StoreDot promette che con la tecnologia XFC in arrivo ci sarà una rivoluzione nelle batterie per auto EV: ricariche più brevi e durata delle celle salvaguardata.

StoreDot promette: “Ricariche molto più rapide salvaguardando la durata delle celle”
È una rivoluzione di cui, secondo l’israeliana StoreDot, fruirà soprattutto chi ha un’auto elettrica senza possibilità di ricarica domestica o sul posto di lavoro. Ma l’XFC (Extreme Fast Charging) consentirà anche ai costruttori “di offrire veicoli elettrici con un pacco-batteria più piccolo. Con prezzi più bassi e attraenti e un ingombro minore”.
Non solo come primo equipaggiamento, ma anche come aggiornamento di veicoli già esistenti. La promessa, in ogni caso, è di “consentire un migliore utilizzo delle stazioni ad alta potenza (più KW caricati per punto di ricarica)“. Con un vantaggio anche per chi gestisce le colonnine, con maggiore rotazione dei clienti.
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StoreDot si definisce leader mondiale nella tecnologia delle batterie al silicio a ricarica rapida estrema. Una soluzione che inizialmente dovrebbe limitarsi ai veicoli premium. Per poi estendersi a tutto il mercato.
Obbiettivo 2028: 100 miglia in 3 minuti
Secondo Doron Myersdorf, CEO di StoreDot, “XFC diventerà mainstream: soddisfa le aspettative dei conducenti per tempi di ricarica più brevi e un’autonomia maggiore. Andrà a beneficio dell’intero ecosistema. Renderà i veicoli elettrici più desiderabili e alcuni costruttori lo offriranno come funzionalità personalizzabile come un extender. Continuiamo a lavorare a stretto contatto con i marchi leader per garantire un’adozione rapida e un time-to-market più breve!”.
La tecnologia XFC “100in5”, che utilizza anodi a predominanza di silicio, promette di mantenere densità di energia elevate, paragonabili alle tradizionali batterie al litio. Consentendo però velocità di ricarica ultrarapide (100 miglia, più di 160 km, in 5 minuti) e lunga durata.
L’obiettivo è scendere a 100 miglia in 4 minuti nel 2026 e e in 3 minuti entro il 2028. A inizio anno la tecnologia XFC è stata usata per ricaricare il prototipo della Polestar 5 in 10 minuti, vedi il VIDEO sopra.
Con una colonnina da 500kw ricaricare costerà 2 euro al kw facendo una proporzione con le hpc odierne, chissà cosa costerà una stazione del genere. Come soluzione mi sembra meglio il battery swap anche perché mi slega dai problemi della batteria di proprietà, poi farlo per milioni di auto mi sembra impresa titanica.
È un po’ il problema dell’uovo e della gallina: i gestori possono benissimo dire che non metteranno una colonnina sotto casa sua finché lei o qualcun altro non acquisterà un’auto elettrica.
Oppure se preferisce la colonnina sotto casa di antonio Gobbo non arriverà mai fino a quando antonio Gobbo non si dimostrerà almeno un po’ interessato alla cosa, o forse ad antonio Gobbo interessa soltanto continuare come ha sempre fatto.
Mi ha fatto venire in mente che gli inglesi hanno un modo di dire: i pasti gratis non esistono.
Che fine ha fatto il progetto dello stabilimento italiano di StoreDot ? https://www.vaielettrico.it/italvolt-produrra-le-batterie-ultrarapide-di-storedot/#comments
Il progetto Italvolt è naufragato per mancanza di finanziatori.
non vedo l’ora di provare una colonnina da mezzo megawatt.
Però ottima notizia per cellulari e pc portatili!
Per ricaricare 160 km in 3 minuti penso servano colonnine da 500 kW. La mobilità di domani. Perché mai dovrei caricare alle colonnine in AC se in 6 minuti faccio il pieno e carico 320 km e se gli studi e Storedot conferma che queste batterie resistono alle ricariche HPC? Ma a noi piace il lampioncino …
Caro Enzo, le batterie e le colonnine veloci sono indispensabili, però si vede che non hai ancora un’auto elettrica.
Se non sono in viaggio è più comodo collegare l’auto alla colonnina sotto casa, vicino al negozio o al lavoro. Immaginare che le due modalità siano esclusive è un errore.
Per spiegarlo in modo più semplice se la tua auto a benzina potesse rifornirsi con una piccola cannuccia in 2-4 ore mentre è parcheggiata, pagando il 30% in meno il rifornimento, andresti comunque a rifornirla alla pompa sapendo che costa di più?
Io credo di no
Se non avessi il box auto (ce l’ho, per fortuna) non vorrei ricaricare alle colonnine AC. Dico davvero. Preferirei ricaricare come sempre 5 minuti alla “pompa” e pieno fatto. Credo che l’astio per i biberonaggi alle colonnine AC sia comune a molti che non comprano l’auto elettrica.
Ovviamente le 2 soluzioni non sono mutuamente esclusive. Le colonnine AC vanno benissimo per un gruppo di utenti, l’altro gruppo vorrà godersi sempre e ovunque (previa installazione delle colonnine, sia chiaro) la tecnologia della sua auto che gli consente di incamerare 320 km in 6 minuti.
Enzo, “si vede che non hai lo smartphone”.
Enzo evidentemente abbiamo caratteristiche di pazienza e idee sulla transizione molto simili , ho una full elettrica e una full ibrida e con la ibrida mi rompo le scatole anche a fare benzina infatti faccio sempre e solo il il pieno .
Figurati se mai mi è passato per la testa di utilizzare le colonnine AC. di due auto elettriche non ho mai guardato nemmeno come sono fatti i cavi , carico dal box questo si ma fuori solo SUC per non Tesla e credo di non essere l’unico , chi carica nelle AC se lo fa piacere per forza non avendo alternative , sempre meglio che niente .
ok Leonardo allora aspetterò di avere la colonnina sotto casa come te, per ora la più vicina è a 2.5 km e ovviamente a quella distanza non è usabile per ricaricare la notte mentre dormi, prima o poi forse arriverà .. speriamo un po meno costosa dei prezzi attuali.
Non a “noi”, alla rete piacciono le ricariche AC e anche al V2G, se non lasci le macchine costantemente collegate non lo puoi fare.
La notizia, come sempre, è da prendere per il mercato globale, non per l’Italia.
Un giorno una nave (Vlora) sbarcherà in Albania, piena di 20.000 immigrati italiani https://it.wikipedia.org/wiki/Vlora_(nave)#:~:text=La%20Vlora%20attraccata%20al%20molo,in%20fuga%20verso%20l'Italia.
Eh già, vale per il mercato globale, non per l’Italia, noi rimaniamo l’Albania del mondo.
Sai quanti ne ho conosciuti che dicevano che la fibra non serve, tanto l’adsl a 20 mbit/s è più che sufficiente anche per lo streaming video? Uhhhh, non si contano … e ricordo anche lì tutti i discorsi sulla fibra, mentre per l’adsl bastavano le linee già esistenti per la fibra bisogna(va) rispaccare tutto per passare i cavi ad-hoc … che cosa inutile, si diceva, a noi italiani non serve tutta questa velocità … senza considerare i costi enormi … poi ti arriva il turista svizzero o tedesco, che magari a casa sua è abituato a colonnine da 400 kW, viene qui e si fa il selfie con la colonnina AC e la scritta italiener …
Nel frattempo zitta zitta Nio è a quota 50 battery swap in Europa, nel frattempo le batterie superveloci stanno diventando realtà e aumentano le installazioni anche delle HPC. Manca l’ultimo passettino, portarne qualcuna in città: io mi ci gioco qualcosa che, se – premessa – per il 2035 l’elettrico dovesse arrivare alle quote norvegesi, paesi come Germania e Svizzera le avranno in quasi tutte le città. Il tempo è galantuomo …
Vediamo, forse perchè se la tua pausa dura diverse ore una ricarica HPC è inutile, tanto sei a fare altro e non a fissare il cavo, oppure c’è il fatto che una colonnina AC si alimenta con la rete elettrica esistente (pensa, fino a 30kw te li portano anche a casa senza problemi) mentre per una ricarica DC da 500kw servono installazioni dedicate e probabilmente cablaggi nuovi dalle cabine secondarie di zona.
Ma sicuramente gli ingegneri che progettano le reti di ricarica non ci hanno pensato, quindi giusto far notare loro che le AC non servono a niente.
Io più umilmente mi accontento che ci siano entrambe.
Se oggi proponessero l’abolizione delle pompe di benzina (tranne che in autostrada) per sostituirle con micropompe di benzina che erogano lentamente qualche litro di carburante ogni ora presso delle piazzole di sosta disseminate un po’ a casaccio che a volte funzionano e a volte no, dicendoti che non hai bisogno di fare il pieno all’auto in 5 minuti, il serbatoio di benzina lo ricarichi mentre l’auto è ferma in sosta, secondo te le persone prenderebbero i forconi, le torce, le pistole o le motoseghe? Io credo che le donne prenderebbero le torce e gli uomini la motosega …
Fai paragoni tra tecnologie che non c’entrano una con l’altra.
Te l’abbiamo spiegato già in quattro solo per questo commento, oltre alle migliaia di risposte ai tuoi continui post.
Ma hai sempre ragione tu, pur non avendo un’elettrica, e pur pensando che il modo in cui forse un giorno la userai tu sarà il modo in cui tutti vorranno usarla. Quando smettiamo di risponderti è per noia e sfinimento, non perché hai ragione. Quella te la diamo per farti contento…
Argomento fantoccio, infatti dove funzionano, per esempio nella mia città, sono molto comode da usare perché sono in prossimità dei luoghi che frequento. Ci sono anche delle DC non troppo lontano da casa, le ho utilizzate un paio di volte in tre anni ed entrambe le volte sono rimasto in auto a leggere le mail perché ero in un punto della città dove non c’erano cose interessanti da vedere.
Davvero Enzo puoi insistere finché vuoi ci fai la figura dello sbarbato che vuole spiegare ai grandi come si conquistano le donne.
Ho guidato auto gpl e metano per anni, per oltre metà della mia vita da automobilista. Sono riuscito a convincere pochissimi amici a comprare auto a metano o gpl (uno di recente) e per inciso si sono trovati tutti benissimo. Per tutti gli altri non c’è stato verso, il “fastidio” di non poter ricaricare presso QUALUNQUE pompa di benzina ma solo presso qualcuna era troppo (pur avendo il serbatoio benzina come backup). Eppure io mi sono trovato benissimo con gpl e metano.
Nessuno vuole spiegare nulla a nessuno. Le persone che mi hanno detto no non stavano cercando di spiegarmi perché il gpl o il metano non è adatto per ME ma stavano cercando di spiegarmi perché il gpl o il metano non era adatto per LORO. E nonostante il gpl è sempre costato meno della metà rispetto alla benzina (oggi un terzo, l’ho visto ieri a 0.66 €/l)), meno del 10% degli italiani l’ha utilizzato.
Allo stesso modo io non voglio convincerti a passare dalle colonnine AC a quelle DC perché il tuo modo di fare rifornimento è già perfetto per te. Ma se vuoi convincere l’85% della popolazione a passare all’elettrico (nel mio esempio: al gpl/metano) allora ti dico cosa manca: un sistema di rifornimento identico a quello del benzina, pochi minuti per fare un pieno di pari km presso una stazione di servizio.
P.s.: la tua auto non credo ricarichi già 320 km in 6 minuti, quindi chiaramente alle colonnine DC ti annoi e non sai che fare …
le AC servono eccome, ma le devi avere “sotto casa” per ricaricare la notte, le DC le useresti solo le poche volte che sei obblogato a farlo, coi costi e con la scomodità della,mezzora fi ricarica oggi come oggi per chi non ha un box le DC non sono una alternativa valida per l’uso di tutti i giorni.
Chi ha bisogno di ricaricare 160 km in 3 minuti è chi viaggia in autostrada. Nelle aree di servizio le ricariche da 500 kw possono arrivare domani….mattina.
Saremo ampiamente criticati ma non posso che darti ragione.Sul fatto che prima o poi le batterie verranno ricaricate in modo rapidissimo e consentendo kilometraggi molto elevati non ho mai avuto dubbi come non ho dubbi su come finirà, le colonnine in AC abbandonate ,come praticamente la maggioranza già oggi e velocissime colonnine nei distributori ,esattamente come oggi. Resterà ,lenta tranquilla e comodissima la sola ricarica casalinga dal box ,pensare di ricoprire l’Europa di ricariche in AC per quanto mi riguarda è pura
Utopia.
e ovviamente dovranno calare parecchio di prezzo della ricarica, perche se anche avessi una colonnina che ricarica in 5 minuti ma ti costasse più di GPL e/o benzina … sarebbe una alternativa non molto appetibile.
ovviamente non posso e non ho le conoscenze per poter giudicare le affermazioni dell’articolo ,ma non ho dubbi che lo sviluppo delle batterie è talmente veloce che con molta probabilità si svilupperanno batterie sempre più efficaci e durature ,quindi con percorrenze e velocità di ricarica che potranno superare le attuali termiche. Non so se anche in Italia ma in altri paesi di sicuro .
Anche in Italia, un po’ in ritardo, e un po’ al traino.
Di certo purtroppo non saremo leader per queste tecnologie.