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Tazzari EV: 100% elettrica, 100% italiana

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Piccole, leggere e 100% elettriche. La risposta di Tazzari EV al tema della mobilità urbana ad emissioni zero è nelle sue microcar compatte e dalla tecnologia avanzata. Una storia di successo tutta italiana.

La mobilità urbana a emissioni zero è un tema sempre più attuale e dibattuto nel mondo a quattro ruote. Circolare in città sempre più affollate, più trafficate, dove il cittadino cerca di barcamenarsi tra accessi limitati, parcheggi ridotti all’osso e tassi d’inquinamento sempre maggiori, sta diventando un problema vero.
Diverse case costruttrici si sono mosse in tal senso negli ultimi anni, cercando di lanciare la propria risposta “green” al problema.

Uno dei tentativi meglio riusciti pare sia rappresentato dal proliferare delle cosiddette microcar o minicar elettriche, un fenomeno che sembra aver preso decisamente piede nelle nostre città: si tratta di veicoli a zero emissioni, dalle dimensioni molto ridotte, adatti a muoversi agevolmente nel traffico cittadino e a semplificare il parcheggio.

Vi abbiamo già parlato del successo della super compatta Estrima Birò, ora ci concentriamo su un altro marchio italiano distintivo di questo settore sempre più in voga, soprattutto tra i giovanissimi: la Tazzari EV.

Inutile dire che se esistesse una “Motor Valley elettrica”, il suo fulcro sarebbe proprio a Imola, dove sorgono gli stabilimenti della Tazzari Group. Questo perché l’azienda è stata la prima a progettare, sviluppare e costruire un’auto 100% elettrica e 100% italiana, la Tazzari ZERO.

Si considerano dei pionieri della mobilità urbana a zero emissioni e di fatto lo sono. Di certo sono un punto di riferimento tecnologico per il settore da oltre 10 anni.

L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA… DELL’ALLUMINIO

Il Progetto ZERO risale al 2006 grazie ad una felice intuizione di Erik Tazzari (presidente del Gruppo) che decise di dedicarsi alla creazione di un piccolo veicolo elettrico da città con caratteristiche tecniche mai viste prima in Italia, sfruttando al meglio il ‘core’ aziendale: la lavorazione dell’alluminio.

Già da due generazioni, infatti, la famiglia Tazzari era una significativa realtà nel campo delle fusioni in alluminio per la fornitura di componenti automotive e motorcycle. Proprio a partire da queste competenze acquisite nei settori telaistico, elettronico e di design fu possibile in breve tempo la realizzazione ‘casalinga’ della prima auto elettrica, che non a caso fin da subito ebbe nella carrozzeria portante in alluminio, assemblato con colle strutturali aerospaziali, il proprio elemento distintivo.

La “piccola Tesla italiana” come è stata definita (anche se a Imola, forse per campanilismo, preferiscono chiamarla “una piccola Ferrari elettrica da città”…) si è evoluta nel tempo, passando dall’essere un quadriciclo venduto in mille esemplari ad un’autovettura vera e propria con l’avvento della ZERO EM1, perfettamente omologata.

Con il successo del Progetto ZERO, la divisione Tazzari EV Technologies è cresciuta sensibilmente in questi 10 anni, aggredendo il nascente mercato delle minicar elettriche con nuovi modelli (migliorati in termini di qualità costruttiva, interni e caratteristiche tecniche), e collaborando attivamente anche allo sviluppo di veicoli e auto elettriche per altri brand.

PICCOLE MA DI DESIGN

La vocazione delle mini auto targate Tazzari si è sempre mantenuta tale negli anni, così come mai sono mutate le caratteristiche base: dimensioni ridotte, leggerezza dei materiali, e design accattivante. Il tutto a vantaggio della maneggevolezza in città e della facilità di parcheggio.
Accanto ai due modelli di auto, ZERO EM1 e ZERO EM2 Space (che ha più capacità di carico della sorella e, di fatto, la sostituisce), con trazione posteriore e telaio in alluminio, la gamma Tazzari si è arricchita ultimamente di due modelli pensati per i più giovani, a trazione anteriore e telaio in acciaio: il quadriciclo pesante ZERO City e il quadriciclo leggero ZERO Junior.

Decisamente performante l’autonomia delle batterie (200k), che con singola carica raggiunge un massimo di 200 Km – tra le migliori in circolazione – fatta eccezione per la ZERO Junior, che arriva a 125 ma ha una velocità limitata a 45 Km/h come da normativa, in quanto equiparato ad un ciclomotore e guidabile anche dai quattordicenni con patentino.

Ovviamente ciò che attrae i giovani non è solo il “cuore green” delle Tazzari EV ma anche il design un po’ fashion, dalle linee squadrate ma originali, e la notevole quantità di equipaggiamenti di serie (tra cui un caricabatteria multivelocità). Senza dimenticare la stravagante ed ampia combinazione di colori pensati per la livrea (anche Tricolor).

I prezzi (incluse le batterie standard) sono nella media: si va dai 13.800 euro della Junior ai 25.500 della EM1. La EM2 Space parte da 22.800, mentre la City da 15.330 euro.

 

OCCHIO ALLA PISTA, ARRIVA LA SUPERZERO

Come detto, oggi la Tazzari EV Technology guarda decisamente al futuro. A Imola si stanno sviluppando diversi progetti di nuovi veicoli elettrici, sia a proprio marchio sia per altri brand.

In questo filone di novità – che prevede collaborazioni anche con un’azienda cinese per lo sviluppo di due SUV elettrici – spicca decisamente il Progetto SUPERZERO.

Si tratta di un cambiamento di prospettiva interessante: il lancio di una nuova auto elettrica sportiva, pensata principalmente per la pista. L’idea è quella di produrre un’auto per il noleggio e l’utilizzo sportivo all’interno dei circuiti, quindi molto prestazionale, pensando poi ad una sua possibile omologazione anche stradale.

Di fatto la SUPERZERO mantiene il dna della ‘sorellina’ ZERO, trasformandosi però come linee in una supersportiva biposto, con motore centrale, trazione posteriore e telaio ultraleggero.

Due le declinazioni previste: la coupé SUPERZERO IMOLA e la roadster SUPERZERO SKY.

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Images by Tazzari EV (http://www.tazzari-zero.com)

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