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Taglio dei prezzi? Tesla può fare ancora meglio

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Taglio dei prezzi? Tesla può fare ancora meglio, avendo margini di bilancio che le consentirebbero di chiudere ottimi bilanci con listini ancora più competitivi.

taglio dei prezziTaglio dei prezzi? Guadagna molto più dei competiror e quindi…

Sta facendo molto discutere un’analisi pubblicata da Visual Capitalist, un sito specializzato nella comparazione dei dati. Sono stati messi a confronto i profitti 2022 per ogni auto vendita di Tesla e dei principali concorrenti. Scoprendo che gli enormi guadagni che il marchio di Elon Musk realizza su ogni vetture venduta gli consentirebbero di fare tagli ancora più consistenti  di quelli annunciati in gennaio. Un punto di vista che ricalca quello dell’agenzia economica Reuters, che pochi giorni fa ha pubblicato un report dal titolo significativo: “Tesla’s price war can only go so far“. Ovvero: “la guerra dei prezzi di Tesla può andare ancora più lontano“. Il grafico di Visual Capitalist qui a fianco dice già tutto: Elon Musk realizza profitti infinitamente più importanti di tutti i marchi tradizionali. Per non parlare di chi perde soldi, come Ford e le cinesi Xpeng e NIO.

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Elon Musk, 52 anni, patron di Tesla, Twitter e Space X.

Un’arma letale sempre puntata contro la concorrenza

È ovvio che sul prezzo finale delle auto incidono anche altre considerazioni, oltre al costo industriale e i margini di guadagno. Per esempio: Tesla ha la necessità di tenere alto il livello della redditività per non penalizzare il valore delle azioni, arrivato a numeri astronomici. Valori che hanno consentito a Elon Musk di comprarsi Twitter grazie anche a un bel pacchetto di titoli Tesla venduto senza intaccare la sua posizione di socio di controllo. E certo occorrerà vedere, alla fine di questo primo trimestre, quali risultati concreti avrà portato il taglio dei listini. Anche se le avvisaglie in arrivo dalla concorrenza premium, in articolare dai marchi tedeschi, fanno presagire un discreto scossone al mercato. Ma resta il fatto che Musk dispone di un’arma che può decidere di utilizzare in qualsiasi momento. Puntandola sulla concorrenza in modo anche spregiudicato.

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17 COMMENTI

  1. Tesla potrebbe ulteriormente migliorare i margini e contemporaneamente la qualità dell’assemblaggio.

    Come? Con i TeslaBot. Con ChatGPT l’informatica ha obiettivamente fatto un salto, ChatGPT è il grimaldello che potrebbe aprire la strada alla singolarità, nei prossimi anni vedremo processi di trasformazione del tessuto sociale inimmaginabili fino a qualche anno fa se non leggendo qualche libro di fantascienza. Se i TeslaBot utilizzassero una IA evoluta (simile a quella di ChatGPT ma orientata alle operazioni in catena di montaggio) si potrebbe arrivare a un livello altissimo di automazione, con Tesla che controllerebbe una parte importante della filiera perché non avrebbe automi acquistati da chissà quale azienda e pagati in modo esagerato ma una soluzione 100% fatta in casa, cucita su misura, dove usa la sua stessa tecnologia che può far evolvere a velocità stellare e riprogrammare come vuole.

    Ricordiamoci che Musk ha anche NeuroLink che può rappresentare una evoluzione ancora più importante dei suoi prodotti, sia per lo sviluppo delle componenti dell’auto sia per l’interfaccia uomo-auto.

    • Sì, l’utilizzo di AI e robot in fabbriche come Tesla potrebbe migliorare i margini e la qualità di produzione. L’utilizzo di una IA avanzata, come quella di ChatGPT, potrebbe offrire un livello di automazione elevato e una soluzione personalizzata, fatta in casa. Inoltre, l’utilizzo di NeuroLink di Elon Musk potrebbe rappresentare un’evoluzione importante per lo sviluppo di componenti di auto e per l’interfaccia uomo-macchina.

  2. GRANDE ELON, appena ne costruisci una con le batterie Blade di BYD te ne compero subito una, anzi può essere anche che te ne comperi 2.

    • Le Tesla montano tutte batterie cinesi, gia’ da tempo. La nuova piccola sara’ prodotto integralmente in Cina, anche per problemi di guerra qui in Europa.

      • No! Tesla monta batterie cinesi (CATL) LFP solo su Model 3/Y RWD. Tutti gli altri modelli montano Panasonic (produzione USA) o LG (produzione Shangai e Berlino).

    • Ma le devi sposare 👰🏻🤵🏻le batterie Blade di BYD che senza quelle non acquisteresti una Tesla?
      A me le batterie attuali non fanno certo schifo, anzi.
      Sono così rivoluzionarie secondo te? 🧐

      • Non li ho visti, ma se è come per gli altri modelli BYD, il problema più che la batteria potrebbe essere la scarsa efficienza del veicolo che gli sta intorno. Il test che Bjorn aveva fatto della Tang era anch’esso molto imbarazzante.

  3. Praticamente, SE Tesla entro dicembre riuscisse ad ampliare le gigafactory di 1mln di pezzi potrebbe tagliare di altri 1000€ i listini tranquillamente e fare un altro record di utili anche nel 2024.

    Se le differenze in campo sono queste anche per le cinesi non sarà facile.

    Per le europee lasciamo stare, sono amstate al sicuro dalla tempesta perché Tesla fino a due anni fa producevano numeri piccoli.

    Ma questa storia non durerà certo a lungo, anzi é già in via di esaurimento.

  4. Articolo interessante, ma c’e’ un’imprecisione nella traduzione: “only goes so far” vuol dire che “puo’ aiutare solo fino a un certo punto”.

  5. Quello che deve far paura ai concorrenti riguardo alla redditività di Tesla a parer mio non è tanto il pericolo che abbassi ancora i listini ma il fatto che, come ha sempre fatto, il grosso dei guadagni Tesla lo investe nella realizzazione di nuovi gigafactory che gli permettono di raddoppiare la produzione praticamente ogni anno…
    Perché fino ad ora il limite alla penetrazione nel mercato di Tesla, è perciò a quanta fetta riesce ad erodere ai concorrenti, non è di certo stata il cercare acquirenti per le proprie auto ma il riuscire a produrle per evadere gli ordini…
    Se guardiamo ai dati di vendita degli ultimi 3 anni di Tesla (nel 2020 500K unità, nel 2021 936K e nel 2022 si parla di 1300K) vediamo che ha ottenuto un +250% che equivale alla suo aumento di capacità produttiva, non di un aumento di richiesta dovuto ai lrezzk chd scendevano…. per il 2023 gli analisti prevedono che superi I 2M di esemplari con l’arrivo alla produttività al 100% nelle ultime gigafatory….
    e già si alla della costruzione di una nuova gigafactory (ricordo che con Tesla 1 gigafactory in più una volta a regime vuol dire bene omale un aumento di 1 M di auto come capacità produttiva…)

    Secondo me da un certo punto di vista i costruttori dovrebbero augurarsi che Tesla decida di ridurre i propri margini abbassando i listini perché questo vorrebbe dire che avrebbe meno possibilità di aumentare la sua capacità produttiva realizzando velocemente nuove strutture… in fin dei conti se Tesla non apre altre gigafactory (cosa che con margini più alti può fare più velocemente) anche se vendesse la auto 10K € in meno di oggi sempre al massimo quei 2 M all’anno potrebbe consegnare quindi non avrebbe la capacità di andare ad intaccare più di tanto le quote dei competitor (2 M di auto all’anno a livello planetario sono briciole rispetto al mercato…)… invece restando con i guadagni attuali fra 3-4 anni con tutta probabilità avrà la capacità di poter produrre e consegnare 4-5 M di auto all’anno.

    • Bingo Moreno.
      Ho avuto una discussione con un tizio esattamente su questo argomento: i competitor sono terrorizzati dall’aumento dei volumi perche la torta è sempre quella (anzi, si sta riducendo) e c’è un non invitato molto famelico che si sta mangiando la loro parte sempre più in fretta, se anche riuscissero a rallentarlo ormai il danno è fatto, a loro spese, qualcuno rimarrà senza mangiare.

    • Concordo cge potrebbe venderla a quella cifra ma dove la produrrebbe??? I stabilimenti che ha al monento sono già saturato dalla domanda di M3 e MY che partendo da 45K € (all’incirca) hanno inevitabilmente un bacino di possibili acquirenti molto minore…
      Tesla non fa un modello a 20K € non perché non ne ha ke capacità tecniche ma perché al momento non ha quelle produttive (inteso come numero di stabilimenti per poterle sfornare non come capacità economica…). Se producesse la famosa “Model 2” a 20K € sarebbe sommersa da milioni di ordini (a livello globale) cge non potrebbe soddisfare….
      E siccome il 20% di 50K vale molto di più del 20% di 20K è ovvio cge per il momento Tesla rimanga concentrata nel segmento premium…. gli garantisce maggiori margini da poter reinvestire nella costruzione di ulteriori gigafactory in modo da risolvere quello il problema che al momento gli impedisce di entrare nel mercato delle “auto del popolo”.
      Quando l’avrà risolto (e con i ritmi di aumento fi capacità produttiva realizzati negli ultimi 3 anni, dove ha avuto un +250%, non parliamo di decenni ma di alcuni anni) allora si che saranno dolori per i costruttori tradizionali….

      • E ricordiamoci che deve ancora evadere 1.5m di preordini del cybertruck. Immaginiamo anche che con tutti i ritardi un terzo delle prenotazioni venga disdetta, si tratta di un milione di veicoli da consegnare. L’espansione della gigafactory in Nevada e la nuova in Messico probabilmente saranno dedicate a questo veicolo, senza dimenticare il Semi che se anche in numeri minori rappresenta un prodotto strategico.
        Ci sarebbe anche la nuova Roadster oltretutto, prima di poter iniziare a parlare di nuovi modelli.

  6. Avevano detto che quando i marchi tradizionali andavano a regime non ce n’era più per nessuno, mi sembra che la strada è lunga

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