Sono un pentito dell’auto elettrica (ma amo le EV)

Sono un pentito dell’auto elettrica, anche se ne riconosco tanti lati positivi: Alessandro spiega perché dopo 3 anni ha deciso di tornare all’ibrido. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

                                     di Alessandro Borlandelli

“Sono un possessore di auto elettrica da tre anni e dopo molte riflessioni sono ritornato all’endotermico ibrido. Nonostante sia una persona che ama la tecnologia ed apprezza il livello di sofisticazione di questa nuova generazione di auto, posso affermare di essere pentito. Cerco di fare un elenco delle note dolenti, ma devo comunque affermare che ci sono anche moltissimi aspetti positivi.

Sono un pentito La corsa al rialzo dei prezzi della ricarica è stata inesorabile

Nonostante abbia la fortuna di avere una casa con impianto fotovoltaico ed accumulo spesso ho utilizzato la vettura per viaggi lunghi. E quindi ho usufruito delle colonnine di ricarica, cercando di sfruttare gli abbonamenti che offrivano i vari gestori. Purtroppo la corsa a rialzo è stata inesorabile. Sono partito con offerte che mi consentivano di ricaricare a circa 0,31 €/kWh. Oggi difficilmente si riesce a scendere sotto 0,50 €. Ci stiamo avvicinando rapidamente al costo di benzina e gasolio. Quando si parla di gestori che vendono il kWh a 0,99 siamo già oltreMi è capitato di dover gestire un’urgenza al ritorno di un viaggio durante il quale la batteria si era scaricata quasi del tutto. Fortunatamente non è l’unica macchina che possiedo e solo per questo motivo ho potuto risolvere il problema. L’entusiasmo di poter guidare un0auto tecnologicamente avanzatissima mi ha fatto sottovalutare il problema della programmazione dei viaggi.

Sono un pentito Sono un pentito, perché tutte queste complicazioni: app, viaggi da programmare…

Abbiamo una vita già piena di pensieri e preoccupazioni, alle quali abbiamo dovuto aggiungere quella della programmazione della ricarica. Dopo tre anni posso confermare che viaggiare in elettrico non è paragonabile alla serenità di un viaggio con una endotermica. Anche sfruttando tutti gli ausili di aiuto alla programmazione viaggi come le applicazioni o i navigatori dell’auto che ti aiutano a gestire le ricariche. Mia moglie si rifiuta categoricamente di intraprendere un viaggio lungo da sola per non dover gestire tutte le problematiche che conosciamo relative alla ricarica. Come colonnine occupate, non funzionanti, che non si interfacciano con l’applicazione, ecc. Tutto qui Non sono un detrattore auto elettriche, sono un tifoso, ma dobbiamo fare ancora molti passi avanti sull’argomento e soprattutto sui costi di ricarica. Complimenti per il vostro portale. Sono un vostro fan“.

Sono un pentito
Il ministro delle imprese, Adolfo Urso.

Risposta. È vero che al momento in Italia l’auto elettrica conviene se si ricarica a casa. I gestori delle colonnine giustificano i prezzi, tra i più cari d’Europa, con il fatto che le stazioni sono sotto-utilizzate. Ma è un gatto che si morde la coda: sono proprio queste tariffe a tenere lontani i potenziali acquirenti. O ad allontanare chi l’elettrica già la guida, come Alessandro. Di questo dovrebbe occuparsi il ministro Adolfo Urso, che cerca costruttori disponibili a investire in Italia. Ma chi accetta di puntare sul mercato meno sviluppato d’Europa? Non è più tollerabile che qui si paghi il 50% in più  dei francesi sulle ricariche. A meno di considerare chi guida EV un automobilista di serie B, come fatto finora.

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Visualizza commenti (75)
  1. Bloccato il passsggio da jeep diesel media 16.4 a jeep Compass 4e PHEV perché nessuno mi sa dire garanzia batteria, durata e costi sostituzione.
    Qualcuno ha informazioni da darmi.
    I miei diesel (omega, 2 passat, Peugeot 504!!! Regata ecc di solito cedute dopo 200/300.000 km. E le elettriche ?

    1. Panizzo Bernardo

      Queste batterie montate sulle ibride PHEV sono un mistero, non sono climatizzate, non si sa che chimica hanno e dove sono costruite, sono a fero fosfato, sono al manganese cobalto? Chi le costruisce? Come costruisce, cilindriche a busta? Non si sa come il software le gestisce se le sfrutta in modo eccessivo probabile visto che sono piccole, non c’è modo di personalizzare la gestione della ricarica tutto viene fatto all’insaputa e adesso salta anche fuori che non ci sono garanzie commerciali adeguate a differenza delle BEV.
      Un proprietario deve sapere vita morte e miracoli della propria batteria e avere completa visibilità su questa tecnologia con adeguata informazione da parte del costruttore e attraverso stampa specializzata
      E poi questa batteria delle PHEV è testabile per sapere a come stanno come percentuale di degrado?
      Non sarei sorpreso fra qualche anno di sentire che sia necessario cambiare le batterie delle PHEV anzi tempo il che sarebbe un disastro e annullerebbe il valore residuo commerciale dell’auto.

  2. Il problema è che molti fanno “il passo più lungo della gamba ”
    Io dopo 10 anni di ibride sono passato alla (denigratissima) plug in e sono soddisfatto a tal punto che lo sarà anche la prossima
    La sera carico in garage e viaggio in elettrico durante l’uso quotidiano, se invece debbo fare un viaggio lungo ho una vettura ibrida che non mi da problemi di rifornimento
    L’unico problema è che ultimamente sono costretto (se sono in giro e miracolosamente trovo una colonnina libera, funzionante e compatibile con le mie tessere) a pagare 0,90 €/KW
    Quanto risolveranno il problema delle colonnine e del prezzo allora passerò all’elettico

  3. Trovo questa testimonianza surreale. Ha fotovoltaico e pannello solare e si lamenta che e deve fare 10 ricariche all’anno a prezzo alto? Mahhh
    Pretestuoso o fakr

  4. Panizzo Bernardo

    La testimonianza dell’articolo è la controprova che l’auto elettrica va già bene per molti per molti di più di quel misero 4% che l’acquista causa cattiva pubblicità fatta anche da questi pseudo divulgatori , pagati in base agli indici di ascolto che fare vera informazione.

    Perché:

    1) Possono ricaricarla a casa a costi dimezzati o addirittura a 1/4 se si dispone di impianto fotovoltaico rispetto ai costi del benzina o diesel. Vero che le colonnine pubbliche costicchiano quasi pari del diesel e benzina, ma se è per una minoranza dell’uso sul conteggio annuale cambia poco.

    2) Cosa sono queste emergenze? Se sono lavorative perché uno è un chirurgo, ok va bene il termico, ma è difficile ritrovarsi con la batteria completamente scarica da non poter fare 100km, al mattino l’auto è sempre carica o quasi carica, forse può capitare quella volta di ritorno da un lungo viaggio, una arriva a casa e un familiare ha un infarto? Per carità le disgrazie ci sono sempre state. Comunque anche un 20% di batteria 50km si fanno ancora, alla peggio con pochi minuti di rifornimento alla fast allo stesso tempo che si perderebbe al distributore si possono aggiungere 100km.Si perché anche con le termiche di ritorno dai lunghi viaggi si è a secco.
    Invece mi ricordo che quando avevo la termica, mi capitava di restare in riserva nel momento meno congeniale della giornata, invece con l’elettrica parti sempre al mattino carico e nei viaggio giornalieri ritorni spesso con ancora mezza carica.

    3) E’ qui importante avere un software che faccia buona gestione dell’autonomia, credo che attualmente la Tesla sia imbattibile, anche se qualche altro modello si sta avvicinando, ho visto Audi e Mercedes. Purtroppo qui si nota come i costruttori tradizionali non hanno molta voglia di sviluppare l’elettrico perché i maggiori margini ce l’hanno con le termiche, non mi si venga a dire che che un gruppo industriale come Volkswagen con centinaia di migliaia di dipendenti, no ha i soldi per allestire una squadretta di ingegneri neolaureati in informatica per sviluppare dei software di gestione dell’autonomia, però i soldi pere studiare come taroccare le centraline del diesel gate quelli si ce li avevano.

  5. Continuerò a ribadire….chi non ha la Tesla, che vadano caricare presso i Supercharger Tesla. Costano meno anche senza abbigliamento. Poi se uno prende l’abbonamento, avrà diritto al prezzo dei Teslari.
    Non posso immaginare che l’auto endotermica costa meno con le ricariche a €0,50/kWh.
    Poi ci sono altri vantaggi da aggiungere…senza bollo in certe regioni, manutenzione ridotta all’ osso….
    Bah, non mi verrebbe mai il pensiero di tornare indietro e continuare ad inquinare.

  6. Per Alessandro Borlandelli
    Negli anni ’80 sono stato uno stretto collaboratore del più buono, onesto, signorile e preparato dirigente amministrativo che l’Enel abbia mai avuto, in Roma, presso la Direzione centrale della Pianificazione economica e finanziaria: l’indimenticabile dott. Alessandro Borlandelli, che un cancro malvagio ha portato prematuramente a sepoltura in quel di Roccagorga alla fine del secolo scorso.
    Se non si tratta di semplice omonimia, mi piacerebbe (ri)prendere contatti, magari anche con suo figlio Dario.
    Antonio Ornello e-mail: ntnrnll@yahoo.com

  7. Contraltare. Dopo 2 anni di BEV e tanti viaggi lunghi anche all’estero non ho il minimo rimpianto o la minima ansia. Il minimo di pianificazione è un “problema” che si risolve in 5 minuti.
    Il costo delle ricariche è irrilevante visto che il resto del tempo ricarico a casa. (e l’autore ha il FTV!!!)
    La consorte non ha ansia e, anzi, vuole una BEV.
    Pochi giorni fa, tornato a casa con batteria scarica, sono dovuto ripartire urgentemente. Per quanto urgente sono bastati 10min ad un SUC per arrivare a destinazione.

    Rispondo alla soluzione “empirica” di Roberto poco sotto nei commenti.
    Non noleggiate un diesel. Noleggiate una BEV adatta ai viaggi lunghi nel caso abbiate una city car.

    1. Vede, il punto è propio questo, il “minimo di pianificazione” (minimo per lei che evidentemente ha del tempo da investire)…morale della favola: stiamo cercando di risolvere problemi che prima non avevamo, che piaccia o meno questo è uno dei motivi del 4% di market share.

      1. Sa come si fa il “minimo di pianificazione”? Impostando il percorso sul display dell’auto e seguirne le indicazioni. Come dire che accendere la radio e trovare il canale preferito è prerogativa di quelli “che hanno tempo da perdere”.

        1. Lei forse ha ragione non dubito, rimane il fatto che il 96% dell’utenza non lo vuole fare.
          Una regola d’oro del business è la seguente: è molto difficile convincere i consumatori a pagare di più per avere di meno (e badi bene non si intende solo a livello monetario, è un concetto generale)

      2. Con le affermazioni che fa, Andrea, pare evidente che sia arrivato a grattare il fondo del barile, inventando problemi che nella realtà tali non sono affatto, per gli utilizzatori. Ma questo è ampiamente comprensibile se qualcuno come lei vuole screditare e denigrare gratuitamente una nuova tecnologia senza avere la minima idea di cosa stia parlando. Le posso suggerire di informarsi di più presso soggetti più competenti, esperti, disinteressati, indipendenti e di fare personalmente delle prove reali, rimarrà stupito di come la realtà sia ben diversa da come la immagina e da come gliela vogliono far credere.

        1. Vede, non sarà lei che giudica chi è competente o meno, io mi affido sempre e comunque ai dati, e questi ultimi sono chiarissimi (4% di market share). Una persona molto più influente di me diceva: i numeri non sono democratici, sono numeri.
          Il resto sono opinioni tutte legittime

          1. Però se guarda numeri ininfluenti sbaglia ancor di più. Consideri i dati a livello globale e la tendenza sempre a livello globale, i numeri che contano, vedrà che la realtà è ben diversa da quella che lei mi vuole far credere, molto diversi, molto chiari. Per giudicare la competenza di una persona basta comunque semplicemente valutarne il titolo, ad esempio io tendo a credere di più ad un dirigente di ricerca presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, direttore di una rivista come “Sapere” e membro dell’Accademia Nazionale delle Scienze, che ad un Andrea qualunque a cui piace solo provocare senza aggiungere nulla di costruttivo.

          2. Immagino lei valuti diverse competenze, di diversi professionisti del settore auto, mi dica, lei invece di che cosa si occupa?

          3. Leonardo (R)

            Il problema è che essere professionista del settore potrebbe addirittura essere un minus. In effetti chi sta avendo successo con le auto elettriche? Elon Musk che arrivava dal settore IT/Finance, i cinesi che sono sempre stati presi per il didietro per la loro incapacità di fare auto.
            Sono cose che capitano molto spesso nelle fasi di transizione, semplicemente perché la transizione non possono farla quelli che non vogliono farla

          4. Caro Leonardo, per ora il minus sono le vendite di EV, tutto il resto sono opinioni di, per fortuna, pochi “guru”.
            Ma non si preoccupi, per i fans degli imbonitori, il bello deve ancora arrivare 👍🏻

          5. Leonardo (R)

            Caro Andrea, si gongoli pure sull’anomalia delle vendite di EV: ogni molla, più è compressa, più rilascia la sua energia in modo violento. Aspettiamo che accada anche in Italia, per me non dovremo neppure aspettare troppo: si guardi intorno e provi a notare la quantità di guerre che si stanno verificando, c’è un motivo ben preciso per cui stanno accadendo.

          6. La prego Leonardo, ci dica quando esploderà il mercato delle BEV.
            Mandi anche una mail a tutti gli OEM, credo sia una informazione che gli interessa particolarmente

          7. Leonardo (R)

            Caro Andrea, eh eh eh, troppo facile. Lasciamo che chi schiaccia la molla continui a farlo ancora per un po’, così il salto sarà ancora più in alto. 😉

  8. Alessandro Fenili

    Anche io seguirò il nostro amico lettore allo scadere del vfg. Ho preso una 500e da 42kwh e ne sono entusiasta ma purtroppo i limiti ci sono (3 porte, pochi optionals nella mia versione, poca autonomia autostradale). Sono un umile impiegato e non altre auto. Ho preso al 500e perché era l unica decente per le mie tasche, certo se avessi i soldi per una tesla sarebbe tutto diverso ma al momento non posso permettermela. Passerò ad una Avenger ibrida o ad una 600 o vediamo cosa mi offrono in concessionario per fare il passaggio (spero che almeno lancia e jeep siano sostituibili con la fiat). Quando le elettriche saranno allineate al prezzo delle termiche sicuramente ne riacquisterò una oppure quando le autonomie saranno decenti anche su auto segmento b che sono le uniche per le mie tasche. Sono dispiaciuto .a tanto è

  9. Do una soluzione empirica!
    Quando dovete fare viaggi lunghi e non avete una Tesla, noleggiate un bel Diesel. Costa poco e tornate a sgasare con un 1489cc emettitore di fumo con aggiunta di Fap ed AdBlu verde, giallo e turchese!
    P.s. Basta co sta storia degli incentivi per le elettriche.
    Ed i miliardi di miliardi di sovvenzioni, casse integrazioni ed incentivi alle aziende (Fiat, Alfa, Lancia) ed alle termiche? Parlate senza memoria!😂😂😂
    Le Bev si stanno vendendo anche senza incentivi! Ricordi le luci LED quanto costavano all’inizio e guarda quanto costano ora! Sulla luna il termico non funziona!

    1. Eh ma se lo fai spesso perdi tutto il guadagno di avere l’auto elettrica: l’auto mi costa più di quella diesel e quando vado a fare il grosso dei km mi tocca pure pagare il gasolio, il noleggio e butto via soldi perché comunque l’assicurazione dell’auto elettrica la ho già pagata… senza contare che nel caso di imprevisti (come descritti nell’articolo) non è che puoi noleggiare un mezzo così da un momento all’altro, magari la sera alle 22.00…
      Può essere la risposta se magari ti capita davvero sporadicamente di fare un viaggio lungo (che ne so 1 volta ogni 2-3 anni), anche perché il noleggio in italia costa uno sproposito rispetto ad altri paesi europei: ho pagato poco più di 50 euro per un noleggio di 15 giorni in Spagna (Panda a benzina)… in nord italia non ci faccio neppure una giornata.

      1. Lallerooooo, per carità io sono povero ma se calcoli pure le coccole nessun discorso tiene. Io sono andato da Roma a Tropea con 30 euro.

  10. Come si fa a dire che chi guida ev è un automobilista di serie B? Sono quelli che hanno beneficiato di più degli incentivi alla rottamazione, non pagano bollo, parcheggi, impianti fotovoltaici a carico dello stato..diciamocela tutta se non ci fossero stati gli incentivi le vendite sarebbe state ancora minori!

    1. Veramente la stragrande maggioranza degli incentivi, gli anni scorsi, è andata a termiche e ibride. E anche quest’anno termiche e ibride faranno la parte del leone, mentre i 200 milioncini delle elettriche sono stati polverizzati in mezza giornata.

    2. Dimentichi i miliardi di miliardi di sovvenzioni, casse integrazioni ed incentivi alle aziende (Fiat, Alfa, Lancia) ed alle termiche! Parlate senza memoria!😂😂😂
      P.s. Le Bev si stanno vendendo anche senza incentivi! Ricordi le luci LED quanto costavano all’inizio e guarda quanto costano ora! Sulla luna il termico non funziona!

    3. Gli impianti fotovoltaici non sono per le elettriche ma per tutto, e non è gratis ma ti impegni a restituire l’energia in esubero praticamente gratis. Serve allo stato per poter dire di avere più energia rinnovabile (viste le multe che altrimenti gli/ci arriverebbero sul groppone, visti gli accordi ormai firmati).
      Di parcheggi gratuiti non ne ho ancora visto o potuto usufruire di uno, visto che sono sempre stati a discrezione delle municipalità e dove vivo io non hanno mai avuto nessun privilegio… Per gli incentivi vedi le altre risposte…

  11. Federico Cannarozzi

    Sono quattro anni che viaggio in elettrico e solo il pensiero di ritornare ad un’auto che ha bisogno di fare rifornimento ad una pompa di benzina mi irrita. Ma il tuo pensiero è correttissimo e, rispecchia la realtà.

    1. franco zappa

      quando ho scoperto che come auto sostitutiva mi avrebbero dato una captur al posto della mia spring da tagliandare a momenti mi veniva un infarto , al pensiero di dovermi fermare al distributore per rabboccare mi e’ venuta l’orticaria . ma la gente capisce che l’endotermico inquina e puzza o ancora non e’ chiaro ? ciao grazie per lo spunto per uno sfogo .

  12. Io credo che ci sia un problema di fondo: non frega a nessun produttore se il motore sia diesel o elettrico, conta solo guadagnare il più possibile.
    Non è affatto vero che ci sia una crisi della spesa per l’acquisto di auto, anzi, non si è mai speso tanto, solo che le auto sono costosissime perché le case automobilistiche hanno deciso di vendere solo quelle, adesso restano sul groppone le elettriche? Se lo meritano!

  13. Gianluca Parodi

    Pregherei Vaielettrico di non pubblicare lettere simili dato che non specificando di che auto parliamo tutto il resto ha poco significato.

  14. Come già scritto in un altro commento se si fosse partiti con ibride plug-in più essenziali e con prezzi accessibili anche a chi compra una panda nuova probabilmente oggi la situazione sarebbe diversa.
    Non sarebbe stato impossibile implementare un sistema elettrico in assistenza al motore termico tagliando tutti gli extra e dando vita ad un veicolo che avrebbe permesso un primo passo verso l’elettrico e un buon risparmio sulle emissioni.
    Niente ansia da ricarica, nel frattempo sarebbero arrivate anche più colonnine e si sarebbe fatto un passo alla volta.
    Invece hanno cercato di rincorrere tesla che gioca in un altro campionato.
    Facevano troppo gola i margini delle auto di fascia medio alta e si sono bruciati.
    Io ho una elettrica da quattro anni non ho mai usato le colonnine pubbliche semplicemente perché non ne ho mai avuto bisogno percorro quasi 100 km al giorno per la bellezza di 65 mila km percorsi senza nessun problema.
    La mia auto è probabilmente la più scarsa tra le elettriche, la evo elettric che ora è diventata evo 3 elettrica (senza cambiare di una virgola).
    In 4 anni unica spesa due tagliandi per un totale di 220€ che per quello che hanno fatto forse è pure troppo ma per la termica che avevo prima ne spendevo quasi 300 all’ anno, senza pensare a quanto spendevo di gasolio.
    Avrei comprato volentieri la id3 ma al tempo l’unico modello costava 6 mila € in più della mia, certo giustificati dai contenuti, ma ha me non interessavano.
    E forse non sono l’unico a pensarla così.

  15. Alessandro D.

    Eppure io lo farei il video del pentito, con il Signor Paolo di spalle, che parla col cappuccio della felpa in testa, al volante di una Polo Diesel anni ’80, e la voce leggermente distorta ma-che-si-capisce-che-è-lui…

    1. Io ricordo un bellissimo video di un “certo” Guido Baccarini molto spassoso sulla falsariga….

      1. Guido Baccarini

        No, no, era fatto con l’intelligenza artificiale: io sono una persona serissima ed integerrima e da buon (vabbè…) informatico non ho il senso dell’umorismo e non mi presto a roba che persino OnlyFans rifiuterebbe per oscenità.

  16. Ci sono tre tipi di auto, termiche, elettriche e Tesla. Ho come la sensazione che Alessandro non avesse una Tesla.

    1. Leonardo (R)

      Sicuramente non era una Tesla perché parla di abbonamenti e colonnine e non di Supercharger.
      Strano anche che in tutta la lettera non abbia detto quale auto elettrica fosse, che batteria, quale autonomia. Perché non tutte le auto elettriche sono uguali.

    2. antonio Gobbo

      allora per voi la soluzione per la,mobilità elettrica è “tesla per tutti” bhe visti i prezzi se così fosse il cambio del parco auto non avverrebbe nel 2050 o giù di li ma decisamente più in la, riusciremmo a battere Cuba come numero di auto storiche circolanti

      1. Leonardo (R)

        Lei si preoccupa di quanto costano le Tesla oggi, o di quanto costeranno nel 2050?
        Per quanto ne sappiamo nel 2050 Tesla potrebbe anche non essere più il leader del settore.
        E perché non si fa la domanda più importante: quanto potrà costare un rifornimento di benzina o gasolio nel 2050. Perché se poi l’auto te la puoi permettere ma il pieno no…

    3. Puo’ sembrare assurdo, ma ho come l’impressione che questo sia uno dei problemi delle elettriche, associare il prodotto elettrico a Tesla.

      PS: i supercharger sono un asset ma non sono ovunque, e nelle condizioni di uso citate non avrebbero fatta nessuna differenza. Se si torna a casa con batteria scarica e si deve ripartire, si puo’ solo aspettare di avere abbastanza energia per arrivarci.

      1. Altroché se i SuC fanno la differenza in queste condizioni. Caricando a casa il necessario per girare nei paraggi, in caso di viaggi fuori porta rappresentano una bella spalla a cui poggiarsi con serenità e senza sbattimenti, sempre più frequenti, sempre disponibili, sempre efficienti, sempre i più convenienti. E il navigatore del paddone ti guida da solo da loro quando necessario.

      2. Leonardo (R)

        C’è anche da chiedersi come faccia a vivere chi un’auto non ce l’ha. Però comprendo che la simbiosi italiano/auto sia un legame particolarmente forte.
        Ah, quando ho la batteria scarica e devo ripartire per un imprevisto (può succedere, anche se non mi è mai capitato) occorre avere abbastanza energia per arrivare a una colonnina veloce, come si fa quando si è in viaggio.

  17. Abbiamo auto che ti programmano il viaggio in automatico e che tra un po’ si guidano da sole, colonnine in quantità e si parla ancora di ansia?
    Al massimo si tratta di incapacità da parte dell’utente di imparare a usare un dispositivo elettronico.. potremmo parlare di analfabetismo tecnologico

    1. Qui il problema è la moglie che non ha intenzione di stare a smenare con applicazioni, card e ricariche. Come facciamo a darle torto?

      Poi c’è gente (parecchia) che si fa fare il pieno all’automatico dall’abusivo.

      A questo vanno aggiunte colonnine occupate, non funzionanti o non accessibili. Su questo la colpa da una parte è dei gestori e dall’altra dei comuni che dovrebbero multare a nastro gli automobilisti ma anche i gestori per interruzione di pubblico servizio quando le colonnine sono guaste o non attive da troppo tempo.

  18. Luigi De Zan

    @Roberto Pallaoro
    “D’altronde con questo governo non possiamo che aspettarci la marginalità industriale e la distruzione della filiera automotive che non è fatta solo di produzione di motori.”
    E, di grazia, signor Pallaoro, quale dovrebbe essere a suo parere il Governo in grado di salvare l’Italia dalla marginalità industriale e dalla distruzione della filiera automotive???
    Non so, chi preferirebbe a Palazzo Chigi?
    Elly Schlein? Giuseppe Conte? Matteo Renzi? Carlo Calenda?….o, addirittura, un bel tandem del tipo Bonelli/Fratoianni???
    Ci dica, ci illumini con la sua visione politica, invece di sputare in faccia alle Istituzioni e basta!

    1. mario milanesio

      benaltrismo.
      criticare il governo per scelte palesemente sbagliate
      è doveroso,
      non possiamo sempre rintanarci nel meno peggio sotteso alle sue richieste.

      quindi:
      non “quale governo” inteso come quale parte politica
      ma
      “quale politica industriale” sarebbe necessaria.
      su questo mi pare che Roberto Pallaoro abbia dato indicazioni.

      e purtroppo il governo attuale ha fatto diversamente, continua a fare diversamente e persevera in scelte industrialmente anti-storiche di natura squisitamente ideologica e passatista.

    2. Pare di capire che dovremmo essere felici di aver il miglior governo possibile.
      Ora mi sento meglio anche se, pare, non avremo futuro.

    3. Luigi dice bene, ha fatto centro, infatti cita persone che comunque farebbero molto meglio degli attuali governanti. Li ha azzeccati tutti

      1. Andrea Gigli

        I sinistri hanno governato per anni e non hanno fatto niente per l’elettrico. Il fanatismo rende ciechi.

        1. Si, niente per l’auto elettrica, niente di male però, al contrario dell’attuale penoso governo. Hai fatto ancora centro

        2. personalmente considero m5s di centro, non di sinistra,
          e lo stesso per il periodo Renzi

          per vecedere governi “sinistri” in italia bisogna andare indietro negli anni, e secondo me hanno dato prova di fare decentemente

          iniziato liberalizzazioni (che in teoria dovrebbere essere a core a una destra vera liberlale) e semplificazioni burocratiche, che è il nocciolo del nostro paese che soffoca tra monopoli e rendite di posizione esagerate, ridotto evasione fiscale, e fatto regredire il debito pubblico senza chissa quale misure eccezionali, è successo 2 volte, difficile sia una coincidenza

          1. Le liberalizzazioni in Italia sono solo state privatizzazioni dei monopoli naturali e delle grandi infrastrutture pubbliche, spesso date a prezzo di sconto ad amici e conoscenti. Dare in gestione il pubblico garantendo per contratto il recupero di inflazione investimenti e manutenzione è garanzia di non dare nulla al comune cittadino.

          2. Liberalizzazione del trasporto ferroviario, liberalizzazione del commercio al dettaglio, liberalizzazione delle telecomunicazioni, liberalizzazione del mercato elettrico, liberalizzazione bancaria, liberalizzazione delle professioni, liberalizzazione dei servizi postali. Di sicuro dimentico qualcosa. Le privatizzazioni (Iri, Efim Sme) sono un’altra storia

  19. I carburanti sono fin troppo ingabbiati da leggi e burocrazia, lo stato può influenzare (e lo ha fatto nel recente passato) i prezzi anche in modo pesante.
    Tuttavia questo non succede con le colonnine, tutto lasciato allo stato brado, nessuna legge che obbliga hotel e strutture ricettive ad avere una wallbox/colonnina a disposizione, nessuna legge che obblighi grandi centri commerciali a piantare colonnine nei propri immensi parcheggi.

    Eppure un centro commerciale potrebbe installare un impianto fotovoltaico a copertura del parcheggio e vendere la propria energia facendo guadagni record, oggi vendere al GSE vuol dire già guadagnare bene ma immettere direttamente l’energia prodotta nelle auto anche solo a 30/40 centesimi vorrebbe dire rientrare nell’investimento in un paio d’anni.

    1. Bravo! Incredibile che nessuno dei gestori di centri commerciali sappia fare due conti e al contrario rinuncino senza eccezioni alla possibilità di enormi e facili guadagni..
      O forse non è così semplice?
      Nessuno che impegni i propri soldi nelle proprie geniali idee, anzichè invocare l’obbligo di spesa per altri?

  20. Roberto Pallaoro

    @Moicano pensi d’avvero che l’ostracismo di una persona, non quella direttamente interessata, possa compromettere la validità della scelta elettrica? Davvero il mondo è vario, l’altro giorno una mia amica mi ha detto che la madre le impedirebbe di comprare un’auto elettrica perchè la bolletta aumenterebbe, ed io che (come tutti i boomer come me) ho avuto esperienza con le endotermiche, le ho proposto da fare felice la mamma e di pagarle l’intera bolletta, perchè avrebbe comunque continuato a risparmiare. Ma questo è indice di quante favole su difetti inesistentio circonda il mondo dell’elettrico.
    Ad Alessandro dico che io ho l’autorimessa a che ricarico senza avere a disposizione un impianto fotovoltaico con accumulo e facendo dei rapidi conti le rare volte che mi rifornisco a prezzi assurdi non compromettono il risparmio in termini temporali ed economici.
    Sarebbe un buon caso per la giornalista di Mediaset, perchè se i pochi che si pentono dell’elettrico sono come Alessandro, sappiamo che appena le condizioni di contorno torneranno ad essere favorevoli riacquistrerà elettrico.
    D’altronde con questo governo non possiamo che aspettarci la marginalità industriale e la distruzione della filiera automotive che non è fatta solo di produzione di motori.

    1. sheepmindfullyd3fab65b22

      Anche io purtroppo non posso avere il fotovoltaico ma ho un buon contratto casa e risparmio tantissimo rispetto al diesel che avevo prima. Carico fuori il meno possibile e faccio tranquillamente 2 viaggi lunghi al mese di 3-4 ore di cui 1.30 ore di autostrada senza limitarmi e risparmiando comunque facendo la prima ricarica e l’ultima arrivando a casa quasi scarica. E sono felicissima della scelta. Quando si esce dalla propria confort zone bisogna programmare un minimo il viaggio ma bastano 5 minuti! Io lo faccio sopratutto per verificare che la navigazione della macchina non faccia perdere tempo ma ci si può affidare anche solo su quella.

  21. Invece mia moglie è strafelice, e quindi lo siamo tutti in famiglia, di intraprendere viaggi lunghi da quando abbiamo l’auto elettrica, da quasi due anni, un Tesla Model Y RWD. Questo grazie al comfort inarrivabile dell’auto elettrica in generale, molto meno rumore nell’abitacolo per tutto il viaggio e più spazio sfruttabile (frunk, mancanza tunnel posteriore, generoso pozzetto posteriore), più dolcezza di guida grazie al baricentro ribassato, guida one pedal, coppia istantanea, meno costi di mantenimento e di rifornimento. Per non parlare dell’esperienza sempre positiva sotto tutti gli aspetti della ricarica ai Supercharger, in tutta Europa. Strafelice dell’auto elettrica, tutta la famiglia.

    1. Anche mia moglie preferisce la BEV per i motivi che hai scritto (non è Tesla.. ma la sostanza non cambia)…anche se a volte urla 😱 quando faccio sorpassi fulminei 🚀…ha perso l’ abitudine quando abbiamo smesso di viaggiare in moto 🤣

      Sicuramente però arriviamo più riposati di prima (e le precedenti ICE non erano “scarse”….)
      Certo che aiuta tanto muoversi spesso in zone turistiche…ben attrezzate..pure in paesini minuscoli…

      1. Infatti Franco, dici bene, meno o molto meno della maggior parte delle auto principali per famiglia con motore a scoppio, ma con molti più contenuti e con molti meno costi e sbattimenti di gestione. Hai fatto centro

          1. Molto improbabile Antonio che oggi trovi una ICE per famiglia con contenuti simili (per dotazioni di serie, grandezza, sostenibilità, prestazioni, livello tecnologico) ad un prezzo inferiore. È evidente che recentemente non sei entrato in un concessionario a cercare auto di questo livello.

      2. Si trovano anche usate per 25K€
        Non per automobilisti che si solito vanno in Panda, comunque cifra onestissima per una berlina di segmento D

  22. Diciamo la verità: lui l’auto elettrica l’avrebbe tenuta volentieri. E’ la moglie che rompe! Quanto lo capisco…

  23. Voglio vedere il “lato positivo” dell’ esperienza BEV raccontata nell’ articolo..
    Chi ha preso una vettura a batteria… spesso l’ ha apprezzata “in quanto tale”.. riconoscedo i pregi ; i “difetti” quindi non stanno (spesso) in chi la usa (anche se alcuni fanno un acquisto o un uso incauto) ma nel “sistema ricarica” in uso; pessimo per chi si sposta in zone mal servite o sempre di corsa, buono per chi usa la ricarica domestica, ottimo per chi ha pure FV (quindi viaggia “gratis” visto che gli impianti generalmente si mettono per consumi di casa! Mai “per l’ auto” ! lo scrivo per i soliti troll😉).

    Comunque…la BEV può aver avuto un buon destino:
    – magari è rimasta in famiglia come 2ª auto, sempre a disposizione coi suoi pregi (TCO bassissimo e propensione a durare molto tempo Senza richiedere spese..)
    – magari è stata venduta ad un altro guidatore in grado di sfruttarla meglio..e che non poteva permettersela nuova

    In ogni caso .. ha già fatto una preziosa esperienza; appena saranno disponibili vetture migliori, magari a prezzi parificati a succedanee ICE o ibride..

    Anche un rapporto più corretto tra i costi di rifornimento..visto che gli idrocarburi non possono scendere sotto un dato livello…ma l’ energia elettrica si.. (grazie a crescita di F.E.R.) in futuro renderà la scelta più naturale …

  24. Sono assolutamente sicuro che avrete passato il numero di telefono di Alessandro alla vostra collega giornalista di Mediaset.
    Vero?

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