!!!
      Sono stati loro miopi e superbi ed adesso scaricare le loro colpe sulle leggi è solo un ulteriore testimonianza di quanto siano poco intelligenti…. Nessuna legge ha mai imposto un obbligo di acquistare quote verdi a chicchessia… ha imposto un livello massimo di emissioni ammissibili xhe si poteva rispettare in più modi primo su tutti abbassando davvero le emissioni cone hanno fatto altre Marche (Toyota su tutte puntando tutto sul full ibrido)!!! Se poi i costruttori europei abbiano scelto altre strade (chi acquistando quote verdi, xhi taroccato centraline per nascondere le reali emissioni) non è una colpa delke leggi e di xhi le ha messe!

      • I produttori di auto hanno due strade : pagare multe gigantesche,, oppure acquistare certificati CO2 dai costruttori di auto che non emettono gas serra.

        • Continui a dimenticarti molto opportunatamemte la terza strada che è stare sotto la soglia xhe fa scattare le multe con il proprio venduto…. il fatto che abbiano deciso di non percorrerla perchè non era nei loro piani fare auto elettriche non vuol dire xhe questa strada non ci fosse w che non era percorribile…. è stata una loro scelta quella di continuare a voler spennare la gallina d’oro delle auto termiche non un imposizione calata dall’alto…
          Le regole sono state messe per spingere le case automobilistiche verso la transizione ad una mobilità più sostenibile (abbassare le emissioni medie del venduto) non per far pagare multe o far acquistare certificati verdi…
          Invece le case automobilistiche europee hanno preferito (loro l’hanno scelto non gli è stato imposto) finanziare un loro competitor (nella convinzione dettata dalla presunzione di superiorità xhe tanto mai questo avrebbe potuto dargli fastidio a livello di vendite) anziché ammodernare la loro produzione….
          Così ora si ritrovano con un competitor che gli fa il culo a strisce e per giunta indietro di 10 anni rispetto a lui tecnologicamente parlando…. adesso non fanno altro che piangere xhe la transizione la si vuol fare in modo troppo veloce peccato xhe è una loro responsabilità aver perso 10 anni dove hanno preferito ingrassare l’avversario dolore oceano piuttosto che fare 1 solo passo verso la transizione…. convinti com’erano che niente è nessuno avrebbe mai potuto scalfire la loro posizione non hanno capito che ora la transizione veloce non è più solo un imperativo a livello ecologico ma anche una questione di mera sopravvivenza industriale perchè se non si danno una mossa al di là delle leggi europee che si metteranno (stop alla vendita o meno dei motori termici) se non si danno una svegliata qui e 10 anni saranno tutte fallite semplicemente perchè nessuno vorrà più acquistare un auto da loro

        • Hanno scelto loro di non farle, vedi Marchionne…
          Qualcuno un tempo disse ” chi è causa del suo mal, pianga sé stesso”

        • In effetti una legge sbagliata.
          Dovevano semplicemente impedire di vendere auto che non rispettavano i limiti imposti.
          Invece le lobbies hanno ottenuto la licenza di inquinare pagando un piccolo obolo.
          Sembrerebbe quasi una delle tante leggi che escono dal parlamento italiano.

  9. Per far davvero paura ai costruttori tedeschi dovranno imparare a costruire auto di qualità e affidabili, dato l’esborso richiesto la fatte di clienti disposti a pagare per il solo fatto che sono elettriche e con i supercharger finirà e ci saranno i clienti che desiderano vere auto premium, cosa che le Tesla non sono.. quindi chi avrà ragione lo si vedrà tra 5-10 anni..

    • Tu dici finirà..tutt’altro! La rete di Supercharger di Tesla è quello che in economia aziendale si definisce un “vantaggio competitivo duraturo”.

      • Tesla con la sua rete Supercharger mi ricorda Apple con la sua gabbia dorata, il mondo fuori in poco tempo ha già recuperato il gap e avanzerà a doppia velocità, Apple docet.

        • Ma neanche per sogno, nessuno ha una rete di ricarica paragonabile alla rete di supercharger di Tesla e non è una cosa che si costruisce da un giorno all’altro, così come la compatibilità con tutti i veicoli. Chi non lo capisce non ha capito neanche qual è il problema dei costruttori tradizionali né a che tipo di cambiamenti stiamo assistendo. L’ecosistema del prodotto auto elettrica non è un vezzo, è indispensabile al suo funzionamento.

    • Interessante: direi che le case tradizionali hanno un certo margine grazie alla qualità non premium di tesla degli interni. Soffrono abbastanza invece riguardo al rapporto prezzo/range e alla tecnologia in genere.
      Siccome il design è la qualità delle finiture vengono solo dopo la tecnologia sotto il cofano, direi che Tesla dorme sonni molto tranquilli. Specie perché nei prossimi anni la lotta delle quote di mercato sarà rispetto al motore a combustione, più che rispetto alle EV dei concorrenti. Tesla ha tutto da guadagnare e gli altri tutto da perdere

  10. torneranno a vendere auto del popolo sotto i 40 mila eur ..
    nella fascia di prezzo 50 60 mila eur , audi mercedes e bmw non reggono il confronto ..
    se le comprano quelli fedeli al marchio o a chi non piacciono le forme aereodinamiche pure forzate da Tesla

    solo model 2/Q a 25 30 mila eur potrebbe creare un vero problema al resto dell’industria..

    imho

    • In effetti qui sotto abbiamo un picalia a cui non piacciono le forme aerodinamiche della Tesla. BMW produce per loro la iX con quel “bellissimo” finto radiatore davanti!!!
      Così va il mercato, e pensare che a me (ho la ZOE ZE50) piacevano più le vecchie ZOE ZE40 e Leaf che adesso è una Micra!

  11. La partita, da adesso in poi, sarà davvero “complicata ” per Tesla. Con tutti gli altri schieramenti, americani europei e asiatici che sono partiti e che faranno senz’altro auto imnanzitutto più belle di Tesla (dal mio punto di vista inguardabili!). Staremo a vedere chi avrà ragione. Vedremo da adesso in poi la capitalizzazione on borsa che, al solito, è il miglior segnale di come risponde il mercato.

  12. Buonasera lo dico e lo ripeto i grandi capi probabilmente non dormono la notte perché hanno una responsabilità immane riguardo la responsabilità sui soldi dei proprietari e sul futuro delle centinaia di migliaia di operai delle loro fabbriche perché devono tenere su la baracca del termico e contemporaneamente inseguire Tesla che ha dieci anni di vantaggio, Tesla che da parte sua si gode lo spettacolo stando sulla riva del fiume in attesa del primo che passa chissà chi sarà?
    Non li invidio proprio.
    Il problema sarà anche il probabile arrivo sul mercato di spkendide bev ultra tecnologiche prodotte da aziende che magari si occupavano di tutt’altro tipo costruire frullini o ventilatori ma non avendo infrastrutture ideologiche si buttano là dove va il mercato.
    Staremo a vedere ma temo che conteremo vittime illustri.
    È la concorrenza bellezza.

  13. Soliti commento da Teslari.
    Ovviamente non dite che Volkswagen vende EV sul serio solo da settembre 2020. (A parte il discorso golf elettrica.)
    Volkswagen in poco più di 1 anno ha venduto le stesse auto (anzi di più) di Tesla nel 2018….ovvero dopo ben 5 anni di vendite. (Allora furono 245mila).
    Inoltre Volkswagen (e ancora più VW group) copre ogni segmento di mercato …dall’utilitaria, alla berlina, al SUV.
    Cosa che Tesla non fa.
    Anzi continua a dire che farà ma tuttora ancora non si vede nulla.

    • Ma ti vorrei ricordare che è partita da start up, è ovvio che gli ci è voluto un bel po’ a crescere e stabilizzarsi, ma ormai è un big player e la crescita in produzione è assurda, i marchi tedeschi devono cortese di più di quanto stanno facendo, soprattutto nel migliorare di molto la parte produttiva su cui tesla vince a mani basse ( per la produzione di 500’000 vetture tesla necessità di poco meno di 14k dipendenti e ww 25k,) e per quanto riguarda il numeri di modelli, tesla ancora non riesce a produrre abbastanza dei modelli che ha già a listino, sta quindi continuando ad aumentare la produzione dei modelli già esistenti, che senzo avrebbe iniziare a costruire nuovi modelli adesso? Li costruirà quando ci saranno le condizioni di farlo, adesso l’obbiettivo è avere una produzione adeguata dei modelli già esistenti

      • Infatti io ho detto 2013.
        Tesla startup è del 2007.
        6 anni sono un tempo congruo per fare le cose.
        Non credi???

    • Solito commento da Tesla Hater.
      Non mi sembra si possa accusare questo sito di parzialità. Ha visto per caso pubblicità della Tesla ?
      Oltre al fatto che l’articolo riporta quanto scrive un analista tedesco (non americano).
      Che poi Tesla venda di più sulle fasce alte del mercato è motivo di ulteriore forza di Tesla non di debolezza come Lei scrive.
      E ancora non sono arrivati i cinesi, Apple, Rivian, ecc…Con modelli stilisticamente nuovi e tecnologicamente molto interessanti.

      • Il mercato elettrico non era interessante.
        Fa tuttora numeri piccolissimi.
        Quindi i veri carmakers che fanno 10 milioni di auto l’anno, ogni anno, aspettano.
        Al momento opportuno entrano in gioco.
        Come il proverbio…..

        • Veramente la piattaforma ID.x ha subito un ritardo di oltre un anno.
          Audi nel 2018 ha annunciato la svolta elettrica.
          La verità è che pagano la loro arroganza e miopia.
          Non Stellantis, che continuerà a vendere i segmenti bassi: i grandi si sono fatti fregare in casa loro.
          Quando il gioco si fa duro, i duri piangono.

    • perchè non ti rilassi ? lo spirito di questo sito non è la guerra tra fan dei vari marchi ma solo documentare la situazione e i progressi dei vari attori del mercato elettrico. Se ti interessa la mobilità elettrica (cosa di cui dubito) dovresti essere semplicemente contento della crescente competizione.
      Potresti anche ammettere che, dal 2003 all’altro ieri Tesla è stata sbeffeggiata da mezzo mondo: chi pronosticava il fallimento 4 volte a settimana…chi diceva ” se voglio l’auto elettrica la faccio anche domani”….e intanto tutti a rincorrere

      • Guarda io guido elettrico da 4 anni al contrario di molti su questo forum che fanno solo tante chiacchiere.
        Dormi pure tranquillo….nessuno rincorre Tesla.
        I grandi carmakers sanno già cosa fare….non aspettano certo Musk.
        È per questo che esistono da un secolo.
        Loro. Non Tesla.

        • A proposito, ma il gruppo Volkswagen e Ford non sono tra i grandi carmakers?

          Sillogismo:
          Se I grandi carmakers sanno già cosa fare e non aspettano certo Tesla
          mentre L’AD di Volkswagen dichiara che Tesla è il riferimento (https://www.vaielettrico.it/il-primo-fan-di-elon-musk-il-boss-vw/)
          e anche l’AD di Ford dichiara che Tesla è il riferimento (https://www.vaielettrico.it/anche-ford-incorona-tesla-le-sue-elettriche-sono-il-top/)
          allora Volkswagen e Ford non appartengono ai grandi carmakers… ?
          E’ vero: non aspettano Musk, hanno dichiarato di rincorrerlo, quindi è il contrario, è Tesla che aspetta che loro la raggiungano, mi ricorda il paradosso di Zenone, Achille e la Tartaruga.

          Loro esistono da un secolo: è questo il problema maggiore.

          Tesla pecca in interni, gli altri peccano di tutto quanto il resto.
          Servono più risorse per copiare gli interni o per realizzare da zero un software con uno straordinario powertrain e una eccellente batteria coadiuvata dalla più grande rete proprietaria?

          Io dormo tranquillo: ce l’ho già in garage.

    • Matteo
      Omette un dettaglio: Tesla ha venduto ogni singola macchina che ha prodotto ed è stata limitata dalla sua capacità produttiva, prima produce POI vende, su disponibile.
      VW vende POI produce su ordinazione, è un po’ diverso…
      Lo fa qualsiasi brand che ti permetta di scegliere allestimenti e optional: Tesla no. la Model 3 esiste in 3 versioni di batteria/motori, ognuna delle quali declinata in 4 colori, in percentuale scelta da Tesla. Fine.

      Fino al 2018 esisteva UNA fabbrica Tesla e la sua capacità produttiva era quella.
      Ora abbiamo Shanghai e GigaBerlin, quest’ultima appena partita. Nel 2021 è riuscito a fare 936.000 modelli, nel 2022 si stima una produzione di 1 milione e mezzo.
      Il gruppo VW allargato, sarà in grado di produrre e consegnare con una crescita di almeno il 50%? Se la risposta è sì, se riusciranno a crescere di almeno il 50%, allora saranno nuovamente soltanto alla metà di Tesla. Però con una marginalità di un terzo e una marea di investimenti ancora da fare.

      • Si vede che non compri molte auto e vivi solo di teoria.
        Chi compra vuole poter scegliere.
        Colore, accessori, motorizzazione, etc etc.
        Comprare un oggetto è una cosa attiva non passiva visto che i soldi che spendi sono i tuoi.
        Poi degustibus.

        • Le 900.000 persone che hanno comprato Tesla nel 2021 l’hanno fatto a spese di Audi, Mercedes, Volkswagen e BMW, tutti marchi che si caratterizzano per la “povertà” della versione base e l’ampia gamma di personalizzazione, che ha un notevole costo e basso margine per chi la vende, ribaltato sul cliente. E il numero di persone disposte a pagare tanto per avere qualcosa che alla fine ti si ritorce contro al momento della vendita è in calo: il mondo sta cambiando.
          Sul sito Tesla è in vendita una unica Model 3 SR+ di dicembre 2020 con 23.000 km, in vendita a 47.000€, anziché 50.000€ nuova: entro sera non ci sarà più.
          Caro Matteo, il mondo è vario ed è da supponenti pensare che siano tutti come lei e dare del sempliciotto a chi non si conosce.
          I carmakers hanno ignorato il topolino e ora se la fanno sotto.

        • Ahhhh secondo te le tedesche mettono a listino un auto xhe fra un pò non ha neanche il volante perchè vogliono lasciare libertà di scelta al compratore?????
          Ma quabto sono altruisti… io invece xhe pensavo xhe lo facessero per attirare clienti con prezzi puramente teorici a cui in realtà nessuno compra l’auto perchè poi quando l’hai “vestita” secondo i tuoi gusti ti viene 10, 15 anche 20K più del prezzo scritto nel listino!!!! Pensa che malfidato che sono io….

  14. Tesla è partita prima a produrre questo tipo di vettura quindi ha più esperienza.. Bisognerà dare tempo ai marchi europei x adeguarsi..

  15. Dicesi effetto GS.

    Dal 2004, per una quindicina di anni, la BMW R1200GS e seguenti ha letteralmente monopolizzato il mercato. E’ stata per un quindici anni LA moto che volevano tutti. Immancabilmente la concorrenza si è messa a produrre anche lei delle moto simili, con soluzioni tecniche simili o comunque in diretta concorrenza col “mostro sacro”. Ma niente da fare. Salvo alcuni casi oggettivamente notevoli (chessò, Ducati Multistrada) nessuno riusciva a schiodare la BMW GS dal vertice della classifica del venduto. Di gran lunga la più venduta aggiungo. Perchè la verità è che in quegli anni i clienti non chiedevano delle bicilindriche enduro/turistiche, di circa 1200 cc, con capacità on/off e un ricco catalogo di accessori da viaggio o da sterrato. Che costavano meno e andavano magari bene uguale.

    No.

    I clienti volevano la BMW R1200GS.

    Comincio a pensare che, fatte le debite proporzioni, per la Tesla si verifichi una situazione simile.

  16. I numeri xone sempre parlano da soli…. inoltre a parer mio va tenuto xonto di un aktro fatto che nel articolo non è stato preso in devita considerazione…. i volumi di vendita di Tesla non sono tanto decisi dalla richiesta ma dalla capacità produttiva di un marchio che, pur avendo fatto così tanta strada da essere ormai un punto di riferimento per il suo tipo di mercato, è industrialmente parlando è un neonato…. mi spiego meglio: il numero di autovetture che Tesla consegna non è deciso dal numero di persone che vogliono acquistarla ma dal massimo di elementi che riesce a produrre che, rispetto ai marchi tedeschi, è ancora limitato dato che dispone ancora di pochi stabilimenti… xon l’entrata in produzione a pieno regime dello stabilimento europeo e del nuovo stabilimento in terra americana la capacità produttiva di Tesla praticamente raddoppierà ed allora si che per le tedesche inizieranno i dolori…

  17. Concordo appieno con l’analisi. Aggiungo una possibile motivazione, tra le tante. Le case tedesche sono perse, hanno paura, agiscono senza lucidità e con supponenza, quindi sbagliano. L’errore principe è non capire che con la complessità di proposte, scelte, processi, non si può che perdere. Esempio, banale: in questi giorni leggiamo di BMW dal colore cangiante. Ma chissenefrega di queste pu….ate. Tempo e soldi persi. Mi spiace solo per il terziario italiano che vive di commesse dall’industria tedesca.

    • Non è una cosa che fanno ora che stanno rincorrendo, ma un atteggiamento premeditato. Da anni i listini dei marchi tedeschi hanno la capacità di far crescere esponenzialmente il costo dell’auto. Puoi comprare una Audi, una BMW o una Mercedes che a listino costa 80k e metterci 90k di optional. Questo perché il prodotto era tecnologicamente e per finiture valido ma gli accessori migliori erano fuori dalle versioni vendute a listino (anche delle top). Però alcuni optional sono dei plus non indifferenti. La vernice sarà anche una cosa stupida, ma se domani posso svegliarmi e cambiare volto alla mia auto senza cambiare l’auto stessa e quindi senza spendere un euro, forse tra i vari optional questo lo scelgo… tanto comunque chi si compra una macchina da 60/80/100k vuoi che non abbia da metterci 10k per la vernice che può automodificarsi? Poi se uno al parcheggio ti apre la portiera di fianco facendoti un bel segno (di inciviltà, aggiungerei) piangi lacrime amare, ma questo è un altro discorso…
      Tesla dal canto suo toglie tutti gli alibi: spendi, pochi accessori e il resto tutto di serie. E l’accessorio principe lo puoi comprare anche after market: il sistema di guida autonoma avanzato… vedo prove e confronti da anni, non ultimo l’anello sul GRA di Roma per confrontare 12 elettriche… Tesla risultava non con l’autonomia maggiore e non con il costo minore. Ma Tesla ha una batteria più piccola delle competitor che hanno fatto meglio e peggio (17 kwh/100 km contro 21 kwh/100km è come dire la mia diesel fa il 25km/l e la prima competitor fa 20km/l!!!) E il costo era maggiore solo della id.3/id.4 ma se vuoi gli stessi accessori della Tesla devi arrivare a spendere qualche euro in più di quanto spendi con Tesla.
      L’unico vantaggio che hanno le tedesche è il nome che si sono fatte perché negli anni hanno fatto belle macchine e le hanno assemblate molto bene.
      E anche per questo, secondo me, Tesla fa fatica ad avviare la fabbrica in Germania… se un giorno riuscirà a togliere ai tedeschi anche questo vantaggio, allora vedremo qualche marchio storico fare la fine di SAAB o nel migliore dei casi di Volvo, anche perché nel mentre stanno entrando in Europa con belle auto (le MG sembrano fatte proprio bene) i cinesi…

      • Se Tesla fa fatica ad aprire la GigaBerlin non è certo perché non sa come organizzare la prudizione, visto che persino VW è rimasta basita.
        Direi di puntare il dito piuttosto sulla politica tedesca, che ci sta mettendo molto del suo.

        • Si, era proprio quello a cui pensavo… forse si capisce male dalle parole scritte.
          Stanno scrivendo nuovi tandard nell’industria automotive… e gli altri, ora, rincorrono…

Rispondi