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Pericolo black out: l’Ue programma stress test per reti elettriche e ferroviarie

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L’Unione europea sta programmando una serie di “stress test” con temperature elevate su ferrovie e reti elettriche. Il test si è reso necessario in vista degli interventi sulle infrastrutture a causa delle previsioni di caldo estremo. E nel caso in cui gli interventi contro il cambiamento climatico non dovessero raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni.

Al momento è solo una possibilità, ma a Bruxelles vogliono comunque essere preparati. Le temperature in Europa – secondo gli ultimi report dell’Agenzia europea dell’ambiente (EEA) – potrebbero aumentare di oltre 3 gradi entro il 2050 rispetto ai livelli preindustriali. Lo scenario richiede un’azione immediata per rafforzare le infrastrutture di trasporto e garantire la resilienza delle reti elettriche e ferroviarie nelle principali città del continente.

Conseguenze del climate change sulle infrastrutture

Con l’intensificarsi di eventi estremi come ondate di calore e siccità prolungate, le infrastrutture critiche europee rischiano di subire gravi danni. L’Agenzia ha avvertito che l’Europa potrebbe affrontare crisi acute, a causa di incendi boschivi su larga scala, guasti alle infrastrutture essenziali, blackout elettrici, impatti su salute pubblica ed economia.

Queste minacce – si legge nel rapporto – rendono indispensabile un piano di azione coordinato per prevenire disagi significativi, in particolare nel settore ferroviario e delle reti di trasporto.

Stress test non solo per le reti elettriche e ferroviarie, ma anche per produzione di energia e sanità

A partire dal prossimo mese, saranno avviati stress test su larga scala per valutare la resilienza delle infrastrutture europee. Questi test si inseriscono in un piano più ampio che verrà presentato nel 2025 e che mira a preparare l’Europa agli effetti dei disastri climatici. Bruxelles sta valutando l’ipotesi di rendere obbligatori gli stress test non solo per il settore dei trasporti, ma anche per altri ambiti chiave come energia e sanità.

Secondo un alto funzionario dell’UE, questi test rappresentano “uno sforzo necessario” per costruire infrastrutture più resilienti e avviare un dibattito approfondito sulle misure da adottare. Il portavoce ha sottolineato l’importanza di affrontare con urgenza uno scenario in cui le temperature globali potrebbero aumentare di 4 gradi, una prospettiva che impone scelte ambiziose e decisive..

L’allarme dell’industria elettrica europea

L’allarme era stato lanciato anche da Eurelectric. L’associazione dell’Industria elettrica europea ha avvertito l’Unione Europea che deve effettuare investimenti senza precedenti per modernizzare le sue reti elettriche. Altrimenti non sarà possibile raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. Le reti attuali, obsolete e progettate per grandi centrali centralizzate, devono essere aggiornati per supportare un modello energetico decentralizzato basato su veicoli elettrici ed energie rinnovabili.

Gli investimenti annuali nelle reti dovranno aumentare dell’84% rispetto al 2021 per rispondere all’espansione delle fonti rinnovabili e della domanda elettrica. Eurelectric ha sottolineato l’importanza della digitalizzazione e della resilienza climatica. Nonché di un approccio normativo che consenta di accelerare il completamente delle opere di ammodernamento. Tenendo conto che il 40% delle reti di distribuzione di energia in Europa ha più di 40 anni. 

La Commissione Europea stima necessari 584 miliardi di euro all’anno fino al 2030, finanziati principalmente da privati ​​o tramite tariffe. Tuttavia, i rallentamenti burocratici ostacolano la creazione di Smart Grid. Eurelectric propone di accelerare le autorizzazioni e di concentrare i finanziamenti pubblici sull’aggiornamento delle reti, piuttosto che su progetti per infrastrutture a lungo termine come i progetti per la tecnologia dell’idrogeno. 

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