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Susanna Tamaro scettica su auto elettrica e rinnovabili, in un lungo articolo sul Corriere dal titolo “L’ansia green non salverà il pianeta”. Ecco il suo pensiero.
Susanna Tamaro scettica: è il traffico aereo il vero problema
Sull’auto elettrica il giudizio è che il problema è ben altro. La scrittrice di “Va dove ti porta il cuore” la giudica “utilissima nelle città congestionate se si ha la fortuna di possedere un garage con la ricarica. Ma assolutamente folle se si decide di imporla a tutti da qui a dieci anni. Mentre non si fa mai menzione dell’ormai affollatissimo cielo in cui milioni di aerei scaricano quotidianamente i loro agenti inquinanti nell’atmosfera“.
Per la verità la Tamaro dev’essersi un po’ distratta, perché il problema dell’inquinamento del trasporto aereo è stato sollevato molte volte dai movimenti ecologisti. Greenpeace, per esempio, ha proposto più volte di eliminare i voli a corto raggio, sostituendoli con spostamenti in treni veloci.
Quanto all’auto elettrica, è ormai assodato che, città o no, nell’intero ciclo di vita inquina molto meno di un corrispondente veicolo termico. Cercare di affermarla non fa parte di alcuna ansia green, ma del desiderio di utilizzare le tecnoligie di cui già oggi disponiamo. Indipendentemente da quel che deciderà la UE per il 2035.
“Le pale eoliche? In Italia sono un inutile scempio. Quanto all’agrivoltaico…”
Ma l’affondo più duro è riservato alle energie rinnovabili, su cui pochi giorni fa proponeva di puntare Mario Draghi: “Che dire ad esempio delle pale eoliche? Se nelle estese pianure della Danimarca, perennemente sferzate dal vento, questo metodo di produrre energia da fonti rinnovabili può avere un senso…in un Paese come l’Italia ormai privo di vento e custode di un patrimonio di bellezza ambientale e architettonica unico al mondo rischiano di essere un inutile scempio. Una pala produce energia, se lo fa, per 25 anni. E dopo? Che ne sarà dello smaltimento, se mai ci sarà? Le pale rimarranno in testimonianza di un Paese che ha venduto la sua primogenitura di bellezza per un piatto di lenticchie“.
Parole dure, infine, anche per l’agrivoltaico: “L’università della Tuscia ha condotto uno studio che dimostra il danno importante e duraturo che queste distese provocano alla fertilità della terra“.
SECONDO NOI. Anche Susanna Tamaro ha abbracciato un approccio rassegnato e benaltrista. Quello di chi dice che non possiamo essere noi a risolvere il problema di un pianeta dilaniato dalle emisioni di Cina, India e Stati Uniti.
In realtà, al di là del tema della C2, c’è un problema enorme di emissioni locali, di veleni che ogni anno costano lutti e malattie gravi. Qui, non in Cina o in India. Qualcosa dobbiamo farlo, per noi, con le armi che abbiamo a disposizione. Le rinnovabili e le auto elettriche rientrano tra queste, che piaccia o no.
Le parole del “premio Nobel per l’acqua” Andrea Rinaldo (ma sicuramente per molti utenti di questo forum è un negazionista):
“Il suo primo ricordo dell’acqua?
«San Barnaba 3074, alluvione del 4 novembre 1966. Il mare sale, sale, sale dentro la nostra casa di Venezia, e non scende mai, 15 ore di panico e disperazione».
Quando vede ripetersi lo stesso evento in Emilia-Romagna che cosa prova?
«Tutto tranne che stupore. È ciò che dobbiamo aspettarci sempre più spesso. Il clima sta cambiando molto rapidamente, noi no. Finirà male. Concentrazione di gas serra e aumento delle temperature sono il problema dei problemi. “Il passato non esiste”, diceva il poeta Biagio Marin. Ciò che abbiamo osservato negli ultimi 80 anni, insegna poco su quello che accadrà in futuro. Le variazioni climatiche sono troppo repentine. Gli scenari dell’Ipcc, il Gruppo intergovernativo dell’Onu sul cambiamento climatico, mostrano che il surriscaldamento del pianeta continuerà a crescere, non riusciremo proprio a fermarlo».
Combattiamo una guerra che è già perduta, è questo che mi sta dicendo?
«Chiedere a 1 miliardo di indiani che non usino il condizionatore o fermare la deforestazione dell’Amazzonia è impossibile, perché il Nord del pianeta non è credibile agli occhi del Sud, dunque gli accordi globali falliranno. Mentre noi due siamo qui a chiacchierare, 800 milioni di africani si preparano a vivere fra 10 anni in città che oggi neppure esistono. E ci aspettiamo che queste megalopoli siano carbon friendly? Andiamo!».”
Il Nobel per l’acqua dovrebbe dare un’occhiata alle emissioni pro capite. Un miliardo di indiani non ha mai visto un condizionatore e mai lo vedrà. Peggio ancora le megalopoli africane. Il problema siamo noi ricchi, abbarbicati ai nostri privilegi.
in pratica per l’Italia possiamo assumere il gruppo di siti da 153 GW come potenziale di eolico su terra, perché essendo una selezione di siti più ventosi, più produttivi, garantiscono minore costo dell’energia e minore numero di impianti da installare
per questo sottogruppo, stimano C.F. (capacity factor) medio 33%,
cioè 2920 ore di funzionamento equivalente su 8760 ore annue;
cioè se installiamo 40 GW, otteniamo (40 x 2920 ore)= 117 Tera-Watt-ora annui
per raffronto, il parco eolico su terra attuale installato in Italia vale quasi 13 GW,
con C.F. medio 25%, perché il parco contiene anche turbine vecchie cioè obsolete
== refitting siti attuali su terra == 26 GW invece di 13 GW ==
aggiornando con nuove turbine le installazioni nei sito eolici che già abbiano, il numero di turbine diminuisce e la potenza raddoppia da 13 GW a 26 GW, e anche il C.F. sale
== mix 100% rinnovabili “schizzinosi” cioè con poco eolico su terra ==
per arrivare ad es. a 40 GW totali , mancherebbero solo “pochi” siti su terra nuovi rispetto agli attuali; e aggiungendo altri 30-40 GW di eolico marino, siamo già in grado di fare ottimi mix 100% rinnovabili con FTV, idro, geoterm., biomasse e che necessitino di pochi accumuli… cioè possiamo anche fare un poco gli schizzinosi sul quantitativo di eolico su terra, anche se è un peccato perchè ha costi molto bassi.. e personalmente non mi disturba vedere le turbine, anzi mi garbano, specie le installazioni recenti che vengono disposte meglio negli spazi, con appositi studi in fase di progettazione
== Italia potenziale eolico su mare ==
— 207 GW eolico marino galleggiante
(ps: e alcuni altri GW di eolico marino con fondazioni fisse )
Ognuno ha io suo prezzo, e qualcuno ha trovato quella della sopracitata.
Qualche mese fa un conoscente ha sostituito la propria Model 3 Performance con una Classe A AMG fornendo motivazioni del tipo:
– non ho mai avuto un’auto a benzina;
– arrivano le cinesi e l’usato elettrico si svaluterà;
– faccio troppi pochi km;
– le batterie vengono smaltite male;
–
Ed alla mie repliche:
– il riscaldamento globale non esiste;
– il futuro è l’idrogeno;
– l’inquinamento non mi tocca;
e cavolate varie.
Morale: il suo prezzo è avere un’attività commerciale nella petrol valley italiana dove se hai un’auto elettrica sei visto come un nemico.
sia il 99% degli studiosi indipendenti, che i dati di installazione sul mercato mondiale dice che andiamo per forza (e meno male) verso mix 100% rinnovabili; costano meno di ogni altra opzione e sono più semplici e pulite
alcuni paesi europei come Austria e Daniamrca ci sono già vicini, e altri si aggiungeranno via via
=== simulazioni numeriche
ci sono decine di simulazioni numeriche dettagliate di mix 100% rinnovabili per ogni paese e parte del pianeta; prendono le registrazioni dei dati climatici e dei consumi elettrici degli ultimi 3-5 anni, ora per ora, giorno per giorno, e simulano produzione e consumo di elettricità con un certo mix di rinnovabili e accumuli, volendo simulano anche i dettagli degli scambi di energia tra diverse sottoregioni, e calcolano le opzioni che minimizzano i costi per gli impianti e per ilpotenziamento della rete elettrica
== esempi ==
un paio recenti e forniti di una presentazione leggibile anche da non esperti sono questi (poi chi è esperto si va a leggere la ricerca originale completa):
– elettrificando tutti i servizi, all’Italia serviranno 550-800 TW-h lordi annui di elettricità da rinnovabili
– lordi perché una parte dell’energia servirà per alimentare per la filiera di idrogeno/ammoniaca/metanolo/DME/metano verdi, che disperde una quota dell’energia nelle trasformazioni; questa filiera, insieme al contributo di biomasse/bioenergie, andrà a supportare sia i settori difficili da elettrificare (aerei, navi, industria pesante) che gli accumuli stagionali
=== quanti accumuli giornalieri servono === pochi ==
— all’Italia ne serviranno 100 GW-h in caso di mix ben bilanciato e pianificato, con una buona quota di eolico su terra, oltre che un po’ su mare
— in caso di mix “schizzinosi”e non pianificati (come probabilmente faremo), in cui preferissimo avere poco eolico su terra, e aumentiare di più il FTV, i requisiti degli accumuli giornalieri possono crescere sino a 450 GW-h..
NB: non è tanto:
– 450 GW-h nazionali sono 8 kw-h a testa, e da installare iin buona parte tra qualche anno, non ora; ora nella fase in sui siamo con le quoet di rinnobili, ne basterebbero di meno
– in Italia abbiamo potenziale per sistemi di accumulo a pompaggio idroelettrico sino a 730 GW-h selezionando i siti più economici ( ricerca di RSE); circa 60 GW-h li abbiano già tra costruiti e in costruzione
– 30 milioni di BEV con batteria da 60 KW-h saranno 1800 GW-h di batterie su ruote prodotte, solo per le auto, poi ci sono anche i camion; aggiungere 100-400 GW-h per la rete elettrica non cambia molto
=== quanti accumuli stagionali === pochi
come riserva di energia stagionale, si tratta di sirtetizzare circa (ordine di grandezza) 10 TW-h di metano (o in parte ammoniaca) partendo da Idrogeno verde da prodtto con elettrolizzari; e sovradimensionando gli impianti rinnnovabili e le connessioni tra stati, questo numero tende a carare verso 0 TW-h
10 TW-h non è tanto, su un mix da 800 TWh lordi rinnovabili che alimenti consumi finali netti di circa 600 TWh
anzi è cosi poco che se per assurdo fosse metano fossile, cioè Mix 98% rinnovabile e 2% metano fossile, il conteggio totale delle emissioni clima-alteranti sarebbe quasi identico e già risultato eccellente
considerando che a quel punto il grosso delle emissioni climalateranti residue non sarebbero più la Co2 dei settori energia, trasporti, industria, servizi, abitazioni, ma sarebbero quelle del settore agricolo (emissioni metano di fermentazione e ossidi di azoto), più difficili da comprimere
errata:
52 euro a MW-h (non KW-h)
costo energia del mix 100% rinnovabili completo di accumuli
poi per un mix meno ben bilanciato, si arriva a circa 60-70 euro al MW-h,
vedasi anche il secondo link che ho messo sopra
..niente di incredibile, visto che il “Pun” Spagnolo grazie alle rinnovabili è già intorno a 60, e quello Norvegese sotto a 40
ora in Italia stiamo pagando circa 110 euro al MW-h elettrico (prezzo all’ingrosso medio annuo), che nei mesi di crisi del gas metano diventano 140
nucleare di nuova fabbricazione in occidente è stimato a 170-180 euri al MW-h, senza contare le spese di smantellamento e di gestione delle scorie .. obsoleto
@Athos
La tua opinione, invece, quanto varrebbe?
Pensi che valga di più solo perché sei ottusamente allineato al pensiero unico del blog? Per il resto, stai pur tranquillo che il tuo bagaglio culturale e lavorativo è nettamente inferiore a quello della Tamaro.
Mettiti l’animo in pace!
Secondo: che titolo ha la signora Tamaro per parlare di energia e tutto quello che la circonda?
Potrei ancora capire se parlasse di modi di scrivere, caratteri, tipi di scrittura, impaginazioni, carta, etc etc.
Non pretendo affatto di avere le stesse sue conoscenze, anzi, ma in quanto a temi energetici la sua parola vale quanto quella di chiunque altro NON addetto ai lavori.
Il fare un’intervista del genere ad una scrittrice, equivale a chiedere le previsioni del tempo ad un calciatore.
Ovvero ZERO.
Al Bar Sport 1 vale 1.
Ci sono le opinioni, tutte legittime, e ci sono i fatti supportati dai numeri.
Dire che le pale eoliche fanno schifo è un’opinione: non condivido ma ognuno la pensa come vuole.
Dire che il trasporto aereo e non gli autoveicoli sono il problema è una ST****TA che lo dica Susanna Tamaro o Tobia, perchè i numeri dicono altro.
Eh, si, è vero, qui dentro siamo più di uno (io sicuramente) che dopo aver letto il suo commento la trattiamo con sufficienza, ma non perchè guidiamo auto elettriche…
PS: ho in solaio “Và dove ti porta il cuore” con dedica dell’autrice e non è che adesso vado a buttarlo: mi rammarico soltanto che la disinformazione raggiunga davvero tutti i livelli, è una malinfodemia pandemica.
Senza contare che la maggior parte dei voli sono a livello continentale
non intercontinentale ..
questi tipi di voli sono candidati a breve a essere elettrificati
CATL ha annunciato batterie semi solide per il 2028
con una densità energetica di 500Wh kg
in grado di percorrere 3000 km con un velivolo simil turboelica ..
ATR è avvisata !
a breve ? quanti decenni?
A meno che non si torni ai dirigibili dubito fortemente che sia io che lei saremo in grado di vederle un volo internazionale a batterie.
bha ,
secondo me la tecnologia va più veloce di quello che la gente percepisce
20 anni fa le auto elettriche erano confinate nei magazzini con i muletti con le batterie al piombo
15 anni fa le auto elettriche ricaricavano solo in AC e servivano diverse ore per fare 100 km
10 anni fa già avevano una rete di ricarica veloce privata che permetteva di girare mezza europa e mezza america
5 anni fa in mezz’ora potevi caricare 200 km di autonomia
oggi in mezzora puoi caricare 300 km di autonomia
Dal 2008 al 2020 la densità delle batterie è cresciuta di 8 volte
perché non dovrebbe continuare il trend ?
è stato stimato che per volare servono 400Wh kg
quella densità energetica è stata abbondantemente superata
in campo militare e aereospaziale
dove si dice si siano raggiunti gli 800Wh kg
prima o poi guerre permettendo e obsolescenza per quegli impieghi ;
arriveranno anche nelle applicazioni civili
quanto tempo non lo so ,dipenderà dalla situazione geopolitica mondiale
purtroppo sono finiti i tempi in cui l’industria militare attingeva da quella civile in un clima di distensione post crollo muro di Berlino ,
ora certe tecnologie , sono di nuovo considerate strategiche e spesso sotto embargo
confidiamo in una nuova primavera per riprendere il cammino evolutivo della specie umana
o nella magnanimità Cinese ,
di continuare a svilupparle a costi accettabili per tutto il globo in cambio di formaggio che Trump non vuole più comprare perché il suo amico Briatore ha detto che il pecorino sardo è troppo salato per colpa delle pale eoliche e del fotovoltaico
conclusione semiseria in un mondo pervaso dal morbo dell’idiozia dove
informazioni vere che sembrano false
e informazioni false che sembrano vere
Caricamento...
Essere una scrittrice di successo non vuol dire conoscere l’intero scibile umano. È impossibile conoscerlo tutto!!!
Pertanto, molti esponenti umanisti potrebbero dire baggianate su argomenti di cui con ogni probabilità non ne sanno nulla o quasi.
In pratica, le opinioni sono legittime e nel momento in cui le esprimi publicante devi essere pronto al confronto e alla possibilità di esserti sbagliato. Cosa altamente probabile nel caso della Tamaro.
A me più che scettica sull’auto elettrica (di cui ha parlato in termini positivi) pare scettica sul fatto che tra 10 anni possano sussistere le condizioni per una sua adozione di massa.
Mi sembra che il suo ragionamento sia piuttosto che imporre (imporre, non adottare o incentivare) una tecnologia che potrebbe vedere le condizioni favorevoli alla sua adozione di massa ben oltre i 10 anni o addirittura mai, concentrarsi prima su quello che potremmo cambiare adesso.
Ma chi ha un minimo di dubbio ha un approccio benaltrista e rassegnato, sono smontabili e poco credibili solo le tesi contro, mai quelle a favore. Poi credo/spero anch’io tra dieci anni la tecnologia possa essere matura per un’adozione più ad ampio spettro ma la realtà è che possiamo aiutarci coi dati ma la sfera magica non l’ha nessuno
VE: come possiamo fare click oggi 🤷♂️?
ma si, prendiamo quello che ha detto susanna tamaro (intervista = risposte a domande precise o sua lettera al quotidiano? mah..) così la nostra truppa IMPENNA!!
difatti non ci sono MAI più di 10 commenti ai vari armaroli abbotto e canterini vari: ci sarà un perché..
per il resto, perfettamente d’accordo col giudizio di Tobia.
“non ci sono MAI più di 10 commenti ai vari armaroli abbotto e canterini vari: ci sarà un perché..” ed è surreale che non ci si arrivi.
Se io scrivo che 1 + 1 fa 2, chi dovrebbe commentarmi?
Se scrivo che 1 + 1 fa 3, invece?
C’è bisogno di spiegarlo? Siamo a questo livello?
Và dove ti porta il credo, cristiano.
Le rinnovabili sono necessarie, anzi obbligatorie per centrare l’obiettivo della decarbonizzazione. E per rinnovabili non intendo solo fotovoltaico ed eolico, ma tutte le fonti (biomassa, idroelettrico, geotermico, ecc.). Però la cecità con la quale alcuni, ingenuamente e più o meno in buona fede, pensano di poter mandare avanti una nazione intera è ridicolo. Qualcuno nei commenti citava la possibilità di rimpiazzare i voli a corto raggio con l’alta velocità ferroviaria. Sono assolutamente d’accordo, ma scordatevi di mandare avanti i frecciarossa le rinnovabili. Davvero pensare di poter mandare avanti l’industria, le ferrovie e tutto ciò di cui una nazione ha bisogno con rinnovabili e accumulo? Qualcuno si è mai chiesto di quanta capacità accumulativa avremmo bisogno per tutto questo? Studi dicono che per le batterie servirebbe la produzione mondiale di litio di 7 anni. Solo per l’Italia. Ma non disperate, la soluzione esiste. Inizia con N e finisce con ucleare.
Le tue opinioni valgono quanto quelle della Tamaro, ovvero zero.
Fortunatamente, persone con un bagaglio culturale e lavorativo nel settore, hanno già da tempo affermato il contrario.
Alessandro per le cose da terrapiattista nuculare che hai scritto, non puoi essere un ingegnere
..un ingegnere non dico sa costruire qualcosa, troppa grazia, ma almeno usare google per documentarsi e scremare le informazioni, invece di bersi e ripetere la disinformazione da livello facebook e youtube
Spero davvero che voi del “si può fare tutto con le sole rinnovabili” abbiate ragione. Spero che riusciremo a mandare avanti una nazione come la nostra a rinnovabili e accumulatori. Avendo però una laurea in ingegneria energetica e nucleare penso di poter esprimere la opinione senza dover necessariamente leggere commenti pregni di superiorità quale il tuo. Spesso ho l’impressione che le persone parlino a sentimento invece che basandosi conoscenza, dati e fatti.
il gestore di rete Francese nel 2021 aveva studiato scenari futuri energetici per la Francia, i costi ipotizzati sono oggi obsoleti, però faccio notare che 3 su 6 erano 100% rinnovabili
Terna, RTE Francia, Nature, e un numero infinito di altre fonti autorevoli, sono tutti “ingenui” “ridicoli”
oppure (più probabile) è la trollaggine nuculare che si sparge dai canali pubblicitari organizzati che crea una setta di fanatici terrapiattisti sedicenti espertoni?
Mi sa che sei tu ad avere i paraocchi come i cavalli.
Se tutti i paesi del mondo puntassero a produrre l’elettricità (30-40% del proprio fabbisogno) di cui parli con il nucleare ci ritroveremo tra max 30-50 anni con le centrali spente per mancanza di combustibile fissile (di uranio ce ne max 80 anni se NON AUMENTANO le centrali che ci sono oggi). Saremo cornuti e mazziati, visto che ci troveremo con fior di milioni spesi per costruire e far funzionare le centrali, fior di milioni da spendere per bonificarle e fior di milioni da spendere in rinnovabili perché non li avremo spesi oggi.
Hai una bella lungimiranza.
D’altra parte una qualunque centrale nucleare richiede minimo dai 5 ai 10 anni fino ai 20 30 anni prima che entri a regime. Peccato che l’elettricità da fonti non fossili ci serviva ieri. La via più rapida è costituita dalle FER ovvero fotovoltaico ed eolico in primis (che possono produrre già in 6 12 mesi (se gli oppositori non mettono i bastoni tra le ruote ma soprattutto con investimenti inferiori rispetto al nucleare) e l’idroelettrico (ristrutturazione di centrali esistenti e nuovi bacini di pompaggio che usino acqua dolce e di mare che sfrutterebbero il surplus di eolico e fotovoltaico nelle ore di massima produzione e basso consumo (ho letto un articolo su quest’argomento).
Ultimo punto lo stesso ex AD di Enel e ingegnere nucleare (quindi non un politico a digiuno della materia) in un’intervista ha espresso la sua opinione non reputando il nucleare una strada percorribile. Ha semplicemente ammesso che siamo già fuori tempo massimo.
C’è da tenere conto una cosa, in Italia la popolazione è destinata a decrescere e questo significa che avremo meno consumi. Tra ottimizzazioni (risparmio energetico) e decrescita l’obiettivo di soddisfare le necessità energetica del paese con le sole FER è praticamente fattibile. Persino per muoverci con le BEV.
una famiglia italiana di 3 persone consuma mediamente 8kWh di energia al giorno
se tutti gli utenti avessero una batteria in casa per supplire al fabisogno giornaliero diciamo di 10kWh
non prelevando dalla rete
la potenza dalla rete mediamente impegnata per caricare la suddetta batteria sarebbe solo di 420W continui
il futuro è l’aumento delle fonti rinnovabili a buon mercato
manca ancora all’appello il geotermico , il moto ondoso,il biogas -biomasse,
e una pianificazione sempre più precisa dell’idroelettrico che diverrà una delle fonti primarie anche di accumulo a cui verranno affiancati i powerwall intelligenti degli utenti che verranno caricati , nei picchi di produzione non consumati delle rinnovabili
oggi una batteria di accumulo Litio ferro Fosfato cda 15kWh costa meno di 2000 eur
non è fantascienza ,
la virtual power plant Tesla ha iniziato la sperimentazione operativa già nel 2022
oggi con il crollo dei prezzi delle batterie chimiche e i nuovi materiali , danno al settore un futuro certo
e a basso costo rispetto a qualsiasi Nuculare
oltre che posti di lavoro superiore di diversi ordini di grandezza rispetto al nuculare
SE , si attiverà come la logica impone,
la famosa economia circolare ..
impossibile da applicare al fossile e al nuculare
Oh ottimo! Vista la tua laurea, anzi due! allora puoi spiegarci perchè serve per forza un baseload nucleare, producendo ovviamente link e articoli e non dicendolo così in un commento, come facciamo noi banalotti privi di titoli adeguati?
” The myth that fossil and nuclear power are needed to provide “baseload” electricity supply when the sun isn’t shining or the wind isn’t blowing has been shown to be false.”
E ci sono altri studi in giro. Ne contesti quindi la validità? Potresti dettagliare?
“Qualcuno si è mai chiesto di quanta capacità accumulativa avremmo bisogno per tutto questo?” pare di sì.
Alessandro, se lei è un ingegnere nucleare, pubblichi il link al suo profilo linkedin. E abbia il coraggio di sostenere le sue idee professionalmente.
Di leoni da tastiera (e di disinformatori) ne abbiamo anche troppi.
Proviamo a vedere chi bluffa, ok?
chiunque oggi può parlare di materie scientifiche a caz..
pardon a membro di segugio
(la scrittrice in questione è famosa per libri a sfondo sentimentale)
chiedere pareri e consigli a gente così su auto elettriche e cambiamento climatico ..
è come se per affrontare una pandemia ci affidassimo a uno sciamano del borneo
Eccoci qua!
Ancora una volta (come SEMPRE accade in questo simpatico blog, frequentato da innumerevoli “gigli di campo”) mi tocca vedere il “non allineato” di turno messo volgarmente alla berlina per le sue tesi liberamente espresse e vigliaccamente attaccato in branco, senza rispetto, né moderazione da parte chi chi dovrebbe.
Peccato che stavolta siete andati frontalmente a sbattere contro la signora Tamaro, una finissima intellettuale (peraltro di sinistra) non sarebbe comunque degna di parlare perché non sposa il vostro pensiero unico.
Faccio sommessamente notare (ove mai queste righe superino la puntuale censura del signor Degli Esposti) che la signora Tamaro, da un pulpito ben più elevato del mio, ha espresso quello che io vado dicendo da tempo e di cui sono sempre più convinto, malgrado i vostri improperi e la vostra sufficienza intellettuale con la quale trattate SEMPRE i non allineati.
In sintesi:
1) Ad oggi, la BEV è ancora un oggetto destinato ai benestanti, ossia ai soli in grado di poter creare intorno all’auto il cosiddetto “ecosistema” di cui spesso cianciate.
Senza detto ecosistema, la BEV è antieconomica e, pertanto, insostenibile per i più.
2) Ad oggi, il supporto logistico alla mobilità elettrica da parte di concessionarie, dei tecnici, dei meccatronici e chi più ne ha più ne metta, è praticamente NULLO e SCANDALOSTAMENTE CARENTE riguardo a competenze e infrastrutture.
3) L’AGRIVOLTAICO e le PALE EOLICHE non sono altro che degli OSCENI SCEMPI al paesaggio più bello del mondo, cinicamente perpetrati da una nuova generazione di imprenditori senza scrupoli ammantati di verde che, devastando il paesaggio, fanno palate di soldi tra i gridolini di ammirazione della casta eco-radical-chic, la cui visione non va mai al di là della propria sciarpa di cachemire.
Buona continuazione!
Io direi che sarebbe meglio parlare di quello che si conosce, oppure mi posso documentare ed eventualmente dire qualcosa. Anche tacere è un opzione. Dire che è meglio questo o quell’altro, senza una base scientifica, ci si espone alla critica facile.
I tuoi 3 punti
1) molto discutibile.
2) come per tutte le nuove tecnologie, ma non per colpa della tecnologia.
3) stendiamo un velo pietoso.
Quando leggo news di questo tenore (ma intendiamoci: qiesta anche quando l’ho letta sul Corriere) sento dentro la mia testa la vociona di Germano Mosconi nel suo famoso commento “Che notizia! Ma come l’ha messa dentro bene!” Che vi invito, con molta cautela, ad andare a cercarvi su YouTube. 🤣🤣🤣🤣
Credo che basti un minimo di logica e di onestà intellettuale, per riuscire a dire una cosa sensata in materia, cosa che la signora Tamaro ha dimostrato di essere priva di entrambe.
Limitandomi al consumo di suolo, al ripristino ambientale successivo, una pala eolica la posso sostituire all’infinito riciclando i materiali. Se proprio, il ripristino ambientale è piuttosto semplice, economico e veloce.
Idem per il fotovoltaico, e proprio il fatto di non avere più colture intensive, per lunghi periodi, il terreno ne trarrà vantaggio. Come per l’eolico, rinnovando i pannelli, la centrale può diventare eterna. Stesso discorso per il ripristino ambientale.
Tutte le centrali a combustibile fossile, petrolio, gas o uranio, al contrario, hanno grossi problemi di ripristino ambientale e di costi, oltre all’inquinamento generato.
Chi non sentiva la necessità di una ragionamento riguardo l’elettrico da parte di Susanna alzi la mano!
Diciamo subito che se avessimo un governo di onesti il problema non esisterebbe, purtroppo la.maggior parte sono degli inetti, venduti ed incapaci che quello che dice Susanna è vero!
uno ne ha scritto che abbia venduto bene ( infatti tutti ricordano solo quello). Il suo editore/agente le avrá suggerito questo modo becero per ricordare al pubblico che esiste prima di terminare il prossimo “Ragiona con il cu….”
IL bello è che nella testa di tantissime persone queste pale e pannelli son li solo a dar fastidio e nulla producono, non fan fumo non fan puzza e saranno solo da smaltire in mezzo al mare. Sarebbe meglio un migliaio di centrali nucleari che ci renderebbero ricchi intanto le scorie in pochi bidoni le metti.
Spero che Susanna Tamaro legga Vaielettrico, magari potrebbe spiegare quali dati ha utilizzato per le sue affermazioni. Ad esempio non è chiaro perché la responsabilità delle emissioni sia soprattutto degli aerei: “… non si fa mai menzione dell’ormai affollatissimo cielo in cui milioni di aerei…”.
I dati IEA riportano dei dati diversi, le emissioni di CO2 del trasporto su strada non sono affatto“trascurabili”.
La distribuzione percentuale, secondo l’ IEA, è la seguente:
GLOBAL CO2 EMISSIONS FROM TRANSPORT BY SUB-SECTOR, 2021 (1
• Road: 76,6%
• Shipping: 11%
• Aviation: 9.3
• Altro
E’ vero, invece, che i dati delle emissioni unitarie di CO2 sono distribuite in modo diverso.
CARBON FOOTPRINT OF TRAVEL PER KILOMETER, 2022 2)
[grams of CO2 eq. per passenger km]
• Domestic flight: 246
• Diesel car: 171
• Petrol car: 170
• Bus average: 97
• Plug-in hybrid car: 68
• Electric car: 47
• Ferry: 19
• Eurostar (London-Paris): 4
In ogni caso, le automobili a gasolio e benzina non sono esenti da responsabilità.
A proposito dell’ inutilità di installare impianti eolici in Italia i dati dell’università di Genova 3) dimostrano che la velocità media annuale del vento, di alcune zone costiere di Puglia, Sicilia e Sardegna, non è molto diversa da quella della Danimarca.
La mappa riportata è conservativa, riporta i dati a 25 m di altezza. Ad altezze superiori la velocità del vento è molto più alta, quindi è possibile produrre ancora più energia.
Anche la frase: “… l’Italia (ndr ormai) ormai privo di vento e custode di un patrimonio di bellezza…” non è particolarmente chiara, infatti a 30km dalla costa un generatore eolico è praticamente invisibile, a causa della curvatura della terra. E’ vero, alcune regioni bloccano la realizzazione di impianti in mare aperto, probabilmente perchè pensano … che la terra sia piatta.
Come si può nel 2025 essere così ciechi di fronte alla crisi climatica? È scandaloso che si minimizzi l’importanza delle auto elettriche e delle rinnovabili, bollandole come inutili, mentre il pianeta soffoca! Gli aerei inquinano, certo, ma ignorare i benefici delle tecnologie pulite è da irresponsabili. Basta con questo scetticismo retrogrado, serve azione concreta, non parole vuote! Che delusione da una voce che dovrebbe ispirare!
Ma no sarebbe giunto il momento di smetterla di fare da cassa di risonanza di tutti quelli che sono critici a prescindere dell’elettrico. Adesso una Signora Nessuno, senza qualifiche ne background culturale in materia (diploma magistrale e scuola del cinema) solo perché è una intellettuale e può scrivere ed avere visibilità su una testata giornalistica… le si da l’occasione di pontificare sull’elettrico. Ma basta, di analfabeti culturali ne abbiamo già abbastanza negli scranni in parlamento…
Avevo già scarsa considerazione di questa scrittrice dopo aver letto il suo “capolavoro” anni fa. Ora proprio non vedo nulla altro in lei oltre un banalissimo qualunquismo da 4 soldi.
Il ragionamento corretto dovrebbe essere l’opposto, osssia: tutto fa brodo. Trasporti, agricoltura, riscaldamenti.. più migliora la tecnologia, più il pianeta e l’uomo ringraziano. Non è un cambiamento che si fa dal giorno alla notte, ma tutto è possibile. Guardate solo a quanto sta facendo la Cina… non è una utopia.
Se Susanna Tamaro esprime le sue opinioni posso democraticamente commentare che è piuttosto mal informata un po’ su tutte le sue espressioni qui ricordate;
I voli (ed il traffico marittimo).sono sicuramente da rendere più ecologici possibile (e non solo col SAF) ma il normale traffico veicolare è deleterio..solo in Italia causa 60000 morti all’ anno e se Susanna sta ogni giorno nelle città inquinate scopre presto “dove ti porta il cuore” infartuato.
Pale eoliche e distese di pannelli FV sicuramente brutti in molti contesti italiani..ma tra le tante brutture industriali (anche abbandonate) si può certamente fare installazione di impianti che non impattano ulteriore suolo..e sfruttare tutti i tetti di capannoni, parcheggi e stalle.
Per le pale eoliche (a parte che hanno trovato diversi modi per riutilizzare i materiali compositi di cui sono composte le pale) basta considerare che in 8000km di coste mettere impianti off-shore anche se più costosi può essere comunque un buon affare per l’ ambiente e per la produzione…i nuovi modelli girano anche con venti meno intensi…e comunque con l’ integrazione delle reti europee e con collegamenti con nord Africa ed altri paesi “amici” (recenti contratti stipulati) si possono sfruttare le zone con produzione più elevata quando altre zone hanno cali di vento.
Comunque…non credo che in materia energetica la signora Tamaro abbia un gran seguito… non mi preoccupo.
Capito? In Danimarca c’è vento ma soprattutto è un posto di merda, quindi ci si possono mettere tutti i pali diritti che si vuole, mica come da noi che siamo gli unici investiti della Bellezza da Dio in persona e quindi abbiamo ogni diritto di fare quello che ci pare.
Questi sono i ragionamenti (marcissimi) di una buona fetta della popolazione, purtroppo.
Ma come si può pensare di essere ecologisti sono avendo un auto elettrica?Assurdo.
Se pensavi ai tuoi figli per davvero rinunciavi alla mobilità privata a favore di bus, treni ecc
Ogni auto elettrica in più sono 2 o 3 tonnellate di CO2 in meno all’anno, per non parlare dei fumi di scarico evitati. Passare all’elettrico ha un impatto ambientale positivo ed è senz’altro positivo anche per il nostro futuro.
Certo,
invece di avere due auto in famiglia, ne abbiamo 1 e usiamo i mezzi pubblici.
Praticamente non userei mai l’auto se non fossi costretto, per quanto la guida mi piaccia 🙂
👍 giusto! Quando si può..si deve oramai 😔
Speriamo che piano piano si riesca a rimediare…
L’ inquinamento tossico ed i cambiamenti climatico devastanti stanno diventando un enorme problema (io sono in “allerta arancione” oggi e pure parenti a Madrid sono in “allerta rossa” x rischio idraulico!
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Bravo, è proprio quel “se non fossi corretto” a fare da discriminante.
Non fare ti tutta un’erba un fascio.
Abitassi in città, potrei anche non avere la patente.
Abitando in provincia, l’uso dell’auto è obbligatorio vista la qualità del servizio pubblico.
A meno di farsi 25km A/R per recarsi al lavoro, per fare la spesa, etc etc. Con qualsiasi evento meteorologico sia in atto.
Quindi, visto che l’auto è indispensabile in molte condizioni, meglio EV che ICE.
Ogni tanto farebbe bene pensare che non tutti sono nella nostra condizione.
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Non ha scritto “solo”. Intanto ha iniziato con le due auto elettriche, il resto si fa con il tempo, avendo intenzione di farlo.
@DanieleR
Immagino che non hai figli o sei senza auto.
Immagino anche che sei presente su tutti i forum e blog della mobilità termica, aerea, del riscaldamento a gas/metano per sostenere la tua idea, non solo su vaielettrico.
No assolutamente no.
Non sostengo alcuna tesi da nessuna parte. E nemmeno qui.
Semplicemente non condivido il collegamento auto elettrica = ecologismo. Per tutto il resto non ho nulla contro l’auto elettrica.
Assurdo purtroppo è il commento di Daniele vista la situazione del trasporto pubblico in Italia.
Certo se lui riesce ad andare dove vuole senza automobile meglio per lui, ma penso possibile per pochi.
Bah sarà come dite voi, ma mio nonno la patente non l’aveva.
Aveva 7 figli e faceva la spesa con la bici. E all’epoca credo che i mezzi pubblici manco esistevano.
Ma non mi pare che abbia fatto mancare qualcosa alla sua famiglia.
Se uno mi dice che l’auto è più comoda ok, ma per il resto.. Il problema ambientale è che siamo passati da un auto ogni due famiglie a 1 auto per ogni componente della famiglia. Altro che auto elettriche..
Gli investimenti vanno fatti nelle infrastrutture e nei mezzi pubblici.. Altro che auto (a prescindere che siano EV o ICE). Per dire(parlando di mezzi pubblici) , lo sapete il costo assurdo dei taxi in Italia è un eccezione? Nel resto del mondo sono molto più a buon mercato.
Il mezzo pubblico non è solo il treno il bus e la metro..
Immagino che suo nonno non si alzasse alle 2 di notte a via, pedalare per per 25km per recarsi al lavoro.
Non andava nemmeno a fare un giretto fuori porta la domenica, vero?
In caso di malore improvviso?
Eh sì, proprio vero, si stava meglio quando si stava peggio.
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Anche io ho un auto elettrica, ma ho anche cambiato tutti gli elettrodomestici con i medesimi più efficienti, lampadine led, clima con pompa di calore, caldaia a condensazione…
Altro modo per essere meno spreconi.
@Athos non so a che ora si alzava ma sicuramente presto visto che faceva due lavori. La gita fuori porta con tutti quei figli la vedo dura ma i treni già all’epoca ti portavano in località turistiche facilmente. Erano i tempi in cui gli hotel si trovavano leggendo il giornale per dire e si mandavano i figli alla colonia estiva. Malore improvviso.. All’epoca il medico di famiglia era davvero un medico.. E immagino che le ambulanze siano sempre esistite im caso di emergenza. Chiaramente si sta meglio ora, io due generazioni dopo faccio in paragone alla sua una vita che dire comoda è poco. Però è evidente che non è sostenibile a lungo termine. Ribadisco auto è comodissima e piacevole ma dire necessaria per vivere no.
Il treno, giusto.
Grazie, appena faranno una linea che passi vicino a casa mia potrò vendere le mie auto, promesso.
Fino ad allora, l’auto, per lo meno dalle mie parti, è necessaria ed insostituibile.
Piaccia o meno.
Per cui, meglio EV che ICE.
A Milano dicono Ofellee fa El ti mestee.
Se sei un pasticciere , sai parlare del tuo mestiere Per altri argomenti cerca di documentarti un po’ , ne abbiamo piene le scatole di tuttologi .
Non mi sembra che la Tamaro sia una uno scienziato, può certo dare la sua opinione, ma certo non una opinione autorevole..intanto , giusto per sottolineare alcune sciocchezze in Spagna si paga l’energia meno della metà che in Italia è la Spagna non ha centrali nucleari, ha oltre il 50 % quasi 60 di energia da fonti rinnovabili. Intanto il nostro governo invece frena sulle rinnovabili.
In media è il 20% ma di notte è considerevolmente maggiore. Perché l’intermittenza è il kimite più grosso delle rinkkvabili. Poi di giorno comprano l’energia nucleare dalla Francia. Come noi del resto. Ma poi si può sempre fare come la Germania, che ha spento le centrali nucleari e ha riacceso gli impianti a carbone, quella sì che è una scelta intelligente. Comunque la risposta precedente era volta a far notare gli errori del commento nel quale si sostiene che la Spagna non ha centrali nucleari.
La mia era per completare le info, giustamente.
Non ho approfondito numeri e percentuali.
Però la direzione della Spagna è decisa. Si va verso investimenti già approvati, e produzioni 100% rinnovabili, ma con dismissione dei fossili graduale.
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Non direi, perchè Germania aumentando le rinnovabili sta ovviamente SIA togliendo il nucelare CHE togliendo il carbone
solo nel 2022 è stato momentaneamente aumentato il carbone (in tutta europa, non solo in Germania) e poi subito ridimensionato, ma per arginare l’emergenza energetica europea dovuta al venir meno contemporaneo e rapido di metà del parco centrali atomiche francesi, con la Francia che si è trovata un ammanco annuale di produzione di circa 100 TW-h nel 2022 e altri nel 2023, e doveva importare energia ad ogni prezzo per non avere black-out, così ha fattò impennare i prezzi anche da noi, per chi si ricorda quell’estate del 2022
LA MADRE DI TUTTE LE INTERMITTENZE ( massiccia per 8 mesi circa) e dei picchi di prezzo è stata l’energia atomica..
PS: Francia è tuttora importatore di energia (rinnovabile e a prezzo stracciato) dalla Spagna
PS: noi Italia importiamo energia di ogni tipo, idroelettrico, nucleare e altro, soprattutto da Svizzera e Francia
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PS: per quel che capisco, nel 2022 non è fisicamente mancato il metano, gli stoccaggi sono stati riempiti lo stesso, nonostante i 100 TW-h di ammanco energetico dalla produzione francese
però i prezzi energia alle stelle dati da questa emergenza francese (che ha ulteriormente raddoppiato i prezzi, già prima aumentati per la crisi russa) hanno permesso di fare speculazioni, come appunto giustificare e retribuire ad alto prezzo (allineato al prezzo di speculazione che c’era sul metano) l’immissione (temporanea) in commercio di più carbone, Italia compresa che ha approfittato per rimandare le ultime dismissioni delle centrali a carbone residue
Caricamento...
No, se è media, è media, punto.
Ovviamente di notte sarà maggiore perché il FV non produce, ma di giorno sarà minore.
È semplice matematica
E vorrò vedere come gestiranno il nucleare, quando le Fer saranno così tante da erodere quella percentuale
Perché il grosso limite del nucleare è che non modula affatto.
Preparo i popcorn…
centrali nucleari spagnole residue (mi pare un’altra ha già chiuso gli anni scorsi) sono 5, con 7 reattori; nel 2019 ed è stato deciso che verranno dimesse, iniziando dal 2027
NB: leggo che sono state le stesse società energetiche che le gestiscono a chiederlo, perché sarebbe stato antieconomico fare i lavori per prolungarne l’attività o per ricostruirle nuove
penso che lo Stato Spagnolo non è disposto a sussidiarle pesantemente come in Francia e Inghilterra, dove almeno hanno la motivazione a spendere di sorreggere le sinergie con il nucleare per armamenti e sommergibili
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in Spagna la media delle rinnovabili ha già ora un costo totale di installazione e gestione stimabile poco o molto sotto a 40 euri a MW-h; e il prezzo marginale di sola gestione è di pochi euri a MW-h;
e stanno anche progettando molti nuovi accumuli idroelettrici
aggiungendo al loro mix energia rinnovabili (al momento quasi 60%, in crescita rapida) il costo dell’energia da nuculare già installato e dalla quota di metano, nel 2024 sono arrivati a una media del loro “pun” di circa 60 euri a MW-h
il costo di sola gestione delle centrali nucelari già installate, in europa sembra essere tra 50 e 70 euri al MW-h, visto che EDF ha di recente fatto alzare la tariffa minima accettabile a 70 euri per coprire le spese di gestione e manutenzione; a dispetto di valori teorici dichiarati dai costruttori un poco più bassi
e il costo totale in caso di nuova costruzione, contando anche le spese di installazione, sale a 170-180 euri al MW-h
chiaro che allora in Spagna se con le rinnovabili viaggiano a un costo di 40 o meno, non solo non fanno nuove centrali con costo 170, ma persino chiudono quelle vecchie con costo 50-70, anzi costo sopra 100 considerando una ipotetica manutenzione straordinaria, che infatti si decide di non fare e le chiudono
in Belgio nel 2023 avevano preventivato di fare i lavori per prolungare la vita di 2 loro reattori, ma le richieste economiche presentate dalle società energetiche è stato stratosferico e mi pare tutt’ora oggetti di indagine europea
=== Svizzera pure ha deliberato dismissione
e sono messi bene, ho visto i piani che hanno già fatto per arrivare velocemente a 100% rinnovabili, aiutati da molto idroelettrico, come per l’Austria
=== Belgio pure vorrebbe dismettere
anche in Belgio hanno deciso di dismettere gli impianti nucleari, ma ancora non sono pronti;
nel 2023 hanno preventivato di fare i lavori per prolungare la vita di 2 loro reattori; le richieste economiche presentate dalle società energetiche le avevo lette e sono stato stratosferiche, molto costose, tra cui mi pare chiedevano la liberatoria dalle spese di gestione di tutte le scorie nucleari del Belgio; quel contratto è stato oggetto di indagine europea (divo io sospetta corruzione/truffa ai danni dello Stato), ma pare passerà:
Temo abbia scambiato “va dove ti porta il cuore” con “va dove ti porto il soldo”.
Scrittori, giornalisti, artisti e categorie similari dovrebbero avere un po’ più ideali e visione futura.
Pare invece che il suo mondo sia solo qui ed ora… e gli altri si fot….no.
Tamaro dall’ alto della sua formazione scientifica, esperta dei temi energia rinnovabile e affini… Un dotto parere suffragato da evidenze e studi scientifici , che altro dire? … Meglio fermarsi qui !
io so solo che se avessi avuto tra le mani l’edizione cartacea del Corriere della Sera, sarebbe volata fuori dalla finestra. Uno dei pezzi più irritanti che mi sia capitato di leggere negli ultimi anni.
Evidentemente qualcuno pensa che si mangi coi panorami, e poi cerca di fare discorso come per dare degli illusi agli altri del “green”.
Senza offesa per nessuno ma gli illusi, mi sembrano piú quelli che pensano che col gasse si possa avere costi energetici competivi col resto del mondo.
A tal proposito, invece di una scrittrice riporto le parole di Jean-Philippe Imparato (Stellantis) “Fare un macchina in Spagna costa 516 euro, farla in Italia costa 1.414 euro. Questo a causa del costo dell’energia”.
Questa volta mi permetto IO di fare un appello a quel magnifico mondo che va dove lo porta il cuore: ragazzi, qua la barca fa acqua. O arriva energia a basso costo o i nostri figli devono emigrare per lavorare, oppure tornare ai campi per mangiare. Perchè da qui a 10-15 anni non resterà niente di industria pesante in Italia.
Fin tanto che ci sono le pensioni dei nonni, possiamo pure stare a leggere libri ed a sognare panorami, ma la pacchia non durerà in eterno.
Attenzione che si sbatte di brutto. E non esiste alternativa realistica alle FER, per una banale questione di tempo. Mentre VOLENDO, si possono installare 10GWp di FV e 3 di EO/anno, non si può fare altrettanto con altre fonti (nucleare in primis).
Altro che la Tuscia e la Sardegna coi panorami, il patrimonio e tutte queste belle CHIACCHIERE.
La TamaRRo evidentemente a Copenhagen non c’è mai stata, altrimenti scoprirebbe che i parchi eolici sono in mare, nel tratto che la separa da Malmö e la Svezia. Si vedono arrivando in aereo, ma una volta in centro non c’è niente, e ci si gode una città vivibilissima, pulita, senza traffico nonostante 700.000 abitanti, piena di verde, parchi, attività sia ricreative che culturali. E con costi non dissimili da Milano, ma con una qualità enormemente superiore.
Ci abbiamo passato una settimana intera qualche anno fa, ed è stato uno di quei (pochi) posti di cui abbiamo detto “bello, e ci potrei pure vivere.”
Ah beh… Se lo dice Susanna Tamaro allora! Non c’è che da crederci, cosa vuoi che ne capiscano migliaia di esperti in giro per il mondo che dicono il contrario
visto che non si sta parlando del sesso degli angeli deve parlare solo chi ha voce in capitolo, chi è del settore o chi ha competenze tecniche in materia
una breve ricerchina svela che la signora ha studiato cinematografia.
e allora mi chiedo, con quale stracaxxo di titolo la signora pontifica su cose di cui palesemente non capisce una fava?
e si che dovrebbe essere la prima cosa che uno controlla prima di dare spazio a gente sui giornali, se no tanto vale che vado dall’ubriacone di paese e gli chiedo lumi sulla geopolitica, tanto la valenza è la stessa.
Ok , il solito benaltrismo di destra. Avere avuto successo con un libretto 30 anni fa non autorizza a parlare di tutto, e soprattutto non dovrebbe garantire immediata diffusione del proprio pensiero. In soldoni: chissenefrega della Tamaro.
Oggi va così, su buona parte di stampa e TV militarizzate dal governicchio, per essere intervistato devi lisciare il pelo al pensiero dei retrogradi e confermarlo
di visione opposta, passa qualcosa ma proprio se ha grandi meriti, come la puntata di Presa-Diretta di domenica prossima sulla transizione energetica e sulle controreazioni 😉
Amen, ero venuto qui per scrivere la stessa cosa. Un libercolo scarso già allora e con cui campa da decenni, una tizia antipatica e totalmente autoreferenziale, era quella che aveva suggerito qualche tempo che che oltre ai classici a scuola si dovrebbero studiare gli autori moderni, come casualmente lei.
Le parole del “premio Nobel per l’acqua” Andrea Rinaldo (ma sicuramente per molti utenti di questo forum è un negazionista):
“Il suo primo ricordo dell’acqua?
«San Barnaba 3074, alluvione del 4 novembre 1966. Il mare sale, sale, sale dentro la nostra casa di Venezia, e non scende mai, 15 ore di panico e disperazione».
Quando vede ripetersi lo stesso evento in Emilia-Romagna che cosa prova?
«Tutto tranne che stupore. È ciò che dobbiamo aspettarci sempre più spesso. Il clima sta cambiando molto rapidamente, noi no. Finirà male. Concentrazione di gas serra e aumento delle temperature sono il problema dei problemi. “Il passato non esiste”, diceva il poeta Biagio Marin. Ciò che abbiamo osservato negli ultimi 80 anni, insegna poco su quello che accadrà in futuro. Le variazioni climatiche sono troppo repentine. Gli scenari dell’Ipcc, il Gruppo intergovernativo dell’Onu sul cambiamento climatico, mostrano che il surriscaldamento del pianeta continuerà a crescere, non riusciremo proprio a fermarlo».
Combattiamo una guerra che è già perduta, è questo che mi sta dicendo?
«Chiedere a 1 miliardo di indiani che non usino il condizionatore o fermare la deforestazione dell’Amazzonia è impossibile, perché il Nord del pianeta non è credibile agli occhi del Sud, dunque gli accordi globali falliranno. Mentre noi due siamo qui a chiacchierare, 800 milioni di africani si preparano a vivere fra 10 anni in città che oggi neppure esistono. E ci aspettiamo che queste megalopoli siano carbon friendly? Andiamo!».”
articolo completo: https://www.corriere.it/cronache/25_marzo_28/andrea-rinaldo-intervista-e2055cb6-d11e-4988-b538-4dbc8ae7cxlk.shtml?refresh_ce
Il Nobel per l’acqua dovrebbe dare un’occhiata alle emissioni pro capite. Un miliardo di indiani non ha mai visto un condizionatore e mai lo vedrà. Peggio ancora le megalopoli africane. Il problema siamo noi ricchi, abbarbicati ai nostri privilegi.
Anni di scempi compiuti con un abusivismo edilizio (specie al sud) e adesso il problema sono le pale eoliche.
ma topo gigio cosa ne pensa?
nessun scoop?
Gli abbiamo mandato le domande, aspettiamo le risposte a breve
Al commento di Andrea G23 che più sotto introduce le mappe di ventosità italiane,
aggiungo dati sul potenziale eolico italiano
== Italia potenziale eolico su terra ==
— 600 GW siti fattore di capacità 25%
— 153 GW siti fattore di capacità 33%
— 6,8 GW sito fattore di capacità 47%
v.tab. 4 di questo studio del 2019:
https://www.researchgate.net/publication/329736422_The_Future_of_European_Onshore_Wind_Energy_Potential_Detailed_Distribution_and_Simulation_of_Advanced_Turbine_Designs
in pratica per l’Italia possiamo assumere il gruppo di siti da 153 GW come potenziale di eolico su terra, perché essendo una selezione di siti più ventosi, più produttivi, garantiscono minore costo dell’energia e minore numero di impianti da installare
per questo sottogruppo, stimano C.F. (capacity factor) medio 33%,
cioè 2920 ore di funzionamento equivalente su 8760 ore annue;
cioè se installiamo 40 GW, otteniamo (40 x 2920 ore)= 117 Tera-Watt-ora annui
per raffronto, il parco eolico su terra attuale installato in Italia vale quasi 13 GW,
con C.F. medio 25%, perché il parco contiene anche turbine vecchie cioè obsolete
== refitting siti attuali su terra == 26 GW invece di 13 GW ==
aggiornando con nuove turbine le installazioni nei sito eolici che già abbiano, il numero di turbine diminuisce e la potenza raddoppia da 13 GW a 26 GW, e anche il C.F. sale
== mix 100% rinnovabili “schizzinosi” cioè con poco eolico su terra ==
per arrivare ad es. a 40 GW totali , mancherebbero solo “pochi” siti su terra nuovi rispetto agli attuali; e aggiungendo altri 30-40 GW di eolico marino, siamo già in grado di fare ottimi mix 100% rinnovabili con FTV, idro, geoterm., biomasse e che necessitino di pochi accumuli… cioè possiamo anche fare un poco gli schizzinosi sul quantitativo di eolico su terra, anche se è un peccato perchè ha costi molto bassi.. e personalmente non mi disturba vedere le turbine, anzi mi garbano, specie le installazioni recenti che vengono disposte meglio negli spazi, con appositi studi in fase di progettazione
== Italia potenziale eolico su mare ==
— 207 GW eolico marino galleggiante
(ps: e alcuni altri GW di eolico marino con fondazioni fisse )
fonte Politecnico di Torino
https://www.acciaierieditalia.com/it/insight/floating-offshore-wind-community-acciaierie-d-italia/
La Tamaro non è buona a scrivere, figurati a parlare…
Ognuno ha io suo prezzo, e qualcuno ha trovato quella della sopracitata.
Qualche mese fa un conoscente ha sostituito la propria Model 3 Performance con una Classe A AMG fornendo motivazioni del tipo:
– non ho mai avuto un’auto a benzina;
– arrivano le cinesi e l’usato elettrico si svaluterà;
– faccio troppi pochi km;
– le batterie vengono smaltite male;
–
Ed alla mie repliche:
– il riscaldamento globale non esiste;
– il futuro è l’idrogeno;
– l’inquinamento non mi tocca;
e cavolate varie.
Morale: il suo prezzo è avere un’attività commerciale nella petrol valley italiana dove se hai un’auto elettrica sei visto come un nemico.
Redazione, potete cortesemente inviare alla gentile signora Tamaro un po’ di “controinformazione”?
https://premium.vaielettrico.it/agrivoltaico-enea-sotto-i-limoni-e-si-mitiga-la-siccita/
https://premium.vaielettrico.it/pomodoro-sotto-lagrivoltaico-piu-resa-e-qualita/
https://premium.vaielettrico.it/elettrico-ei-campi-dalle-mele-al-tavernello-di-caviro/
https://premium.vaielettrico.it/agrivoltaico-virtuoso-106-suolo-agricolo-ue-per-944-gw/
https://premium.vaielettrico.it/lagrivoltaico-piace-finanziati-540-progetti-con-il-pnrr/
Grazie!
Le prossime uscite:
Cannavacciuolo tuona contro l’agrivoltaico: i pomodori non vengono abbastanza rossi
Cristiano Ronaldo critica le pale eoliche: mi deviano le punizioni a mezz’aria
Jerry Calà sul nucleare: Libidine! Per decarbonizzare è una bomba!
=== Mix 100% rinnovabili+ accumuli
sia il 99% degli studiosi indipendenti, che i dati di installazione sul mercato mondiale dice che andiamo per forza (e meno male) verso mix 100% rinnovabili; costano meno di ogni altra opzione e sono più semplici e pulite
alcuni paesi europei come Austria e Daniamrca ci sono già vicini, e altri si aggiungeranno via via
=== simulazioni numeriche
ci sono decine di simulazioni numeriche dettagliate di mix 100% rinnovabili per ogni paese e parte del pianeta; prendono le registrazioni dei dati climatici e dei consumi elettrici degli ultimi 3-5 anni, ora per ora, giorno per giorno, e simulano produzione e consumo di elettricità con un certo mix di rinnovabili e accumuli, volendo simulano anche i dettagli degli scambi di energia tra diverse sottoregioni, e calcolano le opzioni che minimizzano i costi per gli impianti e per ilpotenziamento della rete elettrica
== esempi ==
un paio recenti e forniti di una presentazione leggibile anche da non esperti sono questi (poi chi è esperto si va a leggere la ricerca originale completa):
Universita di Roma – mix 100% rinnovabili Italia 52 euro a KW-h
di cui 8 euro sono dovuti ai costi degli accumuli
https://www.pv-magazine.it/2025/02/17/ricercatori-della-sapienza-costo-dellelettricita-a-52-e-mw-con-solo-rinnovabili-al-2050/
CNR – mix 100% rinnovabili in una Provincia di Italia
https://www.pv-magazine.it/2025/01/30/intervista-ricercatore-cnr-veto-al-fotovoltaico-a-terra-aumenta-costi-di-sistema-del-15-25/
=== riassunto dei concetti basi ===
– elettrificando tutti i servizi, all’Italia serviranno 550-800 TW-h lordi annui di elettricità da rinnovabili
– lordi perché una parte dell’energia servirà per alimentare per la filiera di idrogeno/ammoniaca/metanolo/DME/metano verdi, che disperde una quota dell’energia nelle trasformazioni; questa filiera, insieme al contributo di biomasse/bioenergie, andrà a supportare sia i settori difficili da elettrificare (aerei, navi, industria pesante) che gli accumuli stagionali
=== quanti accumuli giornalieri servono === pochi ==
— all’Italia ne serviranno 100 GW-h in caso di mix ben bilanciato e pianificato, con una buona quota di eolico su terra, oltre che un po’ su mare
— in caso di mix “schizzinosi”e non pianificati (come probabilmente faremo), in cui preferissimo avere poco eolico su terra, e aumentiare di più il FTV, i requisiti degli accumuli giornalieri possono crescere sino a 450 GW-h..
NB: non è tanto:
– 450 GW-h nazionali sono 8 kw-h a testa, e da installare iin buona parte tra qualche anno, non ora; ora nella fase in sui siamo con le quoet di rinnobili, ne basterebbero di meno
– in Italia abbiamo potenziale per sistemi di accumulo a pompaggio idroelettrico sino a 730 GW-h selezionando i siti più economici ( ricerca di RSE); circa 60 GW-h li abbiano già tra costruiti e in costruzione
– 30 milioni di BEV con batteria da 60 KW-h saranno 1800 GW-h di batterie su ruote prodotte, solo per le auto, poi ci sono anche i camion; aggiungere 100-400 GW-h per la rete elettrica non cambia molto
=== quanti accumuli stagionali === pochi
come riserva di energia stagionale, si tratta di sirtetizzare circa (ordine di grandezza) 10 TW-h di metano (o in parte ammoniaca) partendo da Idrogeno verde da prodtto con elettrolizzari; e sovradimensionando gli impianti rinnnovabili e le connessioni tra stati, questo numero tende a carare verso 0 TW-h
10 TW-h non è tanto, su un mix da 800 TWh lordi rinnovabili che alimenti consumi finali netti di circa 600 TWh
anzi è cosi poco che se per assurdo fosse metano fossile, cioè Mix 98% rinnovabile e 2% metano fossile, il conteggio totale delle emissioni clima-alteranti sarebbe quasi identico e già risultato eccellente
considerando che a quel punto il grosso delle emissioni climalateranti residue non sarebbero più la Co2 dei settori energia, trasporti, industria, servizi, abitazioni, ma sarebbero quelle del settore agricolo (emissioni metano di fermentazione e ossidi di azoto), più difficili da comprimere
errata:
52 euro a MW-h (non KW-h)
costo energia del mix 100% rinnovabili completo di accumuli
poi per un mix meno ben bilanciato, si arriva a circa 60-70 euro al MW-h,
vedasi anche il secondo link che ho messo sopra
..niente di incredibile, visto che il “Pun” Spagnolo grazie alle rinnovabili è già intorno a 60, e quello Norvegese sotto a 40
ora in Italia stiamo pagando circa 110 euro al MW-h elettrico (prezzo all’ingrosso medio annuo), che nei mesi di crisi del gas metano diventano 140
nucleare di nuova fabbricazione in occidente è stimato a 170-180 euri al MW-h, senza contare le spese di smantellamento e di gestione delle scorie .. obsoleto
@Athos
La tua opinione, invece, quanto varrebbe?
Pensi che valga di più solo perché sei ottusamente allineato al pensiero unico del blog? Per il resto, stai pur tranquillo che il tuo bagaglio culturale e lavorativo è nettamente inferiore a quello della Tamaro.
Mettiti l’animo in pace!
Primo: ottuso te lo tieni per te.
Secondo: che titolo ha la signora Tamaro per parlare di energia e tutto quello che la circonda?
Potrei ancora capire se parlasse di modi di scrivere, caratteri, tipi di scrittura, impaginazioni, carta, etc etc.
Non pretendo affatto di avere le stesse sue conoscenze, anzi, ma in quanto a temi energetici la sua parola vale quanto quella di chiunque altro NON addetto ai lavori.
Il fare un’intervista del genere ad una scrittrice, equivale a chiedere le previsioni del tempo ad un calciatore.
Ovvero ZERO.
Ora la pianti, per favore. Qui le opinioni si esprimono in modo civile e documentato.
Al Bar Sport 1 vale 1.
Ci sono le opinioni, tutte legittime, e ci sono i fatti supportati dai numeri.
Dire che le pale eoliche fanno schifo è un’opinione: non condivido ma ognuno la pensa come vuole.
Dire che il trasporto aereo e non gli autoveicoli sono il problema è una ST****TA che lo dica Susanna Tamaro o Tobia, perchè i numeri dicono altro.
Eh, si, è vero, qui dentro siamo più di uno (io sicuramente) che dopo aver letto il suo commento la trattiamo con sufficienza, ma non perchè guidiamo auto elettriche…
PS: ho in solaio “Và dove ti porta il cuore” con dedica dell’autrice e non è che adesso vado a buttarlo: mi rammarico soltanto che la disinformazione raggiunga davvero tutti i livelli, è una malinfodemia pandemica.
Senza contare che la maggior parte dei voli sono a livello continentale
non intercontinentale ..
questi tipi di voli sono candidati a breve a essere elettrificati
CATL ha annunciato batterie semi solide per il 2028
con una densità energetica di 500Wh kg
in grado di percorrere 3000 km con un velivolo simil turboelica ..
ATR è avvisata !
a breve ? quanti decenni?
A meno che non si torni ai dirigibili dubito fortemente che sia io che lei saremo in grado di vederle un volo internazionale a batterie.
bha ,
secondo me la tecnologia va più veloce di quello che la gente percepisce
20 anni fa le auto elettriche erano confinate nei magazzini con i muletti con le batterie al piombo
15 anni fa le auto elettriche ricaricavano solo in AC e servivano diverse ore per fare 100 km
10 anni fa già avevano una rete di ricarica veloce privata che permetteva di girare mezza europa e mezza america
5 anni fa in mezz’ora potevi caricare 200 km di autonomia
oggi in mezzora puoi caricare 300 km di autonomia
Dal 2008 al 2020 la densità delle batterie è cresciuta di 8 volte
perché non dovrebbe continuare il trend ?
è stato stimato che per volare servono 400Wh kg
quella densità energetica è stata abbondantemente superata
in campo militare e aereospaziale
dove si dice si siano raggiunti gli 800Wh kg
prima o poi guerre permettendo e obsolescenza per quegli impieghi ;
arriveranno anche nelle applicazioni civili
quanto tempo non lo so ,dipenderà dalla situazione geopolitica mondiale
purtroppo sono finiti i tempi in cui l’industria militare attingeva da quella civile in un clima di distensione post crollo muro di Berlino ,
ora certe tecnologie , sono di nuovo considerate strategiche e spesso sotto embargo
confidiamo in una nuova primavera per riprendere il cammino evolutivo della specie umana
o nella magnanimità Cinese ,
di continuare a svilupparle a costi accettabili per tutto il globo in cambio di formaggio che Trump non vuole più comprare perché il suo amico Briatore ha detto che il pecorino sardo è troppo salato per colpa delle pale eoliche e del fotovoltaico
conclusione semiseria in un mondo pervaso dal morbo dell’idiozia dove
informazioni vere che sembrano false
e informazioni false che sembrano vere
Essere una scrittrice di successo non vuol dire conoscere l’intero scibile umano. È impossibile conoscerlo tutto!!!
Pertanto, molti esponenti umanisti potrebbero dire baggianate su argomenti di cui con ogni probabilità non ne sanno nulla o quasi.
In pratica, le opinioni sono legittime e nel momento in cui le esprimi publicante devi essere pronto al confronto e alla possibilità di esserti sbagliato. Cosa altamente probabile nel caso della Tamaro.
A me più che scettica sull’auto elettrica (di cui ha parlato in termini positivi) pare scettica sul fatto che tra 10 anni possano sussistere le condizioni per una sua adozione di massa.
Mi sembra che il suo ragionamento sia piuttosto che imporre (imporre, non adottare o incentivare) una tecnologia che potrebbe vedere le condizioni favorevoli alla sua adozione di massa ben oltre i 10 anni o addirittura mai, concentrarsi prima su quello che potremmo cambiare adesso.
Ma chi ha un minimo di dubbio ha un approccio benaltrista e rassegnato, sono smontabili e poco credibili solo le tesi contro, mai quelle a favore. Poi credo/spero anch’io tra dieci anni la tecnologia possa essere matura per un’adozione più ad ampio spettro ma la realtà è che possiamo aiutarci coi dati ma la sfera magica non l’ha nessuno
VE: come possiamo fare click oggi 🤷♂️?
ma si, prendiamo quello che ha detto susanna tamaro (intervista = risposte a domande precise o sua lettera al quotidiano? mah..) così la nostra truppa IMPENNA!!
difatti non ci sono MAI più di 10 commenti ai vari armaroli abbotto e canterini vari: ci sarà un perché..
per il resto, perfettamente d’accordo col giudizio di Tobia.
Si possono anche frequentare altri siti, se questo viene ritenuto così scadente, non ci offendiamo.
“non ci sono MAI più di 10 commenti ai vari armaroli abbotto e canterini vari: ci sarà un perché..” ed è surreale che non ci si arrivi.
Se io scrivo che 1 + 1 fa 2, chi dovrebbe commentarmi?
Se scrivo che 1 + 1 fa 3, invece?
C’è bisogno di spiegarlo? Siamo a questo livello?
Và dove ti porta il credo, cristiano.
Le rinnovabili sono necessarie, anzi obbligatorie per centrare l’obiettivo della decarbonizzazione. E per rinnovabili non intendo solo fotovoltaico ed eolico, ma tutte le fonti (biomassa, idroelettrico, geotermico, ecc.). Però la cecità con la quale alcuni, ingenuamente e più o meno in buona fede, pensano di poter mandare avanti una nazione intera è ridicolo. Qualcuno nei commenti citava la possibilità di rimpiazzare i voli a corto raggio con l’alta velocità ferroviaria. Sono assolutamente d’accordo, ma scordatevi di mandare avanti i frecciarossa le rinnovabili. Davvero pensare di poter mandare avanti l’industria, le ferrovie e tutto ciò di cui una nazione ha bisogno con rinnovabili e accumulo? Qualcuno si è mai chiesto di quanta capacità accumulativa avremmo bisogno per tutto questo? Studi dicono che per le batterie servirebbe la produzione mondiale di litio di 7 anni. Solo per l’Italia. Ma non disperate, la soluzione esiste. Inizia con N e finisce con ucleare.
Le tue opinioni valgono quanto quelle della Tamaro, ovvero zero.
Fortunatamente, persone con un bagaglio culturale e lavorativo nel settore, hanno già da tempo affermato il contrario.
Mi piacerebbe chiederti qual è il tuo titolo di studio.
A che pro?
Non sono in discussione le mie idee.
Alessandro per le cose da terrapiattista nuculare che hai scritto, non puoi essere un ingegnere
..un ingegnere non dico sa costruire qualcosa, troppa grazia, ma almeno usare google per documentarsi e scremare le informazioni, invece di bersi e ripetere la disinformazione da livello facebook e youtube
“…ingenuamente e più o meno in buona fede..”
già già, Terna che dice che si può elettrificare tutto e i conti già pubblicati n-mila volte sul 100% rinnovabili
son tutti in mala fede
invece il nucleare….uuuuh….
Spero davvero che voi del “si può fare tutto con le sole rinnovabili” abbiate ragione. Spero che riusciremo a mandare avanti una nazione come la nostra a rinnovabili e accumulatori. Avendo però una laurea in ingegneria energetica e nucleare penso di poter esprimere la opinione senza dover necessariamente leggere commenti pregni di superiorità quale il tuo. Spesso ho l’impressione che le persone parlino a sentimento invece che basandosi conoscenza, dati e fatti.
il tuo primo commento postato qui sopra sembra a sentimento e sprezzante, ma ripropone vecchie e trite bufale, altro che dati e fatti
che si va verso 100% rinnovabili non lo diciano “noi”, ma gli studi scientifici ed economici; costano meno e hanno meno esternalità
questo è un articolo un po’ difficile su Nature
https://www.nature.com/articles/s41467-023-44232-9
ma basta già questa sua figura, studia 9 scenari futuri energetici, 7 su 9 al 2050 sono 100% rinnovabili
https://www.nature.com/articles/s41467-023-44232-9/figures/1
=== mix 100% rinnovabili – RTE Francia ===
il gestore di rete Francese nel 2021 aveva studiato scenari futuri energetici per la Francia, i costi ipotizzati sono oggi obsoleti, però faccio notare che 3 su 6 erano 100% rinnovabili
vedi pag. 17 di 64 del loro documento PDF:
https://assets.rte-france.com/prod/public/2022-01/Energy%20pathways%202050_Key%20results.pdf
Terna, RTE Francia, Nature, e un numero infinito di altre fonti autorevoli, sono tutti “ingenui” “ridicoli”
oppure (più probabile) è la trollaggine nuculare che si sparge dai canali pubblicitari organizzati che crea una setta di fanatici terrapiattisti sedicenti espertoni?
Mi sa che sei tu ad avere i paraocchi come i cavalli.
Se tutti i paesi del mondo puntassero a produrre l’elettricità (30-40% del proprio fabbisogno) di cui parli con il nucleare ci ritroveremo tra max 30-50 anni con le centrali spente per mancanza di combustibile fissile (di uranio ce ne max 80 anni se NON AUMENTANO le centrali che ci sono oggi). Saremo cornuti e mazziati, visto che ci troveremo con fior di milioni spesi per costruire e far funzionare le centrali, fior di milioni da spendere per bonificarle e fior di milioni da spendere in rinnovabili perché non li avremo spesi oggi.
Hai una bella lungimiranza.
D’altra parte una qualunque centrale nucleare richiede minimo dai 5 ai 10 anni fino ai 20 30 anni prima che entri a regime. Peccato che l’elettricità da fonti non fossili ci serviva ieri. La via più rapida è costituita dalle FER ovvero fotovoltaico ed eolico in primis (che possono produrre già in 6 12 mesi (se gli oppositori non mettono i bastoni tra le ruote ma soprattutto con investimenti inferiori rispetto al nucleare) e l’idroelettrico (ristrutturazione di centrali esistenti e nuovi bacini di pompaggio che usino acqua dolce e di mare che sfrutterebbero il surplus di eolico e fotovoltaico nelle ore di massima produzione e basso consumo (ho letto un articolo su quest’argomento).
Ultimo punto lo stesso ex AD di Enel e ingegnere nucleare (quindi non un politico a digiuno della materia) in un’intervista ha espresso la sua opinione non reputando il nucleare una strada percorribile. Ha semplicemente ammesso che siamo già fuori tempo massimo.
C’è da tenere conto una cosa, in Italia la popolazione è destinata a decrescere e questo significa che avremo meno consumi. Tra ottimizzazioni (risparmio energetico) e decrescita l’obiettivo di soddisfare le necessità energetica del paese con le sole FER è praticamente fattibile. Persino per muoverci con le BEV.
dare un’occhiatina qui
ci sono paesi con poca popolazione che ESPORTANO energia rinnovabile oltre a coprire l’itero loro fabbisogno
https://www.energy-charts.info/charts/renewable_share_map/chart.htm?l=it&c=DE&interval=year
ok in Portogallo è finita la crisi del vento
e dall’Italia “stranamente” non arrivano più dati
ma pagare quasi la metà la bolletta elettrica nei paesi a forte investimento rinnovabile , forse un motivo c’è …
https://www.energy-charts.info/charts/price_average_map/chart.htm?l=it&c=DE&interval=year&year=2024
una famiglia italiana di 3 persone consuma mediamente 8kWh di energia al giorno
se tutti gli utenti avessero una batteria in casa per supplire al fabisogno giornaliero diciamo di 10kWh
non prelevando dalla rete
la potenza dalla rete mediamente impegnata per caricare la suddetta batteria sarebbe solo di 420W continui
il futuro è l’aumento delle fonti rinnovabili a buon mercato
manca ancora all’appello il geotermico , il moto ondoso,il biogas -biomasse,
e una pianificazione sempre più precisa dell’idroelettrico che diverrà una delle fonti primarie anche di accumulo a cui verranno affiancati i powerwall intelligenti degli utenti che verranno caricati , nei picchi di produzione non consumati delle rinnovabili
oggi una batteria di accumulo Litio ferro Fosfato cda 15kWh costa meno di 2000 eur
non è fantascienza ,
la virtual power plant Tesla ha iniziato la sperimentazione operativa già nel 2022
oggi con il crollo dei prezzi delle batterie chimiche e i nuovi materiali , danno al settore un futuro certo
e a basso costo rispetto a qualsiasi Nuculare
oltre che posti di lavoro superiore di diversi ordini di grandezza rispetto al nuculare
SE , si attiverà come la logica impone,
la famosa economia circolare ..
impossibile da applicare al fossile e al nuculare
..qui vedo 15 KW-h (in sistema modulare impilabile)
a 1180 euro + 330 euro di spedizione
https://www.alibaba.com/product-detail/Big-Capacity-15kWh-Stackable-Lifepo4-Battery_1601187268688.html?spm=a2700.galleryofferlist.normal_offer.d_price.484a13a0hd9i3
Oh ottimo! Vista la tua laurea, anzi due! allora puoi spiegarci perchè serve per forza un baseload nucleare, producendo ovviamente link e articoli e non dicendolo così in un commento, come facciamo noi banalotti privi di titoli adeguati?
Ad esempio REN21, in studio ormai di 7 anni fa (fonte: https://www.ren21.net/gsr-2017/pages/highlights/highlights/ ) mostra che si può evitare il baseload nucleare e fare tutto con rinnovabili e accumuli, cito:
” The myth that fossil and nuclear power are needed to provide “baseload” electricity supply when the sun isn’t shining or the wind isn’t blowing has been shown to be false.”
E ci sono altri studi in giro. Ne contesti quindi la validità? Potresti dettagliare?
Citi lo “studio”, per favore. A me sembra una boiata pazzesca.
“Qualcuno si è mai chiesto di quanta capacità accumulativa avremmo bisogno per tutto questo?” pare di sì.
Alessandro, se lei è un ingegnere nucleare, pubblichi il link al suo profilo linkedin. E abbia il coraggio di sostenere le sue idee professionalmente.
Di leoni da tastiera (e di disinformatori) ne abbiamo anche troppi.
Proviamo a vedere chi bluffa, ok?
chiunque oggi può parlare di materie scientifiche a caz..
pardon a membro di segugio
(la scrittrice in questione è famosa per libri a sfondo sentimentale)
chiedere pareri e consigli a gente così su auto elettriche e cambiamento climatico ..
è come se per affrontare una pandemia ci affidassimo a uno sciamano del borneo
molto romantico..
per quanto a efficacia ..
Eccoci qua!
Ancora una volta (come SEMPRE accade in questo simpatico blog, frequentato da innumerevoli “gigli di campo”) mi tocca vedere il “non allineato” di turno messo volgarmente alla berlina per le sue tesi liberamente espresse e vigliaccamente attaccato in branco, senza rispetto, né moderazione da parte chi chi dovrebbe.
Peccato che stavolta siete andati frontalmente a sbattere contro la signora Tamaro, una finissima intellettuale (peraltro di sinistra) non sarebbe comunque degna di parlare perché non sposa il vostro pensiero unico.
Faccio sommessamente notare (ove mai queste righe superino la puntuale censura del signor Degli Esposti) che la signora Tamaro, da un pulpito ben più elevato del mio, ha espresso quello che io vado dicendo da tempo e di cui sono sempre più convinto, malgrado i vostri improperi e la vostra sufficienza intellettuale con la quale trattate SEMPRE i non allineati.
In sintesi:
1) Ad oggi, la BEV è ancora un oggetto destinato ai benestanti, ossia ai soli in grado di poter creare intorno all’auto il cosiddetto “ecosistema” di cui spesso cianciate.
Senza detto ecosistema, la BEV è antieconomica e, pertanto, insostenibile per i più.
2) Ad oggi, il supporto logistico alla mobilità elettrica da parte di concessionarie, dei tecnici, dei meccatronici e chi più ne ha più ne metta, è praticamente NULLO e SCANDALOSTAMENTE CARENTE riguardo a competenze e infrastrutture.
3) L’AGRIVOLTAICO e le PALE EOLICHE non sono altro che degli OSCENI SCEMPI al paesaggio più bello del mondo, cinicamente perpetrati da una nuova generazione di imprenditori senza scrupoli ammantati di verde che, devastando il paesaggio, fanno palate di soldi tra i gridolini di ammirazione della casta eco-radical-chic, la cui visione non va mai al di là della propria sciarpa di cachemire.
Buona continuazione!
Io direi che sarebbe meglio parlare di quello che si conosce, oppure mi posso documentare ed eventualmente dire qualcosa. Anche tacere è un opzione. Dire che è meglio questo o quell’altro, senza una base scientifica, ci si espone alla critica facile.
I tuoi 3 punti
1) molto discutibile.
2) come per tutte le nuove tecnologie, ma non per colpa della tecnologia.
3) stendiamo un velo pietoso.
Quando leggo news di questo tenore (ma intendiamoci: qiesta anche quando l’ho letta sul Corriere) sento dentro la mia testa la vociona di Germano Mosconi nel suo famoso commento “Che notizia! Ma come l’ha messa dentro bene!” Che vi invito, con molta cautela, ad andare a cercarvi su YouTube. 🤣🤣🤣🤣
Anche a me è venuto in mente il compianto Mosconi io🤣🤣🤣
Credo che basti un minimo di logica e di onestà intellettuale, per riuscire a dire una cosa sensata in materia, cosa che la signora Tamaro ha dimostrato di essere priva di entrambe.
Limitandomi al consumo di suolo, al ripristino ambientale successivo, una pala eolica la posso sostituire all’infinito riciclando i materiali. Se proprio, il ripristino ambientale è piuttosto semplice, economico e veloce.
Idem per il fotovoltaico, e proprio il fatto di non avere più colture intensive, per lunghi periodi, il terreno ne trarrà vantaggio. Come per l’eolico, rinnovando i pannelli, la centrale può diventare eterna. Stesso discorso per il ripristino ambientale.
Tutte le centrali a combustibile fossile, petrolio, gas o uranio, al contrario, hanno grossi problemi di ripristino ambientale e di costi, oltre all’inquinamento generato.
Effettivamente ci sono “ben altre” firme di inquinamento, come per esempio gli allevamenti intensivi.
Ma figuriamoci se qui troviamo qualcuno pronto a rinunciare alla fettina di vitello o al petto di pollo della LIDL.
Qui dove, scusi. A casa di Susanna Tamaro, a casa sua? A casa nostra?
Chi non sentiva la necessità di una ragionamento riguardo l’elettrico da parte di Susanna alzi la mano!
Diciamo subito che se avessimo un governo di onesti il problema non esisterebbe, purtroppo la.maggior parte sono degli inetti, venduti ed incapaci che quello che dice Susanna è vero!
uno ne ha scritto che abbia venduto bene ( infatti tutti ricordano solo quello). Il suo editore/agente le avrá suggerito questo modo becero per ricordare al pubblico che esiste prima di terminare il prossimo “Ragiona con il cu….”
IL bello è che nella testa di tantissime persone queste pale e pannelli son li solo a dar fastidio e nulla producono, non fan fumo non fan puzza e saranno solo da smaltire in mezzo al mare. Sarebbe meglio un migliaio di centrali nucleari che ci renderebbero ricchi intanto le scorie in pochi bidoni le metti.
Spero che Susanna Tamaro legga Vaielettrico, magari potrebbe spiegare quali dati ha utilizzato per le sue affermazioni. Ad esempio non è chiaro perché la responsabilità delle emissioni sia soprattutto degli aerei: “… non si fa mai menzione dell’ormai affollatissimo cielo in cui milioni di aerei…”.
I dati IEA riportano dei dati diversi, le emissioni di CO2 del trasporto su strada non sono affatto“trascurabili”.
La distribuzione percentuale, secondo l’ IEA, è la seguente:
GLOBAL CO2 EMISSIONS FROM TRANSPORT BY SUB-SECTOR, 2021 (1
• Road: 76,6%
• Shipping: 11%
• Aviation: 9.3
• Altro
E’ vero, invece, che i dati delle emissioni unitarie di CO2 sono distribuite in modo diverso.
CARBON FOOTPRINT OF TRAVEL PER KILOMETER, 2022 2)
[grams of CO2 eq. per passenger km]
• Domestic flight: 246
• Diesel car: 171
• Petrol car: 170
• Bus average: 97
• Plug-in hybrid car: 68
• Electric car: 47
• Ferry: 19
• Eurostar (London-Paris): 4
In ogni caso, le automobili a gasolio e benzina non sono esenti da responsabilità.
A proposito dell’ inutilità di installare impianti eolici in Italia i dati dell’università di Genova 3) dimostrano che la velocità media annuale del vento, di alcune zone costiere di Puglia, Sicilia e Sardegna, non è molto diversa da quella della Danimarca.
La mappa riportata è conservativa, riporta i dati a 25 m di altezza. Ad altezze superiori la velocità del vento è molto più alta, quindi è possibile produrre ancora più energia.
Anche la frase: “… l’Italia (ndr ormai) ormai privo di vento e custode di un patrimonio di bellezza…” non è particolarmente chiara, infatti a 30km dalla costa un generatore eolico è praticamente invisibile, a causa della curvatura della terra. E’ vero, alcune regioni bloccano la realizzazione di impianti in mare aperto, probabilmente perchè pensano … che la terra sia piatta.
1) https://www.iea.org/data-and-statistics/charts/global-co2-emissions-from-transport-by-sub-sector-in-the-net-zero-scenario-2000-2030
2) https://ourworldindata.org/grapher/carbon-footprint-travel-mode
3) http://www.consulente-energia.com/eolico-velocita-media-vento-italia-mappe-ventosita-italiana-metri-montagna-collina-pianura-mare-quali-sono-zone-piu-ventose-eolica.html
Come si può nel 2025 essere così ciechi di fronte alla crisi climatica? È scandaloso che si minimizzi l’importanza delle auto elettriche e delle rinnovabili, bollandole come inutili, mentre il pianeta soffoca! Gli aerei inquinano, certo, ma ignorare i benefici delle tecnologie pulite è da irresponsabili. Basta con questo scetticismo retrogrado, serve azione concreta, non parole vuote! Che delusione da una voce che dovrebbe ispirare!
Ma no sarebbe giunto il momento di smetterla di fare da cassa di risonanza di tutti quelli che sono critici a prescindere dell’elettrico. Adesso una Signora Nessuno, senza qualifiche ne background culturale in materia (diploma magistrale e scuola del cinema) solo perché è una intellettuale e può scrivere ed avere visibilità su una testata giornalistica… le si da l’occasione di pontificare sull’elettrico. Ma basta, di analfabeti culturali ne abbiamo già abbastanza negli scranni in parlamento…
Avevo già scarsa considerazione di questa scrittrice dopo aver letto il suo “capolavoro” anni fa. Ora proprio non vedo nulla altro in lei oltre un banalissimo qualunquismo da 4 soldi.
Il ragionamento corretto dovrebbe essere l’opposto, osssia: tutto fa brodo. Trasporti, agricoltura, riscaldamenti.. più migliora la tecnologia, più il pianeta e l’uomo ringraziano. Non è un cambiamento che si fa dal giorno alla notte, ma tutto è possibile. Guardate solo a quanto sta facendo la Cina… non è una utopia.
Se Susanna Tamaro esprime le sue opinioni posso democraticamente commentare che è piuttosto mal informata un po’ su tutte le sue espressioni qui ricordate;
I voli (ed il traffico marittimo).sono sicuramente da rendere più ecologici possibile (e non solo col SAF) ma il normale traffico veicolare è deleterio..solo in Italia causa 60000 morti all’ anno e se Susanna sta ogni giorno nelle città inquinate scopre presto “dove ti porta il cuore” infartuato.
Pale eoliche e distese di pannelli FV sicuramente brutti in molti contesti italiani..ma tra le tante brutture industriali (anche abbandonate) si può certamente fare installazione di impianti che non impattano ulteriore suolo..e sfruttare tutti i tetti di capannoni, parcheggi e stalle.
Per le pale eoliche (a parte che hanno trovato diversi modi per riutilizzare i materiali compositi di cui sono composte le pale) basta considerare che in 8000km di coste mettere impianti off-shore anche se più costosi può essere comunque un buon affare per l’ ambiente e per la produzione…i nuovi modelli girano anche con venti meno intensi…e comunque con l’ integrazione delle reti europee e con collegamenti con nord Africa ed altri paesi “amici” (recenti contratti stipulati) si possono sfruttare le zone con produzione più elevata quando altre zone hanno cali di vento.
Comunque…non credo che in materia energetica la signora Tamaro abbia un gran seguito… non mi preoccupo.
Capito? In Danimarca c’è vento ma soprattutto è un posto di merda, quindi ci si possono mettere tutti i pali diritti che si vuole, mica come da noi che siamo gli unici investiti della Bellezza da Dio in persona e quindi abbiamo ogni diritto di fare quello che ci pare.
Questi sono i ragionamenti (marcissimi) di una buona fetta della popolazione, purtroppo.
Beh. Il monumento più famoso che hanno è la sirenetta, il che è tutto dire.
Il cuore mi porta ad avere 2 auto elettriche pensando ai miei figli.
Riccardo
Ma come si può pensare di essere ecologisti sono avendo un auto elettrica?Assurdo.
Se pensavi ai tuoi figli per davvero rinunciavi alla mobilità privata a favore di bus, treni ecc
Ogni auto elettrica in più sono 2 o 3 tonnellate di CO2 in meno all’anno, per non parlare dei fumi di scarico evitati. Passare all’elettrico ha un impatto ambientale positivo ed è senz’altro positivo anche per il nostro futuro.
Immagino che sia qualche fai tu (andare in bus) visto che non hai BEV…vero DanieleR ??
Certo,
invece di avere due auto in famiglia, ne abbiamo 1 e usiamo i mezzi pubblici.
Praticamente non userei mai l’auto se non fossi costretto, per quanto la guida mi piaccia 🙂
👍 giusto! Quando si può..si deve oramai 😔
Speriamo che piano piano si riesca a rimediare…
L’ inquinamento tossico ed i cambiamenti climatico devastanti stanno diventando un enorme problema (io sono in “allerta arancione” oggi e pure parenti a Madrid sono in “allerta rossa” x rischio idraulico!
Bravo, è proprio quel “se non fossi corretto” a fare da discriminante.
Non fare ti tutta un’erba un fascio.
Abitassi in città, potrei anche non avere la patente.
Abitando in provincia, l’uso dell’auto è obbligatorio vista la qualità del servizio pubblico.
A meno di farsi 25km A/R per recarsi al lavoro, per fare la spesa, etc etc. Con qualsiasi evento meteorologico sia in atto.
Quindi, visto che l’auto è indispensabile in molte condizioni, meglio EV che ICE.
Ogni tanto farebbe bene pensare che non tutti sono nella nostra condizione.
Non ha scritto “solo”. Intanto ha iniziato con le due auto elettriche, il resto si fa con il tempo, avendo intenzione di farlo.
@DanieleR
Immagino che non hai figli o sei senza auto.
Immagino anche che sei presente su tutti i forum e blog della mobilità termica, aerea, del riscaldamento a gas/metano per sostenere la tua idea, non solo su vaielettrico.
No assolutamente no.
Non sostengo alcuna tesi da nessuna parte. E nemmeno qui.
Semplicemente non condivido il collegamento auto elettrica = ecologismo. Per tutto il resto non ho nulla contro l’auto elettrica.
Infatti, il veicolo che uso di più è la bicicletta, uso spesso treno e pullman, ma non arrivano ovunque.
Assurdo purtroppo è il commento di Daniele vista la situazione del trasporto pubblico in Italia.
Certo se lui riesce ad andare dove vuole senza automobile meglio per lui, ma penso possibile per pochi.
Bah sarà come dite voi, ma mio nonno la patente non l’aveva.
Aveva 7 figli e faceva la spesa con la bici. E all’epoca credo che i mezzi pubblici manco esistevano.
Ma non mi pare che abbia fatto mancare qualcosa alla sua famiglia.
Se uno mi dice che l’auto è più comoda ok, ma per il resto.. Il problema ambientale è che siamo passati da un auto ogni due famiglie a 1 auto per ogni componente della famiglia. Altro che auto elettriche..
Gli investimenti vanno fatti nelle infrastrutture e nei mezzi pubblici.. Altro che auto (a prescindere che siano EV o ICE). Per dire(parlando di mezzi pubblici) , lo sapete il costo assurdo dei taxi in Italia è un eccezione? Nel resto del mondo sono molto più a buon mercato.
Il mezzo pubblico non è solo il treno il bus e la metro..
Immagino che suo nonno non si alzasse alle 2 di notte a via, pedalare per per 25km per recarsi al lavoro.
Non andava nemmeno a fare un giretto fuori porta la domenica, vero?
In caso di malore improvviso?
Eh sì, proprio vero, si stava meglio quando si stava peggio.
Anche io ho un auto elettrica, ma ho anche cambiato tutti gli elettrodomestici con i medesimi più efficienti, lampadine led, clima con pompa di calore, caldaia a condensazione…
Altro modo per essere meno spreconi.
@Athos non so a che ora si alzava ma sicuramente presto visto che faceva due lavori. La gita fuori porta con tutti quei figli la vedo dura ma i treni già all’epoca ti portavano in località turistiche facilmente. Erano i tempi in cui gli hotel si trovavano leggendo il giornale per dire e si mandavano i figli alla colonia estiva. Malore improvviso.. All’epoca il medico di famiglia era davvero un medico.. E immagino che le ambulanze siano sempre esistite im caso di emergenza. Chiaramente si sta meglio ora, io due generazioni dopo faccio in paragone alla sua una vita che dire comoda è poco. Però è evidente che non è sostenibile a lungo termine. Ribadisco auto è comodissima e piacevole ma dire necessaria per vivere no.
Il treno, giusto.
Grazie, appena faranno una linea che passi vicino a casa mia potrò vendere le mie auto, promesso.
Fino ad allora, l’auto, per lo meno dalle mie parti, è necessaria ed insostituibile.
Piaccia o meno.
Per cui, meglio EV che ICE.
Spero sia un post ironico
Interessante. A quando anche gli altrettanti interessanti pareri di Solange o del Mago Alef? Già che ci siamo…
A Milano dicono Ofellee fa El ti mestee.
Se sei un pasticciere , sai parlare del tuo mestiere Per altri argomenti cerca di documentarti un po’ , ne abbiamo piene le scatole di tuttologi .
Non mi sembra che la Tamaro sia una uno scienziato, può certo dare la sua opinione, ma certo non una opinione autorevole..intanto , giusto per sottolineare alcune sciocchezze in Spagna si paga l’energia meno della metà che in Italia è la Spagna non ha centrali nucleari, ha oltre il 50 % quasi 60 di energia da fonti rinnovabili. Intanto il nostro governo invece frena sulle rinnovabili.
La Spagna oltre alle molte rinnovabili ha anche il nucleare, 7 reattori, può facilmente documentarsi in rete.
Che producono il 20% del fabbisogno.
Il programma è spegnere tutto il nucleare entro il 2030 mi pare.
In media è il 20% ma di notte è considerevolmente maggiore. Perché l’intermittenza è il kimite più grosso delle rinkkvabili. Poi di giorno comprano l’energia nucleare dalla Francia. Come noi del resto. Ma poi si può sempre fare come la Germania, che ha spento le centrali nucleari e ha riacceso gli impianti a carbone, quella sì che è una scelta intelligente. Comunque la risposta precedente era volta a far notare gli errori del commento nel quale si sostiene che la Spagna non ha centrali nucleari.
La mia era per completare le info, giustamente.
Non ho approfondito numeri e percentuali.
Però la direzione della Spagna è decisa. Si va verso investimenti già approvati, e produzioni 100% rinnovabili, ma con dismissione dei fossili graduale.
Non direi, perchè Germania aumentando le rinnovabili sta ovviamente SIA togliendo il nucelare CHE togliendo il carbone
2019
– 71 TW-h nucleare
– 155 TW-h carbone e lignite
2022
– 33 TW-h nucleare
– 161 TW-h carbone + lignite
2024
– 0 nucleare
– 94 TW-h carbone e lignite
https://energy-charts.info/charts/energy/chart.htm?l=it&c=DE&interval=year&year=2019
https://energy-charts.info/charts/energy/chart.htm?l=it&c=DE&interval=year&year=2024
solo nel 2022 è stato momentaneamente aumentato il carbone (in tutta europa, non solo in Germania) e poi subito ridimensionato, ma per arginare l’emergenza energetica europea dovuta al venir meno contemporaneo e rapido di metà del parco centrali atomiche francesi, con la Francia che si è trovata un ammanco annuale di produzione di circa 100 TW-h nel 2022 e altri nel 2023, e doveva importare energia ad ogni prezzo per non avere black-out, così ha fattò impennare i prezzi anche da noi, per chi si ricorda quell’estate del 2022
LA MADRE DI TUTTE LE INTERMITTENZE ( massiccia per 8 mesi circa) e dei picchi di prezzo è stata l’energia atomica..
PS: Francia è tuttora importatore di energia (rinnovabile e a prezzo stracciato) dalla Spagna
PS: noi Italia importiamo energia di ogni tipo, idroelettrico, nucleare e altro, soprattutto da Svizzera e Francia
PS: per quel che capisco, nel 2022 non è fisicamente mancato il metano, gli stoccaggi sono stati riempiti lo stesso, nonostante i 100 TW-h di ammanco energetico dalla produzione francese
però i prezzi energia alle stelle dati da questa emergenza francese (che ha ulteriormente raddoppiato i prezzi, già prima aumentati per la crisi russa) hanno permesso di fare speculazioni, come appunto giustificare e retribuire ad alto prezzo (allineato al prezzo di speculazione che c’era sul metano) l’immissione (temporanea) in commercio di più carbone, Italia compresa che ha approfittato per rimandare le ultime dismissioni delle centrali a carbone residue
No, se è media, è media, punto.
Ovviamente di notte sarà maggiore perché il FV non produce, ma di giorno sarà minore.
È semplice matematica
E vorrò vedere come gestiranno il nucleare, quando le Fer saranno così tante da erodere quella percentuale
Perché il grosso limite del nucleare è che non modula affatto.
Preparo i popcorn…
SPAGNA dimette centrali nucleari
SVIZZERA dismette; BELGIO vorebbe dimettere
centrali nucleari spagnole residue (mi pare un’altra ha già chiuso gli anni scorsi) sono 5, con 7 reattori; nel 2019 ed è stato deciso che verranno dimesse, iniziando dal 2027
NB: leggo che sono state le stesse società energetiche che le gestiscono a chiederlo, perché sarebbe stato antieconomico fare i lavori per prolungarne l’attività o per ricostruirle nuove
penso che lo Stato Spagnolo non è disposto a sussidiarle pesantemente come in Francia e Inghilterra, dove almeno hanno la motivazione a spendere di sorreggere le sinergie con il nucleare per armamenti e sommergibili
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in Spagna la media delle rinnovabili ha già ora un costo totale di installazione e gestione stimabile poco o molto sotto a 40 euri a MW-h; e il prezzo marginale di sola gestione è di pochi euri a MW-h;
e stanno anche progettando molti nuovi accumuli idroelettrici
aggiungendo al loro mix energia rinnovabili (al momento quasi 60%, in crescita rapida) il costo dell’energia da nuculare già installato e dalla quota di metano, nel 2024 sono arrivati a una media del loro “pun” di circa 60 euri a MW-h
il costo di sola gestione delle centrali nucelari già installate, in europa sembra essere tra 50 e 70 euri al MW-h, visto che EDF ha di recente fatto alzare la tariffa minima accettabile a 70 euri per coprire le spese di gestione e manutenzione; a dispetto di valori teorici dichiarati dai costruttori un poco più bassi
e il costo totale in caso di nuova costruzione, contando anche le spese di installazione, sale a 170-180 euri al MW-h
chiaro che allora in Spagna se con le rinnovabili viaggiano a un costo di 40 o meno, non solo non fanno nuove centrali con costo 170, ma persino chiudono quelle vecchie con costo 50-70, anzi costo sopra 100 considerando una ipotetica manutenzione straordinaria, che infatti si decide di non fare e le chiudono
in Belgio nel 2023 avevano preventivato di fare i lavori per prolungare la vita di 2 loro reattori, ma le richieste economiche presentate dalle società energetiche è stato stratosferico e mi pare tutt’ora oggetti di indagine europea
=== Svizzera pure ha deliberato dismissione
e sono messi bene, ho visto i piani che hanno già fatto per arrivare velocemente a 100% rinnovabili, aiutati da molto idroelettrico, come per l’Austria
=== Belgio pure vorrebbe dismettere
anche in Belgio hanno deciso di dismettere gli impianti nucleari, ma ancora non sono pronti;
nel 2023 hanno preventivato di fare i lavori per prolungare la vita di 2 loro reattori; le richieste economiche presentate dalle società energetiche le avevo lette e sono stato stratosferiche, molto costose, tra cui mi pare chiedevano la liberatoria dalle spese di gestione di tutte le scorie nucleari del Belgio; quel contratto è stato oggetto di indagine europea (divo io sospetta corruzione/truffa ai danni dello Stato), ma pare passerà:
https://finanza.repubblica.it/News/2025/02/21/nucleare_ok_ue_a_misura_belgio_per_prolungare_la_vita_di_due_reattori-121/
Se lo dice lei….
Temo abbia scambiato “va dove ti porta il cuore” con “va dove ti porto il soldo”.
Scrittori, giornalisti, artisti e categorie similari dovrebbero avere un po’ più ideali e visione futura.
Pare invece che il suo mondo sia solo qui ed ora… e gli altri si fot….no.
Tamaro dall’ alto della sua formazione scientifica, esperta dei temi energia rinnovabile e affini… Un dotto parere suffragato da evidenze e studi scientifici , che altro dire? … Meglio fermarsi qui !
io so solo che se avessi avuto tra le mani l’edizione cartacea del Corriere della Sera, sarebbe volata fuori dalla finestra. Uno dei pezzi più irritanti che mi sia capitato di leggere negli ultimi anni.
Evidentemente qualcuno pensa che si mangi coi panorami, e poi cerca di fare discorso come per dare degli illusi agli altri del “green”.
Senza offesa per nessuno ma gli illusi, mi sembrano piú quelli che pensano che col gasse si possa avere costi energetici competivi col resto del mondo.
A tal proposito, invece di una scrittrice riporto le parole di Jean-Philippe Imparato (Stellantis) “Fare un macchina in Spagna costa 516 euro, farla in Italia costa 1.414 euro. Questo a causa del costo dell’energia”.
Questa volta mi permetto IO di fare un appello a quel magnifico mondo che va dove lo porta il cuore: ragazzi, qua la barca fa acqua. O arriva energia a basso costo o i nostri figli devono emigrare per lavorare, oppure tornare ai campi per mangiare. Perchè da qui a 10-15 anni non resterà niente di industria pesante in Italia.
Fin tanto che ci sono le pensioni dei nonni, possiamo pure stare a leggere libri ed a sognare panorami, ma la pacchia non durerà in eterno.
Attenzione che si sbatte di brutto. E non esiste alternativa realistica alle FER, per una banale questione di tempo. Mentre VOLENDO, si possono installare 10GWp di FV e 3 di EO/anno, non si può fare altrettanto con altre fonti (nucleare in primis).
Altro che la Tuscia e la Sardegna coi panorami, il patrimonio e tutte queste belle CHIACCHIERE.
Mia opinione.
La TamaRRo evidentemente a Copenhagen non c’è mai stata, altrimenti scoprirebbe che i parchi eolici sono in mare, nel tratto che la separa da Malmö e la Svezia. Si vedono arrivando in aereo, ma una volta in centro non c’è niente, e ci si gode una città vivibilissima, pulita, senza traffico nonostante 700.000 abitanti, piena di verde, parchi, attività sia ricreative che culturali. E con costi non dissimili da Milano, ma con una qualità enormemente superiore.
Ci abbiamo passato una settimana intera qualche anno fa, ed è stato uno di quei (pochi) posti di cui abbiamo detto “bello, e ci potrei pure vivere.”
Ah beh… Se lo dice Susanna Tamaro allora! Non c’è che da crederci, cosa vuoi che ne capiscano migliaia di esperti in giro per il mondo che dicono il contrario
Susanna chi?
la questione è semplice:
visto che non si sta parlando del sesso degli angeli deve parlare solo chi ha voce in capitolo, chi è del settore o chi ha competenze tecniche in materia
una breve ricerchina svela che la signora ha studiato cinematografia.
e allora mi chiedo, con quale stracaxxo di titolo la signora pontifica su cose di cui palesemente non capisce una fava?
e si che dovrebbe essere la prima cosa che uno controlla prima di dare spazio a gente sui giornali, se no tanto vale che vado dall’ubriacone di paese e gli chiedo lumi sulla geopolitica, tanto la valenza è la stessa.
Ok , il solito benaltrismo di destra. Avere avuto successo con un libretto 30 anni fa non autorizza a parlare di tutto, e soprattutto non dovrebbe garantire immediata diffusione del proprio pensiero. In soldoni: chissenefrega della Tamaro.
Oggi va così, su buona parte di stampa e TV militarizzate dal governicchio, per essere intervistato devi lisciare il pelo al pensiero dei retrogradi e confermarlo
di visione opposta, passa qualcosa ma proprio se ha grandi meriti, come la puntata di Presa-Diretta di domenica prossima sulla transizione energetica e sulle controreazioni 😉
Amen, ero venuto qui per scrivere la stessa cosa. Un libercolo scarso già allora e con cui campa da decenni, una tizia antipatica e totalmente autoreferenziale, era quella che aveva suggerito qualche tempo che che oltre ai classici a scuola si dovrebbero studiare gli autori moderni, come casualmente lei.