Terberg punta sempre più sull’elettrico. Il costruttore offre il modello YT203EV dall’uso versatile, dalla distribuzione delle merci al centro raccolta rifiuti fino all’aeroportuale, al RT253EV pensato per le attività portuali. Veicoli che grazie alla velocità ridotta e alle brevi distanze da percorrere garantiscono di coprire un turno di lavoro. Gli effetti benefici per la mancanza di gas di scarico è notevole visto che operano in siti trafficati e con tanti lavoratori da tutelare.
La versatilità del trattore YT203EV, il contributo della frenata rigenerativa
Si tratta di un veicolo progettato per trasportare rimorchi in centri di distribuzione, depositi, terminal container, centri di raccolta rifiuti e aeroporti. Si presta a diversi usi e senza l’ansia della ricarica. Ne abbiamo scritto nel 2020, quando si parlava di trattore ad idrogeno (leggi). «Di solito questi mezzi non operano lontano dalla base di origine con le stazioni di ricarica. Gli avviamenti e gli arresti frequenti garantiscono i benefici della frenata rigenerativa e di solito i mezzi possono essere ricaricati tra i turni di lavoro». In concreto di quanta autonomia parliamo? «Nella maggior parte delle applicazioni, l’YT202-EV può operare per un turno completo da 9 /10 ore ed essere ricaricato in 2/4 ore».

Come sempre per i veicoli elettrici l’azienda sottolinea i benefici ambientali: efficiente nei consumi, zero gas di scarico, motore silenzioso, manutenzione estremamente ridotta rispetto alla versione diesel, basso livelli di vibrazioni.
La scheda tecnica

Il nuovo RT253EV pensato per i porti
Nei porti, se tutto va bene, entro il 2026 dovrebbero essere spesi tutti i fondi del Pnrr per l’elettrificazione delle banchine. Azione che nel tempo renderà pulita l’aria inquinatissima dei porti dove il carburante utilizzato è molto sporco. Contribuiranno ad un ambiente più sano anche i mezzi di lavoro elettrici, come RT253EV di Terber.
Il nuovo veicolo è progettato per operazioni che richiedono la trazione integrale 4×4, come quelle con navi RoRo dotate di rampe ripide, specifici piazzali industriali o terreni irregolari. «L’RT253EV offre una trazione elettrica diretta, senza trasmissione». Secondo i primi test dell’azienda il veicolo ha avuto una buona accoglienza tra gli operatori del settore durante «un roadshow di quattro settimane in UK e Irlanda».

Si tratta come sottolinea l’azienda «dell’evoluzione elettrica del collaudato modello diesel RT e rappresenta la scelta ideale per i porti che vogliono ridurre le emissioni e migliorare la qualità dell’ambiente di lavoro». Ricordiamo che si lavora anche in ambienti chiusi. Anche per questo veicolo, a seconda delle attività, viene assicurata la copertura del turno di lavoro. Entrambi i veicoli sono distribuiti in Italia da Manuport. Il lancio ufficiale c’è stato a metà settembre al Terberg Special Vehicles EMEA 2025.
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