Sos RAMseS. Siamo all’archeologia della mobilità elettrica, periodo 2006/2008. Quando, grazie a un programma europeo, nasce un originale veicolo agricolo.
Un esperimento da non lasciar cadere nell’oblio della storia, anzi da far rivivere sui campi. Ci vogliono tentare i volontari dell’associazione Semplicemente di Genova. Lavorano con ragazzi diversamente abili, ma serve aiuto per far funzionare nuovamente RAMseS.
Sos RAMseS: autonomia 70/80 km, con pannelli solari

Ecco cosa ci chiedono, in una mail firmata dal rappresentante Danilo Martino:
“Vi scriviamo a nome dell’Associazione Semplicemente di Genova che sta ottenendo in comodato d’uso dal professor Ugo Bardi dell’Università di Firenze, un trattore di medie dimensioni alimentato con energia elettrica prodotta da una serie di pannelli fotovoltaici da installare stabilmente. Questi pannelli ricaricano le batterie che fanno girare un motore da 12 Kw/15,6 CV ad un autonomia di 70/80 km annullando il bisogno di combustibili fossili. Il veicolo è un prodotto del progetto RAMseS finanziato dalla Comunità Europea (ottobre 2006) e progettato dal professor Bardi e da Tonfic El Asmor. Dopo diverse richieste, il veicolo verrà affidato alla nostra associazione di volontariato che si chiama Semplicemente e ha sede a Genova Pegli“.

“E’ un grande onore poterlo avere grazie al suo valore storico”, continua Martino. “E sarebbe un’occasione per offrire nuove opportunità ai nostri ragazzi, visto che non ci potremmo mai permettere un trattore. Siamo, infatti, un’associazione formata da amici e parenti di persone con disabilità intellettiva, un’associazione di puro volontariato ricca di sogni e bisogni. Ma purtroppo con scarse se non nulle risorse economiche.Il trattore RAMseS è fermo da alcuni anni e molte nozioni sui meccanismi per rimetterlo in funzione sono nelle memorie informatiche del professor El Asmar purtroppo inaccessibili perché deceduto e non si conoscono le password. L’associazione vorrebbe però impegnarsi a metterlo in funzione (intitolandolo al professor El Asmar ) per realizzare iniziative agricole con i suoi ragazzi con disabilità. Chiediamo a voi di accettare questa sfida: rendere di nuovo funzionante il trattore RAMseS“.
Questo l’appello. Lo giriamo a chi può dare una mano all’associazione, che ha necessità di finanziatori per cambiare le batterie e altri pezzi. Scriveteci a info@vaielettrico.it
SoS RAMseS: ecco come è nato, con quali obiettivi

Abbiamo curiosato sul web per scoprire la storia di questo che consideriamo più un veicolo agricolo che un trattore. E in una pagina online dedicata o si parla di “Veicolo elettrico polifunzionale per usi agricoli“.Ma leggiamo qualche nota storica: “Il 30 settembre 2008 è stato finalmente provato con successo e su strada il primo veicolo elettrico polifunzionale per uso agricolo. E’ stato prodotto dal progetto RAMseS finanziato dalla Commissione Europea (ottobre 2006), che punta allo sviluppo di un sistema innovativo capace di escludere completamente tutti i problemi relativi alla crescita esponenziale dei costi dei carburanti derivanti dalle riserve fossili. Permettendo alle aziende agrarie, in particolare quelle vivaistiche o poste in aree particolarmente svantaggiate, una indipendenza totale dalle fonti fossili (gasolio, lubrificanti, additivi, ecc) che incidono fortemente sul bilancio dell’azienda stessa“. Toufic el Asmar, Paolo Pasquini e Ugo Bardi non sono i primi a pensare allo “sganciamento” dalla dipendenza del petrolio, Ma sicuramente sono dei pionieri nel cercare strade alternative.
Lo staff e le aziende che l’hanno ideato

Ecco la descrizione tecnica da parte dei docenti universitari: “Si tratta di un veicolo polifunzionale o multiuso di taglia media azionato da un motore elettrico (12 kW/15,6 CV), con energia fornita da batterie direttamente caricate dalla fonte solare di un tetto fotovoltaico di alta efficienza. Il veicolo RAMseS è inoltre utilizzabile per vari tipi di trasporti (vasi, sacchi, prodotti agricoli, ecc), per l’irrigazione (come pompa solare), per l’applicazione di antiparassitari, e potrebbe funzionare anche come veicolo stradale di bassa velocità per tutti gli usi necessari“. Al progetto parteciparono 11 partners appartenenti a 7 Paesi (4 dell’Unione Europea: Italia, Irlanda del Nord, Polonia e Spagna e 3 del sud del Mediterraneo: Libano, Marocco e Giordania). Il veicolo RAMseS è stato ideato dal professor Bardi e dal dottor Toufic El Asmar dell’Università di Firenze che hanno guidato in Italia il team che ha progettato e costruito il mezzo, ossia lo studio Paolo Pasquini di Bologna e la ditta OELLE Costruzioni Meccaniche di Torre Orsaia. Mentre la messa a punto dell’apparato di controllo elettronico è stato eseguito dalla Elektrosistem a Cento (provincia di Ferrara).
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Sos RamSES: Tutte le caratteristiche tecniche
In una serie di commenti ad un articolo sul web, risponde Toufic, fornendo ulteriori dettagli tecnici su RAMseS.
“Il veicolo ha attualmente un peso complessivo di circa 1750 Kg. E’ caratterizzato da una coppia pari a 1000 N/ruota ossia 20 Kg. m o 200 N.m di picco (motore). La coppia massima è di 3200 N.m all’asse posteriore pari a 1000 kg di spinta (ammesso che le ruote non slittino). Infatti il motore elettrico (12 Kw; 15,6 CV) è capace di dare il massimo di coppia a veicolo fermo. Cioè a bassissima velocità il RAMseS ha la forza di mettere in moto le ruote e quindi di spostare il veicolo su terreni caratterizzati da un basso coefficiente di aderenza. Queste “ottime” (tra parentesi) prestazioni sono esaltate proprio dalla presenza delle 4 ruote motrici.

RAMseS ha due tipi di ridotte, una meccanica ed una elettrica. Ciò fa sì che si abbia 4 possibilità di impiego:
A- Marcia veloce (96 volt) – due possibilità:
A.1- due ruote motrici con rapporto finale 1/6 fino a 40 – 45 km/h (necessario per motivi di sicurezza)
A.2- 4 ruote motrici con rapporto 1/16 fino a max 26 km/h
B- Marcia lenta (48 volt) – due possibilità:
B.1 – due ruote motrici fino a 25 km/h
B.2- 4 ruote motrici fino a 10 km/h
(le stesse prestazioni le abbiamo sia andando con marcia in avanti che con marcia indietro)
SoS Ramses: Autonomia 75 km, per 4-6 ore di lavoro

Autonomia del veicolo su strada: tenendo in considerazione uno scarico delle batterie dell’80% come massimo e quindi volendo evitare di ammazzare le batterie, si arriva a 75km di autonomia (rimane una riserva di emergenza di 10-15 km che non consigliamo di usare perché si rischia di scaricare completamente le batterie compromettendo il loro ciclo di vita). Il tempo in campo a seconda dell’uso è stimato tra 4 – 6 ore di lavoro (ancora da verificare completamente).Nella parte anteriore abbiamo lasciato una zona vuota prevedendo l’installazione (se richiesto) di un gruppo elettrogeno di assistenza (nafta, gas, biodiesel, fuel cell, idrogeno, … dipende dalle richieste) quindi il RAMseS potrebbe ipoteticamente diventare anche un veicolo potenzialmente ibrido”.Pur pensando ad un veicolo elettrico per ridurre i costi dei carburanti di origine fossile i docenti universitari pensarono a una soluzione pratica in tempi dove la tecnologia delle batterie aveva ancora tanti passi da fare.
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Anche a me interesserebbe un veicolo simile. Abito nell’appennino Tosco-Emiliano