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Stellantis, Tavares si è dimesso: “Paga il calo di vendite Usa e divisioni con i soci”

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Carlo Tavares, numero uno del gruppo Stellantis.
Titolo Stellantis in picchiata: dai massimi di marzo ai minimi di oggi con le dimissioni di Tavares..

Dimissioni a sorpresa dell’amministratore delegato di Stellantis, Carlo Tavares. Il manager portoghese avrebbe dovuto completare il piano di rilancio e lasciare nel 2026. Ma le divisioni tra il manager portoghese e i soci del gruppo automobilistico si sono fatte più profonde, fino allo scontro finale andato in scena nel cda che si è concluso nella serata di domenica 1 dicembre. E lunedì 2, all’apertura delle Borse, il titolo Stellantis è arrivato a perdere l’8%, pagando l’incertezza sulla successione. A marzo l’azione era arrivata a sfiorare i 27 euro, ora (quotazione alle 11 e 30 del 2/11) ne vale 11,6.

Cronaca di un divorzio annunciato. Non poteva reggere il compromesso che aveva spostato al 2026 l’uscita di scena del manager salito alla guida del gruppo italo-franco-americano soltanto quattro anni fa. Tavares paga le difficoltà incontrate da Stellantis in un mercato in cui sono entrate in crisi le vendite dei modelli più costosi (a partire dai Suv di grande cilindrata). Nonché le difficoltà a reggere il confronto con i modelli cinesi che stanno invadendo l’Europa. Per finire con i ritardi nella strategia ad affrontare il complicato passaggio verso la transizione elettrica.

Stellantis. Tavares entrato in crisi per il rallentamento del mercato e i dazi minacciati da Trump

In particolare – come ha messo in evidenza Repubblica – il mercato aveva criticato Tavares sia per i risultati negli Stati Uniti e in generale in Nord America, la gallina dalle uova d’oro del gruppo. Sia per la gestione del mercato europeo”. Il manager aveva ammesso le difficoltà e gli errori nel giugno scorso al Capital Market Day.  Senza toccare gli obiettivi finanziari.

Nonostante possa vantare in curriculum il rilancio di Psa e l’acquisizione di Opel, Tavares si è dovuto arrendere prima del tempo. Del resto, il gruppo ha appena comunicato una riduzione delle consegne di 200mila autovetture nel secondo semestre. Con relativo crollo di profitti e ricavi.

Tavares ha già rassegnato le dimissioni, come comunicato dal gruppo automobilistico, La ricerca di un nuovo capo azienda – procedura che era già stata avviata – verrà ora accelerata per concludersi a inizio dell’anno prossimo. Nel frattempo sarà istituito un nuovo comitato esecutivo presieduto da John Elkann. Stellantis conferma la guidance presentata alla comunità finanziaria il 31 ottobre 2024 in relazione ai risultati dell’intero anno 2024.

Come ha ricordato Bloomberg, Tavares “è uno dei numerosi dirigenti del settore che sono stati sotto pressione mentre le case automobilistiche affrontano un mercato in calo che sta lottando con un rallentamento economico in Cina. Oltre alla frenata della domanda di veicoli elettrici in Europa e la minaccia di dazi alle importazioni mentre Donald Trump si prepara a tornare alla Casa Bianca”.

Negli stabilimenti della Volkswagen scatta lo sciopero a oltranza contro il piani di tagli dell’azienda

Da parta sua, con un comunicato, Stellantis ha confermato i contrasti in seno ai vertici della società. “Il successo di Stellantis, fin dalla sua creazione. si è basato su un perfetto allineamento tra gli azionisti di riferimento, il Consiglio e il ceo“, ha spiegato il Senior Independent Director,  Henri de Castries. “Tuttavia, nelle ultime settimane sono emerse vedute differenti che hanno portato il Consiglio e il ceo alla decisione di oggi».

Ma la crisi dell’auto in Europa continua ad avere il suo epicentro in Germania. Dove il conflitto tra Volkswagen e il potente sindacato dei metalmeccanici tedeschi Ig Metall è salito di livello. I dipendenti del principale produttore automobilistico europeo hanno sospeso il lavoro a oltranza a partire dal 2 dicembre per opporsi alle migliaia di tagli di posti previsti dal gruppo.

Se non dovesse arrivare un accordo sulle misure di riduzione dei costi per ristrutturare il gruppo in crisi, la Ig Metall ha minacciato la lotta “più dura che Volkswagen abbia mai visto“.

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29 COMMENTI

  1. A che se ieri…sempre troppo tardi (parlato con un paio di manager del gruppo Fiat e mi hanno raccontato cose che voi umani brrrrr) !

  2. Ha fatto utili per campare 100 anni. (50 miliardi nell’ultimo trimestre per chi pensa che Stellantis sia in crisi perche non vende abbastanza auto)
    ah no però quelli hanno preso il volo…
    Al primo anno di perdita (se mai arriverà, ma ne dubito) chiederanno aiuto ai governi dell’intero globo terracqueo, perchè si sa, gli utili agli Azionisti, le perdite allo Stato.

  3. Nella marea di notifiche che al mattino mi arrivano sullo smartphone ne ho “sbirciata” una, di qualche sito di auto, non ricordo quale, che asseriva che è intenzione del CDA di smettere con termiche ed elettriche concentrando la produzione solo sulle ibride (non erano specificate quali).
    Non so se sia vero, ho solo dato una sbirciata prima di cancellarlo. Penso che sarebbe un suicidio… oppure hanno informazioni politiche non note ad oggi.

  4. Io dico che un mondo dove uno che lavora 4 anni in un’azienda prende 30 milioni l’anno e alla fine gli devono dare ancora altri 100 milioni, con il risultato che l’azienda che ha guidato è in crisi profonda, beh quello è un mondo bellissimo.

    • …ma la crisi di stellantis dove sarebbe? nei 16 miliari di utile dell’anno scorso o nei 50 miliardi degli ultimi tre anni?
      O nell’immagine che è stata creata dai giornali (amici?) di povera azienda che non vende è costretta a fare cassa integrazione e senza aiuti statali fallirebbe?

  5. Boh.
    Non sono un sosteniore di Tavares, come auto Stellantis in famiglia abbiamo solo una 500e, ma tutti a dare addosso ad un manager che solo nel 2023 ha portato un utile ante imposte di 18,9Miliardi di euro. La petrolifera ENI si è fermata a meno della metà.
    Che poi oggi Stellantis non vada benissimo è fuori di dubbio, ma non mi sembra che VW o Ford (per dirne solo due) siano messe meglio…anzi.
    Aggiungerei che Tavares è stato forse l’unico a non accodarsi alle richieste di revisione dei limiti co2 del 2025 e a sostenere che i limiti dovrebbero rimanere gli attuali.
    E sembra che le “divergenze” col CDA risiedano proprio su questo (il CDA avrebbe voluto che si accodasse alle richieste di ACEA)…almeno da quanto leggo oggi su alcuni giornali.
    Poi non so, qui sembra che abbiamo decine di capitani d’industria che hanno la soluzione in tasca per tutto.
    Mi domando perchè non si propongano a qualche merchand bank per acquisire qualche colosso automotive, tanto loro sanno come fare tutto (mantenere gli stabilimenti, vendere ai prezzi che vogliono i consumatori, mantenere tutti i dipendenti e l’indotto, investire in tecnologia, governare l’incertezza spalmata su 5 continenti, ecc ecc…).
    Io invece, molto umilmente, credo che il settore automobilistico non sia proprio facilissimo da governare (usiamo un eufemismo), dovendo tra le altre cose contemperare le richieste economico-finanziarie del mercato reale, con le richieste politiche di gente che mediamente non sa nulla e che vorrebbe a prescindere che le cose fossero come dicono loro per essere rieletti alla prossima tornata elettorale.
    Buona giornata a tutti.

    • forse c’è un po’ di voglia di sparare su chi è “uscente”, come con gli allenatori di calcio, per di più Tavares è stato indicato come “nemico” dal governo sovranista; ma come hai argomentato, come manager non deve essere stato così male, si sarà mosso stretto tra le richieste degli azionisti (visione a 6 mesi ?) e del mercato (visione a 6 anni?)

      le ultime realizzazioni di Stellantis (come la e-3008) tecnicamente a me sembrano buone, cosi come i b-suv tipo l’Avenger, e aver permesso (ma solo alla fine, dopo averle prima bloccate) la vendita della T03 e della e-C3

      tecnicamente mi piacciono anche le loro berline compatte B e C, ma li trovo fuori di testa con i listini, sembra che ancora facciano apposta per vendere più le termiche e la benzina; ben vengano le quote emissioni del 2025 (e un po’ di concorrenza cinese gli anni prossimi) per fargli rimaneggiare i listini

      e-208 e simili, tengono a listino a 35K, già tanto, la versione con la batteria ormai sorpassata NCM 622 da 50 kwh; quella con la batteria aggiornata NCM 811 da 51 KWh, migliorata anche in altro, con più autonomia (ma che gli costa uguale da produrre) la chiamano “versione GT” e costa 38-40K

      nel 2025 la Hyundai Inster, versione con batteria “grande” NCM 49 kwh, vedo dovrebbe costare 27K, una bella differenza di costo, ed è produzione Coreana, non Cinese con filiera a costo stracciato

    • L’utile è stato fatto spolpando letteralmente l’azienda, i fornitori ed anche i clienti, che hanno strapagato vetture non all’altezza dei contenuti. Ora il manager potrà godersi nella sua azienda viti-vinicola in Portogallo i milioni ricevuti mentre gli azionisti si consoleranno con i dividendi già ricevuti. Nel frattempo chi lavora in Stellantis rischia di di trovarsi davanti un mucchio di macerie

  6. macchè scherzi?
    è l’essenza dei troll sovranisti, psicologicamente alienati dalla realtà, pieni di problemi caratteriali che esternano attribuendoli con odio agli altri, narcisisti mammoni e benestanti, che fanno le vittime e i finti poveri per continuare a non pagare le tasse e in generale fregare il prossimo, come nei film di Alberto Sordi

    • @redazione
      commento duplicato da altra discussione da quel trollino strambo
      “rocco prati/cristinano/botta amuro/kendrics/etc”

      • Si, si. Oggi il trollino è all’attacco: sta rilanciando commenti posticci non solo tuoi, ma anche di Guido Baccarini e Mario Milanesio. Sarà una ripicca perchè gli abbiamo cestinato una mezza dozzina di idiozie.
        Lo dico tanto per dare un’idea del personaggio

        • @redazione
          spettacolare,
          scrivo anche quando non scrivo!
          riuscissi
          a lavorare anche quando non lavoro
          o meglio ancora
          a guadagnare anche quando non guadagno

          sarebbe perfetto!

          mi piacerebbe conoscere di persona il trollino,
          metti che avrebbe voglia di lavorare aggratis al posto mio…

  7. Paga la grande indecisione ed incompetenza sulle auto elettriche, auto eccezionali e che fanno bene a salute ed ambiente e che avrebbero potuto, se fatte bene, risollevare l’immagine e le sorti del gruppo, gruppo destinato purtroppo ma giustamente a scomparire.

    • Visto che le BEV non le compra praticamente nessuno, è chiaro e lampante che non sia quello il problema per Stellantis, che infatti consiste nel calo di competitività dei modelli termici.
      Se vogliamo per forza infilarci la questione BEV, il problema verrà casomai dal drenaggio di risorse dirottate per ricerca e sviluppo senza adeguati ritorni nelle casse del gruppo.

  8. Devono cambiare radicalmente, tecnologia, modelli e soprattutto rivedere drasticamente i prezzi soprattutto nell’elettrico. Pensavano di continuare a trovare la solita clientela di fessi pronta a tirare fuori somme rilevanti per l’acquisto delle loro auto obsolete, non competitive. In profondissimo ritardo solo ora si sono resi conto della situazione molto critica. Il CdA ovviamente ha ancora più responsabilità di questo AD dimissionario, rivelatosi un cialtrone inaffidabile sparaballe e incompetente.

  9. Non so quali siano le divergenze tra Tavares e i soci, ma Stellantis mi sembra immobile su tutti i fronti. E le auto che producono sono dei mezzi catorci per i problemi che hanno. Stellantis esisterà ancora fra 10 anni?

    • Io non direi mezzi catorci

      imho ci sono almeno 3 modelli che meritano attenzione peugeot 208e e la gemella più curata opel corsa-e e la citroen eC4
      a cui basta poco per diventare delle best buy
      tipo batterie LFP e una piattaforma veramente Elettrica

      la Citroen eC4 malgrado la piattaforma mista è stata tra le ev più efficenti in commercio

      peccato per i casini con gli inverter difettosi e i relativi pezzi di ricambio introvabili

      • e leggendo gli articoli dell’officina EV clinic, pare che un po’ tutte le auto EV europee semi-recenti abbiano caricatore OBC e convertitore DC-DC integrati insieme nella stessa scatola (quella squadrata che si vede montata in cima nel vano motore, sopra a motore e inverter, mentre nelle tesla è sotto al sedile posteriore) non facilmente riparabile, che in caso di guasto si cambia intera e se fuori garanzia e ricomprata nuova, quando va bene costa 2000e, fosse guasta anche solo una schedina

      • “a cui basta poco per diventare delle best buy
        tipo batterie LFP e una piattaforma veramente Elettrica”
        Proprio due cosette per una BEV!! 🙂

        • vi siete scordati come era fatta una Tesla Sportster ..

          i modelli che ho citato non hanno bisogno di motori da 300 e più cavalli , mica sono Tesla ,Mercedes, Bmw o Alfaromeo
          che “devono” andare al nurburgring

          mi sembra che attualmente le EV Stellantis citate non superano i 150cv
          basterebbe un telaio senza tunnel , per sistemare meglio le batterie ,
          per arrivare a 60 kWh massimi ,
          attualmente la eC4 raggiunge i 416 km con i 54kWh

          la media dell’utente europeo settimanale è superata ,
          dell’italiano poi ..

          con 5 kWh in più , raggiungerebbe un target di utenza che vuole un margine di sicurezza e meno sbatti (io sono tra questi)

          un po di risparmio con le LFP
          degli interni semplificati , migliori della ami ovviamente ;
          il multimedia affidato a un android auto , sullo stile Volvo Ex30
          o ancora più semplificato , affidato a un app su un vero tablet android , che l’utente può comprare da se
          collegato con un banale cavo usb per la carica e per il navigatore

          potrebbero partire dai modelli EV più apprezzati , quelli che ho citati
          sono tra questi
          per provare delle linee solo ev ,
          solo che dovrebbero recuperare un po di credibilità , sistemando i difetti dell’elettronica di carica citati ..
          quelli sono difetti seri che possono mettere in grave crisi un’azienda;
          non si possono lasciare auto in garanzia ferme per la riparazione per mesi ..
          è folle

      • Mezzi catorci era riferito alle endotermiche. Delle elettriche non ti so dire, non avendone nel parco macchine.

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