Passa la legge voluta dal Presidente Joe Biden che stanzia tra l’altro 7,5 miliardi di dollari per 500 mila colonnine di ricarica pubbliche negli Stati Uniti. La nuova legge prevede investimenti infrastrutturali per oltre mille miliardi di dollari, in gran parte dedicati a potenziare le reti elettriche e per circa il 50% nel miglioramento delle rete autostradale in Nord America.
Dopo molte dispute politiche fra democratici e repubblicani, la Camera degli Stati Uniti ha approvato il pacchetto che autorizza una spesa di 550 miliardi di dollari in nuovi investimenti sostenibili, inclusi 7,5 miliardi per installare 500 mila nuove colonnine di ricarica per veicoli elettrici entro 10 anni. Molti altri articoli sono relativi ai veicoli elettrici e all’energia pulita.In totale il pacchetto arriva a oltre 1,2 trilioni di dollari, rendendolo il più grande progetto di legge sui lavori pubblici dai tempi dell’Interstate Highway System del presidente Eisenhower.
Più di 60 miliardi per potenziare la rete elettrica
Oltre ai 7,5 miliardi per le infrastrutture di ricarica pubblica, il conto include: circa 110 miliardi di dollari in nuovi investimenti per strade e ponti; 65 miliardi di dollari per gli aggiornamenti della rete elettrica; 66 miliardi di dollari per Amtrak e altre ferrovie; 39 miliardi di dollari per il trasporto pubblico; 5 miliardi di dollari per nuovi scuolabus (metà dei quali però spendibili in autobus diesel o metano); 17 miliardi di dollari per le infrastrutture portuali; e 25 miliardi di dollari per riparazioni aeroportuali e misure per ridurre la congestione e le emissioni. Gli ultimi due elementi includeranno finanziamenti per l’elettrificazione dei trasporti (attrezzature aeroportuali a terra, veicoli per il carico dei porti).
E ora Biden vuole il maxi bonus per le auto elettriche
Joe Biden
Il prossimo progetto di legge dei Democratici, il Build Back Better Act da 1,75 trilioni di dollari, conterrà stimoli per la produzione di energia rinnovabile e l’efficientamento degli edifici. Include anche diverse misure relative alla mobilità elettrica. Una di queste è un riavvio del credito d’imposta federale sui veicoli elettrici. L’agevolazione avrebbe durata decennale e comporterebbe un beneficio fino a 12.500 dollari per ogni vettura elettrica. Secondo la formulazione iniziale, però, il bonus sarebbe riservato alle vetture prodotte in aziende sindacalizzate. Qusesto taglierebbe fuori i produttori stranieri.
La battaglia su questo prossimo disegno di legge potrebbe concludersi in dicembre. Ma per ora i Democratici stanno godendosi la prima vittoria. «Tra generazioni, le persone guarderanno indietro e sapranno che questo è il momento in cui l’America ha vinto la competizione economica per il 21° secolo», ha affermato il presidente Biden.
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Strano però che gli stessi Stati Uniti come tanti altri Paesi, Italia inclusa, non abbiamo sottoscritto la dichiarazione relativa allo STOP TERMICO NEL 2040.
Cina e Stati Uniti praticamente da Locomotiva a mo di Freccia Rossa si trainano dietro nella scia del NO gli altri paesi.
Si vedrà…
tuttavia, fra gli arrivi dei vari Rivian, Cybertruck, Mach-E e F150 Lightning,ecc, sarà probabilmente l’offerta di EV a trainare la transizione in USA, così come accaduto in EU e Cina.
In USA sono fan del libero mercato, quindi le aziende che metteranno giù le colonnine dovrebbero avere meno burocrazia che da noi.
In breve, quando offerta di auto e di colonnine sarà maggiore, è probabile che anche il mercato americano di EV decolli.
Senza scordare che Tesla vende ogni veicolo che riesce a produrre.
Una vera fortuna che la U.E. sia il più grande mercato mondiale, magari qualche briciola arriverà anche qui, vista la mentalità e l’ideologia dei nostri decisori.
Strano però che gli stessi Stati Uniti come tanti altri Paesi, Italia inclusa, non abbiamo sottoscritto la dichiarazione relativa allo STOP TERMICO NEL 2040.
Cina e Stati Uniti praticamente da Locomotiva a mo di Freccia Rossa si trainano dietro nella scia del NO gli altri paesi.
Si vedrà…
tuttavia, fra gli arrivi dei vari Rivian, Cybertruck, Mach-E e F150 Lightning,ecc, sarà probabilmente l’offerta di EV a trainare la transizione in USA, così come accaduto in EU e Cina.
In USA sono fan del libero mercato, quindi le aziende che metteranno giù le colonnine dovrebbero avere meno burocrazia che da noi.
In breve, quando offerta di auto e di colonnine sarà maggiore, è probabile che anche il mercato americano di EV decolli.
Senza scordare che Tesla vende ogni veicolo che riesce a produrre.
Una vera fortuna che la U.E. sia il più grande mercato mondiale, magari qualche briciola arriverà anche qui, vista la mentalità e l’ideologia dei nostri decisori.
E noi intanto , dobbiamo uscire dall’autostrada per una ricarica fast 😢
Svolta in Italia: gli automobilisti che desiderano una stazione di ricarica fast avranno la possibilità di installarla… a loro spese!