Tesla cresce del 6,4% nelle vendite del terzo trimestre, ma il dato non basta a evitare un brusco calo delle azioni. La Borsa si aspettava di più.
Tesla cresce del 6,4%, 462 mila auto vendute
Nel terzo trimestre del 2024 Tesla ha prodotto 469.796 auto e ne ha consegnate 462.890. Deluse le aspettative degli analisti finanziari, che stimavano consegne pari a 469.828 veicoli, secondo le previsioni LSEG. Nello stesso periodo dell’anno precedente, comunque, Tesla aveva consuntivato 435.059 consegne e 430.488 veicoli prodotti. Il saldo è dunque positivo per oltre 27 mila unità, così come è positivo il confronto con il trimestre aprile- giugno 2024. Del totale delle auto prodotte negli ultimi tre mesi, 443.668 sono state Model 3 e Y, mentre le rimanenti 26.128 sono state di altri modelli. Con riguardo alle consegne, 439.975 sono state Model 3 e Y, 22.915 altri modelli.

Sfuma il traguardo di 2 milioni di auto immatricolate
La Borsa di New York ha reagito in modo negativo alla pubblicazione dei dati, essendo andate deluse le aspettative degli analisti. La società guidata da Elon Musk pubblicherà i suoi risultati finanziari per il terzo trimestre 2024 il 24 ottobre. In quell’occasione verrà resa nota una stima sulle consegne dell’intero anno, ma ormai è scontato che non verrá raggiunto il traguardo dei due milioni di auto immatricolate. Quel che è certo è che Tesla resta leader nell’elettrico sia in Italia che in Europa, oltre che in numerose altre parti del mondo.
- Quanto costa davvero sostituire la batteria di un’auto elettrica? Guarda il VIDEO di Paolo Mariano
Salve, cerco di rispondere in un unico commento al sig.r Enzo circa le sue valutazioni tra plug in e 100% elettrico.
A prescindere dai numeri di vetture vendute, che hanno la loro importanza, il discorso che io faccio e’ il seguente : l’ utilizzo che viene fatto nella vita di un’ auto 100% elettrica sara’ sempre solo ed esclusivamente ad emissione allo scarico pari a zero al contrario di una plug in, che per quanto possa essere utilizzata nel miglior modo possibile emettera’ sempre gas di scarico per non parlare poi della possibilita’ di usufruire di energia proveniente da fonti 100 % green per la ricarica.
Mettere questi due differenti tipi di motorizzazioni sullo stesso piano non e’ corretto per quanto le plug in stiano migliorando a livello di autonomia in modalita’ esclusivamente elettrica.
E’ pero’ da chiedersi se valga la pena, dal momento che costano uguale se non di piu’ di un’ elettrica pura, acquistarle oppure no in quanto su quella stessa fascia di prezzo un’ elettrica pura offre autonomie reali ben gestibili.
Le faccio un’ esempio, la mia percorrenza media e’ di circa 20.000 km l’ anno, quindi con un’ autonomia vera di 450 km, considerando un’ elettrica sulla stessa fascia di prezzo di una plug in, vuol dire fare poco piu’ di 44 ricariche l’ anno, ovvero neanche 4 ricariche al mese ( 3,7 per l’ esattezza ) ovvero neanche una ricarica a settimana.
Adesso, sinceramente, lo zero sbatti e’ cosi’ difficile da raggiungere, soprattutto per chi ha la possibilita’ di ricaricare a casa o presso il proprio posto di lavoro ?
Lo zero sbatti e’ solamente un pensiero psicologico che buona parte delle persone non vuole sbloccare.
P.s. Non ho nulla contro le vetture plug in ma sono e saranno sempre auto prevalentemente con guida termica quindi con emissioni inquinanti allo scarico che tutti noi respiriamo e respireremo.
Tesla non ha centrato gli obiettivi 2024 ?
Mi sarei meravigliato del contrario…visti i numerosi “cigni neri” che si sono succeduti.
A dire il vero.. secondo me erano troppo ambiziosi a prescindere: le case produttrici concorrenti (cinesi e non) stanno aumentando i modelli in vendita… oppure semplicemente “li annunciano”, creando aspettative…
Tesla ha modelli solo grandi, inadatti a tanti mercati, per problemi di spazio…tra strade piccole ed assenza posti parcheggio privato (pure in Cina un lusso per pochissimi…) oppure per un prezzo lontano dalla media spendibile (basta guardare le classifiche europee….dominate da anni da B-SUV..che Tesla non ha).
L’ “annuncite ” di Musk in persona…che fa sperare in qualcosa di mirabolante in arrivo come la fantomatica Model.2…il robo-taxi (su cui in Europa conto pochissimo!…persino il.bike-sharing è sottoutilizzato)
Quando poi succedono tanti fattori a deprimere il mercato ed i redditi delle persone…la “torta 🍰” si rimpicciolisce parecchio… magari cinesi ed indiani puntano su veicoli più piccoli ed economici…
La quota crescente di plug-in e full-hybrid è anche “figlia” della promessa mancata di una efficiente e veloce rete di ricarica distribuita equamente sul territorio…pure in Cina scommetto che usciti dalle megalopoli (con ricariche a 6C) si fatica a trovare una presa ove ricaricare… (nonostante gli sforzi del dittatoriale governo centrale)..ci sono zone che ancora viaggiano “a carbone”….pure i treni…
Nei prossimi anni, vista la situazione mondiale dell’ economia, il numero veicoli vendibili nel mondo saranno sicuramente inferiori…ed i produttori dovranno per forza fondersi (per puntare su modi di costruire sempre più avanzati ed automatizzati per abbassare i costi..e lavorare su guadagni marginali), altrimenti ne falliranno tanti …un po’ ovunque…
Unico commento che mi permetto, sulla presunta mancanza di rete di ricarica: non so in Cina, ma in Europa vedo una marea di colonnine.
Il fatto che siano (esclusi i SuC) desolatamente vuote temo dipenda da costi (sopratutto) e numero di clienti ancora nettamente inferiore all’attesa.
una,marea,di colonnine … scusa dove? il 61% della rete di ricarica in Europa, si concentra in poche nazioni con Francia, Germania e Paesi Bassi che detengono quasi i due terzi (61%) di tutti i punti di ricarica dell’Unione Europea mentre il restante 39% è diverso tra tutti gli altri 24 Paesi.
https://www.suipedali.it/auto-elettriche-ecco-i-paesi-europei-con-piu-colonnine-di-ricarica/
“una,marea,di colonnine … scusa dove? ”
Quando hai una BEV le vedi. E lo sai.
Altrimenti sei il commentatore da bar che spara per sentito dire.
Io ormai potrei tranquillamente dire “distributori? e dove sono? ne vedo uno ogni tanto”.
Ma solo perchè non ci bado più e non li noto.
Crescere del 6% è un ottimo dato, non inseguiamo quei dementi che danno target come se tutto fosse riducibile a un numero. Anche l’obiettivo dei 2 milioni di auto non significa nulla, è solo un numero tondo. A mio avviso Tesla sta facendo bene. Spero esca presto con delle novità di rilievo.
2 milioni era l’obiettivo di Tesla per il 2024, fallito, non era un numero che si era inventato il mercato.
Si ma anche lo avesse posto Musk, e probabilmente è così, non significa nulla, è qualcosa di simbolico e null’altro. Come quando nelle aziende fanno i budget per l’anno successivo e dicono “bisogna fare +5%”, se chiedi “perché non +6%” non ti sanno rispondere, semplicemente in tanti casi si fa finta di governare qualcosa (chiamiamolo mercato) che è totalmente ingovernabile. In tanti casi chi dà quegli obbiettivi sta solo giustificando il suo inutile stipendio.
La spiegazione è semplice. Quando si smette di crescere nei business si inizia a decrescere. Non c’è altra fase e gli investitori vogliono vedere il segno +.
Musk deve sparare alto e deve continuare a crescere, altrimenti la festa finirebbe e il valore delle azioni potrebbero inziare a rispecchiare il valore reale.
Vediamo con il robotaxi.
Certo non fa piacere , ma almeno cresce in un mercato in caduta .
Quando lavoravo nei semiconduttori oltre al fatturato , sicuramente importante ero misurato sulla market share , questo è un numero importante da vedere
Corretto. Il World pure electric market share di Tesla sembra essere passsato da oltre il 23% nel 2020 al 18.4% nel Q3 2024.
Da notate che in Cina, il principale mercato, Tesla spinge le vendite da mesi con promozioni e finanziamenti, come non aveva mai fatto.
per ora cresce ma se non entra nelle fasce medium – entry poi alla fine nel migliore dei casi resta flat (il mondo non è fatto di soli benestanti su cui pealtro ora si punta l’attenzione pure dej cinesi vedi xiaomi) e l’azione scende.
Ad oggi le previsioni dicono che Tesla venderà meno auto dello scorso anno mentre BYD, che a inizio 2022 vendeva complessivamente meno auto di Tesla, venderà quest’auto (tra BEV e PHEV) 2 volte e mezzo le auto vendute da Tesla. Tesla manterrà probabilmente il primato tra i costruttori BEV ma gioca su un terreno scivoloso che non cresce, tanto da vedersi ridurre le vendite nonostante mantenga lo scettro. BYD invece gongola …
Ma confrontare il venduto BEV di una azienda con il venduto BEV+PHEV di un’altra che cosa dovrebbe dimostrare?
Allora anche Toyota vende ICE+PHEV più auto di un fornaio. E… quindi?
Parlando di BYD. Le ho finalmente viste da vicino. Non sono affatto male a qualità percepita. Pensavo molto peggio.
Sei serio? Tesla produrrà e venderà quest’anno MENO auto dello scorso anno in tutto il mondo mentre altri produttori che stanno puntando forte sulle PHEV hanno più che raddoppiato le vendite e secondo te sto confrontando mele con pere? Ma parli da tifoso della curva nord o da analista finanziario?
BEV e PHEV sono fortissimamente collegate tra loro, solo in Europa si è deciso di bandire le PHEV dal 2035, sia in Cina che negli USA invece no. In Cina è anche difficile ottenere il dato perché loro ragionano in NEV, un acronimo che comprende sia BEV che PHEV e se si esclude Nio tutti gli altri produttori al mondo sono concentrati a produrre sia BEV che PHEV. E un motivo per cui Nio non produce PHEV è presto detto: avendo una rete super capillare di battery swap, garantisce il pieno di energia in 2 minuti e mezzo senza neanche scendere dal veicolo e quindi lui così placa l’esigenza di rapidità di ricarica della sua clientela (che ha scelto in massa di aderire all’offerta BAAS). In altre parole SIA le PHEV che le BEV di Nio col battery swap GARANTISCONO lo “ZERO SBATTI”, ciò che il mercato chiede.
Questo fatto di vedere le PHEV come una tecnologia di passaggio è una fissa solamente europea e chi non sta proponendo PHEV sta perdendo soldi. In Cina le elettriche sono cresciute del 2% l’ultimo anno mentre le PHEV di oltre l’80%.
“Ma parli da tifoso della curva nord o da analista finanziario?”
Parlo da informatico che ha a che fare con grosse moli di dati ogni giorno ed ha studiato statistica.
Puoi dire quel che vuoi sulle plugin.
Il punto è che non c’è niente di strano se un produttore di un bene X vende meno di un produttore di X,Y,Z.
Soprattutto se X,Y,Z sono nello stesso gruppo merceologico (auto) e il bene X ha un market share inferiore agli altri due.
Quindi sì, sono serissimo.
Se Tesla vendesse più di chi produce tutti i tipi di auto vorrebbe dire che la transizione sta andando a gonfie vele. E ne sarei molto felice.
Sono tifoso di tutto quanto serve a ridurre l’inquinamento su questo sasso. Che sia per merito di Tesla, di BYD, di Nio, di Toyota poco mi importa.
Aggiungo che a parte Nio che ha un battery swap che funziona, altri produttori cinesi nati come BEV sono migrati in massa al plugin sul quale stanno facendo sviluppi interessanti. Avatr ad esempio ha lavorato per risolvere i problemi di scarsa potenza che si verificano quando la batteria è quasi scarica: la sua batteria per plugin da 39 kWh scarica a 9C di picco e tale picco si riduce a 7.7C quando la batteria è quasi scarica. E anche Zeekr che proponeva solo bev ha annunciato che il suo prossimo suv sarà anche plugin e ha lavorato su una tecnologia capace di garantire performance e consumi bassi di carburante durante i lunghi viaggi autostradali.
In pratica anche in Cina come nel resto del mondo quasi tutti coloro che non hanno un box auto NON comprano le BEV (eccetto Nio) e vanno sulle plugin per non dover dipendere dalle colonnine e soprattutto dai suoi tempi di ricarica, soprattutto ora che le PHEV garantiscono estese autonomia in full electric e i powertrain sono perfezionati per garantire un’esperienza equivalente alle BEV senza rinunce o compromessi in termini di performance ma con i vantaggi dello ZERO SBATTI. E’ palese che in questo scenario Tesla rimane indietro, indirizzandosi esclusivamente verso i possessori di box auto e proprio la sua incapacità di adattarsi a chi ha esigenze diverse la sta penalizzando nei numeri e nei conti. In questo senso il Robotaxi va visto come una soluzione ZERO SBATTI di Tesla perché probabilmente sarà stato previsto (e questa è una mia ipotesi, non ne parla nessuno) un qualche meccanismo di ricarica che non prevede la presenza umana, quindi o tramite ricarica wireless HPC o tramite un qualche automatismo che consenta all’auto di ricaricarsi da sola (battery swap o cavo robotico) senza che questa sia un’incombenza dell’utente.
Hai rotto le scatole con il tuo zero sbatti, per giunta maiuscolo. Dal prossimo commento lo zero sbatti lo facciano noi, sbattendoti nel cestino.
Perché ho usato l’espressione “zero sbatti” che è alla base dell’incremento delle vendite delle plugin? Sei serio? Tranquillo, mi ci sbatto da solo nel cestino. Ciao ciao.
Sono serissimo. Prova ad esserlo anche tu e lascia perdere le frasi fatte da bulletto.
Lo zero sbatti non mi sembra essere a medio termine il PHEV: la ricarica nel momento in cui è sufficiente ed esse lo è anche per le BEV, mentre a livello di manutenzione, complessità di integrazione e guastabilità (cit. Henry Ford: quello che non c’è) le plug in sono un incubo. A questo punto tanto vale una ICE.