La notizia è molto semplice: la Soprintendente per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo ed Etruria Meridionale ha firmato un appello per la moratoria su tutte le autorizzazioni per nuovi impianti a fonti rinnovabili su tutto il territorio nazionale. La domanda è altrettanto semplice: un funzionario di quel livello, convolta nei processi autorizzativi può esporsi pubblicamente in questo modo?
Il dibattito nasce con l’amministrazione pubblica moderna. Un funzionario, soprattutto se di alto livello, può prendere esprimere opinioni politiche in generale, ma soprattutto che in qualche modo sfiorano o incrociano il suo lavoro?
La Soprintendente che esprime una sua opinione sulle rinnovabili in contesti pubblici è in conflitto di interesse?
E ancora di più se le sue prese di posizione hanno a che fare direttamente con la sua attività nell’amministrazione dello Stato? La Costituzione garantisce la libertà di espressione di tutti così come la partecipazione politica, fosse anche fatta nn in modo organizzato. Ma fino che punto? Non c’è la possibilità che sia in conflitto di interesse?
La domanda viene riproposta dal caso della soprintendente per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, Margherita Eichberg. La quale ha firmato un appello per “congelare” tutte le autorizzazioni per nuovi impianti rinnovabili.
Una presa di posizione che si inserisce in un contesto in cui le rinnovabili sono finite anche al centro dell’iniziativa del governo di destra, che con i suoi ultimi provvedimenti (decreto Aree idonee e decreto Agricoltura) potrebbe causare un blocco delle domande di nuove installazioni.
Una presa di posizione pubblica che non è piaciuta agli operatori. Anche perché tra i firmatari si legge anche il nome del a capo della direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Molise, Gino Famiglietti.
A loro viene contestato il fatto di esercitare il ruolo di funzionari pubblici coinvolti nell’iter per il rilascio dei permessi per i nuovi impianti rinnovabili. E’ vero che “moratoria” non significa essere contro a priori.
Ma questo non convince gli operatori. L’associazione di categoria Gis (Gruppo impianti solari) si dice “spaventata dalla pregiudizialità” della soprintendente “poiché, nel momento in cui si firma una moratoria contro le rinnovabili, si bloccano anche gli impianti virtuosi”.
Funzionari pubblici: cosa dice la legge?
Partiamo dalla Costituzione. La Carta stabilisce che «i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore» (art. 54) e che deve essere garantita l’«imparzialità dell’Amministrazione» (art. 97).
Questi due articoli sono alla base del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (approvato nel 2013), secondo cui si deve agire in posizione di “indipendenza e imparzialità, astenendosi in caso di conflitto di interessi».
Inoltre, il dipendente pubblico il dipendente “non usa a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni di ufficio” ed evita “situazioni e comportamenti che possano ostacolare il corretto adempimento dei compiti o nuocere agli interessi o all’immagine della pubblica amministrazione».
Il punto sta esattamente qui. Firmare un appello che riguarda un provvedimento di legge, un decreto o qualsivoglia atto può “nuocere agli interessi o all’immagine della pubblica amministrazione?”. E le può fare se non usa “informazioni riservate di cui dispone per ragioni d’ufficio?”
Piccoli Sgarbi crescono
in questo paese sono saltati completamente ruoli ..
a questo punto si rischia la paralisi
se è il governo demandato a leggiferare su tasse,energia,viabiltà telecomunicazioni ..
ci sarà un motivo no ?
mettiamo che domani mattina un pagliaccio qualsiasi propone di abolire le tasse,
e ottiene la maggioranza assoluta ,
non è detto che sia un bene
niente forze dell’ordine ,
vigili urbani,ospedali scuole pubbliche
per l’energia è ancora peggio , perché un prezzo basso dell’energia è CIVILTA’
e le rinnovabili oggi in questo momento storico
permettono nei paesi che le hanno adottate di PROGREDIRE
basta vedere le condizioni di Spagna e Portogallo
a questi macachi egoisti che le sparano grosse ,
dico che una pala eolica può essere molto di più di una pala eolica
può essere una antenna per cellulari in zone remote
può essere un sistema di monitoraggio incendi e discariche abusive
può con i cavidotti elettrici portare la fibra ottica in paesini sperduti
LA TECNOLOGIA E’ PROGRESSO E’ CIVILTA’ !
i Romani portarono la civiltà in Europa con gli Acquedotti ..
pensate se un idiota qualsiasi,pardon un Soprintendente fosse riuscito a bloccarli ..
una volta si diceva , braccia strappate all’agricoltura
oggi l’agricoltura è un mestiere nobile
E se il politico e il burocrate sono i “mestieri” più odiati dalla gente che lavora e fatica per portare il pane a tavola
forse ci sarà un motivo noo ?
A mio parere questa funzionaria ha sbagliato, in quanto funzionario pubblico non potrebbe prendere posizione personale su iter autorizzativi. In questi casi bisogna limitarsi a fare quello che la legge prevede senza interferenze dovute alle proprie opinioni, è vero che esiste la libertà di opinione ma in quel caso la persona che ricopre l’incarico non ha la figura di libero cittadino ma di figura istituzionale che è sottoposta alle leggi dello stato e deve lavorare per l’interesse collettivo
Ma quand’è esattamente il momento in cui noi italiani siamo diventati un popolo così ottuso?
Da sempre…
Salvo rare eccezioni. Quando non si crede a prove scientifiche su qualsivoglia argomento (sfericità terrestre, utilità dei vaccini, cambiamenti climatici ecc. ecc.) ma si crede alle favole elettorali relative alla eliminazione delle accise sui carburanti di cosa stiamo parlando, di persone intelligenti?
Quando? Io credo negli ultimi 40 anni.
Purtroppo neppure le nuove generazioni si distingueranno, abituate agli agi attuali del tutto fatto.
Anche la parte politica a cui ho sempre creduto non è da meno, ormai impegnata a fare battaglie solo su questioni marginali.
Ormai in Italia la parola d’ordine è NO a prescindere. Poi, con molta calma, cerchiamo di capire. Forse.
Non so giudicare l’esposizione della soprintendente come firmataria. Credo sia un suo diritto da cittadina. Non vedo che cosa potrebbe guadagnarci personalmente con quel ruolo.
Detto questo, non capisco questa presa di posizione così dura in generale verso le rinnovabili da parte degli italiani . Cosa ne guadagnano, visto che l’energia prodotta con gli idrocarburi ci viene fatta pagare carissima (anche con il gas russo!!! che ormai pare un mantra) oltre a deturpare il paesaggio e rendere l’aria inquinata? Ah, già, che sciocco, l’aria non si vede e quindi non è un problema.
Perchè la produzione di energia rinnovabile non può essere anche un’attività economica su cui guadagnarci a seguito di un investimento.
D’accordo, i privati potrebbero provvedere a installarsi pannelli FV sui tetti per prodursi energia, ma quanti anni ci impiegheremmo a convincere gli italiani a spendere di tasca propria?
La questione paesaggio è francamente inconsistente. A parte che il paesaggio che vediamo oggi è in gran parte cambiato anche per mano delle attività umane e non sempre in meglio, ma cosa cambia, per esempio, installare un traliccio di un elettrodotto o una pala eolica? Dovrei essere sarcastico e scrivere che con il traliccio gli uccellini possono poggiarsi sui fili, mentre sulle pale eoliche no.
Casi assurdi: vivo in provincia di Bergamo e sulla stampa locale è stata pubblicata la notizia che il Consiglio di Stato ha dato il via libera al parco fotovoltaico di Torre Boldone (parco già esistente), per il quale il Parco dei Colli di Bergamo si era rivolto al TAR, perchè riteneva che l’area interessata rientrasse nella fascia delle “aree esterne al Parco”, sulle quali ci sono dei vincoli.
Tra l’altro a luglio del vicepresidente del Parco, Angelo Colleoni, scrisse a questo sito (https://www.vaielettrico.it/rinnovabili-il-male-assoluto-del-bel-paese/) sostenendo le giuste scelte del governo in merito ai parchi fotovoltaici.
Il sito del parco fotovoltaico contestato è qui: https://shorturl.at/DGVDO
Mi chiedo, quale danno paesaggisticamente possa arrecare tale parco fotovoltaico in quell’area a ridosso della zona industriale?
Non sarebbe restato campo coltivabile nemmeno in futuro, inserito in una zona estremamente urbanizzata e industrializzata e la bassa Valle Seriana.
Quindi, perchè tanta avversione sulle rinnovabili?
Cosa ne guadagna il cittadino italiano?
Be’ sono tutte persone che si occupano, tra le altre cose, di civiltà scomparse. Quindi, una più una meno, non penso che per loro faccia molta differenza.