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Suzuki e-Burgman, è la volta buona?

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Nuovi dettagli sullo sviluppo della versione elettrica dello scooterone giapponese. Suzuki e-Burgman avrà batterie intercambiabili Honda. Previsti nuovi test a Tokyo fino a giugno. Il primo elettrico Suzuki arriva in Europa nel 2024?

Delle “Big Four” giapponesi Suzuki è quella che finora è andata più a rilento sul tema della mobilità elettrica. Ha preso tempo, più delle altre, abbozzando solo qualche progetto ma senza entrare mai nel concreto in quanto a sviluppo e produzione.
Ora però il vento del cambiamento sembra spirare anche dalle parti di Hamamatsu.

Stando a quanto dichiarato dai vertici aziendali all’inizio dell’anno, infatti, nei piani futuri del colosso nipponico l’elettrico avrà una parte rilevante, anche nel segmento moto & scooter. E la recente notizia del definitivo rilancio del progetto “Burgman elettrico” è una prova tangibile che anche Suzuki sembra aver finalmente rotto gli indugi.

Burgman elettrico: a che punto siamo

Che Suzuki lavori da tempo sul modello a zero emissioni del suo apprezzato scooterone non è certo una novità. Già nel 2020 un primo prototipo di Burgman elettrico era stato avvistato sulle strade indiane, destando parecchia curiosità.

La Casa nipponica inizialmente sembrava intenzionata a sondare la tecnologia delle celle a combustibili a idrogeno, salvo poi virare su sistemi “classici” a batteria, più adatti per un’eventuale produzione di massa.
Così il primo prototipo di Burgman elettrico è stato testato in India, creato sulla base tecnica del Burgman 125 già esistente e, guarda caso, prodotto proprio laggiù.

Poi, però, per diverso tempo non se ne è saputo più nulla, tant’è che a molti è venuto il dubbio che il progetto fosse stato archiviato. Le cose, però, a quanto pare non stanno così.

Di recente, infatti, Suzuki ha depositato nuovi brevetti del suo Burgman elettrico in Giappone, fornendo anche immagini e qualche dettaglio tecnico in più.
A quanto pare, la Casa ha deciso di testare l’e-Burgman – questo il nome definitivo – a Tokyo, almeno fino a giugno. I dati raccolti nei test serviranno al produttore non solo a valutare lo stato d’avanzamento del modello ma anche come base di partenza per lo sviluppo di futuri scooter elettrici.

Batterie Honda intercambiabili

Rispetto a quanto si sapeva fino ad un anno fa, è stato rivelato un dettaglio nuovo dell’e-Burgman molto interessante. E riguarda le batterie, che non sono più fisse ma diventano rimovibili e sostituibili. Questo grazie all’adozione del Mobile Power Pack di Honda, batteria che risulta conforme con il sistema standardizzato di battery swap promosso dal Consorzio europeo di cui Honda è promotrice insieme a Yamaha, KTM e Piaggio.

L’intercambiabilità delle batterie è un sistema allo studio anche da noi e già avviato in diversi paesi asiatici. In Giappone, ad esempio, l’e-Burgmann beneficerà delle stazioni di ricarica swap installate da Gachaco, una società costituita ad hoc dalle Big Four del Paese (Honda, Kawasaki, Suzuki e Yamaha).

Come il “fratello” 125

Nonostante Suzuki non abbia ancora fatto luce su tutte le specifiche tecniche, l’e-Burgman sembra confermare in toto le sembianze con il fratello termico 125 EX, adottandone carrozzeria, ciclistica e struttura generale. Con la variabile di un peso maggiore (intorno ai 150 kg) per via delle batterie.

Il telaio in acciaio dovrebbe incastonare il motore, mentre la trasmissione finale adotterebbe una catena di stampo più motociclistico al posto della classica cinghia.

Lato performance, si parla di potenze da scooter cittadino, con autonomie che dovrebbero essere comprese tra i 50 e i 70 km. Mancano però dettagli completi, che usciranno probabilmente al termine dei test dimostrativi di Tokyo.

Dal buon esito di quest’ultimi dipenderà anche la scelta o meno di lanciare l’e-Burgman sul mercato già entro l’anno. Ovviamente si parla inizialmente di mercato asiatico (anche solo per la questione battery swap), per l’Europa se ne riparlerebbe eventualmente nel 2024.

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