Stop alle barche, spenti i motori marini, l’inquinamento si dimezza nel canale Rio Novo. Ovvio. Ma a Venezia è diverso perché la chiusura del traffico per smog è storia recente. Sabato scorso nel canale sono scattati i divieti e nonostante i trasgressori, sono state elevate 20 multe, si è registrato un netto miglioramento della qualità dell’aria.
Rio Novo, si trova in pieno centro, ed è un canale ad alto traffico. Una camera a gas secondo i residenti che hanno bussato più volte in Comune, scritto in Procura e a tutti gli enti che si occupano di difesa della salute pubblica. Uno dei protagonisti è Fabio Mozzatto, cittadino sempre in prima linea, ne abbiamo parlato qui, che ci racconta entusiasta i risultati del sabato senza barche.
Lo stop alle barche dimezza le emissioni
Il residente della città più bella del mondo, ma con alti tassi di inquinamento, sottolinea subito: “L’inquinamento atmosferico è impossibile da ridurre a zero. Ma l’esperienza di sabato ha dimostrato che senza il traffico delle barche si può ridurre sotto i livelli previsti dalla legge”. I dati del test voluto dall’Amministrazione Comunale parlano della riduzione degli agenti inquinanti.
Il blocco ha fatto calare le emissioni nocive
Sabato il livello il biossido di azoto (No2), registrato dalla centralina Arpav, è stato in media di 32 microgrammi. Secondo gli esperti un dato prodotto dal riscaldamento domestico. Un ottimo dato per Mozzatto: “Visto che abbiamo avuto in certi giorni dell’anno dei picchi fino a 200 microgrammi è un buon risultato”. Conferma la comparazione con le giornate di venerdì, fino a 93 microgrammi di picco, e di domenica dove si è registrato un picco di 109. Più abbondanti anche le Pm10, ovvero le polveri sottili, nella giornata di domenica: da 10 a 15 microgrammi mentre il venerdì è risultato stabile per la pioggia.
Il Comune prende provvedimenti, oltre lo stop
I dati vanno sempre maneggiati con cura. Ma da quando si registrano i valori delle emissioni l’amministrazione comunale sta portando avanti diverse misure di contenimento della circolazione come le targhe alterne. Ma il vero obiettivo è far navigare in centro storico in modalità elettrica. C’è stata una ventina di giorni fa una riunione degli operatori con il sindaco sul tema.
Venezia laboratorio per la nautica elettrica
Sul fronte elettrico ci sono sperimentazioni pubbliche, oltre lo stop di sabato, i cantieri producono prototipi elettrici ed ibridi. C’è tanto fermento, visto anche al Salone Nautico confermano gli operatori. Ma c’è da fare i conti anche con la normativa. Gli addetti ai lavori lamentano problemi per le autorizzazioni quando si parla di trasporto passeggeri. Ostacoli da superare.
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Il Comune di Venezia invece che limitare sostanzialmente l´accessibilitá delle barche a motore endotermico ha preferito limitare quella delle imbarcazioni a propulsione umana come i kayak, un po´ come se nelle strade urbane venisse impedita la circolazione delle biciclette per non creare alcun disturbo a quella delle auto o forse ad altri interessi economici
Temo che Venezia, con tutta la sua bellezza, rischi di diventare un simbolo mondiale del problema dell’innalzamento del livello dei mari. E tutte le migliori energie ed intelligenze del pianeta dovrebbero convogliare in Laguna per studiare come combattere (o anche solo contenere) un problema che non può più essere definito un’emergenza. Viviamo in un mondo globale, Venezia è un patrimonio di questo pianeta, dell’umanità, noi italiani da soli non siamo in grado di gestirlo, nessuno potrebbe farlo da solo.