Anche a Sud il trasporto pubblico diventa elettrico. In prima fila Bari dove sono pronti i primi 23 e-autobus, su un totale di 135, che saranno in strada nel 2025. La spesa? Sono 95 milioni. Poi progetti a Lecce, Taranto e Trani.
Il Nord al top del trasporto elettrico, ma il Sud recupera
A Genova, Milano e Torino circolano più della metà dei bus elettrici immatricolati nel nostro Paese tra il 2022 e il 2023. Si legge in uno studio di Motus-E sul trasporto pubblico locale.
Il Sud è in ritardo, ma grazie ai fondi europei del Pnrr, sta recuperando terreno. Nella città metropolitana di Bari attendono, entro la seconda metà del 2025, 135 autobus elettrici finanziati con 95,7 milioni del Pnrr.
Un bando aggiudicato a fine 2023. Entro il 2024 devono essere consegnati i primi 23 – annunciati come pronti – più altri 13. Nella seconda metà del 2025 sono attesi gli ultimi 99.
Vediamo la tipologia: 23 da 9,5 metri, 13 da 10,5 metri e gli altri 99 da 12,5 metri.
Dal Comune fanno sapere che «contemporaneamente all’acquisto di questi mezzi gli uffici della ripartizione infrastrutture e viabilità stanno procedendo con la progettazione del BRT che prevede l’utilizzo esclusivo di mezzi elettrici».

A Lecce sei nuovi bus elettrici più il trenino elettrico turistico
In Puglia si elettrifica anche Lecce, dove è stato pubblicato il bando per sostituire 6 autobus a gasolio con 6 elettrici (10/10,99 metri). Sono stati acquistati anche autobus a metano per sostituire quelli diesel.
Ancora scelta elettrica, invece, per il trenino turistico dedicato ad accompagnare a zero emissioni dentro il centro storico, ma anche al Parco Archeologico Rudiae e al castello di Carlo V. «Il trenino turistico della città mi piaceva prima e mi piace ancor di più adesso – ha detto il sindaco Adriana Poli Bortone – Spero possa essere anche usato dai leccesi, anche per muoversi nel centro, nell’attesa di poter ripristinare i collegamenti con i minibus elettrici».

A Taranto 300 milioni per gli e-bus, a Trani anche con servizio portabiciclette
A Taranto puntano sul progetto Bus Rapid Transit da 300 milioni di euro con 40 km di percorsi compresi nel perimetro della metropolitana leggera di superficie a impatto zero.
Una rete di bus elettrici a transito veloce su corsie prevalentemente riservate per il 70 per cento del tragitto, con regolazione della circolazione per la priorità semaforica del mezzi rispetto al traffico privato. Un intervento per incentivare il trasporto pubblico.

Interessante anche il finanziamento regionale al Comune di Trani –quasi 2 milioni di euro-, per l’acquisto di tre nuovi autobus elettrici. La particolarità? Sono dotati di strutture portabiciclette «una soluzione che offrirà un migliore servizio anche per chi sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto personale incentivandone l’utilizzo».