Sur-Ron e Talaria, elettriche off-road avanti tutta!


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Leggere, slanciate, versatili: le moto elettriche off-road stanno conquistando gli appassionati. Un mercato di nicchia ma in espansione che può già contare su modelli prestazionali, come Sur-Ron Light Bee e Talaria Sting.

Quando si sente parlare di mobilità elettrica nel mondo delle due ruote in genere si pensa subito alla sua applicazione in ambito puramente cittadino. Il contesto urbano è in effetti il terreno ad oggi più fertile per l’innovazione in questo campo. E non è un caso che le principali novità di settore riguardino proprio lo sviluppo di nuove tipologie di moto. Soprattutto ciclomotori e scooter elettrici, pensati per le strade delle nostre città.

Ma, attenzione, seppur predominate non è l’unica via che si sta percorrendo.

Fuoristrada in elettrico? Perchè no

Negli ultimi anni, infatti, sta crescendo l’interesse per la cosiddetta mobilità elettrica off-road, vale a dire nei confronti di quelle Enduro sportive che fanno del fuoristrada il loro pane. Moto da trail leggere e scattanti che, nella nuova veste elettrica, pare convincano più di un appassionato. Perché ideali per tragitti brevi e divertenti (il problema autonomia in genere non esiste per l’uso che se ne fa), grazie ad accelerazione e coppia immediate, facilità di guida, zero inquinamento e una silenziosità invidiabile nelle traversate in mezzo alla natura.

Di “dirt-bike” elettriche versatili – quindi non costruite esclusivamente per le piste da cross – se ne comincia a parlare con più frequenza, anche se in Italia il movimento è abbastanza agli albori, visto che le prime moto di questo genere sono comparse solo recentemente.

Dalla Cina è stata importata quella che ad oggi è un punto di riferimento importante per il settore, la Sur-Ron Light Bee, riconosciuta come una delle migliori sul mercato. Un modello la cui leadership potrebbe però essere messa in discussione dall’arrivo di una sorta di ‘gemella’ altrettanto valida, la Talaria Sting. Sempre cinese (entrambe nascono a Chongqing), sempre versatile e in piena rampa di lancio essendo approdata in Italia solo quest’anno.

Pungolati da alcuni nostri lettori, abbiamo deciso di metterne a confronto le specifiche tecniche, cercando di evidenziare le singole peculiarità e i tanti punti in comune. In attesa magari di testarle su qualche sterrato. Che poi è sempre la cosa migliore da fare.

Light Bee vs Sting: gemelle diverse

Diciamolo subito: le due moto sono molto molto simili, quasi identiche nel loro design minimalista e filante. Di fatto la più giovane Talaria Sting è una sorta di Light Bee leggermente più evoluta, ereditando molto dalla rivale ma distinguendosi comunque per alcune migliorie tecniche.

Le due moto si presentano entrambe in una versione classica da off-road e in una omologata per circolare in strada (categoria L1e, quindi ciclomotore). Condividono misure pressoché identiche così come le prestazioni dei motori elettrici (3 kW nominali, 6 kW di picco, più di 200 Nm alla ruota).

In sostanza, la Sting si differenzia soltanto per la maggiore capacità della batteria al litio estraibile (38,4 Ah contro 32 Ah) e per il sistema di trasmissione primaria (Gear box con ingranaggi in bagno d’olio; cinghia per la Light Bee).
Da par suo, la Sur-Ron ha un peso ‘imbattibile’ di poco superiore ai 50 kg, circa 10 in meno della pur leggerissima rivale.

Sur-Ron Light Bee offroad

Divertenti ovunque, anche sull’asfalto

Per il resto, telaio in alluminio e ciclistica sportiva assicurano ad entrambe estrema maneggevolezza alla guida e adattabilità su ogni tipo di terreno. Le sospensioni sono totalmente regolabili e le ruote sono tassellate, anche nelle versioni targate. La Sting ha una gomma posteriore leggermente maggiorata rispetto all’anteriore (per entrambe cerchi da 19”) e la frenata rigenerativa regolabile in tempo reale dal manubrio.

talariaLe due versioni off-road arrivano ad una velocità massima di 75 km/h (45 km/h il limite delle road legal), con autonomie che, nel caso dei modelli stradali, si attestano per entrambi intorno ai 70 km nel ciclo urbano.

Le versioni L1e hanno la stessa base tecnica delle off-road, ma presentano in più gli accessori obbligatori per circolare su strada: quindi frecce, stop posteriore e specchietti. Oltre ad un faro anteriore più grande e la strumentazione sul display centrale.

 

Costano uguali. E c’è l’Ecobonus

Anche sui prezzi poco cambia tra le due moto. La Talaria Sting Off-road costa 4.990€, la sua versione omologata L1e 5.290€.
La Sur-Ron Light Bee L1e parte da un prezzo già ivato di 5.190€, a cui aggiungere 120 euro per la messa in strada.

Talaria ha annunciato l’uscita di una versione Enduro, che rispetto al modello base (Trail) apporta modifiche fondamentalmente di carattere ciclistico. In particolare l’utilizzo di una forcella anteriore Factory da 38mm, invece della DNM da 36 mm, e una sella rivista nell’inclinazione.
Minime le variazioni di prezzo: si sale a 5.290€ per la Sting Off-road Enduro e a 5.690€ per la Sting L1e Enduro.

Ovviamente tutte le versioni omologate come ciclomotore possono accedere all’Ecobonus statale, appena rinnovato, con sconti fino al 40% sul prezzo di acquisto finale.

Il piccolo boom delle elettriche off-road

Come detto, Sur-Ron Light Bee e Talaria Sting sono punti di riferimento di un mercato in espansione. Un mercato elettrico ancora di nicchia ma che si sta via via arricchendo di sempre nuove proposte interessanti.

Di moto all terrain piccole e versatili ce ne sono diverse in circolazione, più o meno performanti, più o meno costose. Dalle già note Zero FX, Tinbot Esum Pro X e KTM Freeride E-XC alle promettenti Caofen F80, Cake Kalk e Stark Varg. Per non parlare della nuova Storm Bee lanciata proprio da Sur-Ron.
Poi ci sono tanti modelli pensati per lo ‘svezzamento’ motociclistico dei più giovani (anche bambini), per cui si sono mosse anche le grandi case, vedi Honda e Kawasaki.

Insomma, ce n’è per tutti i gusti. E il futuro è ancora tutto da scrivere.

Sur-Ron Storm Bee

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Visualizza commenti (2)
  1. Alessandro D.

    Figata. Sinceramente.
    L’off road e il motocross vero e proprio, fatto di tragitti tutto sommato brevi, dove conta più lo spunto della velocità e quindi cambiar marcia diventa quasi un fastidio sembra fatto apposta per sposarsi alla perfezione con l’elettrico. Se poi ci aggiungiamo la leggerezza dell’insieme abbiamo fatto bingo.

    – frenata rigenerativa regolabile in tempo reale dal manubrio.-

    Ma guarda un po’! Ma pensa te! Ma chi l’avrebbe mai detto! Ma che roba audace! Che quando lo diceva lo zio Ale gli davate del vecchio bagonghi 🤡🤡🤡 … e invece adesso se lo fanno i cinesi tutti a dirgli bravi… 🤭🤭🤭🤭

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