Storie d’ordinaria ricarica. Essere i pionieri della mobilità elettrica significa spesso trovarsi in condizioni tragicomiche. Come mostra questa foto: un rifornimento a meno otto, al Brennero, con una Jaguar I-Pace.
“Il cacciavite per liberare la presa dal ghiaccio…”
La foto l’ha postata su LinkedIn Gianfranco Pizzuto, nome noto a chi segue il nostro sito (guarda l’articolo) . È lui che importa le Fiat 500 elettriche dagli Stati Uniti, per poi modificarle rivenderle con batterie più capaci. Ed è anche ambassador della prima Jaguar elettrica. Ma non ne può più di ritrovarsi a ricaricare in condizioni terribili, come gli è capitato qualche sera fa tornando da Monaco a Bolzano. “La colonnina del Brennero aveva la presa CCS congelata e non si staccava“, racconta. “La neve, con il vento, si era “impaccata” negli interstizi liberi tra la presa e il porta presa formando un blocco unico. Ho dovuto usare il cacciavite per liberarla… E questo sotto una tormenta di neve a -8… Chi piazza le colonnine non ha idea di come si usano…“. Pizzuto non ci sta e attacca: “Dobbiamo fare una campagna per le “pari opportunità” di noi che guidiamo macchine elettriche. Non è possibile che chi ha un’auto termica possa fare rifornimento riparato e noi si debba stare nella “pampa” totalmente esposti alle intemperie…”.
E a voi che cosa è capitato?
L’esperienza di Pizzuto non è purtroppo isolata. Chi viaggia in elettrico si trova spesso davanti un percorso a ostacoli. Stalli di ricarica strettissimi in cui se entri con l’auto non esci più dagli sportelli, colonnine nascoste in grandi centri commerciali come in una caccia al tesoro…Capita veramente di tutto. Ed è giusto farlo sapere.
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Basterebbe installare NON solo colonnine Fast o Quick (22 kW), ma stazioni di ricarica complete di pensilina di protezione, ad esempio come fa EVBILITY.
Vedi foto allegate ai commenti al post su Linkedin citato.
Comunque il problema andrà affrontato: i pionieri di oggi si arrangiano comunque e ovunque, ma quando l’elettrico diventerà di massa occorre dare spazi di ricarica con un minimo di comodità. Tipo appunto la protezione dalla pioggia o dalla neve. Ma il tema degli spazi nelle città non è semplice da risolvere.