La ricetta per la Motor Valley elettrica? Più trasferimento tecnologico e più formazione. E’ questo l’impegno condiviso di Governo, Regione Emilia-Romagna, imprese e mondo della scuola per sostenere una rapida ed efficace transizione elettrica della Terra dei Motori. Senza perdere il primato mondiale nei veicoli di lusso e ad alte prestazioni. Se ne è parlato a Rimini, nell’ambito della fiera Ecomondo-Key Energy, nell’evento promosso da Vaielettrico e MOTUS-E, con il sostegno di Italian Exibition Group.
La giornata dedicata alla transizione della Motor Valley, patrocinata da Regione Emilia-Romagna, Anfia, Confindustria Emilia Centro e Unindustria Reggio Emilia è stata seguita da centinaia di visitatori in sala e da remoto, in streaming, sulla piattaforma di Key Energy. Anche dalle imprese sono arrivati segnali rassicuranti. La filiera dei motori emiliano-romagnola, insomma, ha già fatto propria la frase che apre il nostro libro “Volti e Storie della Terra dei Motori”: «Dedicato a chi, vedendo passare il treno della storia, corre per salirci anzichè stendersi sui binari per cercare di fermarlo».
Il presidente Bonaccini: “Pronti a consistenti investimenti”
«L’industria dell’automotive è un settore fondamentale e strategico per l’Emilia Romagna: vale una quota importante dell’export ed è un’eccellenza mondiale. Lo dimostra la scelta di Silk-Faw di venire qui da noi a produrre il suo gioiello elettrico Hongqi S9. La Regione, perciò, farà di tutto per favorire lo sviluppo di questo patrimonio anche sulla nuova frontiera della sostenibilità e della trazione elettrica. Il nostro obiettivo è quello di fare investimenti consistenti, in particolare su ricerca e innovazione, transizione energetica, digitalizzazione delle imprese e filiera della componentistica». L’ha detto il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, intervenendo a Rimini al convegno “E-Valley, la transizione elettrica nella Terra dei Motori”.
Giorgio Prodi: “Dalle imprese arrivano segnali incoraggianti”
La discussione, coordinata da Vaielettrico e MOTUS-E con il contributo di Italian Exhibition Group, è stata introdotta dal professor Giorgio Prodi del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Ferrara con una relazione sullo stato dell’arte della filiera automotive emiliano-romagnola ne passaggio da Motor Valley a E-Valley. “Ci sono segnali molto positivi e molto interessanti – ha detto -. La transizione ha tempi molto veloci e c’è necessità di nuovi talenti. Non è un problema di qualità delle competenze, perché quelle ci sono. Ma c’è bisogno di quantità, perché tante piccole aziende, start up, e grandi gruppi sono oggi alla ricerca di più ingegneri, più tecnici. E tutto molto velocemente”.
Le aziende: “Il cambiamento è veloce, l’innovazione non può aspettare”
Moderati dal co-fondatore di Vaielettrico Mauro Tedeschini e dal segretario di MOTUS-E Francesco Naso, ne hanno poi discusso Fabrizia Vigo, Responsabile relazioni istituzionali di ANFIA; Fabio Storchi, Presidente Unindustria Reggio Emilia; Roberto Fedeli, Chief Technology & Innovation Officer di Silk-Faw; Marco Righi, Ceo and Founder di Flash Battery; Massimo Ponzio, fondatore di Atop e Presidente onorario di Atop-Ima; Giuseppe Corcione, CEO Reinova; Gianfranco Pizzuto, fondatore di Estrema Fulminea e Paolo Ghinolfi, amministratore delegato di SIFÁ.
Un libro per raccontare i volti e le storie della Motor Valley elettrica
Nel pomeriggio Andrea Prandi, co-fondatore di Vaielettrico e fondatore di SmartItaly, ha presentato il libro “Volti e storie della E-Valley” realizzato dallo staff editoriale di Vaielettrico.it con il contributo di BPER Banca e SIFA’. Paolo Cerruti, Responsabile Direzione Regionale Romagna di BPER banca ha poi premiato i quattro “Pionieri della E-Valley”.
Cevolini, Tazzari, Gualtieri e Valenza: sono i pionieri della E-Valley
Si tratta di Livia Cevolini, Ceo e Fondatrice di Energica Motor Company, Erik Tazzari, CEO e fondatore dei Tazzari EV, Giuseppina Gualtieri, Presidente di TPER e promotrice del car sharing elettrico Corrente e dello youtuber e influencer Matteo Valenza.
In un secondo dibattito dal titolo “Nuovi talenti per la E-Valley”, organizzato con il contributo di Randstad HR Solutions, l’Assessore Regionale allo Sviluppo e alla Formazione Vincenzo Colla ha preannunciato un piano della Regione per riportare a casa i migliori cervelli e impedire che altri se ne vadano. Una precondizione per ostenere la transizione alla Motor Valley elettrica. Colla ha poi notato l’eccellente qualità delle Università emiliano-romagnole e ha promesso il massimo sostegno perché sviluppino piani formativi nei settori della mobilità elettrica.
Università e scuole tecniche, così la Motor valley elettrica crea i suoi talenti
Ma altrettanto importante, ha aggiunto, è «l’intelligenza delle mani», cioè la formazione tecnico professionale che deve venire dagli istituti tecnici superiori. L’assessore si è anche qui impegnato a potenziarli, prevedendo insegnamenti specifici sulla tecnologia della trazione elettrica dove, ha detto, «le competenze si intrecciano e interagiscono». Non si defilano le agenzie per il lavoro che a loro volta segnalano una preoccupante carenza dei profili necessari alla transizione, come ha detto l’amministratore delgato di Randstad HR Solutions Fabio Costantini.
Nel dibattito, moderato dal co-fondatore di Vaielettrico Massimo Degli Esposti e da Francesco Naso, sono intervenuti Francesco Leali, Dipartimento Ingegneria Enzo Ferrari di Unimore e docente di Muner (Motorvehicle University of Emilia-Romagna); il professor Claudio Rossi, promotore del progetto Onda Solare di Unibo; Luca Di Silvio, Sales area manager Manz Italy; Sonia Bonfiglioli, Presidente di Bonfiglioli Group e Vice presidente Confindustria Emilia Area Centro; il professor Claudio Cavallotto, promotore della rete “E-mobility” tra scuole per la mobilità sostenibile nella didattica; Francesco Possati, membro del Board of Directors Gruppo Marposs.
Il ministro Bianchi: servono saperi trasversali, aperti all’innovazione
In un videomessaggio il Ministro per l’Istruzione Patrizio Bianchi, ha ripreso le analisi di Prodi e di Colla: “Velocità del cambiamento e profondità della trasformazione -ha detto – impongono al sistema formativo un cambio del paradigma. Abbiamo bisogno di competenze diverse, trasversali a più settori, capaci di seguire un’innovazione in corso e non solo di applicare saperi consolidati”.