Tavares e i cinesi: il n.1 di Stellantis si dice molto preoccupato per l’arrivo in forze dei marchi di Pechino nell’auto elettrica, ma non vede via d’uscita.
Tavares e i cinesi: non c’è altra strada se non ristrutturare le nostre aziende
La competizione con i produttori di auto cinesi sarà agguerrita, soprattutto per l’elettrico, e potrà portare a significative conseguenze. Secondo Tavares tuttavia, i dazi sui veicoli cinesi importati in Europa e negli Stati Uniti sono “una grande trappola per i Paesi che intraprendono questa strada“. E non permetteranno alle Case occidentali di evitare la ristrutturazione necessaria per affrontare la sfida. Parlando durante la Reuters Events Automotive Europe, Tavares ha spiegato che eventuali dazi farebbero salire l’inflazione nelle regioni in cui dovessero essere imposti, con potenziali ricadute su vendite e produzione. “Non stiamo discutendo di un periodo darwiniani, lo stiamo vivendo. La battaglia sui prezzi con le rivali asiatiche sarà molto dura. Quando si lotta contro la concorrenza per assorbire un 30% di vantaggio competitivo sui costi a favore dei cinesi, ci possono essere conseguenze sociali. Ma i governi europei non vogliono affrontare questa realtà“.
Il 5 giugno la decisione della Commissione UE
La Commissione europea presenterà una prima decisione sui possibili dazi sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi il 5 giugno. Mentre gli Stati Uniti hanno dichiarato che imporranno dazi del 100% per impedire la spedizione di veicoli elettrici cinesi. E la Francia già da inizio anno ha escluso dagli incentivi. La Cina, dal canto suo, ha minacciato di imporre contro-dazi. ‘Se si lascia che la quota dei costruttori cinesi (Oem, original equipment manufacturer) cresca, è ovvio che si creerà una sovracapacità, a meno che non si combatta la concorrenza‘, ha detto Tavares. Per quanto riguarda le discussioni con i sindacati nelle sedi europee, il Ceo ha ribadito che “le discussioni sono produttive. La maggior parte delle volte sono d’accordo con noi sui rischi che stiamo correndo, facendo i conti su come dovremmo affrontare questo periodo”.
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Comunque vada sarà un disastro lo dice e c’è lo insegna la storia. “I dazi faranno aumentare l’inflazione” che darà un’altra bastonata all’economia agonizzante. L’ultima grande misura negli US prima della grande depressione fu quella di mettere dazi sui prodotti eu. Oggi il tema non è diverso. Gli investimenti sono orientati ad una economia di guerra che sembra sarà lunga e comunque vada senza alcuna produzione economica di valore… Anzi abbiamo perso il mercato russo. In Europa speculiamo e non creiamo più valore. L’altro grande orientamento Europeo è il green ma apertamente anche in questo caso sembra che porterà ad un innalzamento dei prezzi come per i veicoli elettrici al dover rinnovare la e nostre case a prezzi che non ci faranno rientrare delle spese. Saremo più green ma con un tozzo di pane per i nostri figli
Al salone di Parigi del 2022 Tavares disse: “Le condizioni competitive in Europa sono molto più favorevoli ai costruttori cinesi rispetto a quelle che ci sono nel Paese asiatico per i costruttori occidentali. Dunque, c’è una perfetta asimmetria nel contesto competitivo. Il mercato europeo è molto più aperto di quanto non lo sia quello cinese. Non è giusto, serve fare in modo di non sostenere le vendite di veicoli cinesi in Europa.”
Lo stesso Tavares, un anno e mezzo dopo quelle dichiarazioni, scuce circa DUE miliardi di euro per acquisire il 19% di Leapmotor ed assicurarsi un canale per l’importazione e la vendita nell’EUDM delle piccole cinesi a batteria e, magicamente, la sua posizione sui dazi ai veicoli elettrici made in China cambia diametralmente: prima li invocava a gran voce, adesso non li vuole più. Davvero DA NON CREDERCI.
Altrettanto singolare notare come la redazione di Vaielettrico, sempre giustamente attentissima a far le pulci alle scuse addotte dai “contrari”, si sia fatta scappare questa coincidenza.
Tavares è un burattino ben pagato, quel che dice è assolutamente vero, nel senso che fa (o cerca di fare) “veramente” gli interessi di chi gli paga lo stipendio! 😂Tu dici “da non crederci”, e io dico che hai ragione: mai credere a Tavares, mai credere ad un AD di Stellantis o di qualsiasi altra casa costruttrice… Non dicono mai quello che potrebbero dire (e svelare), nella loro posizione di privilegio di accedere a informazioni riservate, dicono e ripetono come pappagalli quello che gli dicono di dire, contraddicendosi senza alcuna vergogna…
Ciclicamente vedo che torna l’argomento “stipendio di Tavares”.
Ok, moralmente la questione non fa una piega.
Davvero, dico sul serio, moralmente condivido.
Impeccabile.
Rimane però un problema di fondo: nel totale del giro del fumo economico di un grosso gruppo automotive, 56 milioni (o chi per loro) sono una caccola.
Quindi ok la “questione morale”, ma sinceramente: non risolve nulla.
Scusatemi, ma va detto. 🙂
COncordo al 100%.
diciamo non aiuta il morale delle truppe, se hai un’azienda di un certo tipo in cui la motivazione delle truppe conta (ma forse non è il caso dell’automotive)
quando sono più accorti, i dirigenti si fanno pagare soprattutto Azioni dell’azienda, sempre palanche ma si nota meno, è un po meno pugno in un’occhio, e prevedono premi di produttività e benefit intelligenti per i lavoratori (alcuni non sono neppure necessariamente troppo costosi)
Non c’è dubbio che lo “stipendio” non sposta di una virgola i termini economici dell’azienda ma, forse, dirigenti con i piedi e la testa su questa Terra potrebbero mettere in atto politiche diverse.
E’ inutile che stiamo qui a raccontarcela, questi gruppi pur con gli enormi investimenti che devono sostenere (e chi se non loro????) fanno e distribuiscono utili spaziali continuando a piangere miseria.
Tutto prende piede dai 36M di costui, dai 3,6 miliardi per i soci di maggioranza, dai 36.000 € per un pezzo di lamiera e poco più.
Quindi… quindi sì, la questione compensi alla fine è estremamente rilevante perchè tutto si lega.
Va detto anche questo se non vogliamo incamminarci veso un mondo distopico oltre a quanto già è.
…ed ancora non abbiamo visto in Europa le nefaste conseguenze dell’adozione spinta di I.A. Office Automation e Nuovi Robot in catene assemblaggio (umanoidi e non..)
le stime parlano di centinaia di migliaia di posti (dirigenti, impiegati e operai) a rischio.
Anni fa Bill Gates “spingeva” per una tassa sui robot per finanziare una specie di “reddito di solidarietà” per gli umani licenziati…
Tutti gli umani a casa disoccupati per l’arrivo di AI e compagnia bella…….
Dopo chi li compra le lavatrici/auto ecc. prodotte dai robot?
Li comprano gli umani tenuti a casa col reddito universale, reddito pagato dai proprietari dei robot, che coi robot producono beni da vendere agli umani tenuti a casa col reddito universale, i quali comprano dei beni dai proprietari dei robot, i quali possono costruire degli altri robot con cui produrre beni da vendere agli umani tenuti a casa col reddito universale.
Carino eh? 🙂
Magari amico mio, a quel punto saremmo una specie evoluta ricca di tempo e che non insegue più il capitalismo sfrenato
-una specie evoluta ricca di tempo-
è qui, amico mio, che per eccesso di ottimismo non “mi” cogli il punto. 😉
potremmo anche osservare che l’ozio è il padre dei vizi, e sulla falsariga aprire un universo di discussione…
Poi potremmo anche osservare che non è proprio detto che, per quanto ricchi di tempo, ci si “evolva” proprio tutti quanti magari dedicandosi chi più o chi meno allo studio e alla cultura. E allora torna comodo quanto attribuito a Confucio
“Studiare senza riflettere è inutile. Riflettere senza studiare è pericoloso”
Io voto per un mondo migliore, sempre però tenendo presente che il meglio è nemico del bene. 🙂
E comunque il capitalismo è il peggiore dei sistemi,
ovviamente eccezion fatta per tutti gli altri sistemi economici che si sono sperimentate finora
Non mi riferivo all’ozio ma alla possibilità di utilizzare il proprio tempo con la maggiore libertà possibile.
E date le risorse finite (penso anche all’ Earth Overshoot Day) non amo alimentare la crescita economica infinita, anzi sogno una tecnologia spesa per una migliore distribuzione delle ricchezze/risorse.
Ma non andrà così per tutti, purtroppo
“E comunque il capitalismo è il peggiore dei sistemi,
ovviamente eccezion fatta per tutti gli altri sistemi economici che si sono sperimentate finora”
Per non parlare della democrazia, che già Socrate aveva capito duemila anni fa fosse la peggior forma di governo (descrivendo praticamente parola per parola l’arrivo dei grillini e dei populisti), ma noi insistiamo. Di sicuro sappiamo che la democrazia è la forma di governo migliore per il capitalismo.
Non colgo l’eventuale ironia ma la cosa non mi torna. Se non lavoro per mantenermi (leggasi: consumare….) chi mi manterra’? Il reddito universale…… chi lo sborsa? Non possiamo smettere di essere consumatori e di conseguenza non possiamo smettere di essere lavoratori, a meno che non si trovi manodopera gratis…….. ma gratis in tutti i sensi…..
Il ‘giochino” del “tolgo manodopera sostituendola con robot” funziona finche’ e’ “locale” (cioe’ la manodopera si sposta dal settore lavorativo robotizzato ad altri che non lo sono ancora) ma nel momento che diventa “globale”?
Nel momento in cui diventa globale, la versione migliore di questo scenario è quello di Star Trek (tutti hanno quello che gli serve, non esistono i soldi, e si usa il tempo per studiare, esplorare, migliorare come civiltà); la versione peggiore è Terminator credo 🙂
Battute a parte, ci serviranno sempre (almeno per molto molto tempo) gli umani che progettano e programmano i sistemi automatici (siano essi AI o robot), perchè nonostante il nome altolocato, sono tutto tranne che intelligenti. Sono invece utilissimi per togliere il lavoro manuale, ripetitivo, logorante dalle persone.
È un artificio retorico/letterario in cui giustificando le cause partendo dagli effetti e legittimando gli effetti partendo dalle cause, mischiando poi cause ed effetti un po’ di volte ripetutamente, si finisce col dare una para-spiegazione in base alla quale si può legittimamente affermare che l’uovo e la gallina sono nati assieme sullo scaffale del supermercato.
Volendo spingersi oltre, si entra di diritto nel novero della supercazzola
Se guardiamo al passato ed ai tentativi di case americane di difendersi dai Giapponesi prima, Coreani dopo, non e’ che sia finita bene. I posti di lavoro si sono persi, tanti marchi sono spariti, l’industria si e’ dovuta adeguare e lavorare per recuperare il gap.
Alle fine dei conti il consumatore sciegliera’ il prodotto piu’ adatto alle sue esigenze ed al prezzo piu’ competitivo.
Forse è ora che si fermi e si goda le decine e decine di milioni annue che è riuscito a farsi pagare.
Ritengo che certi compensi non dovrebbero esistere per nessun motivo al mondo.
“ci possono essere conseguenze sociali. Ma i governi europei non vogliono affrontare questa realtà“: e come dovrebbero affrontare le conseguenze sociali di cui parla, agevolando cassa integrazione e prepensionamenti? Per affrontare questo periodo comincerei a tagliare i suoi emolumenti. Il grande Vittorio Valletta aveva uno stipendio pari a 40 volte quello dei suoi operai in Fiat, Tavares invece? E’ ora di finirla con questa cleptocrazia che semina povertà e disoccupazione
Finché c’era da usare i componenti cinesi per avere un vantaggio competitivo andava tutto bene.
Adesso che i cinesi gli servono il prodotto completo e si tengono il vantaggio competitivo per loro, allora ci saranno conseguenze sociali (a carico nostro) se non viene sostenuta la filiera (sempre a carico nostro). Ma il megastipendio non si tocca neanche un po’. Uno dei tanti motivi per cui la produzione di Stellantis mi lascia sempre più indifferente.
E nel voltafaccia di Tavares sui dazi non dimenticherei il contributo dato dal fatto che Stellantis adesso si trova ad avere il 20% di Leapmotor (https://www.vaielettrico.it/stellantis-piu-forte-in-cina-con-il-20-di-leapmotor/) e da settembre ne rivenderà due modelli sul territorio italiano (https://www.vaielettrico.it/leapmotor-in-italia-da-settembre/).
Bisogna essere onesti.
Ieri sono andato a vedere la EC3 in una concessionaria.
Era esposto un preserie, con alcune pecche “da preserie” che ho beccato subito, allestimento MAX.
Detto questo: promossa. Davvero promossa.
Mi sono fatto dare le specifiche esatte anche del’allestimento YOU, quella da spender meno, e anche qui direi: promossa.
Si ok, non bisogna avere grosse aspettative, ma l’impianto è corretto.
Non c’è infotainment (ma personalmente estqz+ degli schermini), però ci saranno comunque 4 altoparlanti (sono andato avanti anni ad avere 4 altoparlanti e la musica si sentiva benone e in stereo) e come convenuto col venditore siccome abbiamo tutti o quasi “giga illimitati” sul telefono, sentiremo la musica da youtube.
Tutto questo senza voler contare la app per trasformare/unire lo smartofono all’automobile.
Per il resto… c’è tutto.
Cruise, clima, assistenze più o meno obbligatorie… Quel che serve c’è tutto.
Dentrio è spaziosa, ci si sta bene in quattro, bagagliaio ok (solo la soglia è un po’ alta)
Il motore ha i cavalli giusti, la batteria promette prestazioni interessanti…
Si, ok, leggerina, fatta con furbizia in economia, si vede se uno ha l’occhio avanti.
Ma non è fatta male, ecco.
Per niente.
Insomma, venendo al punto: se si vuol fare, ancorchè guadagnandoci bene, ecco che la EC3 magari non sarà la dimostrazione di un risultato… ma di sicuro è un inizio che ha un senso.
Si, ok, secondo me si pappano tutto l’incentivo e vendendotela a 18.600 qualcosa ci stanno ancora guadagnando, ma questo ha a che fare col versante della truffa del secolo, di cui son sempre convinto.
Il dato interessante è che la cosa si può fare e si può fare già da ora.
E la EC3 è lì da vedere, davvero e con gli occhi. io l’ho vista.
In questo, almeno, bisogna rendere atto a Tavares e alla sua cricca.
La macchina l’hanno fatta.
Comunque è fatta in Serbia, agevolata dal basso costo del lavoro di quel paese. La vedo male per le fabbriche italiane, francesi, spagnole, etc
Magari partisse da 18.600, a quel punto la Spring non avrebbe davvero più senso di esistere…
La “ristrutturazione” di Tavares consiste in ingegneria indiana e manifattura serbo-marocchina quindi comunque niente di buono per l’Italia. Praticamente sarà più “italiana” una Dr che una Stellantis
Non dimentichiamo che la De ha ricevuto la prestigiosa visita del ministro Salvini come campione del made in Italy
Ma veramente?
Non posso aggiungere altro a questo commento senza diventare eccessivamente colorito. 🤦
Appunto. Il messaggio di Tavares è il solito: dateci i soldi.