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Targa Telematics: il 70% delle flotte aziendali pronte per l’elettrico

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targa telematics viasat

Il 70% delle auto aziendali potrebbe già oggi essere convertito in elettrico senza sostanziali limitazioni nell’utilizzo. E, al contrario, con  consistenti vantaggi economici. E’ il risultato di un’analisi dei dati provenienti da molte migliaia di vetture connesse  attraverso la piattaforma di Targa Telematics.

Lo svela Massimiliano Balbo di Vinadio, Vice President Large Account della società di Treviso, in questa video intervista pubblicata sul nostro canale youtube.

Targa Telematics, migliaia di auto sempre on line

 Targa Telematics è uno dei principali fornitori europei di servizi di connessione IT. Vanta 20 anni d’esperienza nei veicoli connessi offrendo soluzioni tecnologiche di telematica, smart mobility e piattaforme IoT digitali per operatori di mobilità. Si rivolge ad aziende di noleggio a breve e lungo termine, società finanziarie e grandi flotte, spaziando dalla telematica assicurativa all’asset e fleet management, dalla diagnostica e telemetria remota dei mezzi, veicoli professionali e da cantiere, alla gestione dei mezzi aeroportuali. Ha fatturato nel 2019  45 milioni di Euro, conta 120 dipendenti e più di 950 clienti.

Ora in rete il parco auto FCA e quello di LeasePlan

Di recente ha firmato un accordo con FCA che consentirà di offrire ai clienti europei del gruppo soluzioni innovative di gestione delle flotte attraverso il nuovo portale “My Fleet Manager Portal”. Per le auto elettriche, in particolare, consentirà di attivare da remoto la sessione di ricarica. Verificare il livello e lo stato di carica dei veicoli. Pianificare slot di ricarica avendo visione d’insieme di tutta la flotta. Impostare orario di partenza dei mezzi e fare in modo che i guidatori li trovino ad una temperatura di comfort (pre-conditioning).

 

Post Covid: i fleet manager puntano sull’EV

Anche la multinazionale del noleggio a lungo termine LeasePlan si è rivolta a Targa Telematics per offrire ai fleet manager la soluzione Corporate Car Sharing, un prodotto di supporto per la gestione condivisa delle flotte aziendali. Oggi Targa Telematics connette circa 80 mila veicoli di LeasePlan in Europa.  Ideando il servizio, LeasePlan ha ipotizzato che le necessità di mobilità dei mesi post pandemia premieranno soluzioni più flessibili, condivise e con un forte spinta alla sostenibilità, quindi orientata alla trazione ibrida plug-in e full electric.

Valutazione che Massimiliano Balbo di Vinadio condivide e conferma: i mesi prossimi potranno essere quelli della definitiva affermazione della trazione elettrica anche nelle flotte aziendali. Parallelamente si diffonderanno nuovi servizi di connessione che permetteranno alle case auto di fidelizzare la clientela nel business della manutenzione e riparazione. E ad altri operatori economici di intercettare il flusso di potenziali clienti elettrici nella loro pianificazione dei viaggi e delle soste.

Auto connesse, un primato tutto italiano

Targa Telematics e la concorrente, sempre italiana d’origine, Octo Telematics sono all’avanguardia mondiale nella connessione dei veicoli. Balbo di Vinadio spiega così questa inattesa leadership: «In italia furti d’auto e truffe assicurative sono fenomeni di vecchia data. Perciò ci siamo dovuti misurare per primi con l’information technology applicata al settore auto». «Tutti ricorderete gli antifurti satellitari, e gran parte degli automobilisti adottano oggi le scatole nere abbinate alle polizze auto _ prosegue il manager _. Sono soluzioni sviluppate in Italia, che oggi costituiscono la base per tutti servizi di connessione estesi a ogni ambito  dell’industria automobilistica, in tutto il mondo».

Targa Telematics è stata citata nel rapporto della società Gartner dal titolo “Market Trends: Monetizing Connected and Autonomous Vehicle Data” in cui si stima che «per il 2025, le case automobilistiche saranno in grado di raccogliere ogni mese circa 1 GB di dati provenienti dai sensori da ciascun veicolo».   Inoltre, il rapporto fa riferimento al fatto che «entro il 2025, i veicoli a guida autonoma in produzione (Livelli 3-5 della classificazione SAE) analizzeranno oltre 4 TB all’ora di dati provenienti dai sensori, ma meno dell’1% di tali dati sarà poi soggetto a caricamento sul cloud».

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