Stellantis striglia l’Italia: “Status quo contrario a un business sostenibile che vada a beneficio dei dipendenti del settore auto”. Altro che Tavolo Auomotive…
Stellantis striglia l’Italia: status quo contrario a un business sostenibile
Si è fatto un gran parlare del Tavolo Automotive, il confronto tra Stellantis, governo e sindacati che dovrebbe più che raddoppiare la produzione di auto a quota un milione. Il tavolo si è aperto, con roboanti aspettative di crescita espresse dal ministro Adolfo Urso, che ancora sogna che qui si comprino in gran parte auto prodotte in Italia. Al termine Stellantis ha rilasciato una lunga nota in cui ricorda tutto quello che già si sta facendo nel Paese, con gli investimenti fabbrica per fabbrica e modello per modello. Ma il diavolo, come spesso accade, si trova nella coda e cioè nelle ultimissime righe della nota: “Ognuna delle parti deve abbracciare il cambiamento necessario in modo totalizzante, proattivo e sincero. Solo così sarà possibile gestire al meglio la transizione verso l’elettrificazione del settore in Italia per far sì che, insieme, si possa creare la condizione per offrire una mobilità accessibile ai clienti. Si tratta di anticipare i tempi, perché lo status quo è contrario a un business sostenibile che vada a beneficio dei dipendenti del settore“.
Tavares: “L’elettrificazione è la nostra rotta”. Altro che biocarburanti…
Altro che biocarburanti e auto a idrogeno, soluzione più volte sostenute da un governo sempre freddo nei confronti dell’elettrico. Stellantis è convinta che il futuro sia proprio nell’elettrificazione, oltre che nell’eliminazione della normativa Euro 7 per le auto tradizionali. E infatti nella nota si chiedono “incentivi adeguati per i clienti di veicoli elettrici per sostenere il mercato e lo sviluppo della rete di ricarica. E il miglioramento della competitività di Stellantis e dei fornitori italiani, incluso il costo dell’energia“. Del resto proprio mentre a Roma si riuniva il Tavolo, a Londra il n.1 di Stellantis Carlos Tavares chiariva che il futuro del gruppo è nell’elettrico: “Partiamo dall’assunto che ci siamo incamminati lungo una strada e la destinazione non cambierà. L’elettrificazione andrà avanti, non abbiamo in programma alcun cambio di rotta e ci concentriamo su questo“, ha detto all’Industrials & Autos Week di Goldman Sachs. “Ci potranno essere ostacoli lungo la strada, ma saranno solo ostacoli, la traiettoria resta segnata“.
La maggiore incognita? “Il voto in Europa e negli Usa”
Tavares ha anche negato che con l’elettrico si perdano soldi: “Cerchiamo sempre di allineare i margini delle Bev a quelli generati dai veicoli tradizionali. Ci lavoriamo ormai da anni e stiamo raggiungendo risultati. Siamo già in positivo, colmando il divario più velocemente in Europa perché abbiamo iniziato prima, ma stiamo raggiungendo risultati ovunque“. Quel che teme ora il n.1 di Stellantis è l’impatto di un cambiamento dello scenario politico: “L’anno prossimo avremo due appuntamenti elettorali molto importanti, le elezioni presidenziali negli Stati Uniti e quelle per il Parlamento europeo. Il risultato potrà essere significativo per accelerare o frenare in certa misura il percorso verso l’elettrificazione, a seconda che prevalga un approccio populista o progressista“. Trump e le destre in Europa potrebbero frenare sul sostegno all’elettrico, insomma. Ma ciò non toglie che Tavares ci punti comunque come strategia di lungo periodo.
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Ma che vadano a quel paese.
Han munto per decenni per poi delocalizzazione e ora ” strligliano”?
Mai più fiat alfa e baracchini del genere, vadano in usa a vender i loro catorci di 500 a 20k€. (38k il catorcetto elettrico).
Vadano pure avanti sul percorso segnato, ma non vengano a elemosinare fondi statali, ne han già presi con troppi
Fino a quando i governi non vedono al di là del proprio naso e dei voti per mantenersi sulla poltrona, saranno sempre contrari alle innovazioni e alla transazione visto che ne va del loro reddito.
Se guardiamo solo all’Italia e al modo di ragionare degli Italiani sono d’accordo.
Non penso però che in questo caso “tutto il mondo sia paese”. In Europa ci sono anche stati dove il sentire è differente, non si ha così paura delle novità, si è più disposti a capire e soprattutto non si ha una così basso livello dei mezzi di informazione/comunicazione.
Il Ministo sarà andato lì giusto a presenziare, fare scena?
oppure avrà avuto mandato dal governo per fare sul serio e si sarà anche preparato con l’aiuto dei suoi tecnici aiutanti?
con uno studio preliminare sul rapporto costi/benefici occupazionali diretti e nell’indotto, per sapere quanto (anche senza esagerare come fanno in america, noi siamo più in bolletta) e cosa (incentivi o sgravi fiscali su energia o costi del lavoro o sul fatturato, etc) eventualmente mettere nel piatto?
A giudicare dalle dichiarazioni parlavano due lingue diverse, quindi avrà giusto fatto presenza e poi ognuno per la sua strada…
Per quanto siano dichiarazioni importanti. Penso che il le dichiarazioni siano anche rivolto al messaggio che deve passare. Va fatta politica educativa al riguardo. E obiettivamente dal timone del paese, non sembra esserci la volontà nel perseguire il piano di decarbonizzazione seriamente. Il messaggio che sta passando è del tipo “si bello, ma tanto non funziona, aspettiamo…” nei marasmi più totali non mi pare che si sia affrontato il nodo più difficile, cioè dare la possibilità di ricaricare nei grandi complessi residenziali, da dove infatti c’è la maggiore avversione a questo cambiamento…e dove può essere veramente utile sbloccare e a far partire il volano…
Stellantis chiude in Italia e vuole dare la colpa alla politica italiana. Eh, la scusa è ghiotta. Magari ne avesse una così VW che sta licenziando in Germania perché le sue elettriche non si vendono. Certo questo governo sovranista che si fa schiaffeggiare così … è così sovranista che tra poco gli schiaffi se li darà da solo … non sa più quale imprenditore inseguire, è disposto a varare qualunque legge pur di avere una carezza da un imprenditore ma niente, gli dice proprio male …
Vai Tavares, vai a vendere la 500 negli USA, vediamo quante ne vedi, poi torni qui e ci racconti quanto sei bravo … secondo me ne ha vendute di più Marchionne col cartello “per favore non compratela!”.
Si, si, ci crediamo tutti che Tavares vuole spostarsi sull’elettrico.
E magari da domattina.
Con le macchinine della Polistil.
A parte la 500e cosa hanno di pronto, veramente valido?
Non hanno nulla da proporre, non è che a tutte le famiglie italiane vada bene una cyticar o una segmento b che inautostrada ti obblighi a ricaricare ogni ora e mezza.
Una Kona con la carrozzeria della 500x andrebbe benissimo a tanti.
La Kona la fanno dal 2017 e Stellantis dopo sei anni è ancora qui a pensare, parlare,strigliare….
Io voglio sapere le competenze di d Urso in queste materie,il solito vecchio trombone politicante che è stato messo lì senza nessuna giustificazione,solo per piazzarlo da qualche parte,povera Italia…
Ah, è così? Mah, a me risultava che il sig tavares non fosse molto convinto dell’elettrico…va bene evidentemente mi sbagliavo. 🙄
In realtà no, vuole vendere ancora il termico perché non è pronto, ma sembra che si stia muovendo bene per il futuro.
Vedi report di T&E
https://infogram.com/online-202311_evranking-supplychain-race-1h0r6rpjzey1l2e
Stellantis che chiude le fabbriche in Italia, quindi il nostro governo poteva anche essere stalinista, non avrebbe avuto impatti sui loro piani.
Povero governo, superato da destra, da sinistra, da sopra, da sotto, sempre a rincorrere qualcuno. Urso più che un ministro mi sembra un pugile suonato. Gli dò atto di metterci dell’impegno, ma i risultati sono piuttosto scarsi su tutti i dossier.
Magari vi rifarete alle elezioni europee, o magari no 😅😂😅😂😅😂
Per le europee Meloni sta facendo anticamera per entrare nella coalizione Ursula…..
I ministri ..
Idiocracy 2006 diretto da Mike Judge.
Ops…
Già visto in qualche reportage da Tribuna Politica?