Sorpasso su Tesla: dopo BMW un altro grande costruttore tedesco lancia a Elon Musk l’avviso di sfratto dal ruolo di leader nel mercato mondiale dell’elettrico.

Sorpasso su Tesla: tra 3 anni gamma VW molto piacere competitiva
Stanno facendo discutere le parole pronunciate lunedì dal numero uno di Volkswagen Group, Herbert Diess, durante l’evento del Financial Times “Future of The Car 2022”. Il top manager tedesco ha premesso che Tesla si sta rilevando un competitor più forte del previsto, ma la partita è solo all’inizio. E a Wolfsburg sono convinti di poter diventare il più grande venditore mondiale di veicoli elettrici entro il 2025. “Sarà una gara serrata ma non ci arrenderemo“, ha detto, “Devo dire che non ci aspettavamo che il nostro principale concorrente statunitense fosse così veloce e ben preparato“. Entro tre anni il colosso tedesco conta di avere una gamma completa e competitiva di prodotti a batterie. Dalla nuova generazione di citycar, che sarà prodotta in Spagna con un investimento di 7 miliardi, alla rivoluzionaria ammiraglia Trinity, considerata la vera world car di VW.

Anche BMW crede nella rivincita del made in Germany
Diess è stato pesantemente criticato l’anno scorso all’interno della sua azienda per avere ripetutamente lodato l’agilità e la velocità di Tesla nel realizzare i progetti. Mettendole a confronto con la lentezza delle compassate strutture Volkswagen. Una lentezza che, secondo Diess, potrebbe causare la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro, uno scenario che ha fatto infuriare il potente sindacato interno. Come si diceva, anche BMW è convinta che il dominio di Tesla non durerà a lungo e che l’attacco delle Case tedesche inizierà proprio dal mercato nord-americano. Il marchio di Elon Musk ha goduto del vantaggio di essere partito per primo, ma ora si entra in una seconda fase: “Tesla ha avuto una posizione di forza unica per un po’ di tempo. È finita“, ha detto Peter Nota, capo del marketing BMW. Gli ha fatto eco il n.1, Oliver Zipse: “Spingeremo l’azienda ai limiti della capacità produttiva. La domanda aumenterà. Lo vediamo già con l’iX e l‘i4“.
Le aziende europee e soprattutto quelle tedesche stanno investendo tantissimo denaro per le nuove piattaforme con una marea di nuovi modelli, quelle di adesso sono per un periodo di transizione. Al momento il gruppo VW pensa di vendere 700.000 auto elettriche nell’anno 2022. Sia il gruppo VW che BMW che Mercedes non riescono a soddisfare le richieste di ordini di auto elettriche per il 2022. Tesla dal canto suo ha affermato con certezza la sola presenza delle celle 4680 altro di nuovo non si vede nè si sente. A mio avviso il dato di Herbert Diess è attendibile.
Sulla parola sorpasso mi viene in mente la velocità massima dell’ID.Buzz: 145 km/h. Cioè tu spendi 65000 euro (prezzo base!) e viaggi a 145 km/h?!? Il Tesla Cybertruck, mastodontico bestione in alluminio grande quanto un carro armato, viaggia a 177 km/h nella versione base, 193 in quella intermedia e a 209 km/h nella versione più performante che, per inciso, fa da 0-100 in 3″, sverniciando anche le Ferrari.
Un’azienda che nel 2022 ti propone a 65000 euro un coso orrendo che non fa niente di particolare, con plastiche dure dell’Ikea che neanche la Fiat Duna, brutto da morire, con una velocità massima di 145 km/h che è la somma, il parto, l’orgoglio del suo CEO riuscirà a superare un’azienda come Tesla?
Le velocità autolimitate così in basso come ovviamente sappiamo tutti sono tali per evitare che i consumi si impennino. Quello che invece ho scoperto recentemente, parlando con un amico mio ingegnere, è che quando i consumi si impennano e lo fanno a suo dire secondo un andamento che se fosse un grafico sarebbe quasi una linea verticale, Il passo successivo è che tanta richiesta finisce col bruciare in breve tempo le batterie. Di conseguenza ti tagliano la velocità giusto un pelo al di sopra dei limiti di legge e in teoria nessuno dovrebbe avere niente da ridire. In realtà alla prova dei fatti lo scemo del villaggio 🤡, che poi sarei io, ancora una volta c’ aveva ragione quando sostiene che mettendo anche solo una seconda un po’ più lunga in autostrada le cose migliorerebbero in maniera sensibile. Voi continuate pure a pensarla come volete su quello che dico, ma io tutte le volte che parlo con gente competente ne ricavo solamente delle conferme. 😉
Sì, immaginavo che la causa fosse quella, però è anche vero che alcune auto riescono a darti quelle performance, soprattutto le tedesche perché in Germania hanno l’autobahn senza limiti di velocità. Ad esempio a 215 km/h la Mercedes EQE ha un’autonomia di 109 miglia (175 km) che sembra poco ma che in realtà ti consente di affrontare una distanza come Pisa – Firenze andata e ritorno … a tavoletta! I consumi? Circa 50.3 kWh/100 km, che se ricarichi a casa prima di partire, ti fa spendere 10 €/100 km (o poco più) guidando però “a tavoletta”, fregandotene totalmente dei consumi.
Questo infatti è un aspetto importante di un’auto elettrica: ok l’autonomia è limitata ma se volessi sfruttare tutto quel ben di Dio di cv e coppia, nella peggiore delle ipotesi, che autonomia ho e che costi? La EQE spinta al massimo “garantisce” comunque 175 km di autonomia e consumi accettabili (ricaricando a casa!). Nota di metodo: questi sono dati forniti da un giornalista tedesco sui quali nutro forti dubbi perché sono dati istantanei, mi sembra un consumo troppo basso per quella velocità …
Ora la EQE sicuramente avrà i migliori sistemi di raffreddamento del mondo ma l’ID.Buzz costa oltre il triplo rispetto alla Dacia Spring, 65000 euro come prezzo base è superiore al prezzo di una Model 3 Performance, sarà legittimo aspettarsi anche una batteria all’altezza?
Analizzando l’usura della batteria, è sicuramente vero che “spremendola” si accorcia la vita ma 51 kWh/100 km è paragonabile ad una ricarica (pardon … scarica) in AC a 44 kWh (che esistono solo sulla carta), inoltre con batterie molto grandi non dovrebbe essere un problema. Questa è una idea mia ma credo sia corretta. Se infatti per mantenere quella velocità io ho bisogno di x kWh, una cosa è chiederlo ad una batteria composta da 10 “moduli”, un’altra è chiederlo ad una batteria da 20. Nel secondo caso, infatti, ogni modulo dovrà fornire la metà dei kWh necessari e quindi la batteria complessivamente ne dovrebbe risentire meno.
A titolo di esempio, durante la prova della Nissan Leaf ho raggiunto spesso, per alcuni tratti, il consumo massimo previsto di 45 kWh/100 km (pur non potendo superare i 150 km/h): se la Nissan Leaf (con batteria più piccola e senza condizionamento della batteria) “regge” i 45 mi aspetto che la concorrenza faccia meglio, soprattutto con batterie più grandi.
Sulle marce hai ragione, infatti la MG Marvel R grazie al cambio a 2 marce garantisce i 200 km/h di velocità massima (e 402 km di autonomia WLTP) e parliamo di un suv enorme e supertecnologico venduto a 42000 euro.
Comunque, dai, 145 km/h non si può proprio sentire … bisogna tornare al 1970 per trovare un modello di serie così lento …
C’è anche da dire che il bully è un furgone… e ha il CX di un muretto a secco… 2 cose che sommate per esperienza non ti fanno andare tanto più in là dei 130. Il mio transit fa i 160 dichiarati ma ti confesso che sinceramente non sono mai andato a vedere se è vero. E nemmeno mi è mai venuto voglia per dirla proprio tutta
VW id.buzz CX 0.285
Fiat 500e CX 0.300
Capisco che l’id.buzz sia grande e grosso (il cybertruck di più) ma 145 km/h non è accettabile mai, in nessun contesto … È inconcepibile… Fai una figura di poveretto senza se e senza ma…
Ma tu pensi che le persone si comprino um furgone per fare le gare in autostrada?
-145 km/h non è accettabile mai, in nessun contesto-
Enzo… E’ un furgone. E’ un’altra cosa. Ti ci metti sopra a 120-130 e viaggi comodo e rilassato per centinaia di km con dentro tante belle cose nel baule oppure tutta la famiglia appresso (cane compreso).
Quello che secondo me non è concepibile è dover stare fermo mezz’ora per ricaricare ogni 200 km nel migliore dei casi (cioè batteria da 77 kw) dopo aver pagato 65.000 euro di veicolo.
Ma non tanto per il principio di doversi fermare ogni 200 km, che quello mi va pure benissimo, quanto per i 30/45 minuti necessari per sbrigare la faccenda. Se sono in ferie tanto quanto, se sto lavorando e sto già facendo 10 ore di trasferta quel tempo non me lo paga nessuno.
L’ID.Buzz è disponibile in versione “passeggeri” (6 posti) e in versione “cargo”. Io parlo della prima versione. Il confronto va con mezzi come la Renault Grand Scenic 7 posti o il Citroen Berlingo 7 posti o l’Espace 7 posti: la prima fa 200 km/h, la seconda 185 km/h, la terza 210 km/h. Capisco che chi viaggia a pieno carico con 2 bambini piccoli e 2 nonne non è interessato a superare i 130 o i 145 km/h, ma stai spendendo 65000 euro per un mezzo che quella velocità non la supererà mai, neanche in casi d’emergenza, neanche quando lo guidi da solo.
Col prezzo di questa scatola ci compri 2 Renault Grand Scenic 7 posti nuove e ti avanzano i soldi anche per farci un po’ di pieni.
E’ sicuramente accettabile vendere un monovolume/furgone che si limiti a 145 km/h, ma farlo pagare 65000 euro? Mah, io questo coso lo metto sulla mensola insieme all’Aston Martin Cygnet (non la one-off col V8, parlo della 1.3 normale)
@Enzo ma può essere che gli unici parametri con cui valutare un’auto sono velocità massima e accelerazione???
Oltre che qualsiasi velocità oltre i 130kmh in Italia è illegale.
-Oltre che qualsiasi velocità oltre i 130kmh in Italia è illegale.-
Disse colui che da giovane faceva le rotonde di traverso con l’Honda s2000. 😝😝😝😝
Dai Luca, è vero. siamo d’accordo. Le cose stanno così. Però lei mi sembra una persona troppo intelligente per accanirsi su certe considerazioni che alla lunga assumono un sapore quasi pretesco. 😉
@Alessandro Enzo trolla qualsiasi articolo, potrò farlo io una volta? 😂
Il fatto è che usare la velocità massima per valutare il buzz è pretestuoso. È un veicolo pessimo, ma per altri motivi.
-Enzo trolla qualsiasi articolo, potrò farlo io una volta?-
Ah beh, se la mette così, può senza dubbio. ☝️😂
se vw pensa di superare tesla con le auto attuali che hanno velocità di ricarica e autonomia non paragonabili alla più lenta delle tesla , sono proprio a posto. non è un caso che la 500e vende così tanto in germania e di id3 non se ne vedono
“SORPASSO”
Come disse sony ericson su Apple? oppure Motorola? oppure pioneer? ….
in termini acustici vw oggi è come Brondi paragonato a Sonos.
Io credo che tra 10/15 anni ci saranno Tesla davanti e dietro la Cina perché quest’ultima detiene materie prime – manodopera a bassissimo costo e software in sviluppo.
Certo, si venderanno ancora bmw e mercedes ma saranno come i levi’s e gli affezionati che li stimano ancora come 30 anni fa.
L’allarme lanciato da Tafazzi (ad della nota marca di patatine Stellantis) è coerente con l’incapacità degli ultimi della classe di recuperare 5/10 anni di ritardi sul business. vw ha fatto un mega ordine e si è pippata i tagli di batterie più utilizzati (pagati a prezzi altini) ma per gli altri … restano le briciole.
Per darci l’idea basta guardare chi compra litio dalle miniere estrattive più grosse tipo Albemarle – Global x lithium – SQM eccc…
Poi Tafazzi ci tiene a sottolineare ai suoi azionisti l’incapacità di creare reddito per i suoi azionisti e così fa anche l’ad di vw sperando che con l’inserimento costante di supposte di glicerina gli investitori stiano un pò tranquillini.
Intanto la stalla si svuota e i cavalli vanno negli USA e in Cina.
Qui restano i brocchi buoni solo a mangiare.
I nuovi modelli di business imposti dalle tecnologie ev stravolgono un mercato del vecchio continente che fa muro un pò alla volta ma poi quel muro crolla (la Germania dovrebbe saperlo)
Diess avrebbe dovuto aprire a Musk in tempi non sospetti (cosa che Mercedes fece ma poi abbandonò) o almeno sfornare un’auto coi controxxxx competendo a bomba sulla guida autonoma perché è lì che tesla spacca oltre che sulla gestione batterie.
Ma si sono svegliati tardino i tedeschi.
Ps: L’Italia invece è ancora al TURBO DIESEL DI Giorgetti. 🙂
Mo me lo segno…
Quella di annunciare wunderwaffen è una politica che in Germania ha degli importanti precedenti. Precedenti che però non hanno sortito gli effetti sperati☝️
L’ennesima promessa VW, “parole, parole, parole”.
La realtà è che l’attuale piattaforma, dopo due anni sul mercato, ancora non è in grado di fare update OTA, molti dei problemi che le nuove versioni del software dovrebbe risolvere non sono di poco conto (giusto per dirne uno, ACC che frena e accelera dove non dovrebbe, cosa che rende il suo uso su strade secondarie un vero e proprio rischio) e i nuovi prodotti dello stesso modello che hanno cpu e sensori differenti e migliorati e per i quali VW sta sviluppando le nuove funzioni; quindi chi ha una id 2020 o 2021 non potrà abilitare queste funzioni. Tradotto, un modello con un solo anno di vita (come la mia id.3) sta già diventando obsoleta, alla faccia del “coi continui aggiornamenti la vostra auto resterà sempre aggiornata nel tempo”.
Diventare come Tesla è un bellissimo obiettivo, ma continuarlo a ripetere mentre la realtà è ai livelli di Dacia dopo un pò diventa controproducente, nonchè noioso. Preferisco allora Kia/Hyundai, fanno BEV ottime ma senza sbandierare niente al vento.
Esattamente quello il problema. Sbandierare un nuovo approccio ma poi nei fatti usare sempre lo stesso.
Essere legati al venderti l’auto per poi abbandonarti nel suo utilizzo.
Il solito vecchio sistema dei compartimenti stagni.
Parole, parole e parole… e intanto Tesla, giustamente, vola.
Ma il divertente è che anche gli altri competitor a loro modo volano, perchè non si mettono al livello di Tesla, ma consegnano quel che promettono.
Frse VW dovrebbe rivedere la sua strategia di comunicazione.
-Forse VW dovrebbe rivedere la sua strategia di comunicazione.-
A un tristemente noto politico tedesco è stata attribuita la frase “Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”.
La cosa divertente è che anche tale attribuzione è una bugia. Ma gliel’hanno attribuita talmente tante volte che in molti sono convinti dell’autenticità della cosa. La bugia di una bugia. Surreale. 😉
Le piattaforme MEB e PPE di Volkswagen a causa della “Revolution in Body + Battery Engineering” con celle 4680 di Tesla saranno sostituite dalla prossima piattaforma modulabile di Volkswagen, Scalable System Platform – SSP, un progetto che integra l’elettronica di gestione, quindi inverter e cablaggi a 800 Volts, software, server e i computer della vettura. Una piattaforma strutturale ai motori autoportanti ed alle prossime batterie allo stato solido QuantumScape.
Volkswagen nella ricerca delle batterie allo stato solido si è affidata a QuantumScape quando già aleggiava lo spettro della Tesla Model Q hot hatch con carrozzeria liftback da 25.000 euro sfornata a ritmi mai visti nella Gigafactory di Berlino dopo averla prima prodotta nella Gigafactory Shangai.
Volkswagen sta cercando alleanze per ripartire i costi delle celle allo stato solido che Tesla ancora rinnega e delle piattaforme realizzate con batterie strutturali. Il progetto ingegneristico di una vettura elettrica, inizia da un piccolo fondamentale componente: la cella della batteria e il fattore di forma 4680 non ha quelle caratteristiche tecniche dirompenti che ridurranno costi, peso, dimensioni, velocità di ricarica e aumenteranno la densità energetica consentendo la realizzazione di vetture dimensionamento più compatte con autonomie di rilievo.
Intanto mancano all’appello proprio quei progetti che abbisognano di una maggiore densità energetica come a voler dimostrare che il fattore di forma 4680 con elettrolita gelatinoso non è la cella risolutiva.
L”Europa e” stata sempre leader nel mercato auto in tutti i segmenti, irraggiungibile sotto tutti gli aspetti sia tecnici che estetici rispetto ai cassoni Americani. Ci voleva la miopia dei politici europei, a rovinare una intera industria.
Parlare di una transizione completa in una decina di anni quando nessuna delle aziende europee era pronta e stata una follia, ovviamente il mercato si e subito rivolto a chi era pronto, speriamo solo di non perdere anche l’ industria dell auto cosi come e successo con quella tecnologica.
“giusto per dirne uno, ACC che frena e accelera dove non dovrebbe, cosa che rende il suo uso su strade secondarie un vero e proprio rischio” Problema che è anche peggiore in tesla. Ma se lo fa tesla va tutto bene, vero?
Non possiedo una Tesla e non ne ho mai guidata una, quindi non posso commentare su questo elemento. Non sono nemmeno un grande fan delle loro auto onestamente. Io ho una id.3, quindi di lei parlo. Se Tesla ha lo stesso problema la cosa non rende meno fastidioso il mio.
Viva la coerenza.
Lei pretende, ad esempio, che Valenza faccia “prove” con misurazioni ma si permette di affermare che Tesla (che scrive con la minuscola, patetico) ha accelerate e frenate fantasma in misura superiore a VW, pur sapendo che il tasso di incidenti di veicoli Tesla (fonte: NHTSA) è di quasi un decimo rispetto alla media degli altri autoveicoli.
Dal basso del suo non possedere né l’una, né l’altra.
E si permette di dire a “Redazione” che tacciono questa cosa pur sapendolo, nascosto dietro al suo anonimato. Ma “loro” la censurano, vero?
Vuole che le posti i commenti che mi hanno cancellato? Ma sta dicendo? Io non faccio lo youtuber, peraltro il sig. Valenza per quangto mi concerne può fare le “prove” che gli pare, semplicemente vorrei che spiegasse da dove ricava i dati che cita. E’ liberissimo di non farlo, tanto ha decine di migliaia di visualizzazioni, quindo non sono certo io il suo problema. L’ho semplicemente preso come caso paradigmatico della (a mio avviso) non informazione che si fa su internet, tutto qua.
Lei continua ad essere assai sgradevole parlando di “non informazione” a chi le mette a disposizione dodici ore e più di lavoro quotidiano.
Pero, Signor Astuto, ogni tanto il dubbio che un pochino pochino a volte le piaccia trollare me lo fa venire anche a me… 😉
Ci sta una differenza, Tesla aggiorna periodicamente le sue auto, e questo problema delle “frenate improvvise” da ormai molto tempo è quasi inesistente (almeno in autostrada e superstrade principali) e parlo per esperienza, ho una model 3, da quello che ho capito la id3 non viene aggiornata, quindi il problema non verrà mai corretto.
Facile previsione, se Tesla, come molto probabile, non entra nel campo delle Citycar.
Giusto, è la considerazione più pertinente. La partita per i grandi volumi sarà tra Renault (R5 ed R4), VW (più versioni Skoda e SEAT) di ID.2, qualche modello Stellantis, alcune aziende cinesi (quali e con quali vetture?), probabilmente i coreani e chi altro?
Certo, se Tesla decidesse di buttarsi nella mischia già nel 2025, al momento pare avere il vantaggio delle celle 4680.
Le aziende europee e soprattutto quelle tedesche stanno investendo tantissimo denaro per le nuove piattaforme con una marea di nuovi modelli, quelle di adesso sono per un periodo di transizione. Al momento il gruppo VW pensa di vendere 700.000 auto elettriche nell’anno 2022. Sia il gruppo VW che BMW che Mercedes non riescono a soddisfare le richieste di ordini di auto elettriche per il 2022. Tesla da canto suo ha affermato con certezza la sola presenza delle celle 4680 altro di nuovo non si vede nè si sente. A mio avviso il dato di Herbert Diess è attendibile.