Stellantis punta sull’ibrido più che sull’elettrico: già quest’anno 30 modelli, altri 6 entro fine 2026. Obiettivo: cavalcare il trend di vendite 2024 in ascesa, +41%.

Stellantis punta sull’ibrido: cresce nelle vendite più dell’elettrico
Il gruppo guidato da Carlo Tavares lo definisce “approccio multi-energia“.Ovvero l’adeguarsi rapidamente alle richieste di mercato, che in questo momento premiano più l’ibrido dell’elettrico puro o del plug-in. In particolare Stellantis punta sulla nuova tecnologia ibrida eDCT. Promettendo “una riduzione delle emissioni di CO2 a un prezzo più accessibile rispetto alle auto completamente elettriche e ibride plug-in“. Si punta anche sulla riluttanza di molti automobilisti a passare all’elettrico per il timore di complicazioni con la ricarica. “I veicoli ibridi sono facili da utilizzare e non richiedono di cambiare abitudini rispetto ai veicoli tradizionali a combustione interna“, spiega Sébastien Jacquet, vice-direttore tecnico di Stellantis. “La tecnologia eDCT permette al motore di rimanere spento, in particolare durante la guida a bassa velocità, riducendo emissioni di CO2 e consumi. Non sono semplici sviluppi tecnici, ma vera innovazione alla portata di tutti”.
Ma l’autonomia in solo-elettrico non va oltre 1 km
La maggior parte dei veicoli ibridi Stellantis presenti in Europa include già la tecnologia eDCT e il motore elettrico integrato da 21 kW. Ma i tratti coperti in solo-elettrico sono modesti. Secondo Stellantis “la batteria da 48 V e 0,9 kWh garantisce un’autonomia che raggiunge 1 km in condizioni di utilizzo costante. E può anche fornire un’alimentazione elettrica durante la guida ai bassi carichi oppure in fase di rilascio. Durante la decelerazione o la frenata, il motore elettrico passa alla funzione di generatore, catturando l’energia cinetica e ricaricando la batteria. Un Belt Starter (sistema di avviamento azionato a cinghia) permette di passare rapidamente e in modo fluido dalla modalità elettrica a quella ibrida“. Grazie alla sua modularità, la tecnologia eDCT può supportare anche i veicoli elettrici plug-in, avendo il 93% dei componenti in comune: “Gli unici cambiamenti riguardano il modulo di propulsione elettrica e l’inverter“.
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Le auto termiche sono diventate, anche per via delle necessarie limitazioni legate all’inquinamento, oltremodo complesse (e quindi… delicate) non solo dal punto di vista meccanico.
Le auto elettriche, il cui motore di per sé presenta (rispetto a quello a pistoni) solo massicci vantaggi, sono purtroppo penalizzate su quel fronte “batterie” che già un secolo fa ne impedì la diffusione; e ciò, purtroppo, NON è dovuto ad alcuni “loro” brutti e cattivi MA in primo luogo a enormi problemi squisitamente tecnologici per i quali ancora, piaccia o meno, non si sono trovate soluzioni veramente “vincenti”.
Se non fosse per le batterie non ci sarebbe “gara” e le auto elettriche si diffonderebbero in un baleno e spontaneamente, senza bisogno di propagande o “incentivazioni” di sorta. Eccezion fatta per quelle persone (quante?) che davvero troverebbero disgustosa l’idea di usare veicoli molto più scattanti e silenziosi, esenti da qualsiasi emissione gassosa, oltremodo migliori in quanto a odori e vibrazioni, costruttivamente molto più semplici…
La “soluzione” ibrida, che si traduce in un veicolo praticamente… doppio (specie se di tipo “plug-in”) e quindi doppiamente complesso, è sicuramente affascinante da un punto di vista tecnologico; però l’idea di possedere un veicolo del genere, almeno per me, è tutt’altro che seducente.
Se dovessi cambiare oggi la mia auto valuterei solo le due opzioni “pure”: termica o elettrica. In linea di principio mi attirerebbe di più la seconda, ma dovrei analizzare bene le caratteristiche delle auto effettivamente acquistabili (ignorando i tanti più o meno vaghi “annunci” di modelli futuri) in rapporto alle mie personali esigenze e possibilità.
Stellantis fa l’ibrido perché palesemente incapace di fare elettrico… Ognuno arriva dove può…il mio motto sarà MAI PIÙ STELLANTIS!
E’ molto più corretto dire che Tesla ed i cinesi si sono buttati sull’elettrico in quanto incapaci di fare il termico.
Ai soliti gufoni, che si fanno dei gran film a parole, farie presente che:
– le vendite assolute di auto elettriche in europa, da gennaio a maggio, sono state più alte del 2% rispetto al 2023; a giorni arrivano i dati comprensivi anche di Giugno
– i giochetti con i listini (e in italia sulle rete di ricarica) sono un modo per cercare di orientare le preferenze degli aquirenti, il pubblico ripiega su termiche/ibride se costano molto meno; Ps: le ibride sostituiscono le termiche
– in Europa per il 2025 è previsto un ritorno al rialzo più rapido del tasso di crescita BEV, nonostante i dazi compiscano vari modelli presenti e futuri a basso costo e alto interesse
PS: vediamo se sui dazi non trovano un accordo in autunno, Cina sta minacciando una indagine per sovvenzioni scorrette e di mettere i relativi dazi all’importazione per la carne suina europea importata in Cina, un giro di affari enorme per gli allevatori europei
– in America nel 2024 le elettriche stanno andando bene, e tra queste anche VW; in Cina poi ancora meglio
“le vendite assolute di auto elettriche in europa, da gennaio a maggio, sono state più alte del 2% rispetto al 2023”. Molto ma molto ma molto fuorviante come dato. Conta solo la quota, non le vendite assolute. https://www.acea.auto/pc-registrations/new-car-registrations-3-in-may-2024-battery-electric-12-5-market-share/
European Union, Jan – May 2024: 12.1%, Jan-May 2023: 12.4%. Quindi nella UE le bev hanno perso lo 0.3% di quota (anche le plugin calano, 7.1% nel 2024, 7.3% nel 2023, quindi perdono lo 0.2% anche loro).
Per me la notizia è ottima e da festeggiare con lo champagne. Non perché tifo contro l’elettrico ma perché voglio che il messaggio ai costruttori arrivi chiaro: amici carissimi, la R5 a 34000 euro e la Junior a 41000 euro ve la potete tenere e ficcare dove non batte il sole. Ci avete promesso il pareggio tra termiche e elettriche: la Clio parte da 18000 euro, datemi la Clio elettrica a 18000 euro con 400 km di autonomia o non passiamo.
Questo è un braccio di ferro, se il mercato cede al ricatto e compra a questi prezzi folli è finita, ci bruciamo il futuro, finisce come con le colonnine della corrente, ora voglio vedere come fate a convincerli ad abbassare i prezzi.
Governassi in Europa, consentirei l’import senza dazi da qualunque mercato di qualunque auto elettrica senza necessità di omologazione e senza oneri aggiuntivi. Il clima è un’emergenza? Allora tutto è lecito. Non hanno l’isa, i menu sono solo in inglese, etc. etc.? Pace. Chiunque può importare anche privatamente qualunque auto elettrica da dove gli pare. Entro un anno la quota di elettriche in Europa raddoppierebbe come minimo (e i listini ufficiali crollerebbero), tutti a importare le elettriche cinesi al prezzo cinese, a proprio rischio e pericolo (ad esempio per i pezzi di ricambio) ma tant’è.
“in America nel 2024 le elettriche stanno andando bene, e tra queste anche VW”. Sei R.S. o un sosia? Help!
https://www.eia.gov/todayinenergy/detail.php?id=62063
The share of electric and hybrid vehicle sales in the United States decreased in the first quarter of 2024 as battery electric vehicle (BEV) sales declined. Hybrid vehicles, plug-in hybrid electric vehicles, and BEVs fell to 18.0% of total new light-duty vehicle (LDV) sales in the United States in the first quarter of 2024 (1Q24) from 18.8% in 4Q23, according to estimates from Wards Intelligence.
This slight decline in market share was driven primarily by BEV sales, which fell from 8.1% of the total LDV market in 4Q23 to 7.0% in 1Q24
Historically, BEV sales have not performed as well in the mass-market segment as they have in the luxury segment in the United States. Total U.S. sales of mass-market LDVs declined by 1.0%, and total mass-market BEV sales fell 17.9%, reducing the market share of BEV models from 2.2% in 4Q23 to 1.8% in 1Q24.
Oggi direi che non ne hai azzeccata una.
Tutti stanno diversificando e chi aveva dichiarato guerra ai motori a benzina si sta ricredendo. Tutti, ma proprio tutti. Si poteva cambiare il titolo dell’articolo e mettere quello di un altro brand. Tutti stanno rallentando sull’elettrico: BMW, Mercedes, Ford, Renault, Volvo, Volkswagen, Hyundai, Kia … ho saltato qualcuno? Ah già, Toyota, che però non aveva mai detto che avrebbe abbandonato il benzina, quindi non deve rimangiarsi nulla, l’unico ceo che ha coerenza e ci ha visto lungo.
L’unico in cattive acque in questo momento è Tesla. Perché BYD ha puntato fortissimo sulle plugin che sta vendendo a bizzeffe e quindi alla fine offre ai suoi clienti 2 diverse strade: elettrico puro o elettrico plugin per chi vuole sì cimentarsi nelle ricariche ma vuole garantirsi zero-rogne-sempre-e-comunque. E infatti la strategia premia.
Stellantis non ci ha creduto abbastanza? No, è strategia. Come tutti gli altri brand, hanno deciso scientemente di piazzare le auto elettriche nel segmento premium (ricordatevi l’uscita di scena della e-up). Vuoi salvare il pianeta? Devi pagare!!! Il mantra è questo, purtroppo. Chiaramente facendo così hanno ridotto l’elettrico ad una nicchia e questo consente anche loro di continuare col business-as-usual per qualche altro anno.
Certo, se la MG3 Hybrid+ dovesse svettare nelle vendite … sarebbe davvero l’inizio della fine per loro.
A me invece sembrano quasi tutti in controfase come quelli che sbagliano ad investire in borsa: prima troppo entusiasti sull’elettrico, ora troppo concentrati a tornare indietro. Mi sa che mi farò un’altra scorpacciata di popcorn.
Tesla: strategia chiara fin dall’inizio si è goduta il momento di euforia trovandosi con i prodotti giusti al momento giusto, e non è certamente in cattive acque.
Toyota: strategia troppo conservativa, si sta godendo il ritorno dalla serata alcolica, poi non si capisce bene cosa farà da grande.
Ma alla fine il mondo non è mai tornato indietro, eh!
trsla per la verita sta lentamente recuperanfo il valore delle azioni 2022 – inixio 2023 … ma è ancira be lontana da quei valori, che il mondo nkn torni indietro è piuttosto discutibile, il 1900 (senza andare oltre) e pieno di novità che avebero dovuto cambiare il mondo di cui nessuno si ricirda manco più, una novità per essere veramente risolutiva deve essere economica. facile da usare, e usabileovinque srnza limitazioni (nel caso dell’auto) di ricariche casalinghe, fitovoltaico ecc, altrimenti rischia di esdere una buona doluzione ma solo per una nicchia fi fortunati benestanti.
Comunque non metto limiti a nulla ce lo dir il futuro se questa soluziine sarà quella efinitiva o solo uno dei tanti pasdi intermedi per qualcosa di diverso.
Ma che c’hanno provato era scontato, dovevano provarci. Hai la scusa perfetta, l’ambiente, per dirottare la tua clientela dalle auto da 15000 a quelle nuove che puoi presentare come costose e vendere a 40000 euro: e chi non lo farebbe? Ma hai visto la velocità con cui hanno eliminato i modelli economici dai listini e hanno aumentato i listini delle termiche? Tutta una rincorsa ad aumentare i margini e infatti i bilanci sono solidissimi, se non fosse per i buchi che fanno perché per loro fare un’auto elettrica significa bruciare i soldi in un caminetto e sperare che dalla cenere esca la tecnologia …
Ma dai, VW che compra il software di Rivian per 5 miliardi di dollari … VW … dopo aver speso anni e miliardi per Cariad … il brand più *mi auto-censuro* del mondo, non hanno 2 informatici lì dentro …
Caro Leonardo le suggerisco caldamente di inviare il suo curriculum a questi costruttori che andrebbero in controfase, ci vuole qualcuno che li riporti sulla retta via. Qualcuno che gli spieghi che dovrebbero ugualmente fiondarsi a capofitto sulla produzione delle BEV mollando il prima possibile questi ICE, puri o ibridi, nonostante i piazzali pieni di invenduto a batteria, nonostante la clientela europea (e non solo) non ne voglia mezza di ‘sti prodotti, nonostante anche Tesla sia stata costretta ad abbassare pesantemente i prezzi dei suoi due top sellers per contrastare il calo delle vendite (che c’è lo stesso, forse che si è quasi saturato il bacino degli early adopters?), nonostante le ultime elezioni per il Parlamento Europeo.
E no, non tiriamo in ballo Nokia, perfavore.
Per chiarezza, intendo in contro fase quando si sono buttati a capofitto sull’elettrico puro pensando di saltare l’ibrido e sull’ibrido ora che vedono l’elettrico puro in una pausa di riflessione (sana e fisiologica tra l’altro, sono mesi che diciamo che l’offerta di premium SUV elettrici ha un po’ stancato, ora servono le elettriche pratiche che facciano i numeri).
Così, se Toyota è partita un po’ troppo in anticipo con l’ibrido (era addirittura il 1997) sicuramente in questi anni ne ha goduto i profitti.
Tesla è partita bene con l’elettrico puro, godendone l’effetto lancio e la grande richiesta quando i concorrenti erano completamente impreparati. Ora c’è una pausa di riflessione, va bene, ma le pare che Tesla potrebbe mai investire sugli ibridi, tecnologia di transizione per definizione?
Non devo citare Nokia, se lo dice lei, ma intanto la storia è decisamente simile…
No, infatti suggerivo di non citare Nokia perché la storia è decisamente diversa.
1- Nokia è stata uccisa dalla risposta del mercato, lo stesso che sta bocciando le auto elettriche.
2- Nessun incentivo statale, nessun divieto di vendita in prospettiva futura ha mai cercato di condizionare le vendite di telefoni e smartphone
3- Nella telefonia, il boom degli smartphone è avvenuto appoggiandosi alla stessa rete infrastrutturale dei cellulari tradizionali, cosa che non può verificarsi per le auto elettriche.
4- Gli smartphone offrivano funzionalità notevolmente superiori rispetto ai cellulari tradizionali in fatto di connettività, un’auto elettrica non offre invece sostanziali funzionalità aggiuntive, continua a spostare cose e persone da A a B. Lo farà in maniera più morbida e silenziosa, ma con il problema dell’autonomia e delle ricariche.
5- L’unica attinenza fra smartphone ed auto elettriche è che costano molto più dei prodotti che hanno sostituito/vorrebbero sostituire.
Per chiarezza, nella classifica di vendita BEV Europa il primo Suv premium si trova al sesto posto, BMW i4. Il resto dei Suv premium, come pure le premiun non SUV, sono comunque la minoranza delle voci nella classifica: Tesla, Volvo, VW non sono certo considerabili prodotti premium, non basta togliere un ICE e mettere delle batterie per trasformare brand generalisti in premium. Tesla non investirà mai sull’ibrido, cos’avrebbe da offrire in più rispetto ad un’ibrida venduta da chi costruisce auto da decenni?
Continua a non esser chiaro che costruire elettriche con autonomie e velocità di ricarica adeguatamente elevate per poterle definire “pratiche” costa dannatamente troppo per renderle assieme redditizie per i produttori ed accessibili al grande pubblico, a meno di non essere un industria cinese con gli oramai noti vantaggi derivanti dal produrre in casa propria.
1- Nokia è stata uccisa perché non ha saputo fare un prodotto al passo con la novità introdotta da Apple. Suona meglio scritta così?
2- C’era una intervista di Ballmer che se la rideva divendo che l’ iPhone era troppo costoso oltre a essere “fully subsidized” perché potevi comprarlo soltanto con un piano telefonico.
3- Stessa rete, stesse strade. Già ci siamo dimenticati che occorreva farsi un piano dati premium altrimenti l’iPhone perdeva di senso. Suona familiare con il caro ricariche?
4- Posto che qualsiasi auto ti porta da A a B, ti pare poco poter caricare l’auto a casa quando sta ferma, magari usando energia autoprodotta, oltre a essere perfetta per la guida autonoma.
5 – ok, semmai il problema è che con un po’ di sacrifici o con un po’ di rate l’ iPhone se lo possono comprare un po’ tutti, l’ auto elettrica, soprattutto in Italia, direi di no. Questa è la discriminante, e lo si vede dal fatto che appena arrivano gli incentivi le auto elettriche vanno a ruba.
In ultimo, per renderle accessibili al grande pubblico serve il percorso fatto da molte tecnologie, iPhone ma anche Android, schermi LCD da 10.000 € ma anche low cost da Cina, Corea, eccetera. Insomma è questione di tempo. Oltretutto non sarà certamente l’auto elettrica a risolvere il problema dell’ italiano col salario fermo da anni che già comincia a non potersi neppure permettere la termica del popolo
1- Nokia è stata uccisa dal mercato che non ha gradito i prodotti che questa insisteva a proporre. Non ha più gradito i comandi fisici, non ha gradito il Symbian, ha gradito la facilità a personalizzare il proprio terminale con app di terze parti data da iOS ed Android. Nokia era perfettamente in grado di proporre dispositivi tecnologicamente adeguati, ha però puntato sul cavallo sbagliato ed il mercato non ha premiato le sue scelte: ha continuato ad offrire terminali che si acquistavano e rimanevano pressoché uguali per tutta la loro vita mentre altri ti vendevano degli smartphone che, installandoci delle app facilmente reperibili, potevano espandere o modificare le funzionalità anche anni dopo l’acquisto. Non è stata questione di capacità quanto di filosofia.
2- Nessun incentivo statale, nessun divieto di vendita in prospettiva futura ha mai suggerito/impedito e mai suggerirà/impedirà a qualunque utente di acquistare un dispositivo mobile con tasti fisici e con unicamente connessioni voce e testo. Tra trent’anni, se vorrò, potrò andare ad acquistare un oramai banale cellulare a conchiglia che mi consenta unicamente di parlare e scambiare sms, come accadeva 25 anni fa. Non sarà così per altri noti prodotti.
3- Cellulari e smartphone funzionavano entrambi su rete GSM, GPRS ed in seguito UMTS usando le comuni sim card. In caso di malfunzionamento di un terminale, era possibile passare all’altro (indipendentemente dalla tipologia) semplicemente spostandovi la propria sim card, le funzionalità di base erano garantite. E’ evidente che una BEV non possa ricaricarsi alla pompa di benzina e viceversa, richiede una rete dedicata rispetto alle ICE.
4- La ricarica casalinga è alla portata di chi dispone di garage o posto auto di pertinenza esclusiva ed io non faccio parte di questo sottoinsieme. Sicuramente si tratterà di una feature molto gratificante per i possessori di BEV e di tetto di proprietà e di FV di proprietà e di garage di proprietà o di posto auto di proprietà, dal punto di vista pratico va però considerato che il rifornimento di carburante per una ICE non comporta mai aggravi significativi di tempo (5 minuti sempre e comunque, che si tratti del casa-lavoro o dei lunghi viaggi) e non comporta mai deviazioni o pianificazioni di soste altrimenti non previste. Gli unici casi in cui ho maledetto il tempo necessario per rifornire l’auto o la moto sono capitati mentre tornavo a casa e mi scappava di andare al bagno, quando era la MIA autonomia a contarsi in minuti.
La guida autonoma non è infine legata a doppio filo con la tecnologia BEV, qualunque sistema di propulsione la può implementare.
5- L’ultimo episodio degli incentivi è stato parecchio anomalo, andrei cauto a costruirci sopra delle regole sull’appetibilità di certi prodotti: molta attesa prima del loro rilascio, corsa all’accaparramento anche da parte di NLT, cifre importanti in gioco per chi li attendeva. La penultima stagione aveva invece mostrato chiaramente che le BEV andassero tutt’altro che a ruba, considerato che i fondi per gli incentivi restavano inutilizzati.
😂
La principale critica da parte dell’ esercito anti iPhone dell’ epoca era che la batteria durava poco e che con un uso intenso andava ricaricato a metà giornata.
Enzo quando fanno investimenti per decine di miliardi come VW e ti rendi conto di aver fatto un buco nell’acqua catastrofico devi per forza tornare sui tuoi passi, avevano aspettative di vendita più del doppio della realtà… Capacità previsionali veramente da imbelli oppure volevano auto convincersi che sarebbe funzionato. Anche perché più dell’85% dei clienti vuole altro e li devi comunque soddisfare, se non vuoi fallire con un buco mostruoso.
per la verità la scelta non è stata proprio “libera” l’Europa per cercare di dirigre il mercato verso l’elettrico li ha obbligati a immatricolare quote crescenti di auto elettriche per poter commercializzare quelle endotermiche e per poterlo fare dono state costrette a fare investimenti, purtroppo tenere i piedi in 2 scarpe (al contrario fi trsla o dei cinesi) è estremamente costoso e allunga i tempi ma non avevano altre alternative, ota che i dati del non raggiungimrnto dei target previsti sono davanti agli occhi di tutti anche i politici dovranno tenerne conto (anche in relazione a come sono andate le elezioni europee) e volente o nolente dovranno, per “sala l salvabile dell’indusyria automobilistica europea” dare una correzioni ai tempi e ai modi alle previsioni che si erano posti e i dazi sono le prime avvisaglie di cosa potrà accadere.
Quindi costringerle a tenere ancora i piedi in due scarpe? Non vedo grande coerenza di ragionamento
non è questione di coerenza ma fi business, passare direttamente all’elettrico per loro sarebbe stato in vero e proprio harkiri, non erano e non sono pronti e il mercato sarebbe andato verso chi anvira vendeva il termico a prezzi inferiori, tenere solo il termico con le regole europee che li obbligava a produrre un certo quantitativo fi elettriche non avrebbero potuto … quali sltre doluzioni avrebbero avuto o hanno in slternativa se non produrre “false” ibride da 10 – 20 km di autonomia e continuare a produrre endotermiche sperando on in cambiamento drlle regole (leggi 2035)
“Vuoi salvare il pianeta? Devi pagare!!!”
Un po’ ambigua come affermazione, non ti pare?
Tu pensa a VW che cancella la e-up (troppo poco speculativa) e la e-golf e tira fuori la ID.3 che aveva un listino che partiva da 35000 euro e che negli anni è arrivato a oltre 40000 euro (anche qui eliminando la versione base dal listino). Dimmi tu se stanno lavorando per ridurre i prezzi delle elettriche o al contrario per aumentarli. Per quanto mi riguarda, stanno speculando sugli ecologisti “assetati” di auto non inquinanti piazzando tutto a prezzi stellari e con listini che crescono sempre di più.
Lo so che non ti ho convinto per nulla ma se può farti piacere hanno deciso di posticipare di un altro anno la ID.2. Doveva uscire a fine 2025, uscirà nel 2026. Notizia di oggi. Dopotutto se guadagnano vendendo ID.3 a prezzi tripli rispetto al valore dell’auto (in Cina costa un terzo l’auto …) capisci bene che finché gliele comprano … vuoi salvare il pianeta? Devi pagare!!!
La id3 poi è veramente un’auto costruita a povertà e miseria, 40mila euro sono un furto colossale. Oltre che ad essere veramente indigesta esteticamente.
Stellantis nel “taschino” ha pure i modelli Leapmotors … se non sbaglio ci sono anche con range-extender … che forse sarà il giusto “cavallo di Troia” per il mercato italiano (qualcuno ha visto i dati del Nissan e-Power in Italia ? )
Per il resto le ibride FULL o PLUG stan solo aumentando la quota elettrica man mano che la tecnologia consente batterie più economiche e non troppo pesanti a bordo…
gli azionisti e gli analisti vogliono avere i ritorni sul quarter o al massimo sull’anno… le previsioni di succesdo a 4 o più anni interessano assai poco.
Se investono in automotive… almeno 5 anni di pazienza li devono avere…sono tutti investimenti di lungo termine
5 anni? … si aspetta e spera, se uno avesse investito in base alle previsioni fatte 5 anni fa o era milionario se avesse preso nvidia (che 5 anni fa se la filavano proprio in pochi) o ci avrebbe perso comprando azioni VW e nessuno si sarebbe mai sognato che nel frattempo sarebbe arrivata una pandemia.
gli “investitori che contano” son quelli multi milionari (o miliardari)… non i piccoli o micorscopici investitori privati…
Se fai trading on line stai sempre su posizioni short e cerchi di lucrar qualcosa … spazi tra settori … e l’automotive è tra gli ultimi che guarderei (salvo sapere cosa twitterà Elon nelle sue “migiori /peggiori” giornate)
Ma Leapmotor è l’asset perfetto nella galassia Stellantis. Un brand come fa a giustificare un prezzo alto? Creando un subbrand per i poveracci e facendogli sfornare le auto più brutte che si possono immaginare. Quindi Leapmotor sarà la vecchia Dacia del gruppo (ora Dacia non è più così oscena), ovvero farà auto elettriche a un prezzo onesto con specifiche decorose … ma brutte come la fame! Chi si recherà a vederle in concessionaria verrà preso dallo sconforto ma nessun timore, subito di fianco c’è la nuova Fiat 600 a 35000 euro, un affffffare, guardala com’è bella, stilosa e puoi scegliere tra 19 milioni di colori e personalizzazioni. Certo, signore, se a lei le auto non piacciono e le serve un mezzo onesto per andare da A a B può continuare a guardare la Leapmotor …
Se ti mettono la LeapMotor T03 a 22.500 euro (faccio per dire) e a fianco ci parcheggiano la 500e che parte da 29.000 euro o la nuova Panda che parte da 25000 euro … e che, non vedi come sono molto più belline le “italiane”? Papà, papà, a me piace la 500e, non comprare la Leapmotor, è brutta …
Mi è piaciuto come hai descritto la scena:))
C’è li vedo i venditori…
Però T03 non è male (in foto…da guidare non so…) e penso avrà mercato; le altre a me non piacciono…ma ho visto comprare anche mai mi sarei immaginato nella vita! (Arna, Peugeot 309, Duna…potrei andare avanti ma lo stomaco non regge. )
Mi spiace solo che le useranno esattamente per quello: affermare che i loro prezzi partono da x…ma se le vuoi decenti occorre 5x.
I mezzi brutti ma onesti venderanno comunque. Gente che deve fare necessità virtù e guarda alla sostanza esiste. C’è l’operaio che usa l’auto per spostarsi, il padre di famiglia responsabile che cerca un modo per risparmiare sui pieni e a casa ha il fotovoltaico … alla fine la Dacia vendeva bene anche quando era brutta e spartanissima. Certo, nessuno si vantava di averla acquistata. La strategia delle case è sempre stata quella alla fine, per vendere le auto più costose il segreto è fare le più economiche più bruttine e meno stilose delle sorelle maggiori. A me basta guardare i fari delle auto: le versioni più costose hanno sempre i fari avanti e dietro stilisticamente più curati, più aggressivi, case come BMW, Audi e Mercedes ci hanno campato una vita con questa logica. L’unica eccezione che ho visto in tanti anni di auto è stata la Jeep quando di recente presentò 3 nuovi veicoli e il più bello e riuscito dei 3 (lo scrissi subito nei commenti qui su VaiElettrico e infatti i numeri di vendita e i premi internazionali mi hanno dato ragione) era il modello più economico, la Avenger.
Considerando la piattaforma comune… gli ingegneri jeep han fatto un ottimo lavoro (migliore di Renegade)..e difatti molti si orientano su quella anziché puntare alla più lunga (e costosa) Compass..di cui riprende un oo6 certi stilemi .
Io stesso avrei scelto quella…anche solo per poter andare in fuoristrada con mezzo più agile (visto che con Compass 4×4 a volte mi son trovato in situazioni limite …con pochi cm di margine…che ricordo come imprese “folli ed eroiche” (specie quando ad insistere è stata mia moglie perché io subodoravo che erano escursioni da non tentare…). Peccato che invece che una più costosa ma efficace dual motor han tirato fuori la soglia ibrida 4xE…da gitarella su sterrato nei weekend..
Anche se… dovremo aspettare la prossima Recon…ma non sarà economica e a portata di fungaiolo o cacciatore..
T03 poi mi ricorda il TSO… manco dei nomi decenti sanno dare a ste trabant moderne
I cinesi devono imparare a dare nomi ™️ carini e comprensibili agli europei…
quanto alle Trabant… purtroppo troppi italiani si stanno rassegnando a quelle…e vedono “gli altri” con le BEV come nemici ( ! ) mentre invece gli migliorano l’aria attorno…e fanno da apripista per future versioni più economiche ed abbordabili…
“Stellantis punta sull’ibrido più che sull’elettrico”
Come già commentato precedentemente da molti, e io concordo, questa azienda punta sul vecchio, non sul nuovo.
Mi ricordo tanti, tanti anni fa, quando usciva un “nuovo modello”: una modanatura di qua, un fascione di plastica di là ed ecco la versione “special” e anche la “super”! …
Come ha già detto qualcuno, stanno facendo contenta una certa clientela, ma quale, ci si potrebbe chiedere? I “Vez”
I vecchi fuori e i vecchi dentro, quelli che non guardano avanti, ma indietro.
In altre parole, fanno come i petrolieri: mungono la solita vacca e continueranno fino all’ultima goccia di latte.
Non credo che smetteranno mai con questa politica (tralasciando le tematiche della produzione in Italia, la delocalizzazione, la continua richiesta di incentivi, ecc.).
peccato che i “vecchi” o i boomer se preferte, sono quelli che hanno le capacità economiche per acquistare le automobili sempre più costose, se la rivoluzione green aspetta che le auto elettriche le acquistino i giovani a 1000 – 1200 euro di stipendio … diventeremo la Cuba (nel senautomobilistico) d’Europa altro che 2035.
Che Stellantis puntasse tutto sull’ibrido si era capito. Piattaforma modulare progettata pensando all’ibrido prima che all’elettrico e posizionamento di prezzo dei modelli elettrici assolutamente fuori mercato per incentivare le vendite dell’ibrido e piangere in Europa perché le BEV non le compra nessuno
tecnologia che potrebbe essere “obsoleta” in 2 anni,
forse fitta con i clienti che potendoselo permettere cambiano spesso l’auto?
Mah forse in due anni magari no, tra cinque è più probabile, tra dieci saranno sicuramente obsolete.
Tutto questo al netto di stravolgimenti dal lato costo dei carburanti, quella sì che è una scommessona!
scusa perchè potrebbe essere obdoleta? forse è più probabile che diventi obsoleta una BEV vista l’evoluzio e dalla tecnologia di batterie, colonni e di ricarica e tecnologia in genere e i 400 km attuali di u a tesla saranno disponibili su una citycar cinese da 10000 euro e l’auto che hai acquistato 3- 5 anni prima poyrebbe essere considerata “vintage”.
..perché secondo me entro 2 anni, chi ha budget per cambiare spesso le auto (gli altri fanno durare una vecchia termica senza passare dall’ibrido):
>> la rete di ricarica aumenta, standardizza i pagamenti (compreso il comodo riconoscimento automatico della vettura, come sulle Tesla), semplifica e abbassa le tariffe
a quel punto un italiano medio, spendendo di più se usa un’auto termica/ibrida, si sentirà zimbello, offeso nell’amor proprio, anche se magari fa pochi km all’anno e il costo carburante incide meno rispetto ai costi del cambiare spesso l’auto, e vorrà anche lui l’elettrica; effetto emulazione
e magari cambierà auto per una elettrica, prima di iniziare ad avere spese di manutenzione sull’idrida, che anche senza imprevisti, psicologicamente sono momenti antipatici quelli con le officine
>> entro 2 anni i prezzi di aquisto delle BEV anche compatte scendono un altro 15-20%
>> entro 2 anni i ritocchi alle batterie già aggiungono un pò di kwh e arrivano a ricariche 10-80% in 20 minuti anche sulle non premiun
Una vecchia EV invece, magari con non troppa autonomia, può andare bene a chi non fa autostrada, la sua efficenza e, parlando di usato, i costi di utilizzo, accedendo al “carburante elettrico”, sono uguali a quelli di una Ev nuova
Stellantis punta all’ibrido… perchè non vende “una cippa” di elettrico ( e rimette in listino anche il diesel )
Qualche spunto sulle ICE:
– Inquinamento locale e aumento del rischio di patologie respiratorie per TUTTI
– Contributo non indifferente al rilascio di gas serra
– Soggette a blocchi del traffico
– Manutenzioni programmate costosissime, con fermo del veicolo più lungo
– Manutenzioni straordinarie più frequenti, ma molto più frequenti
– Costo a km per il carburante più alto rispetto alle BEV
– Bollo auto
– Prestazioni meno brillanti rispetto ad una pari livello BEV
– Consumo dischi e pasticche freni molto superiore
– Vibrazioni e rumorosità
– Primi 3 punti completamente d’accordo.
– Manutenzioni programmate costosissime non direi, ultimo tagliando 189€ in concessionaria ufficiale e fermo macchina dalle 14.00 alle 17.30 nello stesso pomeriggio.
– Costi per km, chiediamo ad uno che ricarica sempre e solo fuori casa ( perché uno può non avere il garage con la Wallbox) e poi ne parliamo. Basta leggere questo sito negli ultimi tempi, una tempesta di lamentele.
– bollo auto non lo ho pagato per 5 anni esattamente come sta accadendo per la bev di mia moglie, adesso io pago solo la quota per il termico.
– prestazioni ok, ma visto che di solito non vado come se fossi sempre al rally di Montecarlo i miei 141 CV bastano e avanzano.
– dischi e pasticche molto superiori, non credo proprio, un amico che ha l’auto identica alla mia a 120.000 km ha ancora le originali. Una ibrida vera, non mhev, ha il recupero di energia in frenata con il motore elettrico di trazione e se non basta c’è anche il classico freno motore del termico.
Vibrazioni e rumorosità qui devo dire che si parla tanto per parlare, la mia auto non vibra proprio per nulla e la rumorosità del motore ( al vero molto contenuta visto che gira a regimi bassi) è quasi impercettibile, coperta dal rumore di rotolamento degli pneumatici ed ogni tanto dalla musica a bordo.
Credo abbia dimenticato gli asteroidi e le cavallette…
Guardi, come ho risposto al suo collega di sotto, con le termiche in vita mia ho avuto ben altre esperienze.
Tra l’altro per un tagliando una volta mi lasciarono 7 giorni senza macchina e senza quella sostitutiva.
Non parlate del primo tagliando di 15/30k o di tagliandi non fatti presso la casa madre, altrimenti non stiamo parlando della stessa cosa. Quanto ti compri la macchina nuova DEVI farlo da loro, punto. E il primo ti va bene, ma poi i successivi si faranno sentire eccome.
Io faccio circa 15000 km l’anno e la mia vecchia Diesel mi è scostata 2000e in più in 4 anni. Quindi non parliamo di costi o che le elettriche costano troppo, perché le termiche sono uguali, solo divise diversamente nel tempo.
Prima uno si lamentava che doveva andare sempre dal meccanico e che lo stesso gli sfilava sempre un sacco di soldi… adesso i motori termici sono diventati i più affidabili del mondo… boh! 🤷♂️
Se sei pollo, allora carichi a 0.69e per kwh alle AC. Io carico a 0.44e a kwh, basta non usare le applicazioni delle Big. Alle HPC, a 150kw di potenza, spendo 0.50e a kwh con Freshmile. Quindi basta sapere le cose, come sempre.
Ibrida vera o finta, le cose cambiano poco. Sono auto a benzina che bruciano combustibile, sprecando il 70% dell’energia potenziale.
A lei non le pare assurdo sapendo che se metto 10 litri di benzina, 7 di questi li ho pagati per bruciarli senza ottenere nulla?
Dunque, un’officina che tiene un’auto 7 giorni per il tagliando direi che non rappresenta la realtà: solitamente al massimo in una giornata di fa. Ho specificato che ho sempre fatto i tagliandi presso la loro rete ufficiale e il prezzo è quello per il 5 tagliando.E l’auto la ho comprata nuova. Ibrida vera o finta cambia tutto, non mi faccia dire che non sa di cosa parla. Le finte mhev sono auto pensate solo per il regime fiscale, hanno i vantaggi fiscali delle ibride senza esserlo. Io posso dire che sono, dopo 6 anni abbondanti di utilizzo in tutte le condizioni, a una percorrenza di 4,7 l/100 km , ho speso 4185,9€ in benzina per fare 55.000 km con un’auto che pesa una tonnellata e mezza. Mai visto il meccanico se non per i tagliandi. E prima ho avuto una Renault 19, una Ford escort,una Fiat ritmo, una panda ed una uno,una Opel kadett, 4 Clio, due Kangoo, una mini Cooper, attualmente in casa abbiamo la Niro, una Twingo a benzina e l’ ultima arrivata Twingo ZE. Nessuna ha mai visto meccanici per problemi importanti, solo ordinaria manutenzione infatti poi le ho rivendute tutte usate tranne la mini rottamata per comprare la ze ( ma funzionava ancora perfettamente, dopo 20 anni). Come vede se ognuno guarda le sue esperienze non sono tutte uguali, un amico che ha comprato una EV6 GT da meno di un anno ( e parlo di 80000 € di macchina) ha già dovuto sostituire la centralina bms e ricaricare due volte il climatizzatore ed ancora non ha risolto.
Rappresenterà o meno la realtà, ma a me è successo. E parliamo di Audi. Per i restanti, la riconsegna al giorno seguente.
Con l’attuale faccio 100km per andare e tornare da Roma (spesso), con un consumo totale di 16/17kwh ogni 100km. Che ad una media di 0,36e a kwh (se carico 50% pubblico e 50% garage), farebbero 5,7/6e per 100km, quindi a livello economico è come se avessi consumato 3lt/100km.
Il percorso è molto eterogeneo, 13km di Autostrada, 27km extraurbano e 10 città.
Perciò, facendo il paragone con le 2 precedenti auto di valore circa 40k, l’attuale ugualmente, sto risparmiando. Certo se poi devo fare un confronto tra un’auto più economica della mia, normale che costa meno.
L’unica differenza è che io spendo il 30% in meno in “carburante” rispetto a lei. Che alla fine della fiera, sono quei 1200e in meno, con in meno altri 1500e di tagliando.
Parliamo di auto di pari prezzo. Quindi sa la a3 l’ho pagata 43k e anche questa, dopo 4 anni sulla BEV posso dire di averla pagata 2700e di meno, per via del costo di carburante e manutenzione in meno. Ma soprattutto, una dotazione di accessori che se li avessi voluti montare sulla vecchia, dovevo metterci almeno 8000e in più.
Solo nella guida, la differenza col Diesel o il Benzina è abissale. Sempre scattante, niente strappi di cambio, niente giri del motore a 5000 per le cambiate automatiche e suono fastidioso quando vuoi sorpassare.
In tutto questo non si mette mai in conto il fatto che le auto inquinano tanto, altrimenti non farebbero i blocchi del traffico. I motori termici devono sparire, non c’è alternativa.
L’illusione che le ibride cosiddette full risolvano il problema è qualcosa che vi vendono. Vi disinformano.
Non esisterà mai un motore con almeno 50cv che faccia 3lt/100km senza tenerlo spento quel che serve, per questo si sono inventati le plugin.
Sono più che certo che se lei entra in autostrada, resetta il computer di bordo, si fa 200km e poi vede quanto è il consumo medio, avrà una sorpresa. Saremo più sui 6/7lt per 100km.
I 4,7 litri in città con la full Hybrid, che fa tanto risparmiare, io però li devo respirare.
Gia’ che aveva comprato un diesel per fare 15000km all’anno, non ci siamo come capacita’ di fare i calcoli. 2000 euro di tagliandi in 4 anni, abbiamo di nuovo sbagliato i calcoli su che auto acquistare. Facciamo un esempio concreto,il mio. Auris ibrida, 22km con un litro di media da quando l’ho acqusitata. km percosi 225000, manutenzioni straordinarie zero,freni originali,batteria 12v originale. Bollo non pagato per 5 anni, con le gomme faccio 60000km come minimo, guida rilassata. ma non sicuramente nonno con il cappello. Tagliandi sempre fatti in Toyota, media costo intorno ai 250 euro. Il che estende la garanzia della vettura fino 15 anni o 250000km. come vede in 4 anni e 60000km in tagliandi avrebbe speso 1000 euro e non 2000.
La Auris è un’auto orrenda da tassinaro e per di più è lunghissima.
Vorrei anche guidare un mezzo decente e con prestazioni non da carro con i buoi.
Tra le altre cose è di un livello diverso a quello a cui sono abituato.
Il risparmio va bene, ma ora non esageriamo.
Vediamo , su inquinamento e gas serra soprassiedo ( non per resa ovviamente ma perché ogni attività umana ne produce quindi usciamo dal sogno)
La mia ibrida sicuramente non è soggetta ai blocchi ( per incisonquando li fanno si vedono centinaia di auto fuori limite circolare tranquillamente)
Manutenzione a 15000 costata 116 euro , si può sopravvivere alla spesa
Costo carburante più alto ….e chi se ne frega
Bollo auto , in Piemonte per la mia ibrida non è previsto
Prestazioni meno brillanti , può essere ma solo sulla carta visto che la mia la posso portare e tenere a tappo la bev deve mantenere velocità medie da pensionato ( che spreco di cavalleria)
Consumo dischi e pastiglie , forse ma come sopra ….chi se ne frega
Vibrazioni e rumori , vero quando vado per funghi e faccio sterrati sono un po fastidiose
Le bev non hanno questi problemi mai vista una in certe strade
Dopo , lo ammetto essermi un po divertito torno più serio , ma veramente credete che questi grandi gruppi non investano milioni in indagini di mercato e non annusino l’aria prima di fare certe scelte?
Siate seri non fare come quei gruppi social che dandosi sempre ragione pensano di rappresentare il mondo e a malapena rappresentano un piccolo condominio
Lei si diverte con poco e mi fa piacere.
Provi ad attraversare la strada ad un semaforo a Roma per esempio, dove ci sono tante belle euro 4/5/6 ferme, poi mi dice se non sente un odorino strano. Altro che sogno…
Io sono un ex possessore di una A3 diesel 150CV e beh, in 4 anni di manutenzioni OBBLIGATORIE e cambi olio OBBLIGATORI mi hanno sfilato 2000e. La macchina poi alla riconsegna avevo “solo” 60000km… pensi se ne avessi fatti di più. Anche io a 15k (primo cambio olio e controllo liquidi) ho speso 200e, ma poi basta andare avanti col tempo e ti bastonano… quindi non dica sciocchezze. Comunque avrà modo di sperimentarlo, stia sereno.
I limiti di velocità sono 130kmh sulle autostrade, meno nelle extraurbane e figuriamoci in città. Quindi nessuno spreco, solo un uso efficiente. Poi lei provi al semaforo con una BEV, mi dirà come va.
Poi se a tutto il resto la risposta è un bel “chissene” allora direi che possiamo anche soprassedere alle sue di opinioni. Che tra le altre cose il “me ne frego” risuona in nere memorie… sarà un caso? Spero proprio di sì.
Parlate di un argomento che non conoscete, non avete una BEV, non l’avete mai guidata se non per qualche km, non sapete nulla di nulla e sputate sentenze… beati voi!
Non faccia confusione , nessuna sentenza, ho solo risposto nemmeno troppo ironicamente alle sciocchezze che ha scritto , potrei aggiungere che se ha deciso di abitare a Roma non è colpa mia parafrasando ciò che dite voi cambi città o lavoro in modo da non stare in coda dietro a vecchi diesel
Al di là che in vari noleggi ( purtroppo obbligati dal mio lavoro)ho provato varie bev ( ma voi non accettate minimamente che possano non piacere) le confermo che so poco di queste auto perché non ho il minimo interesse a possederne una ( questo come sempre alle attuali condizioni al futuro non metto mai veti)
La invito comunque a guidare la “mitica”tesla nelle strade di montagna dove mi infilo io con la bistrattata toyota sarebbe divertente
Anche questa si chiama liberta
Ma lo ha scritto lei che si è divertito 🤔
Io non vivo a Roma, ma a 50km da lì e ci lavoro. Vivo fuori in un paese di campagna.
Quindi vede che è come dico io, a lei non interessa e basta. Chi se ne frega di chi vive in città, basta che non mi cambino le mie abitudini.
Adesso veniamo tutti nel suo paesino in montagna 🤣
E’ sempre stato il mio sogno andare a funghi con la macchina e infilarmi nei tratturi, così per sentirmi libero. Non capisco come mai non abbiamo pensato a questa eventualità chi progetta le beh… ah sì, perché sono lo 0,001% delle persone che fanno questo. Mentre ben altra percentuale è tra chi vive o lavora in città.
Lei non sa, non conosce e non le interessa conoscere. Dice che gli altri raccontano sciocchezze solo in virtù del fatto che non le danno ragione.
Se a lei non interessa, come mai viene qui?
PS .l’auto che ho acquistato ha comprese tutte le assicurazioni con anche copertura franchigie tagliandi compresi e auto sostitutiva compresa
Ah dimenticavo anche cerchi e pneumatici invernali
Sono sicuro che anche lei può scoprire con un po d’impegno queste formule
Guardi Francesco ho sufficiente autostima da non aver bisogno della ragione ad ogni costo in più vedo che si sta innervosendo e quindi non voglio insistere ma per chi si chiede cosa sarà fra 10 anni se gli argomenti sono questi credo sempre al 5 per 100
Ma guardi, l’errore è effettivamente stato il mio nel cercare di entrare nel merito, quando le ragioni di risposta sono le stradine di montagna e i funghi.
Il merito caro Francesco è avere un mezzo che permetta di fare la qualunque nel modo e nei tempi desiderati( questo significava boschi e funghi) e non solo al servizio delle passeggiate di città ma non lo capirete mai avete questa certezza che la gente sia tediata che solo voi illuminati capite e tutti gli altri sono ignoranti da circo , allora le dico e vi dico quando vi sarete resi conto che tutta la storia è semplicemente una gigantesca redistribuzione del debito dagli stati ai debiti privati sarà troppo tardi
Dati 2023 emissioni di co2 e consumo di idrocarburi ai massimi
Ma di che state parlando?
Ma il c….one sono io che continuo a provare a ragionare con una setta
Quando il 5’/, diventerà 95 accettero consigli di vita fino ad allora continuerò a fare quello che credo meglio per me e la mia famiglia
Oooh e allora visto che alla fine lo abbiamo scoperto.
Comunque qui mi pare che il nervoso non sia io, ma vabbè.
Lei è un hater, provoca e viene qui a dare della setta, della minoranza blah blah blah…
Sono tutte cose trite e ritrite.
Non le convince l’auto elettrica? Non se la compri, ma non venga qui a cercare di avere ragione.
Io la uso per tutto e ‘sti problemi che lei evoca, ma che non dice chiaramente, non li ho mai avuti.
In bocca al lupo e vada a funghi col suo ibridone, così preparerà un ottimo piatto di fettuccine alla sua famiglia 😉
Tante care cose e stia calmo, tanto sono solo automobili alla fine!
Eppure per il 92% dei consumatori…si vede che non hanno colto le sue osservazioni
E’ sempre il solito 92% che delle elettriche non sa nulla.
Ha ragione.
Se tutti conoscessero la “verità”, tutti acquisterebbero l’elettrico.
E’ solo un problema di conoscenza.
Diffondiamo il “verbo”, e il mix delle BEV raggiungerà almeno l’80% entro fine settembre.
Ne sono convinto.
Può risparmiarsi le virgolette, e fare un piccolo sforzo per capire quello che scriviamo da sette anni: le elettriche non sono per tutti ma sono già per molti.
Io faccio un piccolissimo sforzo e guardando i numeri capisco che ad oggi le elettriche sono per circa il 5% degli italiani.
Personalmente reputo l’italiano medio una persona che prima di effettuare il suo secondo acquisto più rilevante in termini di spesa (dopo la 1° casa) si informa adeguatamente sfogliando riviste, navigando su internet, parlando con amici ecc…
Quindi, essendosi informato adeguatamente come dovrebbe fare chiunque decida di spendere una cifra relativamente importante, fa la sua scelta che, ad oggi, nel 5% dei casi lo fa ricadere su una BEV.
Poi ovviamente c’è chi pensa che l’italiano medio non si informa e pertanto fa una scelta completamente errata, ma io sono solito pensare che alla fine chiunque spenda lo fa a ragion veduta
Saluti.
Tra dieci anni punteranno sul diesel e tra venti metteranno un vagoncino col carbone.
Tra dieci anni è una scommessa dove saranno. Intanto vediamo per quanto soffierà ancora il vento su questa rinascita tardiva dell’ibrido.
io spero di cuore che tra 10 anni falliscano. Aziende come questa stanno all’economia di un paese come l’incudine legata alla caviglia sta all’annegato.
La “mazzata” arriverà sicuramente.
Il problema è capire come le sostituiamo perché ormai è un no a tutto: elettrico no, rinnovabili no, ecc. ecc.
A forza di no ci troveremo cornuti e mazziati.
Ma innovazione in che senso? Toyota lo fa da una vita l’ibrido così, se lo fa Stellantis è novità? Bah…
Se l’utente non deve cambiare abitudini allora è un “ibrido a tutta benzina”.
Ma va bene così, se gli “utenti” vogliono continuare a farsi prendere in giro è giusto che ne abbiano la possibilità.
Credo che il titolo corretto dovrebbe essere “Stellantis punta su ciò che i suoi clienti le chiedono”….
@zi ti
Ma prendere in giro da chi? Per cosa? Quando? Come?
Ma quando la pianterete di continuare a trattare i NO BEV (in questo caso, PRO HYBRID) come dei cerebrolesi?
Per le tue esigenze di mobilità ti sei scelto la BEV?
Bene, goditela tutta e non r***pere le p**le al prossimo, tu e quell’altro menagramo che vede rogne dove non ce ne sono.
stai sempre in acido.. tutto bene?
riesci a prendere un cane o un gatto?
Pro-Hybrid?
Ero un pro-Hybrid 10 anni fa 😎
@Elvio
Le mie esigenze di mobilità erano soddisfatte anche con tutte le termiche di questo mondo.
I motivi da considerare sono invece altri e per questi l’ibrido serve veramente a poco, soprattutto quelli che vanno da 1 a qualche Km in più in elettrico.
Sei tu che rompi le…a noi. Sei in casa nostra: vattene e stiamo tutti da dio.
Vieni qui dove si parla di auto elettriche e fai pure l’offeso. Ma fatti un panino al valium
Stellantis sta seguendo una strategia che funziona; un paio di gg fa mi è caduto l’occhio su un banner che pubblicizzava la Corsa, auto che viene offerta in 4 motorizzazioni: diesel, benzina, ibrida, elettrica; ognuno può scegliere in base alle proprie necessità.
Dispiace invece per Volkswagen, che per quanto riguarda l’elettrificazione, ha abbondonato a se stessa la piattaforma MQB A0, tanto che oggi in listino tra le auto di tutto il gruppo non viene proposta neanche la motorizzazione 1.5 mild hybrid.
Eppure fino a poco tempo fa, per quanto mi riguarda era la miglior piattaforma per quel segmento, motori 3 cilindri economici, 2.0 TSI da 200cv, ammortizzatori a controllo elettronico, guida autonoma di livello 2 completissima di ADAS.
E’ come se avessero investito tutto il denaro sulla piattaforma MEB (senza ottenere chissa quale successo) e siano rimaste briciole per il resto…
Io veramente non capisco che senso ha l’ibrido, hai le rogne di entrambe le motorizzazioni, a menoche non lo fai perché sennò proprio non puoi circolare… Boh… Giusto una settimana fa un mio vicino di casa ha dovuto cambiare la batteria del suo ibrido Toyota, 2800 euro di batteria, per carità auto di 7/8 anni
Originale o rigenerata? A quel prezzo immagino la prima.
Sinceramente non lo so, mi ha detto quel prezzo, credo originale visto che dovrebbe essere andato in concessionaria Toyota.
Ma quali rogne ? Il suo vicino ha dovuto cambiare la batteria di un’auto di 8 anni, e allora? Io ho una ibrida Kia che di anni ne ha quasi 7 ed è perfetta, tutti questi guai nelle ibride li vedete solo voi. Conosco un sacco di gente che ha ibridi Kia, Renault, Toyota e non ha mai avuto particolari problemi, di gente che ha avuto rogne con bev, ad esempio id3 se ne legge ovunque. Lo ho già scritto ieri, se volete attaccare le ICE fatelo per il fatto, innegabile, che bruciano carburante e quindi inquinano l’aria ma per il resto non hanno più problemi di una bev
Dal mero punto di vista del calcolo di affidabilità, più componenti hai e più è alta la difettosità, da lì non si scappa. Per avere la stessa probabilità di guasto su un’ibrida (motore ICE + motore elettrico + cambio ed eventuale frizione + batteria) di una elettrica (motore elettrico + batteria) la probabilità di guasto dei componenti dell’ibrida deve essere decisamente minore di quelli della BEV.
Inoltre meglio non confondere i difetti di gioventù (progetti nuovi e con poca esperienza alle spalle) delle BEV con la relativa alta affidabilità degli ICE raggiunta in decenni di esperienza e milioni di pezzi prodotti. A tendere le BEV diventeranno sempre più affidabili, più aumentano i numeri e soprattutto se rallenta un po’ l’impetuosa evoluzione delle batterie e dei powertrain elettrici.
Guarda, dal mero punto del calcolo della probabilità può essere vero, più cose ci sono e più si possono rompere ma ci sono esperienze di ibrido con case che hanno macinato milioni e milioni di km. Ritorno alla mia auto, un quattro cilindri 1.6 aspirato con 105 CV, catena di distribuzione. Ha un regime di giri bassissimo, quando lo tiri e sembra che urli sta sui 3000 giri. Quando ti muovi normalmente in città non ti accorgi neppure che interviene, qualcuno qui scrive vibrazioni, ma quali vibrazioni, mica è un diesel di 30 anni fa. Un motore così se si fa la giusta manutenzione , che si limita ad un cambio olio e filtro una volta all’anno dura un’eternità. Fra l’altro, vi posso garantire che un buon 40% dei km si fanno in elettrico, con ice spento. Pastiglie dei freni ? Un’ibrida vera come la mia e non farlocca come le mhev ha la frenata rigenerativa e ha comunque un motore elettrico da 42 CV quindi la frenata c’è eccome, puoi pensare di cambiare le pastiglie a 100.000 km ed oltre visto che conosco chi ne ha già fatti 120.000 senza cambiarle ( che poi sai che tragedia). Il bollo pure io non lo ho pagato per 5 anni ed ora pago solo la parte relativa al motore termico. l’Italia è un paese strano, verissimo, siamo sempre gli ultimi sulle cose positive: però le case automobilistiche non vendono solo in Italia che forse non è uno dei mercati più grandi, se tanti stanno ritornando alla tecnologia ibrida o sono tutti stupidi oppure queste bev non decollano, e i produttori per tenere aperto devono vendere quello che il mercato vuole, come diceva un noto politico meglio tirare la cinghia che tirare le cuoia
Purtroppo “ci sono esperienze” e “la mia auto” non hanno grande valore per capire l’affidabilità.
Detto questo, il (quasi certamente temporaneo?) ritorno all’ibrido è un’ovvia realtà, ma bisogna vedere quanto durerà. Vedremo, perché dipende da alcuni fattori sulla disponibilità di fossili e di sostenibilità della filiera a volumi decrescenti che sono tutt’altro che ovvi.
Ilario per me che uno scelga di acquistare una ibrida piuttosto che un’elettrica pura mi tange poco (tolto il problema degli inquinanti quando è accesa).
Quello che però mi perplime è che volendo o no nessun produttore fino ad ora è riuscito a produrre una FullHybrid che riuscisse a rispettare i limiti per non pagare le multe sulla CO2. Sarà forse perché con tutta la buona volontà è un’impresa impossibile?
Comunque se ci si vuole divertire la formula per calcolare le emissioni che la UE vorrebbe far rispettare è la seguente:
Emissioni specifiche = 95g/km + 0,0333 x (massa in kg – 1.379,88 )
occhio che dal 2025 i 95 g/km diventeranno 93,6 g/km.
A mio modestissimo avviso i prezzi maggiorati sulle termiche (che poi permettono indirettamente di mantenere alti anche i prezzi delle elettriche) che vediamo sono da imputare per un buon 5-10% a questo meccanismo. Ovvero la politica di disincentivazione a produrre auto termiche che superino certi limiti. Se queste multe fossero applicate sugli utili redistribuiti ai soci e gli stipendi dei manager che sono responsabili delle scelte e non fatti ricadere sul conto economico delle società si vedrebbe un’interesse forte alla decarbonizzazione.
(93,6 gr/km) + (33,3 gr/km per ogni 1000 kg)
sbaglio o mi sembra una folmula che invece grazia i berlinoni e suv termici diesel e mild hybrid di una certa dimensione, cioè ad esempio un alfa tonale suv termico sovrappeso?
beh dopo varie spese di tagliandi e manutenzioni aggiungere anche 2800 euro di batteria non mi sembra una spesa risibile….tra l’altro su un auto che non vale ormai più nulla.
E senza la batteria non andava cmq solo con il motore termico.
Diciamo che magari la batteria gli e’ durata 250000km o anche 300000? comunque la macchina va anche solo con il termico, consuma di piu’. C’e’ gente che in attesa della batteria nuova ha girato 1mese con il termico. Poi se vogliamo mettere in dubbio l’affidabilita’ delle ibride Toyota, in giro dal 1997 e prodotte in decine di milioni di esemplari, allora forse vi conviene parlare di caccia e pesca e non di auto
Dimenticavo, comunque la batteria della mia auto ha 8 anni di garanzia, quindi se non funziona me la cambiano gratis
Vecchi vecchi vecchi articolo che puzza di muffa, non per colpa dell’articolista.