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Starace (Enel): “In 4 anni addio alla dipendenza dall’elettricità fossile”

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dipendenza elettricità Starace
Francesco Starace, amministratore delegato di Enel Group.

L’Italia «ha la possibilità di uscire dalla dipendenza da altri Paesi in quattro anni» per la produzione di elettricità. E con lei altri stati dell’Unione europea «se agiscono tutti insieme per passare a un nuovo modello di consumi di energia».

Intervistato da Paolo Mieli al Festival dell’Economia di Trento, il numero uno dell’Enel Francesco Starace ha affermato che il nuovo modello è anche «economicamente più conveniente». «Quando installi un panello fotovoltaico sul tetto e scopri che la bolletta elettrica si dimezza poi non torni più indietro» ha detto Starace, sottolineando che l’attuale crisi energetica sta producendo una nuova consapevolezza nella società. Negli  usi domestici, per esempio, se si utilizzano pannelli fotovoltaici e pompe di calore per cucinare o per il riscaldamento anzichè energia elettrica prodotta da gas.

Tetti fotovoltaici per dimezzare l’import di gas

Limitando così l’ energia elettrica prodotta da gas solo ai settori industriali «l’Italia può dimezzare il fabbisogno di metano, che oggi è pari a 75 miliardi di metri cubi l’anno».

Per la quota di gas naturale ancora indispensabile Starace concorda sulla necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento, sia via tubo sia con nuovi rigassificatori. Ma è fondamentale che l’Europa agisca come un acquirente unico. Si è visto infatti, dopo questa crisi,  «che in realtà l’impatto colpisce l’intera economia europea» e attraverso l’energia «le economie europee sono strettamente interconnesse».

dipendenza elettricità
Francesco Starace durante la videointervista trasmessa al festival di Trento

Rigassificatori e contratti collettivi europei

Quindi il manager appoggia senza riserve la proposta del premier Draghi per negoziare tutti assieme con i fornitori e mettere un tetto comune al prezzo di acquisto del gas. I prezzi  fissati, come oggi, alla borsa Ttf di Amsterdam «non hanno alcuna giustificazione tra domanda e forniture» pensa il manager.

La crisi Ucraina «ha accelerato questa traiettoria», conclude Starace. Ma non si può pensare che finita questa si possa tornare alla normalità, perchè ormai abbiamo capito che «si presenterebbe un’altra crisi da un’altra parte».

dipendenza elettricità
Il nucleare non è un’alternativa per ridurre la dipendenza dall’elettricità da fonte fossile. Starace spiega perchè

Il ritorno al nuceare non è una soluzione

Sull’ipotesi di un ritorno al nucleare infine, Starace pensa di no per almeno tre motivi. «Primo perche’ la tecnologia si e’ rivelata molto costosa nel tempo e non e’, dal punto di vista competitivo, una soluzione; secondo, si e’ rivelata molto lenta nell’implementazione e, quindi, un progetto oggi vuol dire una centrale tra 20 anni; terzo perche’ ci sono altre modalita’ per uscire dalla dipendenza, che sono le rinnovabili».

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42 COMMENTI

  1. Ma possibile che su un sito che si chiama Vaielettrico, nessuno, neanche gli amministrator, riportano alla realtà questi facili entusiasmi sul solare che produce “di più di quanto consuma un appartamento” e quindi “il solare in eccesso lo possiamo vendere all’estero”…ma vi rendete conto che più potenza solare installeremo, tanto più nei momenti in cui non produce (e si signori, durante le giornate dibbrutto tempo e di notte il solare NON PRODUCE”) saremo dipendenti dalle centrali a turbogas che sono quelle che, già oggi, decidono il prezzo dell’energia elettrica giornaliera? Possibile che qui nessuno introduca il concetto di “Capacity Factor” di una fonte energetica? Possibile che qui nessuno capisca che non di può dire all’industria: oggi non si produce energia e quindi dovete fermare la produzione? Volete fare il carico di base con il solare e l’eolico? Possibile che nessuno si accorga e dica che la Germania, il paese che ha più solare ed eolico (quello vero visti i venti costanti che hanno loro e che non abbiamo in Italia), è quella con le bollette più alte e il più alto inquinamento medio per la produzione elettrica? Continuate pure a sognare…il problema è che poi anche voi andate a votare e votate i politici che vi promettono il 100% di solare e che vi dicono di votare NO al Referendum sul nucleare… andiamo pure avanti così…che sarà una catastrofe.

      • Caro sig. Massimo, ad esempio la Svizzera che lei cita ecco come produce la sua Energia “In Svizzera circa il 58,1 per cento dell’elettricità è prodotto a partire dalla forza idrica, il 32,9 dall’energia nucleare, il 2,3 per cento dai vettori fossili e quasi il 6,7 per cento dalle nuove energie rinnovabili (=mix di produzione svizzero 2020)”
        Ecco fanno a produrre da fonti rinnovabili. Li trova li altri fiumi su cui costruire dighe?
        Date un’informazione corretta per favore

          • Costruire una rete di produzione per una popolazione di 10 milioni di abitanti mi sembra più semplice di una per 60 milioni. Se in portogallo costruiscono una centrale idroelettrica che ipoteticamente genera 1 TWh copre il 5% della popolazione del portogallo, la stessa “ipotetica” centrale, che ha gli stessi costi di costruzione in Italia servirebbe a solo lo 0.8 della popolazione ( sono numeri solo per esempi )
            Il suo esempio sembra la media di Trilussa. Bello comunque l’articolo che ha linkato, in pratica in Portogallo tra 15 anni devono spendere di nuovo la stessa cifra per rinnovare il parco batterie ( quella è la durata del contratto ), in pratica non ci sarebbe mai un ammortamento dell’intera struttura ( pannelli + batterie ), ma una spesa continua in deficit, anche se per essere precisi bisognerebbe sapere quanto sia la quota pannelli e la quota batterie

          • Nel frattempo avranno risparmiato 15 anni di finanziamenti a russi e mediorientali. Quanto? L’Italia spende un miliardo al mese, 12 miliardi all’anno, 180 miliardi in 15 anni. Facciamo che il Portogallo ne risparmi un sesto: sono 30 miliardi di euro.

          • Già… ha ragione… tutti questi impianti li Portogallo li costruiscono in 6 mesi….ops, forse anni, nel frattempo devono devono continuare a pagare i soldi a russi e mediorientali e quando terminano i vari impianti è quasi ora d’iniziare a sostituire i primi accumulatori a batterie.

  2. al signor Starace è sfuggito che tra dire ed il fare c’è di mezzo il mare, se poi c’è di mezzo la burocrazia italica non si realizza alcun che neppure con un miracolo.

  3. Fattibile se non si mette di traverso la burocrazia ed i governanti a vari livelli, stato, regioni, comuni …

  4. Iniziamo a montarli sti benedetti pannelli.
    Poi vediamo.
    Invece di fera sempre i processi alle intenzioni.
    Lungimiranti lo si deve essere tutti non aspettare sempre gli altri.

  5. Posso ridere?
    Sono già abbastanza cresciutello per credere a tutte le balle che raccontano questi personaggi! Ma logica stessa, se tutti avessimo 20 pannelli da 500w x pannello, sui tetti delle nostre case, chi pagherebbe le accise? Chi pagherebbe l’IVA sulle accise? Chi acquisterebbe l’energia elettrica? Ecco perché ci vogliono 9 mesi di burocrazia per realizzare un impianto fotovoltaico collegato on grid! Permessi, contro permessi, attese bibliche per 2 autorizzazioni, progettazioni ingegneristiche di altissimo livello per collegare 2 serie di stringhe di pannelli ad un inverter, un magnetotermico un differenziale e 4 scaricatori (manco se fosse cosa da scienziati della NASA)!
    Ed è ora che si accorgono che la produzione di energia elettrica italiana è insufficiente per il fabbisogno nazionale? E che il gas lo compriamo dall’estero? Complimenti per la lungimiranza e la celerità! Meglio tardi che mai! Come dicono dalle mie parti: prima rubano il santo e poi si fanno le porte di ferro! Con il sole che la natura ci regala, dovremmo girare con i cappelli fotovoltaici! Così, mentre noi italiani perdiamo tempo sotto il sole in file chilometriche per futili attese presso gli uffici pubblici, ci riparano dal sole e nel contempo generiamo energia senza pagare accise. Ma sicuramente, poi tasseranno anche quello! Signori, buona sera a tutti.

    • Mettila così se non paghi l’iva sulle accise
      si pagherà in parte sui pannelli e sulla manutenzione degli impianti
      oltre che la maggiore occupazione in campo energetico
      Enel ha il doppio dei dipendenti di Eni e assumerà acora col rinnovabile
      inoltre , meno Eur che andranno in mano a dittatori Russi e Arabi
      ma resteranno nel paese alimentando un circuito viirtuoso

      E se fosse una grande bufala e creiamo un mondo migliore per niente?
      Joel Pett premio Pulitzer

      https://www.reteasset.it/il-cambiamento-climatico-una-vignetta/

      • Mettila così… dove recupera lo stato Italiano i circa 20 miliardi di accise che vengono pagati in Italia ogni anno?? e da questo calcolo è esclusa l’ I.V.A. che essendo variabile in base al costo totale non è perfettamente prevedibile, che pui calcolare anche tu visto i consumi di benzina + gasolio di circa 30 milioni di tonnellate ogni anno.
        Quanto devi far pagare la manutenzione dei pannelli ogni anno per recuperare tutti questi soldi?

        • Ma perché dovremmo preoccuparci noi di come lo stato farà a sostituire le accise?

          Sono sicuro che ci sia qualcuno nello stato che ha abbastanza fantasia per trovare una tassa alternativa.

          Il fatto che ci siano adesso vantaggi fiscali/economici per il privato all’uso di auto elettriche o energie rinnovabili è solo incidentale, la parte importante è raggiungere la decarbonizzazione.

          E nell’immediato, la riduzione da petrolio e gas da fonti geopoliticamente instabili, è un altro vantaggio, tangenziale all’obiettivo della decarbonizzazione.

    • Beh, io la vedo così, se per sbaglio in una Italia utopica da film di fantascienza, ogni appartamento (non villa, ma appartamento comprese le palazzine da un milione di appartamenti) avessero tutta l’energia che usano, autoprodotta, includendo ovviamente tutto anche un auto per membro familiare che lavora… Le famiglie avrebbero una discreta fetta di stipendio che si libera, pronto per essere usato per acquisti (Iva al 22%) o in finanziamenti per beni come auto o 80″ a rate etc (guadagni delle banche), e perché no un ritorno a imu prima casa, farà cmq aumentare il gettito fiscale.
      In ogni caso è impossibile da realizzare, salvo avere pannelli da 1mq che producono 6kwh e poter quindi coprire le palazzine con tanti appartamenti. Di conseguenza chi si potrà permettere abbastanza potenza installata saranno i pochi con villa, quindi magari se saremo fortunati imu prima casa solo sulle case singole 😂
      Mi preoccupa molto più il recupero delle accise della benzina che in proporzione al risultato (energia utilizzata per un lavoro) sono enormemente più alte rispetto a quelle su energia. Se per un litro di diesel faccio 20km e pago 60 o 70 cent di accise, su 3kwh ne pago poco meno di 7 (cent)

      • l’impegno dei privati nella produzione di energia elettrica è importante
        ma quella prodotta da Enel e gli altri fornitori è ancora più importante ;
        avranno sempre energia da vendere in città
        io sono cooproprietario di una palazzina di due piani e 5 appartamenti in periferia
        la superfice del tetto è sufficiente per un appartamento
        i balconi per altri due e il cortile per un altro
        per i palazzi orltre i tre piani la situazione è molto peggiore

        la domanda è ..
        DOVE PRODURRE ENERGIA RINNOVABILE PER LE CITTA’ ?

        servono aree a basso impatto paesaggistico e ambientale
        che possibilmente , abbiano la logistica semplificata

        la risposta che io mi sono dato ,è BANALE
        l’Italia dispone reti di
        STRADE ,AUTOSTRADE e FERROVIE
        campi fotovoltaici LINEARI lungo :
        rete ferroviaria di 24.299 km
        rete autostradale di 6.966 km
        rete stradale (strade statali, regionali, provinciali, comunali) di 837.493 km

        poi ci sono i piazzali dei parcheggi e i capannoni di aree commerciali,agricole,industriali
        e edifici pubblici come scuole , uffici e perchè no..
        anche i cimiteri , le discariche, le aree per lo stoccaggio e il trattamento dei rifiuti

        c’è ne di superfice da usare per produrre elettricità nel paese
        per il trasporto ?
        l’elettrone viaggia in maniera bidirezionale lungo le linee elettriche
        e grazie gli inverter e ai trasformatori perdendo poca energia nel tragitto
        molta meno di una conduttura di gas

        Enel , dice una cosa banale che sappiamo oramai da qualche anno
        produrre energia elettrica da rinnovabili OGGI è la soluzione più conveniente punto
        più conveveniente perfino di una centrale a carbone punto

        punto ,due punti , puntoevirgola e punto esclamativo

        • Eh lo so, è questo problema (la superficie necessaria) non lo si risolve portando dal 20 al 40% l’efficienza dei pannelli, certo aiuta, ma su centinaia di TWh consumati in Italia ogni anno, si parla di installare 50 gwh all’anno… In 25 anni abbiamo installato 1twh! Oltre che, dove la tiriamo fuori l’area necessaria per tutti sti pannelli? Benissimo le autostrade, ma quei pochi gwh (per me è poco tutto quello che sta sotto il terawatt date le necessità) basteranno malapena per auto alimentare i trasporti autostradali, quantomeno per i mezzi pesanti con una induttiva di supporto durante la marcia etc che per carità divina è già qualcosa eh

          Francamente non possiamo vivere di sole rinnovabili, sarebbe bello ma se si vive sul “sarebbe bello” si fa la fine di colui che visse sperando.. Personalmente sarei favorevole ad un introduzione di nucleare, è un investimento a medio termine che ci potrebbe consentire di sopravvivere fino al 2060/70 quando avremo la fusione, tecnologia che per altro usa isotopi di idrogeno prodotte proprio dalle centrali nucleari (o dalle bombe atomiche) in natura non esiste sul nostro pianeta.
          Certo, sempre nell’ipotesi di essere in un’Italia utopica dove tutti lavorano per fare meglio del giorno prima, anziché per mantenere poltrone il minimo indispensabile per maturare pensioni e alimentare stuoli di consulenti con perizie sulle perizie delle perizie, tanto paga lo stato. Ma ahimè, siamo in una situazione in cui si è fatto un referendum per chiedere se vogliamo condannati in via definitiva per mafia al governo… Magari il mese prossimo andremo a votare per abrogare la pena per l’omicidio, o autorizzare frodi societarie… Ma no.. Nessun voto per chiedere risultati a politici che nel frattempo han decine di entrate collaterali, tra cui consulenze di consulenze ad amici di amici del cuggino del mio dogsitter, magari pagarli a provvigioni, così si non fanno un cazzo di utile vanno a letto senza stipendio… Una penale per ogni ora passata a fare comizi e campagna fuori dai tempi previsti per legge, decurtare i guadagni di un partito dai social dai sussidi statali…con gente così, quale rischio possiamo assumerci? Una centrale nucleare super tecnologica appaltata ai soliti che spariscono con la cassa?

          Fin ora non ho sentito nessun politico parlare di piani per la geotermia (c’è un yellowstone sotto il centrosud Italia di energia cenè anche troppa), o di creare bacini di raccolta idrica sia per le siccità sia per la produzione ed accumulo elettrico, dato che non cade acqua in inverno ma quando da più caldo non ci son più nevi e ghiacci a farlo per noi.
          Siamo pieni di montagne altissime e decisamente accessibili… Ma accumuli elettrici con la gravità c’è un solo prototipo lasciato lì a fare il prototipo… Però si pensa a come farlo nei palazzi cittadini.. A costi enormi rispetto a un cavo con un sasso molto grande appeso 😅

          Come al solito c’è il focus solo su quello che va di moda e tira voti, ma se aspettiamo solo eolico e fotovoltaico perché fa tendenza su Twitter tra 50 anni o dimezziamo popolazione e produzione o non ci staremo mai dentro.

          • Non confonda i GW installati, che è la potenza, con la produzione e il consumo di elettricità nell’arco di un anno, che si misura in GWh e TWh. Un GW installato infatti produce elettricità per tot ore ogni giorno e per tot giorni ogni anno. Il consumo elettrico annuo italiano è di poco più di 300 TWh (in calo costante da molti anni, grazie all’efficientamento energetico). Di questi 300, oltre 120-130 sono già prodotti da fonti rinnovabili, 30 dei quali da fotovoltaico. Per ottenere una quota di enegia da fonti rinnovabili del 72%, come previsto dai piani al 2030, è necessario installare nuova capacità per circa 70 GW. psr ottenerli tutti da fotovoltaico, sarebbe sufficiente coprire con pannelli una superficie pari all’1% del territorio nazionale non utilizzato.

          • gli accumuli più promettenti,secondo me
            vengono da una “vecchia” idea di Carlo Rubbia
            accumulo di calore mediante fusione di sali
            usati appunto da Rubbia per le centrali solari a concentrazione
            qualche decennio fa ;
            negli ultimi mesi sono tornate alla ribalta per l’accumulo di calore STAGIONALE

            immaginate di accumulare calore d’estate e usarlo per riscaldarsi d’inverno a prezzi ridicoli
            e ingomri paragonabili a un grande scaldabagno per ogni appartamento

          • @Nello per ragioni che non posso spiegare qui, conosco gente che si occupa di quella roba lì e posso dirti che i sali fusi sono un disastro totale: devi tenerli sempre sopra la temperatura di fusione altrimenti solidificano e fermi tutto, altro che accumulo stagionale. E danno anche altri problemi…

          • @Leonardo
            ti credo sulla parola
            tuttavia oltre all’accumulo di calore , i sali fusi sembra che siano tornati in auge anche per accumulare energia elettrica .

            “Al Pacific Northwest National Lab (Pnnl) i ricercatori hanno trovato una possibile soluzione: una batteria ricaricabile che conserva l’energia per mesi utilizzando tecniche di congelamento e scongelamento. ”

            cit Wired

          • Due calcoli fatti con ingegnere, sul tetto di casa dove abito la superficie è di 150mq per un totale di 27 kWp equivale a 29’000 kWh/anno io ne consumo 8’000 kWh/anno compreso il calcolo per due auto elettriche, il che significa che ho esubero per 21’000kwh/anno equivale ad altri 3,5 appartamenti, quindi con 1terzo degli appartamenti coperti si copre più del 100% del fabbisogno senza toccare aree non edificate, poi se lo avessimo tutti condomini compresi e capannoni , immagina quanti teravat si potrebbero produrre.

          • Caro sig Massimo, come sempre notizie inesatte. lo dimostro con lo stesso articolo postato su vaielettrico del sig. Luca Marchisio, queste sono le sue parole ( o almeno quello che avete scritto voi…)
            “L’anno scorso il fabbisogno è stato di circa 300 TWh. Il calo è stato dovuto quasi interamente ai lock down: un calo di questa entità in un anno è solo marginalmente merito dell’efficientamento.
            Quindi la sua prima affermazione errata, l’efficientamento na ha niente a che fare con la riduzione dei consumi
            Poi altro, sempre parole del sig. Marchisio….
            “Per i 4 milioni di BEV e i 2 milioni di PHEV, che consumano anche benzina, previsti dal Piano Nazionale Energia e Clima, il PNIEC, al 2030 noi stimiamo 10 TWh di energia elettrica all’anno.”
            naturalmente saranno 10 TWh da produrre in più, mentre con tutti i pannelli installati attualmente siamo a circa 3,5 TWh installati in 20 anni e con ben altri incentivi che invogliavano all’installazione. Fonte report gse e non pincopallo. Quindi non confonda le unità di misura. i 30 TWh da lei scritti i GWh, a meno che il report del GSE sia errato
            https://www.gse.it/documenti_site/Documenti%20GSE/Rapporti%20statistici/Solare%20Fotovoltaico%20-%20Rapporto%20Statistico%20GSE%202020.pdf

          • L’ing. Marchisio ha detto cose ben diverse. Non pensi di farmi fesso, perchè quell’intervista l’ho scritta io. Questo il link per chi volesse verificare: Terna guarda al 2050: ecco i conti dell’Italia green (e in auto elettrica). La frase testuale è la seguente “Per i 4 milioni di BEV e i 2 milioni di PHEV, che consumano anche benzina, previsti dal Piano Nazionale Energia e Clima, il PNIEC, al 2030 noi stimiamo 10 TWh di energia elettrica all’anno. Queste sono le stime degli scenari alla base dei nostri piani strategici energetici. Rispetto al fabbisogno nazionale di 320 TWh dell’ultimo anno ante Covid, questo numero è significativo ma facilmente gestibile. Non è un numero che preoccupa.“. Penso che sia superfluo contestare le altre inesattezze che lei scrive; la sua malafede è fin troppo evidente.

        • Da due calcoli fatti se tutte case singole coprissero il tetto ( e si installassero mediamente 25kwp la produzione annua sarebbe di 26000 kWh/anno ) nel momento che si raggiungesse 1/3 degli appuntamenti ci sarebbe energia per il 100% delle abitazioni, quindi è solo questione di volontà, potremmo addirittura venderla al estero arrivando al 100% delle abitazioni e dei capannoni, senza tenere conto di impianti fatti da Enel Eni o chi che sia.

          E più soldi in tasca alle persone più l’economia gira più tasse entrano nelle casse dello stato è una ruota al rialzo.

          • Io leggo l’intervista dove a differenza di quello che lei ha scritto il calo dei consumi 2021 è dovuto al lockdown e non all’efficientamento, poi sarei io in malafede??
            Quindi mi conferma che il report del GSE che le ho linkato è falso, perchè se in 20 anni in Italia abbiamo installato 3.5 TWh da fonti rinnovabili ( pannelli solari ) aggiungerne altri 10 TWh li installiamo in 8 anni?

          • Lei sta abusando della nostra pazienza. Non ha capito i dati del rapporto GSE, confonde GW installati e TWh consumati, sbaglia l’anno del lockdown, non sa nulla del mercato elettrico, e, come ho appena dimostrato, manipola in malafede il contenuto dell’intervista. Faccio un ultimo sforzo e le elenco i consumi elettrici anno per anno:
            -2007, massimo storico (340 TWh)
            -2014 (310 TWh)
            -2015 (317 TWh)
            -2016 (314 TWh)
            -2017 (320 TWh)
            -2018 (321 TWh)
            -2019 (320 TWh)
            -2020 (303 TWH)

            Non le risponderò più. Ma cestinerò i suoi commenti se si ostinerà a diffondere falsità.

      • In Germania, noto concorrente dell’Italia per il sole, hanno semplicemente fatto una legge di una riga che dice che i condomini possono installare fino a 100 kW sul tetto ad uso di tutti gli inquilini.

        Da noi, se superi i 20 kW sei considerato “centrale elettrica”, devi fare l’inchino ad ENI e conoscere qualcuno in Vaticano per accelerare le pratiche…

        • Caro sig. E…. 100 kW sul tetto di un condominio? in pratica questo condominio dovrebbe avere una falda esposta a sud da circa 650 mq, mi sembrano belli grandini come condomini

          • Possiamo dire che 100kW è abbondante ma 20kW è poco?

            Il punto è che 20kW sono meno di quelli che molti condomini potrebbero installare.

            Ad esempio, i miei genitori vivono in un condominio di 4 palazzi. Se ogni palazzo può installare una ventina di kW, siamo già a 80…

    • Anche io di anni ne ho molti sulle spalle, e ancora con ste accise, le accise al momento sono soldi che lo stato utilizza per tamponare multe e sanità, visto le spese in multe che paghiamo ogni anno per la CO2 prodotta, e dal altra parte PM10 PM5 e PM2,5 NOX e altre schifezze che fanno ammalare direttamente le persone , quindi spese sanitarie elevate, poi ci sono le sovvenzioni per i petrolieri per continuare a caricare nuovi giacimenti, che comunque non sono eterni fine stimata per il 2070 ma sempre più costoso il processo di estrazione, smetteremmo molto prima di utilizzare i derivati del petrolio per costi non permissivi, tanto vale abbandonarli molto prima, per il nostro bene il bene del pianeta e per l’economia.

      Ed era già da esser partiti molti decenni fa, visto che di crisi ne sono passate parecchie.

  6. Leggevo un interessantissimo report sulle prospettive di installazioni di fotovoltaico (scaricabile dal link sotto). Tra i primi 20 paesi del mondo, l’Italia assieme al Vietnam è quella che ha la prospettiva più bassa di crescita, più bassa di Francia (che ha il nucleare), di Arabia Saudita e Emirati (che hanno il petrolio), di Grecia (che ha 1/10 del PIL dell’Italia), di Olanda (noto paese del solleone), del Brasile (quello di Bolsonaro). Per questi 20 paesi, la prospettiva di supporto politico alle rinnovabili è indicato con un sole per tutti, tranne che per USA, Italia e Turchia per i quali c’è un sole coperto da nuvole. Io so per chi votare alle prossime elezioni. Non voterò per le nuvole.

    https://www.solarpowereurope.org/insights/market-outlooks/global-market-outlook-for-solar-power-2022

  7. Perchè Enel
    non ha visibilità su questi temi , RAI Report report a parte ..
    sui massmedia mainstream ?
    dove prevale lo scetticismo anti-rinnovabili

    se Enel fonda un partito ..
    alle prossime elezioni lo voto !

    scherzo, ma nemmeno tanto ..

    • Le lobby del petrolieri si sono fatte le ossa su “campi di battaglia” ben più sfidanti. E l’esperienza conta…

      • Dov’era enel nei decenni scorsi?
        Montavano eolico, fotovoltaico idro o utilizzavano carbone gasolio e gas (ovviamente costretti dalle lobby peyrolifere)?

        Adesso si svegliano ambientalisti?

        Ma dai..

        • Enel, attraverso Enel Green Power, è il maggior produttore di energia rinnovabile al mondo, si informi. Purtroppo la produce soprattutto all’estero, visto che in Italia le autorizzazioni sono sempre state un calvario

          • E non sono certo un ente no profit, il che dimostra che facendo le cose si guadagna lo stesso, magari meno dei margini assurdi su gas e petrolio, ma troveranno i trick anche lì, alla fine ci stan cmq vendendo energia rinnovabile al costo di quella prodotta col gas, abbiamo ampio margine di riprenderci quel risparmio negli anni a venire

          • E’ stata creata nel 2008 da Francesco Starace che fu il suo primo amministatore delegato. Due anni dopo integrò tutte le attività nelle rinnovabili di Endesa, acquistata da Enel, e unendo le due realtà divenne il numero uno al mondo. E’ una storia di successo riconosciuta a livello internazionale. Quindi, Cristiano?

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