Terna lancia un blog per condividere dati e analisi sul sistema elettrico italiano e mondiale: primo approfondimento sulle fonti rinnovabili e la transizione energetica. Con una sorpresa: siamo all’avanguardia nelle tecnologie di accumulo e stoccaggio.
«Sostenibilità, territorio, innovazione e persone per raccontare il profondo processo di trasformazione del sistema energetico. Da queste premesse è nato lightbox, il nuovo blog che accenderà tutti i contenuti di Terna, a partire dalle nostre conoscenze e competenze sull’energia elettrica e dai nostri dati, preziosi e unici». Si presenta così il nuovo contenuto informativo on line lanciato pochi giorni fa dalla società pubblica a controllo pubblico che gestisce la trasmissione di energia elettrica in alta tensione su tutto il territorio nazionale.
Una fonte al di sopra di ogni sospetto
Terna è un’ entità “terza” rispetto agli attori del business energetico, quindi il custode dei dati più attendibili sulla generazione e la distribuzione elettrica in Italia. Una fonte di informazioni preziose nel dibattito più che mai aperto fra sostenitori e detrattori della mobilità elettrica. Il blog debutta proprio con un approfondimento su uno dei temi più caldi della disputa: la transazione energetica, le fonti rinnovabili e la de carbonizzazione.

Restando al tema della mobilità elettrica, l’approfondimento spiega che per centrare l’obiettivo di riduzione delle emissioni clima alteranti al 2050 bisognerebbe migliorare l’efficienza dei motori termici del 200%; vale a dire che un’auto che oggi consuma un litro di carburante per percorrere 20 chilometri, dovrebbe riuscire a percorrerne nel 2050 circa 200. Scientificamente impossibile. L’unica via praticabile, quindi, è la trazione elettrica di massa e la contemporanea transizione della generazione elettrica dalle fonti fossili (oggi all’80%) a quelle rinnovabili.
La rivoluzione parte dalle reti elettriche
Ma non basta, sostiene il blog di Terna: per ogni euro investito nella produzione green, è necessario investirne più di uno nelle reti di trasporto. Le fonti rinnovabili, infatti, non sempre sono reperibili nei luoghi di maggior consumo di energia, e non sempre sono attive nei momenti di picco della richiesta. La generazione eolica, per esempio, raggiunge la massima efficienza nelle aree off-shore del Nord, mentre la domanda è più forte nelle metropoli dell’entroterra continentale. Il trasporto e lo stoccaggio d’energia elettrica, dunque, sono una delle sfide più impegnative del processo di transizione.
Due progetti per lo stoccaggio
Sempre dal nuovo blog di Terna apprendiamo poi che l’Italia non è affatto il fanalino di coda del mondo industrializzato negli impianti di accumulo e stoccaggio di energia. Due i progetti d’avanguardia già realizzati. Il primo è stato avviato in Sicilia e Sardegna: si chiama Storage Lab ed è un laboratorio unico al mondo per varietà di tecnologie disponibili (supercapacitor, batterie lithium based, batterie ZEBRA, batterie redox al vanadio) e per la natura innovativa dei sistemi di controllo. Qui Terna ha sperimentato le principali tecnologie di accumulo sul mercato, perlopiù di tipo power intensive — che erogano cioè, per tempi brevi, elevate potenze — concentrandosi sulla loro performance, durata e caratteristiche tecniche in situazioni e in condizioni operative diverse (normali e estreme).
Il secondo progetto si chiama Large Scale e prevede la gestione di batterie energy intensive, cioè con un elevato rapporto tra energia accumulata e potenza installata, in tre diversi impianti sul territorio campano. Queste piattaforme hanno l’obiettivo di garantire il massimo utilizzo degli impianti eolici riducendo le congestioni di rete legate a un’eccessiva produzione eolica rispetto alla capacità di trasporto delle linee. Oltre a disporre di batterie di ultima generazione, gli impianti sono dotati di un particolare sistema di controllo, in grado di interfacciarsi con gli impianti periferici e con il sistema centrale.