Tesla apre i Supercharger ai modelli di altre Case automobilistiche. È stato lo stesso Elon Musk a rivelarlo rispondendo con un tweet a una domanda sul tema.
Tesla apre, dice Musk, ma per ora col contagocce
“Clamoroso al Cibali“, avrebbe detto un vecchio cronista radiofonico. Non si tratta di un’apertura su larga scala, ma “low-key”, sobria, nelle parole del patron di Tesla. È comunque uno sviluppo abbastanza clamoroso per la rete di ricarica proprietaria che ha costituito uno degli assi portanti del successo della Casa californiana. Non solo per la capillarità e la velocità di ricarica, ma anche per la comodità della tecnologia Plug&Charge, senza bisogno di app o card per abilitarsi (guarda l’articolo).

È chiaro che un accordo con altre Case consentirebbe a Tesla di rientrare di almeno una parte dell’enorme investimento sostenuto per sviluppare la rete dei Supercharger. Per ora Musk non ha specificato con quale mezzo verrebbero gestiti i pagamenti, visto che al momento il solo modello della concorrenza abilitato al Plug&Charge sembra essere la Porsche Taycan. Problemi tecnici per la ricarica, invece, non ne sembrano esistere, dato che da tempo in Europa Tesla adotta lo standard CCS.
È solo l’inizio di un’apertura più su larga scala?
Musk non ha specificato neppure a quali Case è stato deciso di concedere questo accesso “low-key”. Probabile che si tratti solo di modelli in fase di sviluppo e non ancora nelle mani del pubblico. Un indizio sui potenziali partner nell’utilizzo dei Supercharger viene da Electrek. Secondo il sito americano una settimana fa la start-up Aptera ha presentato la sua prima auto elettrica e, nel parlare di ricarica, ha mostrato un connettore Tesla.

Ma dell’Aptera, appunto, esiste praticamente un solo prototipo. Sarà interessante vedere, comunque, quale sarà la reazione dei proprietari di Tesla nel caso in cui i Supercharger dovessero essere aperti anche ad altre marche. Finora il grande vantaggio dei clienti della marca è stata anche quello di trovare sempre colonnine disponibili e pronte all’uso. È vero che i Supercharger sono sempre più numerosi (ne è appena stato aperto uno a Piacenza), ma è vero anche che le auto in circolazione sono sempre di più.

giusto giusto in un altro articolo qualcuno commentava che tesla dovrebbe chiedere se la fanno entrare nel consorzio europero per la ricarica, nello specifico Ionity … invece sta accadendo il contrario … Tesla sta cominciando a fornire la ricarica agli altri ehehehe … alla faccia dei soliti che sanno solo recriminare non riuscendo a percepire la realtà delle cose