Non mancano le barche elettriche al Salone Nautico di Venezia ma anche le colonnine che hanno permesso la ricarica delle quaranta barche messe a disposizione di chi ha voluto provare la navigazione a emissioni zero. Bene, ma come per l’automotive servono investimenti per far crescere la nautica elettrica.
Al convegno di Aqua un Comune più elettrico

Sono numerosi i convegni e gli appuntamenti organizzati al Salone, ricordiamo quello di Rina e quelli di Assonautica, come la tavola rotonda di Aqua Superpower, moderata da Gian Basilio Nieddu di Vaielettrico, che ha visto la partecipazione di Comune e Salone Nautico. Qui sono state interessanti le parole di Paolo Apice che fa parte del Gabinetto del sindaco Luigi Brugnaro dove è responsabile marketing relazioni esterne: “Finora la normativa, risalente al 1991, non offriva in un contesto come quello veneziano, dove i taxi boat erano equiparati a navi, un processo di elettrificazione. Ora da luglio scorso la normativa è stata aggiornata e sappiamo di diversi progetti in essere, si può fare sperimentazione e ricerca mentre nel 2024 debutterà il primo vaporetto ibrido“.
Primi passi per la decarbonizzazione
Primi passi verso la decarbonizzazione del trasporto pubblico. A cui servono, come hanno sottolineato tutti i relatori, più investimenti. Il Pnrr stanzia centinaia di milioni sulla mobilità sostenibile su strada. Servirebbero anche su acqua, per una nautica più sostenibile.

La prua verso l’elettrico è stata confermata da Alberto Bozzo, direttore del Salone, che ha ricordato “Siamo partiti con l’e-village dedicato alle barche elettriche e aumenta esponenzialmente la loro presenza“. Un dato centrale dell’evento. “Nel 2016 ad Atene, all’incontro mondiale dei marina, i responsabili delle strutture parteciparono ad un sondaggio sull’elettrico e ben il 70% lo indicò come il percorso futuro“. Parole di Roberto Perocchio che con Assomarinas rappresenta 91 Marina italiani.

Una tendenza confermata da Michele Bolpagni, country manager per l’Italia di Aqua Superpower, grazie alle sempre maggiori installazioni realizzate in tutta Europa. Ha ricordato il debutto al Salone “delle nuove colonnine Aqua Pod che rispondono anche alle esigenze di armonia con il paesaggio di una città come Venezia“. Non solo la funzione di ricarica, ma anche l’estetica senza dimenticare l’impatto sociale.
Avvicinare l’elettrico ai ragazzi
Aqua Superpower collabora infatti con Gloria Rogliani, ASD Rogliani, un mito sportivo e una campionessa della voga, che punta sull’introduzione dell’elettrico negli eventi sportivi e nella pratica che organizza con i giovanissimi veneziani. “Non è semplice ma sto lavorando sul loro coinvolgimento“. E per concludere il capitolo sulla sostenibilità citiamo l’iniziativa di AS Labruna che oltre a promuovere la mobilità a basse emissioni in acqua sta costruendo la sua foresta aziendale, in collaborazione con Treedom, per la compensazione delle emissioni.
Le barche da provare

Ne avevamo scritto nel 2019 ma in questi anni è cresciuta la tecnologia di Neocean e del suo prodotto: l’Overboat. Un mini catamarano con i foil che ha aumentato la potenza del motore e la capacità delle batterie (facilmente estraibili). La società Aqa di Alberto Toffolo conferma la possibilità di lavorare in elettrico grazie a una flotta elettrica sempre più ampia e in mostra all’Arsenale con due Alfastreet, un cantiere sloveno, la nuova Breeze dei danesi della Rand e una novità dalla Polonia: il marchio Canna One. Insomma non mancano in Europa i cantieri che puntano sull’elettrico.

In Italia c’è la Verga- Plast che dopo aver motorizzato i natanti (leggi) punta su una barca d’autore che presto presenterà al mercato. Si ripresenta l’elegante Dogado con motorizzazione GardaSolar. A Venezia c’è anche il boat sharing di e-ssence, Candela Boat, molto frequentato lo stand di Torqeedo con i suoi fuoribordo, in prova Giulietta di Giovanni Parise e la prima barca nativa elettrica italiana, quella di Repower che nello stand presenta, oltre veicoli e colonnine, il modellino della nuova in costruzione.
Sull’alimentazione elettrica ricordiamo anche l’azienda veneziana E-concept. Immancabili sia Candela Boats che XShore e gli sloveni di E’dyn. Chi ha osato di più con l’elettrico su barche di dimensioni più grandi è Green Line, barche da provare. Sono solo alcuni espositori di una lista ancora più lunga per una manifestazione che rappresenta lo stato dell’arte della nautica elettrica europea.
La dichiarazione ad un convegno di Paolo Apice, in rappresentanza del Comune di Venezia, che da luglio vi è stato un aggiornamento delle normative a favore dell’elettrico mi fa molto piacere ma alle parole mi risulta non seguono i fatti. Sono a conoscenza finora delle estreme difficoltà di avere omologazione per le barche da lavoro elettriche (praticamente impossibile da ottenere senza avere anche il termico) e sarei grato se si portasse a conoscenza quale sono queste agevolazioni menzionate dal relatore aggiornando le normative. Grazie fin d’ora.