Taycan, ovvero un puledro che vola, corre veloce. È questo il nome della prima Porsche elettrica, in vendita tra un anno. Si conferma dunque che Mission E era solo la sigla di progetto, ma che il nome vero sarà al 100% Porsche.
Un’elettrica da 600 cavalli e 0-100 in 3,5″
L’annuncio è stato fatto al Museo Porsche di Zuffenhausen, dove sono iniziati, con una mostra, i festeggiamenti per i 70 anni delle sportive della Casa tedesca. Il nome richiama il cavallo che salta, presente fin dal 1952 nel logo della Porsche. Oliver Blume, il presidente della Casa, non si è limitato ad annunciare il nome. Ha aggiunto anche qualche dettaglio tecnico. Il primo modello elettrico sarà spinto da un sistema propulsivo con due motori sincroni a magneti permanenti.
La potenza sarà da Porsche, ovvero oltre 600 cv. Con un’accelerazione da 0 a 100 all’ora in meno di 3”5 e da 0 a 200 in meno di 12 secondi. Di tutto rispetto anche l’autonomia: il ciclo NEDC (un po’ ottimista) dice 500 km, ma percorrere 400 km veri appare decisamente alla portata della Taycan. Più che apprezzabili per un’auto sportiva. <la nostra elettrica sarà forte e affidabile>, ha promesso Blume, <in grado di coprire lunghe distanze simboleggiando la libertà>.
Ecco che ne pensa Mark Webber
Uno dei primi a guidare la Taycan è stato l’ex pilota di Formula Uno Mark Webber, ora collaudatore Porsche. Ecco quanto ebbe a dire tra l’altro: <E’ una macchina che cambia le regole del gioco, è l’aereo invisibile su strada. E’ una vera Porsche, mi ricorda la 919 nei tratti in cui la potevamo guidare in modalità solo elettrica. La visuale meravigliosa dall’abitacolo sull’arco delle ruote anteriori è esattamente quella della 918. E il modo in cui la trazione integrale mette a terra i 600 cavalli di potenza è semplicemente meraviglioso. Sono un ragazzo della vecchia scuola e non ho difficoltà ad ammettere che avevo delle perplessità. Temevo che la Mission E risultasse pesante, ma l’esperienza di guida è assolutamente dinamica. La sterzata sulle quattro ruote, le performance e i freni sono veramente eccezionali. Ho guidato molte macchine nella mia vita, ma la Mission E è veramente di un’altra categoria. E spera guidarla molte altre volte in futuro>.
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