A cento anni dalla sua chiusura, lo storico marchio torinese Temperino rinasce con un progetto tutto elettrico. Svelati due nuovi quadricicli: l’“Eco-Vetturetta” per la mobilità urbana e il mini camper “Monviso”.
Temperino, fondata nel 1906 dai fratelli Temperino, è stata una delle prime aziende automobilistiche italiane. Nel periodo post-Prima Guerra Mondiale produsse auto leggere come la Temperino 8/10 HP, sfidando anche i modelli Fiat dell’epoca nelle competizioni. Dopo il fallimento dell’azienda nel 1924, e un secolo di silenzio, oggi il marchio è tornato alla ribalta grazie a Lazzaro Garella – figura nota dell’industria torinese – che ha raccolto il testimone dell’eredità Temperino con l’idea di rilanciarla fondendo storia e modernità.
Lo ha fatto puntando deciso sull’elettrico, con l’obiettivo di andare oltre ad un semplice revival storico ma diventare un attore concreto nel mondo della mobilità elettrica sostenibile.
Eco-Vetturetta, tra tradizione e innovazione
La prima uscita firmata dalla rinata Temperino Automobili si chiama Eco-Vetturetta, un quadriciclo elettrico pesante (L7e), a due posti, pensato per l’uso urbano ed extra-urbano. Progettato e realizzato interamente a Torino, il veicolo green punta forte su un design artigianale molto originale. La potenza massima è di 15 kW. Raggiunge gli 80 km/h e l’autonomia dichiarata è di 200 km.
Il prezzo varia tra 13.000 e i 15.000 euro in base agli allestimenti disponibili.
Un elemento distintivo è rappresentato dalla versione “Torino Allestimento Lenci“, che rende omaggio al tessuto artigianale piemontese, con sedili e pannelli interni rivestiti in una rivisitazione contemporanea del celebre Panno Lenci e dettagli in Tecno Ceramica Lenci.
Monviso, il quadriciclo che diventa mini camper
Oltre alla vettura urbana, Temperino ha presentato anche il Monviso, un veicolo che unisce la compattezza di un quadriciclo elettrico con la funzione di mini camper. Peculiarità innovativa del Monviso, infatti, è quella di trasformarsi in una sorta di “rifugio outdoor”, grazie a un modulo pop-up integrato sul tetto, realizzato in tessuto tecnico, che si apre come una tenda rigida, trasformando in pochi secondi l’auto in uno spazio abitabile. Ideale quindi per soste rapide o per chi vuole muoversi in città ma anche godersi fughe nella natura.

Oltre alle proporzioni compatte e al design minimalista – firmato da Giorgio Caprioglio come per l’Eco-Vetturetta – Monviso ha un “cuore” tecnologico che permette di scegliere tra motore singolo posteriore o doppia trazione elettrica. Un sistema di gestione intelligente regola automaticamente la ripartizione della coppia, per garantire stabilità su asfalto, sterrati e percorsi misti.
Essendo classificato come quadriciclo, il Monviso è accessibile anche ai giovani neopatentati, che con una patente diversa dalla B possono vivere l’esperienza del campeggio itinerante per la prima volta.
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