Stellantis crolla in Borsa, ma non è colpa dell’elettrico, come invece si legge su molti siti e nei commenti sui social. Il titolo in Borsa è arrivato a perdere il 14%.
Stellantis crolla in Borsa, dopo l’annuncio di vendite e guadagni in forte calo
È la prima volta da ottobre 2022 che le quotazioni scendono sotto la soglia dei 13 euro per azione. Tutto è legato alla revisione al ribasso delle stime su vendite e profitti per l’anno in corso. Revisione che si aggiunge a quelle effettuate di recente da concorrenti come Volkswagen, Mercedes e Bmw, a conferma del momento difficile per il settore auto. La società prevede ora di registrare quest’anno un margine risultato operativo adjusted tra il 5,5% ed il 7%, in netto calo rispetto alla precedente stima di risultato a doppia cifra. Pesa un forte calo nelle vendite, esteso a un po’ tutti i mercati, ma in modo più marcato negli Stati Uniti. Risultato: Stellantis prevede una riduzione delle consegne alla rete di più di 200mila veicoli in questo secondo semestre rispetto allo stesso periodo del 2023. Oltre a un aumento degli sconti, per spingere le vendite. Pesano “il deterioramento nelle condizioni globali del settore“, che ha portato a una competizione più serrata sui prezzi, e anche “l’accresciuta concorrenza cinese’.
Tutto il settore è in frenata: nuove fusioni in vista?
Come si diceva, c’è già chi si affretta a incolpare l’elettrico per la debacle di Stellantis. In effetti non è che nelle auto a batterie il gruppo che comprende anche i marchi ex Fiat-Stellantis stia avendo risultati strepitosi, tutt’altro. Ma qui le cause sono da cercare altrove. Come gli altri principali costruttori, Stellantis sconta un progressivo aumento dei prezzi che sta allontanando molte fasce di clientela dall’acquisto del nuovo. Ora si cerca di rimediare a suon di sconti, ma molti buoi sono scappati dalla stalla, rifugiandosi nel mercato dell’usato. E la storia di ripete: i costruttori iniziano a minacciare di chiudere altre fabbriche, in assenza di generosi aiuti da parte dei governi. Mentre si riaffacciano le voci di altre fusioni: proprio Stellantis starebbe lavorando a un matrimonio con Renault, sotto l’auspicio del governo francese. E l’elettrico? Probabile che la frenata del settore venga utilizzata per premere sulla UE per un rinvio del passaggio alle emissioni zero per le auto nuove dal 2035.
Da un po’ vedo un marchio storico e prestigioso come Volkswagen, marchio che ho sempre apprezzato ed anche acquistato, in confusione, in pratica si fanno concorrenza da soli senza idee chiare. Mi riferisco al fatto che dapprima investono pesantemente e cercano di lanciare modelli full electric come id3 e id4 e dopo un po’ investono pesantemente su modelli hybrid plugin (=fumo negli occhi) come Tiguan e Golf che in pratica dimezzano le vendite proprio di id3 e id4, non vanno certo ad intaccare le vendite delle giapponesi, che col full hybrid sono molto più avanti, né tantomeno di Tesla. Anche le altre case europee stanno attuando la stessa strategia. Strategia autolesionista che rischiano di pagare molto caro.
mah, id3 e id4 sono una cosa, golf e tiguan un’altra. Se l’utente non vuole l’elettrica secondo te sarebbe più giusto se si rivolgesse a Toyota? Secondo te chi entra in una concessionaria VW non sa che 500 metri più avanti c’è una concessionaria di un’altra marca? VW ti fa scegliere, alcuni modelli sono elettrici (tra l’altro su piattaforma nativa, per chi è in fissa con questo aspetto), altri sono ibridi o plugin.
Il problema delle aziende, non solo di questo settore, è che hanno legato le retribuzioni dei board, ai risultati finanziari. Con il risultato che questi signori, pagati qualche milione l’anno, hanno più interesse ai risultati di breve/medio periodo che a quelli di lungo. Tabares saluterà la compagnia senza avere fatto alcun investimento, ottimi risultati per pochi anni e un conto corrente da qualche centinaio di milioni. Al resto penseremo noi con la cassa integrazione.
Salve, a quanto ammonta solo quest’anno lo stipendio di Tavares ?
A quanto ” ammonta ” lo stipendio di un operaio normale del gruppo Stellantis ? ( il nome però non è male dai ).
Chi è a capo guadagna cifre oggettivamente difficili da spiegare visti i risultati, gli operai che costruiscono ciò che viene deciso dall’alto vanno in cassa integrazione la quale è pagata con i soldi dei contribuenti, ovvero anche loro.
In parole povere io capo faccio quello che voglio tanto I miei bei soldi me li danno lo stesso mentre io operaio rischio il mio bel posto di lavoro perché tu ” grande capo ” non ne azzecchi una.
P.s. Pochi giorni fa ho venduto l’ ultima Lancia Y ” vecchia serie ” disponibile nella.comcessionaria dove le prendo abitualmente, ora voglio proprio vedere se riuscirò a vendere la nuova a partire da oltre 20.000 euro con rottamazione e finanziamento.
Adieu Lancia !!!
Di nuove Y devo ancora vederne una su strada…. ieri ho visto la prima davanti ad un concessionario…. oltre ad essere cara è pure brutta.
L’ultima fiat che ho avuto è una panda nel 1994. Dopo quella basta, per me va bene così.
È tempo di smetterla co la solita solfa, il privato, il privato che quando c’è da incassare incassa e va a pagare la tasse a Londra , quando guadagna meno di quello che ha deciso (non che va in perdita) chiede soldi a chi ha derubato .
Privato, privato … lo stato francese ha il 6.2% di Stellantis, pari al 9.6% del diritto a voto … proprio privato privato non è. Se non ti piace il privato c’è il pubblico, Dongfeng, controllato dal partito-stato cinese. In Italia vende l’elettrica Box, da 23000 euro ma è presente anche con i brand Forthing, DFSK e Voyah.
allora con tutti i soldi che lo stato elargisce a Stellantis sotto forma di cassa integrazione, incentivi alla vendita, incentivi per finanziare fabbriche senza contare tutte le volte che con i soldi nostri hanno salvato il culo alla vecchia Fiat possiamo dire tranquillamente che il pubblico conta il 9,6% ma finanzia per il 90%.
Sai com’è: finchè guadagnano sono tutti capitalisti. Con le vacche magre tornano tutti comunisti. peccato che “in comune” i soldi loro non ce li mettono mai.
Per fortuna , in ossequio al vecchio detto “gli schiavi sono i primi difensori delle proprie catene” abbiamo i tuoi illuminati interventi.
bah, è dai tempi del risanamento sotto la regia del fu Marchionne che vivono soprattutto di finanza e speculazione.
E se ritenevano che era necessario allora figuriamoci oggi.
In 6 mesi il titolo ha perso il 50% del valore, però a 26 € l’hanno portato.
Pensiamo forse che la famosa “casata” e lo Stato francese ci abbia rimesso?
Questi prima fanno e rifanno soldi… poi falliscono e ne fanno ancora.
Non è colpa dell’elettrico, è colpa del green deal. Aver imposto le quote di co2 e il ban nel 2035 ha fatto sì che i produttori abbiano dovuto fare mega investimenti (che poi ovviamente si sono riversati su tutti i listini, non è che un produttore i soldi li produce con la stampante a getto d’inchiostro) e abbiano dovuto spingere sui modelli elettrici e plugin per stare nelle quote imposte. Per convincere gli utenti a comprare queste auto era necessario levar loro i modelli benzina più economici, tutti quelli nella fascia sub 20k, eliminandoli dai listini o aumentandone il prezzo. Solo così si ha qualche speranza di dirottare la clientela sui modelli ecologicamente più virtuosi (ma ben più costosi).
Ovviamente oltre al green deal hanno colpe gli analisti che hanno fornito e continuano a fornire tassi di adozione dell’elettrico quantomeno improbabili, hanno colpe i politici (di nuovo) questa volta per non aver saputo aiutare lo sviluppo della rete di ricarica e indicare la strada ai produttori con adeguate garanzie su batterie e prodotto, hanno colpa i CEO perché non hanno saputo posizionarsi correttamente leggendo le esigenze dei clienti che, più di chiunque altro, sono tenuti a conoscere e a assecondare. Tavares si è giocato la faccia quando ha detto che per lui le quote di co2 non vanno toccate perché è convinto che Stellantis riuscirà a rispettare le quote nel 2025 (questa previsione sarà il suo epitaffio), che la Terra è piatta e che c’è gli elefanti volano in cielo.
Il Green Deal non c’entra niente, tant’è che negli ultimi due anni hanno fatto profitti record pur vendendo meno macchine… il che vuol dire che hanno alzato i margini per riempirsi le tasche, non per fare investimenti (e chi li ha visti gli investimenti di stellantis? forse i marziani….). Adesso però i nodi vengono al pettine…..
Certo, certo … le aziende sono andate in crisi così, perché si son distratte a guardare gli uccellini e non hanno visto arrivare i cinesi … il green deal non ha avuto alcun impatto sui costi, sugli investimenti, sulle multe per sforamento co2, niente, va tutto bene ed è tutto uguale a prima, è solo colpa di qualche fat finger che ha premuto il tasto sbagliato sulla tastiera, ora si sistema …
Forse se guardi molto meno a est, tipo Ucraina e molto a ovest dove cercano di fare andare tutto bene sacrificando i fedeli alleati europei , magari facendo saltare qualche gasdotto,capisci meglio da dove vengono i rincari e i problemi, poi basta metterci un po’ di finanza e il gioco è fatto. E siamo solo all’inizio.
mah, non so, non mi convince questa tesi, fosse così dovrebbe essere rincarato anche tutto il resto e invece no, né questa è il primo conflitto che capita negli ultimi 30 anni …
@Enzo: “mah, non so, non mi convince questa tesi, fosse così dovrebbe essere rincarato anche tutto il resto e invece no, né questa è il primo conflitto che capita negli ultimi 30 anni …” tutto è rincarato, ma proprio tutto, basta andare a fare la spesa
Ma le auto sono raddoppiate di prezzo. Una cosa è la normale inflazione, un’altra un x2 sui listini. Solo le ciliegie sono aumentate tanto … io la spesa la faccio e il resto costa uguale, anzi qualcosa anche meno grazie all’invasione di prodotti e componenti cinesi …
Hanno volutamente (e, giustamente dal punto di vista economico-finanziario) aumentato i listini in quanto esistono le multe UE legate alla CO2 media delle vetture vendute.
Se io non riesco a vendere un numero di BEV sufficiente a raggiungere quel target, allora lo raggiungo riducendo il numero di termiche (in ultima istanza la CO2 media è legata al rapporto BEV/ICE)…che ottengo aumentando i prezzi delle termiche.
Se poi nel frattempo il numero di termiche si riduce ma non proporzionalmente, io guadagno addirittura di più (dati di bilancio 2023, con un margine da azienda petrolifera nel caso di Stellantis), poi ovvio che la cosa non può andare avanti all’infinito e i nodi vengono al pettine.
Se resteranno i target 2025 attualmente in essere, l’azienda messa peggio sembra essere VW (in base a ciò che leggo), le cui elettriche non stanno andando benissimo in UE e che sulle termiche ha ancora motori Benzina/Diesel con una CO2 emessa più alta della media (ad esempio TROC e TCROSS non hanno nemmeno un MHEV a listino che comunque contribuirebbe a ridurre).
“ha fatto sì che i produttori abbiano dovuto fare mega investimenti (che poi ovviamente si sono riversati su tutti i listini, non è che un produttore i soldi li produce con la stampante a getto d’inchiostro) ”
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Quando compro un’auto le mie disponibilità finanziarie si riducono, dopodichè per quel pezzo plastica e lamiera dovrò mettere in preventivo altri costi per poterla usare.
Forse che il deposito (da Paperon de Paperoni) di Lorsignori è intoccabile e può solo crescere?
Lo sanno che quel popo’ di utili che sempre fanno non se li porteranno nella tomba, nè in paradiso e neanche all’inferno?
Io non credo proprio, invece di lanciarsi in investimenti stratosferici senza nessuna esperienza ne certezza, avrebbero potuto limitare le spese implementando modelli esistenti con un sistema plug-in.
Se si fossero mossi per tempo invece di temporeggiare e sperare in ripensamenti di qualche genere, avrebbero potuto beneficiare delle riduzioni di emissioni che la produzione di tali modelli gli poteva offrire.
In più avrebbero dato la possibilità anche ai più diffidenti di testare un sistema che più si avvicina ad una elettrica pura, senza la fobia di restare per strada.
Invece avevano già capito tutto, Tesla sarebbe fallita con buona pace di quei poveri stolti che avevano osato acquistare un elettrica, tra l’altro da un costruttore improvvisato, dei costruttori cinesi poi che dire sapevano fare solo scatole di sardine.
Certo con le auto premium i margini sono più alti, ma i volumi li fai con il segmento A e B, e per carità anche con i SUV.
Se i prezzi non scendono, “naturalmente” ci sarà una diminuzione del parco circolante perché l’auto diverrà una sorta di bene di lusso, non esistendo in pratica più le utilitarie sotto i 15k.
Usato dunque, o mobilità alternativa.
se i prezzi non scendono non ci saranno meno auto ma andrà ad aumentare solamente il parco delle auto vetuste ed esponenzialmente quelle che potranno essere in giro circolanti ma con grossi problemi di sicurezza ed affidabilità perchè rappezzate alla bene e meglio pur di non spenderci una lira sopra.
certo, ma man mano che si rompono quelle vetuste e non si è in grado di comprarne una nuova, bisognerà andare su un usato che costerà tantissimo. sono due effetti consequenziali.
“Stellantis sconta un progressivo aumento dei prezzi che sta allontanando molte fasce di clientela dall’acquisto del nuovo. Ora si cerca di rimediare a suon di sconti, ma molti buoi sono scappati dalla stalla, rifugiandosi nel mercato dell’usato”
E’ tutto qui, come giustamente avete scritto: le auto nuove costano troppo, l’aumento di materie prime elettronica etc sappiamo benissimo non essere una giustificazione in quanto per ammissione di più di un CEO negli ultimi anni hanno venduto meno auto ma guadagnato di più perché su ciascuna hanno preso a marginare come non mai, maledetti.
Questa è anche la ragione perché i prezzi delle usate sono schizzati verso l’alto! Nel 2010 avevo preso una Yaris del 2004 a 7.000€…oggi a quella cifra trovo macchine di oltre 10 anni di età, o con chilometraggi >200k…assurdo!
Io imprenditore non sono in grado di produrre prodotti che riscuotono successo sul (libero) mercato e la soluzione quale sarebbe? chiedere allo Stato degli aiuti? Certo, ti piace vincere facile eh…
E’ ovvio che non può essere colpa delle bev se stellantis ed altre non vendono. Con la percentuale di vendita di bev così basse non si può dire che la riduzione del fatturato dipenda dalla riduzione delle vendite di bev. La colpa infatti e dell’elettrificazione repentina delle piattaforme, che specialmente in stellantis ha visto fioccare le multi-piattaforme che offrono lo stesso modello con diverse motorizzazioni e tecnologie.
Chi troppo vuole nulla stringe. Si dovevano continuare a produrre modelli termici con piattaforme per termiche e migliorare il migliorabile nelle emissioni (vedi Mazda). E parallelamente sviluppare un paio di piattaforme puramente elettriche per il futuro prossimo, come Dacia docet. Il risultato in stellantis sono i costi lievitati a causa dell’elettrificazione di tutte le piattaforme e prezzi non più competitivi.
ne dovranno restar proprio pochi di gruppi automotive…
Se Stellantis “piange” anche Toyota non ride (-22%, sta calando da 7 mesi…): purtroppo la concorrenza globale con grandi nazioni (Cina, India) entrate pesantemente tra i paesi produttori (ma anche tante altre new entry come Vietnam, Korea, Thailandia etc) portano a forti cali di vendite dei produttori “storici” e anche dei margini; han beneficiato del post-covid e della “scusa incentivi per elettriche” per aumentare parecchio tutti i listini , con temporaneo vantaggio sui bilanci ultimi 2 anni – rivendicando utili stellari come Stellantis & Renault – ma è un effetto temporaneo…
Dovranno “imparare” (tutti.. cinesi compresi) ad aggregarsi, raggiungere nuove grandi economie di scala (pur differenziando i prodotti coi vari “marchi” commerciali), adottare tecnologie costruttive avanzate (giga-cast & robot con I.A.) altrimenti non potranno sostenere gli studi di nuove tecnologie (motori, batterie, SW etc) facendosi la guerra sia sui mercati interni che globali… anche perché con le situazioni drammatiche che stiamo affrontanto (disastri climatici, danni frequenti a campi coltivati, case, aziende etc) ci stiamo impoverendo tutti sempre di più … e se continua così torneremo alle biciclette (magari elettriche)… altro che auto !
Toyota non sta calando (sta calando pochissimo), è flat, attento a confrontare mele con pere prendendo dati a destra e sinistra e facendo confronti. Qui i dati ufficiali più aggiornati, riferiti al periodo Gennaio – Agosto, con i riferimenti a tutti gli anni precedenti:
https://global.toyota/en/company/profile/production-sales-figures/202408.html
Nel cumulato le vendite di Toyota + Lexus si attestano a 6.577.090 con un calo dell’1.1%. In particolare in Giappone le vendite sono arrivate a 932.154 con un calo del 18.2% mentre fuori dal Giappone le vendite arrivano a 5.644.936 con un incremento del 2,4%. Incremento, altro che crollo. Il calo in Giappone è successo a causa di un riscontro che è stato richiesto dal ministero a seguito di irregolarità riscontrate in fase di omologazione e crash test di alcuni veicoli: durante il riscontro la vendita di questi modelli in Giappone è stata sospesa. Le verifiche sono termine, i modelli sono risultati conformi e la vendita è ripresa, non ci fosse stato questo episodio ci sarebbe stato un incremento anche in Giappone delle vendite di Toyota.
Estendendo i dati anche a Dihatsu e Hino (che hanno performato male), ovvero a tutto il gruppo, si nota che complessivamente le vendite globali sono state 6.976.035 (-3.9%), di cui 1.159.343 in patria (-25,3%) e 5.816.692 fuori dal Giappone (+1,9%).
Per quanto la produzione abbia un impercettibile ribasso (le stime di inizio anno erano state generose e non potevano prevedere il problema dello stop in patria), ti farei notare l’ebitda di Toyota
https://www.macrotrends.net/stocks/charts/TM/toyota/ebitda
Toyota 2024 annual EBITDA was $51.336B, a 45.59% increase from 2023.
Toyota: +45.59%
https://www.macrotrends.net/stocks/charts/TSLA/tesla/ebitda
Tesla EBITDA for the twelve months ending June 30, 2024 was $11.595B, a 30.97% decline year-over-year
Tesla: -30.97%
https://www.macrotrends.net/stocks/charts/STLA/stellantis/ebitda
Stellantis EBITDA for the twelve months ending June 30, 2024 was $8.427B, a 27.66% decline year-over-year
Stellantis: -27.66%
dici che in Reuters han preso un abbaglio?
-11% in 7 mesi sulla produzione?
L’ EBITDA…
anche Tavarez e De Meo hanno strappato champagne 🥂 🍾 negli ultimi 2 anni…(calo produzione ma aumento consistente dei prezzi…)…
Ora stanno tutti rifacendo le previsioni prossime….e gli utili saranno in forte calo… per tutti… cinesi compresi…
“È la -feroce- concorrenza…bellezza”
Da inizio anno Toyota + Lexus -1.1% sulle vendite, EBIDTA +45.59%. Il -11%, il dato che tu hai preso da Reuters, vale SOLO per il mese di Agosto e c’è un perché. Il link di Reuters non lo riporta [ https://www.reuters.com/business/autos-transportation/toyota-global-output-falls-7th-straight-month-august-2024-09-27/ ] ma quello di Kyodo News sì [ https://english.kyodonews.net/news/2024/09/5a1ca890e5dc-update1-toyota-global-output-drops-112-in-august-as-quality-scandal-bites.html ]
Cito: “The figure was also weighed down by Toyota’s temporary production freeze at all its domestic factories due to an approaching typhoon in late August, the company said.”
E aggiungo: “The auto giant resumed production of the three models in early September after Japan’s transport ministry confirmed the vehicles’ safety and lifted its shipment ban on them, imposed after the automaker admitted to not fully following government standards in conducting vehicle tests. Its production outside of Japan also fell, declining 6.5 percent to 523,891 vehicles, following a recall of the Grand Highlander and Lexus TX in North America. The domestic quality scandal, coupled with stiff competition in China, also negatively impacted its global sales, sending the figure down 3.1 percent to 826,863 vehicles. Toyota sold 109,505 units in Japan, down 9.1 percent, as it was unable to ship the three models affected by the quality scandal.”
Quindi per il famoso stop dovuto alle irregolarità omologative c’è stata una contrazione delle vendite, ora la produzione è ripartita. Agosto è stato poi un mese particolare con stop dovuti al rischio tifoni. Ma ripeto, aldilà dei singoli aspetti, i numeri ufficiali rappresentano un’altra realtà: da inizio anno Toyota + Lexus -1.1% sulle vendite (e solo per colpa dei problemi nel mercato interno, fuori dal Giappone le vendite volano a +2,4% !!!), EBIDTA +45.59%.
E le ottime performance non sorprendono: ora che l’amore per l’elettrico si sta trasformando in un amore per l’ibrido plugin, Toyota è il produttore che ha in casa le soluzioni più avanzate sulle quali ha sempre creduto e si trova in una posizione di vantaggio. A brevissimo debutteranno anche le soluzioni plugin di Geely con efficienza del comparto termico del 46%, ma intanto Toyota sfrutta l’onda e guadagna quote.
Arigatō Sensei Enzo (先生)
Un vero corrisponde dal Sol levante!
Stiamo a vedere per i prossimi mesi … Ci sarà da “ballare” parecchio in borsa..anche per i riposizionamenti valutari tra Yen , dollaro ed euro… E ne risentiranno parecchio anche le case automobilistiche…
Penso anche io ci sarà da ballare. Inoltre guardati le curve di crescita di BEV e PHEV in Cina, parlano da sole. Le vendite del 2024 in Cina delle BEV ricalcano in modo spaventoso i dati del 2023, BEV e PHEV sembrano la tartaruga e la lepre col primo che sì aumenta ma molto molto lentamente (+8.21%) e il secondo che insegue e galoppa furioso (+81.93%). Io non escludo che, seguendo questo trend, entro dicembre 2025 possa capitare per la prima volta che le vendite di un singolo mese in Cina delle PHEV sorpassi quello delle BEV. Il che sarebbe un segnale molto forte per il mercato …
Toyota sembra che inizia ad andare male
in questo 1°semestre 2024 ha perso -22% in Giappone e -10% in Cina rispetto al 1° semestre 2023; è andata meglio in Usa,
ma il totale a livello mondiale di Toyota nel semestre fa -5%
https://www.ansa.it/amp/canale_motori/notizie/industria_analisi/2024/07/30/primo-semestre-in-calo-per-toyota-vendite-globali-47_f80cbc5f-7ee0-4017-a0ae-3938e2c9bca3.html
questi i primi 6 mesi; poi manca il dato di luglio, ma sappiamo ad agosto ha fatto -22%
che Toyota sul suo sito sostenga il contrario, non mi stupisce, a forza di ricerche per approfondire i commenti dienso sospetti perchè così così entusiati, ho imparato che in Toyota sono abituati a falsicare i dati, i consumi nelle omologazioni, i test di sicurezza, a fare i mafiosi con le sovvenzioni del governo giapponese azzoppando i concorrenti in patria comprese le auto elettriche, e spendono molto in lobby con le riviste americane per farsi mettere in cima alle classifiche e con i politici americani per modificare le leggi sulle quote di vetture ibride
La notizia dell’ Ansa fa una disamina dei dati ufficiali indicati da Toyota, parlando di specifici paesi. Io ho portato i dati worldwide che sono i più interessanti. Da notare che l’ ansa si concentra sui dati della produzione, quelli da me indicati sono quelli della vendita che sono più alti e questo perché la produzione è stata afflitta dai problemi che ho indicato.
e mi ero dimenticato: fanno pubblicità ingannevole sulla garanzia della loro improponile Brtzu4st,
fanno credere che abbia una garanzia speciale (facendo i tagliandi annuali in concessionaria, quinid si paga) e poi leggendo il PDF sul loro sito si vede che la batteria è esclusa, ha solo la garanzia base 160.000km, risicata per quella taglia di batteria e di auto
dovessi comprare un auto, fuggirei a gambe levate da un tale propensione all’inganno, per non parlare delle “simpatiche” esternazioni dell ex CEO del brand
Magari Enzo si candida a prendere il posto di Toyoda…
Vediamo chi si prenota il posto di Tavarez ..
FINO A 15 ANNI DI GARANZIA TOYOTA RELAX PLUS PER TUTTI
Effettuando di anno in anno la regolare manutenzione presso la nostra rete puoi beneficiare della Nuova Garanzia Toyota Relax Plus rinnovabile
fino al 15° anno dalla prima immatricolazione o a 250.000 km.
La Garanzia Toyota Relax Plus si aggiunge alla garanzia legale e a quella convenzionale descritta nel libretto di Manutenzione e Garanzia applicabile a tutte le vetture Toyota, a prescindere dalla relativa motorizzazione. Si può beneficiare della Garanzia Toyota Relax Plus solo in caso di regolare manutenzione presso la rete autorizzata Toyota, secondo i termini e le condizioni stabiliti nel programma Garanzia Toyota Relax Plus. Sono coperte da tale garanzia le componenti ibride (esclusa la batteria), elettriche e meccaniche non soggette a usura, così come indicate nei citati Termini e Condizioni del programma consultabili sul sito http://www.toyota.it. Sono in ogni caso escluse le vetture Taxi. La Garanzia Toyota Relax Plus ha una durata di un anno o di 15.000 km ovvero la diversa durata indicata per gli intervalli di manutenzione nel libretto Manutenzione e Garanzia del Costruttore, e può essere rinnovata anno dopo anno fino al quindicesimo anno dalla prima immatricolazione o a 250.000 km (a seconda di quale evento si verifichi per primo) in caso di manutenzione regolare presso la rete Toyota.
La batteria ibrida non rientra nella Garanzia Toyota Relax Plus ma può usufruire del programma a pagamento Hybrid Care (prezzo di listino IVA inclusa € 120), che include una garanzia supplementare della durata di 1 anno/15.000 km, a partire dal primo tagliando eseguito dal 5° anno di
anzianità/100.000 km (a seconda di quale evento si verifichi per primo), a condizione che venga effettuato e superato l’Hybrid Health Check. La garanzia supplementare Hybrid Care è rinnovabile (sempre per 1 anno/15.000 km) fino al 10° anno senza limite di chilometraggio, con esclusione della Gamma Proace EV la cui batteria può beneficiare solo della garanzia convenzionale Toyota valida fino ad 8 anni/160.000 km (a seconda di quale evento si verifichi per primo) in caso di degradazione inferiore al 70%.
Chiaro?
Non hai mai avuto una Toyota vero? Tutta la garanzia che ti ha riportato sotto e’ vera e io ne sto usufruendo. Hybrid ceck per il mantenimento garanzia sulla batteria, il mio concessionario me lo fa ogni volta compreso nel prezzo del tagliando ( circa 240 euro ) . Ora Toyota Auris, 9 anni,230000km,ancora in garanzia,22km con un litro nell’arco della vita della vettura ( tutto registrato su spritmonitor),batteria 12 volt originale,batteria di trazione idem, freni originali, sostituito un cuscinetto ruota in garanzia a 150000km, 4 lampadine bruciate. Continuate pure a comprare altre marche perche’ Toyota non vi e’ simpatica, ma se dobbiamo parlare di come vanno le vetture , vi conviene cambiare sport
Ho un amico che sono 30 anni che compra solo Toyota e non fa che parlarmene bene. Zero problemi, consumi ottimi, ottima assistenza. Al momento in famiglia ha 4 auto, tutte Toyota e sta pensando di comprarne una quinta.
La mia prima Toyota potrebbe essere la FT-Se, la GR86 e la Yaris GR non mi hanno convinto. La FT-Se potrebbe fare al caso mio se il prezzo sarà congruo e ci metteranno cambio e frizione simulati. Tra l’altro la notizia di oggi è che tra 2 anni dovrebbe uscire l’erede della MR2 solo come tiratura limitata, piccola, leggera, AWD, col nuovo 2 litri già omologato Euro 7 da 400 cv, manuale 6 marce o automatico 8, il tutto a 60000 euro (10 milioni di yen). Io punto all’elettrica ma se non mi danno la leva del cambio e la frizione …
Auto vietnamite? E quali sarebbero, di grazia? Già storco il naso quando vedo quelle indiane della Mahindra….e non mi convincono neppure quelle nostrane DR/EVO….W le Japanese!
Vinfast è produttore vietnamita
Ma figuriamoci se Vaielettrico possa anche lontanamente “ventilare” che una delle cause possa esser l’auto elettrica, che deve esser senza macchia alcuna, va subito ed ASSOLUTAMENTE allontanato qualunque sospetto. Mica ammettere che l’aumento dei prezzi delle altre possa venire ANCHE dalla necessità delle case di rivoluzionare le proprie catene produttive e dai costi in R&D… giammai.
Sarà un caso ma si è subito passati a parlare (male) di Toyota che addirittura farebbe pubblicità ingannevole, ma che strano.