T03 alla prova autostrada

T03 alla prova autostrada: Giacomo Brogi, un lettore, li ha fatti con la piccola Leapmotor, che in luglio è stata l’auto elettrica più venduta in Italia.  E qui ci racconta com’è andata la sua ‘Lippina’ come chiama la citycar cinese. Anche in confronto alla Dacia Spring.

T03 alla prova autostrada: 500 km dalla Toscana a Dobbiaco

T03 alla prova autostrad
La foto che ci ha inviato Giacomo, con la Leapmotor T03 durante il viaggio.

“L‘autostrada del Brennero è il Paradiso anche per le citycar, quanto a punti di ricarica e costi: 0,43€/ kWh a consumo sulle hpc. Partenza da Ponsacco martedì 5 agosto alle 7:30, per raggiungere la mia famiglia a Dobbiaco, ma con subito venti minuti di fila prima di imboccare la FiPiLi. Poi traffico intenso, 90 km/h sulla FiPiLi  e 106 kmh col Cruise control sull’autostrada fino all’area di servizio della Paganella, dove ho fatto la seconda e ultima ricarica.

Sono arrivato all’area di servizio Campogalliano Est dopo 190 km senza l’uso del climatizzatore col 43% di energia solare per potare la batteria al 99%, con un consumo di 11,3 kWh/100 km. Sull’autostrada in pianura il cruise control è perfetto, fa tutto da sé, basta tenere lo sterzo, peccato che non recuperi energia quando si rallenta, per cui non lo uso nelle discese. Caricato con carta di credito come alla pompa dei carburanti fossili, tot 9,14€. In pianura padana con 32°C ho dovuto accendere la climatizzazione.

Dove ho rifornito, quanto ho consumato

T03 alla prova autostrad

Nell’area  di servizio Nogaredo Est , la Rifid non funzionava, ma tanto avevo ancora 140 km, per cui ho ripreso l’autostrada per fare altri circa 50 km e raggiungere Paganella Est, senza nemmeno provare con le App. Ho fatto la seconda ricarica dopo 180 km nell’area di servizio, un’oretta per mangiare e portare la batteria dal 34% al 100%. Qui il Pos era addirittura digitale! C’è un QC con cui si può visionare la ricarica dal telefono. Dall’ultima ricarica a Campogalliano, 13,8 kWh/100 km in salita e col climatizzatore, tot 10,58€.  

Sono arrivato a Dobbiaco alle 16:05 , con 138 km di autonomia e 44% di batteria, dall’ultima ricarica 14,6 kWh/100. Con la salita, il climatizzatore e un’andatura sui 120 km/h, che possono arrivare tranquillamente a 140 kmh in perfetta stabilità, con lo sterzo un po’ impreciso. il consumo è schizzato a 15,3 kWh/100 km, ma nei 60 km di Pusteria a 60 kmh è sceso appunto a 14,6 kWh/100 km.

Alla Paganella sfilata di macchinoni elettrici, anche col gancio traino

T03 alla prova autostrad

Il tempo utilizzato solo per ricaricare è stato una mezz’ora all’area di servizio di Campogalliano, e un quarto d’ora perso a quella di Nogaredo. La sosta di un’oretta alla Paganella è stata soprattutto per il pranzo e l’attesa di 5′ per raggiungere il 100% . Qui c’era una bella sfilata di macchinoni elettrici, anche italici, che occupavano quasi tutti gli stalli. Poi sull’autostrada tantissime Tesla di ogni tipo e molte con targhe straniere di mezza Europa, persino col gancio di traino.

C’erano tantissimi  Tir e, a differenza di quello che dicono i nowatt, nessuna Tesla stava nella loro scia, anzi 😃! Alla DC la lippina accetta max 50kW e alle due colonnine caricava dai 43 ai 49 kW. I primi anni coi bimbi piccoli andavamo col Mercedes 190E 2.0 a GPL, poi sempre in treno con la Freccia e due treni regionali. Quest’anno da Bolzano ci sono i bus sostitutivi a causa dei lavori al tunnel del Brennero, per cui abbiamo scelto di usare l’auto.

T03 alla prova autostrada: serve più tempo, ma si può fare

È evidente che serve più tempo per fare un viaggio da 500 km rispetto ad una termica equivalente. Per le ricariche e perché avere andature alte allunga ulteriormente i tempi di ricarica. Tuttavia nell’arco di un anno il 90% e più delle ricariche sono casalinghe, senza perdite di tempo. E, anche senza considerare l’energia solare, il risparmio e notevole caricando a 0,29€/ kWh, con un pieno da circa 300 km al costo di 10€. Per cui una volta l’anno si può fare e per di più è una guida rilassante che non stanca per nulla. È incredibile dopo poco più di dieci anni fare 516 km con una citycar elettrica. Chi l’avrebbe mai detto ed è stata una bella esperienza forse da ripetere. Niente male per una citycar con una batteria da 37 kWh!

Il ritorno sarà a pieno carico e con temperature decisamente più elevate! In sintesi sulla base della mia esperienza posso fare un confronto rapido tra Springhina e Lippina. Pur essendo citycar pure, una o due volte all’anno con la prima puoi fare agevolmente viaggi in autostrada da 500 km tra andata e ritorno, con la seconda puoi fare agevolmente viaggi di .1000 km tra andata e ritorno, con una differenza di 10 kWh di batteria. Giacomo Brogi

– Incentivi in arrivo, un pasticcio annunciato:  come sarannoVIDEO di commento

Visualizza commenti (7)
  1. Complimenti davvero! Ne ho vista una oggi ed era davvero simpatica. Si vede che è un’utilitaria e con tutti i suoi limiti su percorsi autostradali, questo racconto è davvero istruttivo

  2. Bel contributo che mi viene comodo in quanto da poco possessore, ma già molto soddisfatto, di una Leapmotor T03, affiancata alla Model Y già in uso da qualche anno (famiglia finalmente completamente elettrificata con grande soddisfazione). Chiaramente il terreno preferito rimane la città o le vie di accesso ad esse, ma avere la conferma che come immaginavo con la T03 è possibile fare viaggi da mille chilometri totali è ……. elettrizzante. Grazie Giacomo

    1. Mi unisco ai ringraziamenti a Giacomo. Dalla descrizione fatta mi sembra che la T03 sia la nuova Citigo/eUp… Ottime macchinette per la città che grazie alla ricarica DC ti permettono uel viaggetto più lungo all’occorrenza (purtroppo con la bellissima R5 base sarebbe stata una impresa impossibile avendo solo la carica AC, secondo me pessima scelta di Renault)

      1. non c’è più De Meo con la sua “Renaulution” ma forse più avanti per mantenere competitive R4/R5 nei confronti delle NEV (BEV o plug-in) cinesi…. un aggiornamento con miglior caricatore DC sarà indispensabile… anche perché dobbiamo ancora leggere cronache di utenti Inster & Dolfin Surf…

  3. Complimenti a Giacomo che con un po’ di spirito vacanziero (viaggio in relax. non da Formula 1) e tranquillità dimostra che la sua “Lippina” T03 lo può portare sia in autostrada che in montagna, spendendo poco e Senza grandi rinunce. Per altro lui può anche godere di grandi risparmi tutto il resto dell’ anno…e quindi testimoniare che in Italia (non tutta composta da megalopoli o quartieri dormitorio mal attrezzati) c’è spazio per triplicare la quantità di BEV/NEV circolanti.

    Ovviamente è un esempio un po’ “limite” ma spendendo poco di più con un usato elettrico abbastanza “giovane” si può anche ambire a vetture un po’ più attrezzate (50~60kWh di batterie) con cui affrontare viaggi lunghi con meno soste o sensibilmente più brevi.

    A breve vedremo circolare ulteriori modelli di seg. A/B a dimostrare che l’ Italia non è la Pampa argentina o il Sahara…e viaggi tranquilli con qualche sosta intermedia in vacanza non è perdita di tempo ma guadagno di qualità di vita.
    Entro 4 o 5 anni poi arriveranno molti miglioramenti HW/SW che aumenteranno sensibilmente le autonomie… con maggior diffusione di punti di ricarica (tra pubblici e privati aperti al pubblico) anche al centro/sud/isole avremo benefici per tutti…anche per chi non può o vuole cambiare con auto elettriche.

  4. Continuo a ribadire che potenze di ricarica così basse sono nemiche dei viaggi lunghi, che si possono certamente fare ma scendendo a troppi compromessi. Mi fa piacere leggere un piccolo miglioramento rispetto alla Spring ma ancora non sufficiente per me (attenzione, questa è un’opinione personale).

    Spero che nei prossimi anni si arrivi almeno a proporre potenze di ricarica 2C/3C anche su questi piccoli modelli, magari batteria da 40kWh e potenza sui 100kw sarebbe già ottimo.

    Detto questo non è accettabile il livello medio delle colonnine in Italia, il fatto che non funzionasse l’RFID non va di affatto bene. La ricarica elettrica deve essere trattata come un servizio pubblico, se qualcosa non funziona si dovrebbe configurare il reato di interruzione di pubblico servizio con tutte le conseguenze annesse e connesse.

    1. Con gli incentivi una T03 che usi al 99% in città e carichi a casa in garage a 3.5kW la puoi comprare a molto meno di una Panda. Opinione personale: non aspetterei certo i prossimi anni per rottamare il Pandino! E’ la stessa cosa dei computer negli anni 90: ogni anno usciva una nuova generazione che costava come la precedente e andava il doppio… C’era chi ha comprato subito il Commodore 64 e ha appassionato i figli all’informatica permettendogli di scoprire una passione da rendere il loro lavoro, e c’è chi è rimasto analfabeta digitale fino al 2007 quando finalmente ha comprato un ipad.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

Via agli incentivi: solo nelle aree urbane funzionali e con rottamazione

Articolo Successivo

Il retrofit di Alexander Dennis per gli autobus diesel a due piani

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!