Svizzera: tassa sull’uso dell’auto elettrica dal 2030?

Svizzera tassa auto elettrica

In Svizzera vorrebbero introdurre una tassa sull’auto elettrica per finanziare l’infrastruttura viaria. La proposta è ben articolata e prevede due varianti: pagamento su chilometraggio (5,40 franchi, ovvero 5,78 euro ogni 100 chilometri) o sulla ricarica (22,8 centesimi per chilowattora). Per fortuna, se la norma venisse approvata attraverso un referendum, c’è tempo fino al 2030 per l’applicazione. In un continente come quello europeo dove non mancano incentivi – anche in Italia con l’esenzione del bollo, ingresso Ztl e parcheggi gratuiti in molti casi – si tratta di un passo indietro impressionante nella politica di decarbonizzazione.

La tassa per finanziare le infrastrutture di trasporto oggi viene pagata da auto diesel e benzina

Il Consiglio federale vuole introdurre la tassa per garantire il contributo di tutti gli automobilisti al finanziamento delle infrastrutture di trasporto. Così si legge in una nota stampa: «Le infrastrutture stradali a livello federale sono interamente finanziate dagli utenti.  La principale fonte di entrate è costituita dalle imposte sugli oli minerali, che alimentano il fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA) e il finanziamento speciale del traffico stradale (FSTS). Attualmente per i veicoli elettrici non è previsto alcun tipo di contributo analogo».

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Una questione di equità? Soprattutto la conseguenza della crescente elettrificazione che «determina un calo delle entrate provenienti dalle accise sui carburanti, che occorre compensare attraverso una tassazione equivalente delle vetture a trazione elettrica». L’obiettivo è di cassa: mantenere lo stesso gettito incassato finora. Ma si cita anche il principio: «Le infrastrutture stradali sono finanziate da chi le utilizza».

Tassa sul chilometraggio o sulla la ricarica?

La proposta deve passare per una consultazione, già aperta, che si chiuderà il 9 gennaio 2026. Si tratta di una procedura legislativa preliminare dove i Cantoni, i partiti politici e tutte le associazioni interessate vengono invitate a esprimere la loro opinione. Una partecipazione attiva sui progetti federali. In questo caso si deve modificare la Costituzione e, quindi, si devono esprimere i cittadini attraverso un referendum.

Svizzera tassa auto elettrica
La tabella del Consiglio federale con le due varianti di tassazione proposte alla consultazione

La variante chilometraggio: la tassa  è commisurata ai chilometri percorsi in Svizzera e determinata in funzione del tipo di mezzo e del suo peso complessivo: più il veicolo è pesante, maggiore sarà l’importo. Per un’auto ammonta mediamente a 5,4 cent./km. Segue la variante ricarica: viene riscossa un’imposta sull’energia utilizzata in Svizzera per ricaricare, tassando la quantità erogata alla colonnina sia pubblica che privata. La tariffa ammonta a 22,8 cent./kWh, a prescindere dal tipo di veicolo.

Eppure una tassa c’è già (e la crescita elettrica rallenta)

Secondo la Radio Televisione Svizzera nel 2024  la flotta  delle auto svizzere era composta da 300.000 auto plug-in e oltre 210.000 elettriche. «Nel 2024, il mercato svizzero delle auto elettriche ha subito una battuta d’arresto, con una flessione delle nuove immatricolazioni rispetto al 2023, in parte dovuta all’introduzione di una tassa del 4% sull’importazione dei veicoli elettrici da gennaio 2024».

Stop esenzione fiscale per le elettriche in Svizzera

 

Insomma per decarbonizzare il traffico servono ancora sostegni visti i differenziali di prezzo con le auto termiche. Ci sarà da capire se la notizia della tassa che sarà introdotta nel 2030 frenerà ancora le vendite di auto a batteria. Il Consiglio Federale però prevede un futuro sempre più elettrico: «Secondo le stime, nel 2030 sarà alimentato a batteria il 30 per cento circa delle automobili e nel 2040 il 70 per cento (inclusi i veicoli ibridi plug-in)». Per questo serve la tassa. Interessante il grafico qui sotto con l’evoluzione delle forme di propulsione dove la curva di crescita è costante.

L’evoluzione della propulsione in Svizzera fino al 2050

 

  • LEGGI anche “Elettricità pulita e a buon mercato? SENEC: anche l’Italia può farcela” e guarda il VIDEO

 

Visualizza commenti (21)
  1. alla fine sta andando dove già vi dissi anni fa; i governo da qualche parte i soldi sulle mancate accise li dovrà recuperare da qualche parte.

    la tassa al km mi sembra più che corretta. ti carichi col pannello fotovoltaico a casa e consumi strade a sbafo. anche no grazie e le 100€ di bollo certo non compensano i 35K km anno fatti.

    pensare che producano energia col metano (siamo ancora al 40% ed il prezzo energia è direttamente legato al prezzo metano) , distribuire tale energia, più infrastrutture, contatori accise e speculazioni varie e credere di poter risparmiare non vi sembrava quantomeno utopistico?

  2. Non è un passo indietro sulla transizione, è la realtà che chiede il conto: con la sua massa una BEV logora di più le infrastrutture -la massa sull’asse incide alla 4-. È lo stesso motivo per cui ci sono classi diverse per il pedaggio autostradale.
    Per l’implementazione sarebbe semplicissimo: basta inserire qualche linea di codice in un aggiornamento, a prescindere da dove si ricarica la macchina conteggia i kW e quanto far pagare di bollo. Anche in Nuova Zelanda fanno pagare alle BEV 76$ ogni 1000 km come i diesel.

    1. Il CDS identifica le autovetture fino ad una massa di 3500kg, quindi entro tale peso sotto tutte uguali.
      Le strade sono fatte per sostenere almeno quel peso, di più se accessibili anche da mezzi pesanti quali camion.

  3. Enrico Ambrosini

    In Italia siamo fantasiosi: fatta la legge, trovato l’inganno. Basta staccare il contachilometri. Visto che le BEV non hanno bisogno di tagliandi a chilometraggio stabilito. Oppure possiamo attaccarci sul contatore del vicino, in Italia siamo maestri…
    Scherzi a parte, io già pago il bollo sulla mia BEV e la corrente è già tassata come i carburanti…

    1. Ti ricordo che le BEV sono sempre connesse, con un banale aggiornamento ed implemtazione possono inviare all’agenzia delle entrate quanti kW vengono introdotti ad ogni ricarica. Hihihihi

  4. Allucinante! Anche l’elettricità ha la sua componente fiscale quindi aumentando i consumi di elettricità aumentano anche le entrate fiscali.
    La Svizzera dovrà trovare altri modi per finanziare la manutenzione delle sue autostrade!
    Facendo 20.000 km all’anno se non ho sbagliato i conti dovrei pagare 1000€ ! Allucinante!

    1. @ Monica: hai fatto il calcolo corretto, allucinante. C’è anche chi di auto elettriche in famiglia ne ha anche due.

  5. In tutto ciò bisogna considerare che in Svizzera il bollo, detta tassa di circolazione, lo pagano anche le auto elettriche; all’inizio pagavano comunque poco, poi recentemente l’hanno aumentato parecchio, raddoppiato. In Italia si è messi molto meglio, anche considerando che il costo delle ricariche in Svizzera è in generale molto alto.

  6. in Italia in 1 litro di diesel abbiamo:
    – 78 centesimi materia prima e filiera
    – 62 centesimi accise
    – 31 centesimi iva
    tot = 1,71 centesimi

    1 litro diesel corrisponde come percorrenza a circa a 3,5 kwh
    ( diesel 5 litri x 100km — elettrico 17,5 kwh lordi fatturati x 100 km)

    Allora in 1 KWh per essere tutto uguale avremmo
    – 78/3,5= 22 centesimi materia prima e distribuzione
    – 62/3,5= 17,7 centesimi accise
    – 31/3,5= 8,8 centesimi Iva
    Tot = 48,5 centesimi

    però:
    – accise e iva sui carburanti sono in parte una partita di giro, una quota torna a categorie di guidatori professionali e un’altra quota in sussidi alla filiera fossile; nelle casse dello Stato ne arriva una frazione, allora sulle elettriche si potrebbe caricarne meno di 17 cents al kwh senza creare buchi di bilancio, esempio:

    – 18 cents materia prima + distribuzione + oneri di rete (come ora, ma potrebbe scendere)
    – 12 cents sovracosto gestione colonnine fast
    – 10 cents accise per uso automobilistico della elettricità
    – 8 iva 20% (su 40 cents-> 48 cents)
    Tot 48 cents

    PS: sui carburanti fossili dal 2027 in modo progressivo potrebbe venir aggiunta la carbon tax sotto forma di ETS2, se ricordo a regime (2030?) dovrebbe aggiungere circa 10-12 cents al litro

  7. Non vorrei che l’auto elettrica/ non elettrica diventasse un beneficio solo per i ricconi….
    Ma sicuramente sto dicendo una cavolata..

  8. Scusate, ma al di là di come viene implementato il calcolo delle tasse per le vetture elettriche (e ci sarà sempre a chi conviene un metodo e a chi un altro), è evidente che tutti gli stati dovranno trovare il modo di compensare le accise che non provengono più dalla vendita dei carburanti.
    E tipicamente in fase di transizione si punta al rialzo.
    Qualcuno aveva dei dubbi o qualche falsa speranza?

  9. Con il V2G sarà ancora più difficile identificare questi flussi, visto che a ogni passaggio rete-auto-rete c’è dispersione.
    In ogni caso mettere 22 cCHF a kWh non ha senso, importo troppo alto se fosse applicato in Italia visto che pur pagando a cassa 0,27 €/kWh il prezzo in pratica raddoppierebbe, per non parlare alle colonnine dove su prezzi da 0,39 €/kWh avremo un prezzo che renderebbe più economico girare con auto termiche e immagino che questo varrà anche nel caso svizzero.
    Questa politica delle autorità Svizzera sembra più una politica guidata dalle lobby del petrolio per ritardare il passaggio in Svizzera.
    Non dico che non si debba trovare un modo per finanziare l’infrastruttura stradale, ma a questo punto sarebbe più corretto applicare qualcosa che leghi la tassazione sul chilometraggio da applicare indipendentemente dal tipo di motorizzazione (termico/elettrico), scorporandolo dal costo dei carburanti e dell’elettricità (elettricità che uno potrebbe auto produrre con il fotovoltaico). Questo però obbligherebbe a montare delle black box su tutte le auto circolanti e da lì far pagare l’equivalente del bollo auto italiano, dove effettivamente chi più usa le strade più paga. D’altra parte questo discorso dovrebbe valere per tutti i mezzi pesanti ma anche motoveicoli e persino arrivare paradossalmente alle biciclette m muscolari/esterificate.
    D’altra parte sarebbe corretto applicare una carbon tax sui carburanti a litro/mq/kg (visto che bruciandoli si conosce perfettamente la quantità di CO2 emessa) e se non erro questa esiste già in Svizzera.

  10. Semplicemente assurdo. Questo è un incentivo a non comprare la bev, personalmente posso dire che 5,78 € sono quasi la cifra che spendo in benzina per percorrere 100 km con la mia Niro hev. Non ci siamo proprio

  11. Neanche il governo italiano, l’attuale, sarebbe arrivato a tanto. Decisione allucinante. Per contro avrei eventualmente aumentato ulteriormente le accise sui dannosi e nocivi combustibili fossili.

  12. Sarebbe interessante come identificare l’uso di corrente per la ricarica di una BEV da quello di un elettrodomestico in ambito ricarica privata.

      1. te la tassano al km.
        come i dispositivi gps sulle euro 4 che cerificano non superi i 10k km anno non credo sia cosi complesso obbligare a mettere dei gps per “accisa utilizzo chilomentrico)

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