Giuliano, viterbese di 30 anni, operaio elettricista di professione, ci racconta come e perchè sia tornato al diesel dopo tre anni di e-Golf. In attesa di riprendere il suo percorso da EV driver quando le condizioni saranno più favorevoli. Vaielettrico risponde così: nulla da ridire. Inviate quesiti e osservazioni a info@vaielettrico.it.
Il mio percorso elettrico con la VW e-Golf: all’inizio risparmiavo 2.000 euro all’anno di carburante
“Ho deciso di intraprendere il mio percorso elettrico nel 2021, spinto dalla curiosità e dalla voglia di conoscere questa nuova tecnologia. Per questo ho deciso di sottoscrivere con Volkswagen un progetto valore futuro garantito per una e-golf con la possibilità di sostituire o riscattare l’auto dopo 36 mesi di utilizzo.
La formula che avevo firmato prevedeva un acconto di 7.700 euro più un fisso di 130 euro mensili, una soglia di 20.000Km annui con manutenzione, gomme e assicurazione esclusi.
Facendo la comparazione con l’auto precedente, una Volvo V40 1.6 diesel di proprietà, risparmiavo circa 2000 euro l’anno in quanto avevo l’esenzione (per i primi 5 anni, poi 84 euro l’anno) del bollo, assicurazione ridotta del 50% e un solo tagliando di circa 100 euro ogni 12 mesi, mentre spendevo circa 20 euro al mese di energia contro i 100 euro mese di gasolio. All’epoca avevo un vecchio contratto del 2020 a prezzo bloccato 0.06 centesimi di giorno e 0.03 centesimi di notte (ormai introvabili).
Inizialmente facevo 2 ricariche a settima di notte in quanto percorro la media di 40 Km al giorno. In parole povere spendevo 343 euro mese per utilizzare l’auto e ne risparmiavo 150.
La cosa andò poi pian piano a modificarsi con l’aumento dei prezzi dell’energia.
Per quanto riguarda la ricarica dell’auto mi ero organizzato modificando la fornitura domestica da 220Volt a 380Volt e aumentando la potenza a 8kw, ciò mi ha portato a un incremento sui costi fissi di 100 euro l’anno, non dovuti al livello di tensione ma alla potenza massima a disposizione.
Per la ricarica avevo un caricatore a 380 volt dal valore di 600euro. Risulterà un’ottima decisione in quanto i caricatori 380 volt sono più performanti e affidabili di quelli a 220volt. Dopo 3 anni, confrontando le misure del contatore installato prima dell’impianto di ricarica e i Km percorsi sono riuscito a percorrere 7Km ogni kWh di energia, considerando uno stile di guida molto regolare con pochi sorpassi e aria condizionata e riscaldamento solo se strettamente necessari. Ma ho visto macchine che sul computer di bordo segnavano la media di 3.8Km/kWh.
Confrontando con il vecchio prezzo dell’energia di 0.03 euro in fascia notturna e considerando le accise, ogni 10 centesimi finali percorrevo 7 Km, quindi 0.30 euro ogni 20 Km. Un risparmio di circa 1000 euro l’anno confrontandolo con un auto diesel che fa 20km con un litro.
Ma ora col caro ricarica la situazione è diversa
Attualmente la situazione è ben diversa in quanto i prezzi dell’energia si sono alzati molto sia per la ricarica domestica che pubblica. Facendo i conti con le attuali tariffe la colonnina rende sconveniente l’elettrico a confronto delle termiche, mentre la ricarica domestica leggermente a favore.
Per quanto riguarda lo stato delle batterie al secondo tagliando 43.000Km e 5 anni di vita risultava una perdita della capacità del 4% mentre del terzo non ne sono a conoscenza.
Sui lunghi viaggi in autostrada sono riuscito a percorrere al massimo 500km in un giorno con ricariche di 20 minuti in autogrill ogni 150 km, mentre i consumi di energia a 130km/h con riscaldamento o aria condizionata sono altissimi scende sui 3Km/kWh e i prezzi delle ricariche rapide attualmente stanno sui 80 centesimi al kWh, per fare Viterbo-Bologna con il diesel impiegavo 3h circa, mentre in elettrico sulle 4 ore. Considerando 2 ricariche da 15 minuti e la minore velocità, la situazione è nettamente a sfavore rispetto alle termiche sia dal lato economico che dei tempi di percorrenza.
Per quanto riguarda gli inconvenienti di ricarica ho riscontrato 2 volte disallineamenti sulle cartografie che rendevano impossibile trovare le colonnine. E qualche volta malfunzionamenti agli impianti di ricarica che mi hanno fatto perdere tempo.
L’elettrica ha tanti pregi, un domani ritornerò
Fra i pregi che ho riscontrato si hanno i bassi costi di manutenzione; sfruttando il recupero di energia in frenata non si usurano i freni (i miei a 50000Km erano come nuovi); l’ottimo comfort di guida e silenziosità, e una buona durata delle batterie se si rispettano gli accorgimenti consigliati dalla concessionaria. Mentre la possibilità di accedere alle ZTL, l’esenzione dalle targhe alterne combinate alla buona accelerazione lo rendono un ottimo veicolo in città.
Attualmente sono tornato al diesel solamente per i costi di ricarica e per la scomodità di ricaricare di giorno, in quanto per compensare le spese sfruttavo l’energia dell’impianto fotovoltaico che da poco ho e che impiegava circa 2 giorni per riempire le batterie. Causa vincoli paesaggistici non ho potuto orientarli correttamente verso Sud. Se un domani avrò una casa più spaziosa e un buon impianto fotovoltaico ritornerò all’elettrico. Optando su un usato con batterie in buono stato, in quanto globalmente mi sono trovato bene„. Giuliano
Il buon senso perduto nell’Italia dei Guelfi e Ghibellini
Risposta- Nell’Italia dei Guelfi e Ghibellini ci piace proporre la storia di Giuliano, che è tornato al diesel dopo tre anni in elettrico. Giuliano non è un “fanatico” e non è un “odiatore”, non è un “ambientalista della Ztl” e nemmeno uno “zero sbatti”. Non pensa che l’auto elettrica sia la soluzione, ma nemmeno che sia il problema. Nessuno potrà accusarlo di essersi arroccato nella sua zona di comfort, ma nemmeno di atteggiarsi ad “early adopter”.
Come la stragrande maggioranze degli italiani, ci pare, è dotato di buon senso e diligenza in quello che fa. Tuttavia, ha in più il grande merito di parlare di ciò che sa: non è poco nel Paese della disinformazione di Stato. E’ tornato al diesel semplicemente perchè ha fatto un paio di conti.
E’ verissimo, infatti, che l’auto elettrica ha perduto la sua appetibilità economica da quando, due anni fa, sono schizzati alle stelle i prezzi dell’elettricità. Purtroppo non è l’unica vittima del caro energia: soffre la competitività del sistema industriale e soffrono le famiglie. Anche per questo, secondo noi, il governo dovrà presto correre ai ripari.
-Guarda anche il VIDEO: E’ stato solo un errore, torno al diesel
Due cose hanno attirato la mia attenzione:
1. Giuliano è un operaio eppure aveva una Volvo e poi si è comprato l’auto elettrica… roba per ricchi? Non credo, evidentemente Giuliano è uno che sa fare bene i suoi conti e acquista auto che siano di suo gradimento senza spendere una follia, ma utilizzando formule (oggi ce ne sono tantissime), che gli consentono l’accesso a determinate categorie di veicoli… oppure è un operaio che guadagna tantissimo.
2. Il secondo punto invece è una perplessità: come mai nonostante l’elettrico dal punto dei consumi faccia risparmiare in ogni caso anche se di poco (ma non ne sono convinto, se la vostra bolletta è altra vi invito a fare un giro sui comparatori, ce ne sono diverse e a non farvi problema a cambiare fornitore per trovare la tariffa più conveniente per voi), Giugliano decide di tornare al diesel (che gli costerà pure di più in termini di manutenzione, assicurazione e bollo)? Non mi sembra una scelta saggia… ma tant’è, ognuno fa le sue.
Non capisco come si possa comprare un’auto elettrica per risparmiare se solitamente costa quasi il doppio di una termica. Non credo sia la filosofia giusta.
Il doppio? Non esageriamo
Ma no, non costa il doppio. Sicuramente per ora costa di più ma potrebbe questa spesa essere compensata da costi di manutenzione più bassi e soprattutto da costi di ricarica bassi. Per la manutenzione più o meno ci siamo, quello che veramente ammazza il mercato delle bev è la spesa energetica. Se muoversi con la bev alla fine costa praticamente come e un diesel è ovvio che il mercato sia quello che è
Ho avuto anch’ io una e-Golf per 3 anni e poi sono passato ad una MY SR.
La e-Golf avendo un autonomia di 200km reali non è il massimo di praticità su viaggi di 3/4 ore, però sono fattibili, diciamo una volta ogni tanto per una gita, io stesso ho fatto viaggi di 500km, mentre se questi viaggi sono frequenti diventa un po’ scomoda e il risparmio sul rifornimento, dovendo andare speso su rete pubblica, si perde.
Con quest’ auto non ha senso andare a 130km/h, conviene mantenersi sui 110km/h, tanto il tempo di percorrenza resta lo stesso considerando anche i tempi di ricarica ed in più si evitano ricariche frequenti che possono portare al problema del rapid gate non essendo la batteria climatizzata.
Comunque anche così mi sembra strano che facesse solo 3km con un kWh, anche a 130km/h avrebbe dovuto farne almeno 4km/kWh, ma bene inteso non ha senso andare a 130km/h con questa auto, a110km/h si fanno 5km/kWh anche di più
Un altro aspetto da stare attenti con la e-Golf è se il riscaldamento dell’abitacolo è a resistenza o con pompa di calore, senza l’optional pompa di calore, in effetti i consumi invernali possono essere altini.
Io direi che la e-Golf è un ottima auto per uso quotidiano e qualche percorso più lunghetto purché occasionale, per vacanze o gite.
Un altro problema della e-Golf è la pianificazione dell’autonomia, software di bordo inesistente, si deve fare tutto a mano o con software di terze parti, si può imparare a fare i conteggi e comunque riguarda solo i viaggi occasionali oltre l’autonomia.
Io direi che è un auto che per molti usi andrebbe benissimo, si ricarica sempre a casa a 25c/kWh, quindi 100km si fanno con 20 kWh, si spendono 5€, se il gasolio costa 1,6€/l è come se consumasse sotto il punto di vista finanziario 3 l di gasolio per 100km, sempre che la maggior parte delle ricariche le si facciano a casa, questo è il patto che si deve stipulare con se stessi quando si acquista questa auto.
Naturalmente adesso che ho la MY SR è un altro pianeta, ma nuova comunque costa 40k€, mentre una e-Golf usata la si portare a casa con 16/18k€, cioè con il costo di una MY SR se ne prendono due di e-Golf, diciamo un auto onesta, ma va capita.
Purtroppo ho sempre notato che Volkswagen non ci ha mai creduto veramente a questo progetto, lo ha sfornato solo perché era costretta e questo mi ha fatto suonare un campanello di allarme, io temo che le case costruttrici di automobili storiche non ce la facciano a reinventarsi e si devono acquistare veicoli elettrici solo se prodotti da case costruttrici che fanno solo questo di mestiere come Tesla o BYD.
L’altro giorno leggevo che gli ingegneri del software di Tesla guadagno 260.000$ all’anno, tanto per capire dove stanno i punti di forza dove una casa costruttrice deve puntare, invece non ho mai capito perché la Volkswagen non abbia mai implementato un software di gestione dell’autonomia degno di questo nome, con una squadretta di ingegneri informatici neolaureati si sarebbe potuto fare.
Mi sfugge solo la necessità di avere la trifase (e relativi costi elevati) per una golf che ha, se non sbaglio, con un piccolo pacco batterie da 24 o 36 kWh.
Anche a me sfugge.
Il trifase … ci sto pensando anche io… ma perché in casa abbiamo due sole BEV… e la fornitura in monofase non é il massimo…
Nonostante i 6KW quando carico la mY, se salgo di amperaggio alla fine mi si abbassa la tensione e scendo max a 4KW
Rispondo a Massimo. Ho risposto così perché visto che l’impostazione grafica di questo forum lascia a desiderare in quanto nell’ ordinamento dei post non si capisce nulla, e questa cosa la hanno notare anche altri. E se non sbaglio la calcolatrice la ho citata io . Ha ragione, ripeto sempre la stessa solfa perché di fatto la realtà parrebbe essere quella. A parte il fatto che di solito nei forum si lasciano discutere liberamente gli utenti ed i moderatori intervengono solo in caso di comportamenti offensivi o maleducati. Invece qui non è così, con bacchettate continue che potrebbero forse essere evitate a meno che non si vogliono solo i commenti allineati. Non mi pare di essere mai stato sgarbato ma va bene lo stesso, buon proseguimento
Salve, leggendo il tutto, la prima cosa che mi balza in evidenza e’ il costo di utilizzo.
Compro una vettura elettrica perche’ risparmio !!
Solo questo !!
Una tecnologia quasi alla portata di tutti con ampissimi margini di miglioramento brutalmente ristretta al solo lato economico di utilizzo !!
Ma si, dell’ inquinamento cosa importa ?
Se il gasolio costasse poco tutti a farci auto diesel !!
Costa poco !!
Tutti gli altri vantaggi buttati nel cestino per rimanere sulla mobilita’ elettrica, magari con auto molto piu’ efficienti della E Golf.
Sinceramente ragionamenti del genere non li condivido.
Certo che quando la ricarica costava poco eravamo tutti piu’ contenti ci mancherebbe, ma l’ auto elettrica, al giusto prezzo o al giusto canone mensile di utilizzo, e’ molto ma molto di piu’ di un conteggio se si risparmia tanto o poco rispetto ad una termica, c’e’ un mondo proprio che non si vuol vedere o peggio far finta di non vedere.
Capisco che una realta’ nuova vada compresa bene, accettata ma in tanti si impegnano a non vedere le potenzialita’.
Potremmo parlare all’ infinito dei costi di listino superiori rispetto alla stessa vettura termica di solito, al fatto che alcune siano piu’ efficienti di altre e dei posti di “lavoro persi “, lo scrivo tra virgolette perche’ non mi sembra che quelli per il termico vadano a gonfie vele.
Invece di protestare come si dovrebbe, esigendo dallo stato che la copertura di colonnine sia fatta come si deve, di esigere costi giusti al kw/h, esigere di riconvertire fabbriche in quello che serve e servira’ per la futura mobilita’, ci si arrocca in argomenti che oramai non hanno piu’ il giusto tempo.
P.s. Per quanto riguarda il consumo dei pneumatici c’e chi cambia treno ogni 30.000 anche con una termica e chi invece ne riesce a fare 90.000 ma e’ uno dei pochissimi che io sappia.
Ma come si fa a non considerare il prezzo? Nei miei conti sull’acquisto dell’auto è da sempre una delle variabili principali.
Poi, uno può anche decidere di prendere qualcosa che costi magari un po’ di più, ma più rispettosa dell’ambiente (è quello che ho fatto dall’inizio della mia attività di rappresentante, andando a GPL invece che a gasolio), ma i parametri economici entro i quali questo è possibile sono strettamente personali.
In più, le BEV allo stato attuale portano, per buona parte delle persone, complicazioni invece che semplicità: complicazioni che possono essere accettabili se sull’altro piatto della bilancia c’è un risparmio economico.
Al limite, per chi è sufficientemente motivato (e io lo sarei anche…) quantomeno un pareggio sui costi. Il punto è che oggi non solo si ha complessità gestionale, ma pure un maggior esborso piuttosto considerevole (e che spesso nemmeno gli incentivi riescono ad appianare – figuriamoci ora che non ci sono).
E tutto questo non perché dell’inquinamento non importi a nessuno (oddio, a qualcuno sì, ma vabbè), ma perché il bene comune deve in qualche modo essere sostenibile anche per le finanze personali, che ovviamente non sono uguali per tutti.
Il mercato delle BEV decollerà quando si troverà il giusto mix tra prezzo e “comodità”.
Sulla seconda, si sono fatti (e si stanno facendo) passi avanti consistenti, ma ancora non sufficienti per una buona fetta di persone.
Sul primo, invece, la situazione è tragica.
Non sono contrario a priori nemmeno ad obllighi e divieti, che avrebbero anche il piacevole effetto collaterale di diminuire il trasporto privato a favore del pubblico, ma quest’ultimo dovrebbe PRIMA essere pesantemente potenziato.
Comunque la si veda, non capisco come si faccia a stupirsi del fatto che quando si acquista un bene da decine di migliaia di euro si prendano in considerazione anche gli aspetti econimici dell’investimento…
Ps: pneumatici a 90mila km? Ma neanche se fossero totalmente cristallizzati potrebbero mantenere un battistrada a norma con quel chilometraggio, dai. E, comunque, non terrebbero la strada nemmeno in rettilineo.
Salve sig.r Bazzi, se rilegge bene quanto ho scritto notera’ ” auto elettrica al giusto prezzo o giusto canone mensile “, ci sono auto elettriche che a pari caratteristiche costano come una termica, specifico pari caratteristiche !!
Un Tesla model 3 ha il prezzo grosso modo come una Bmw 3, Audi A 4, Mercedes classe C termiche.
Oggi ci sono anche formule di acquisto che consentono di tenere l’ auto 36/48/60 mesi pagando un canone tutto sommato simile ad una rispettiva termica, vada sulle offerte Peugeot ad esempio e se ne rendera’ conto.
Poi se lei mi parla della 500 elettrica o altre per quello che costano mi trova d’ accordo con lei, ma nella ” giungla ” delle offerte c’e’ qualcosa di buono ancora come ad esempio la Mg 4 che si puo’ portare via a meno di 24.000,00 euro pagando una rata bassa nel caso la si volesse restituire dopo 3 anni, salendo di categoria c’e’ una buona offerta sulla Peugeot 3008 e 408, ecc.
Non facciamo di tutta l’ erba un fascio, perche’ analizzando i costi di gestione, specialmente per chi ha la possibilita’ di ricaricare a casa, il costo potrebbe sorprenderla.
Io ragiono cosi’, quanto mi viene a costare in TOTALE questa auto tenendola tot periodo per fare tot km ?
Lei che auto ha ?
Quanti km percorre l’ anno ?
Quanto spende di bollo ?
Quanto spende di tagliando ogni 15.000 km ?
Utilizza spesso i parcheggi a pagamento ?
Entra sempre nei centri abitati quando ci sono le restrizioni alla circolazione ?
Se si volesse davvero inquinare meno, si svilupperebbero e si utilizzerebbero i mezzi pubblici.
Leggo sempre di questo minor consumo dei freni con la macchina elettrica, sicuramente vero: mi chiedo quanto durerebbero a me le pastiglie che con una focus 1600 tdc mi sono durate 180.000 km (a 362.000 le ho ricambiare facendo per la prima volta in dischi).
Mi sembra però che nessuno parli della durata delle gomme: io sono a 80.000 km di media per treno, in rialzo perché le ultime, accuratamente scelte tra quelle che durano di più, me ne hanno fatti 90.000.
La sostenibilità un giorno forse sarà l’elettrico ma non i carrozzoni attuali da quasi 2 tonnellate.
La via giusta qualcuno la stava tentando 20 anni fa: per esempio la Volkswagen XL1, con i suoi 795 kg e un piccolo ibrido diesel, consumava 0,9 litri per 100 km, producendo 21bg/km di CO2, reali, e non ‘0 perché delocalizzati’, e tutte le altre emissioni nocive dovute a usura freni e pneumatici ridotte in proporzione. Se vuoi una macchina sostenibile quella è la tipologia, poi falla andare con quello che vuoi, benzina, diesel (comunque ibrida) o elettrica, non questi obrobri che sembrano navi da crociera per andare a fare la spesa convinti dal marketing di essere green.
Felice di usare la mia focus tdc: con un pieno parto da Padova, prendo una persona Milano e facciamo qualche giro nelle vicinanze, vado a Genova dove mi fermo una settimana usando un pochino la macchina, torno a Padova ripassando da Milano e dopo circa 900 km rifaccio finalmente il pieno con ancora 4-5 litri nel serbatoio.
Lei ha tre auto, come ci scrisse orgogliosamente il 17 maggio scorso (“mi tengo le mie 3 auto diesel”). Mi chiedo quale miracolo del marketing sia riuscito a farle credere di essere più green di noi.
Non sono sicuro di essere più green, quello che voglio dire che allo stesso modo non sarei sicuro di esserlo con le attuali condizioni e utilizzando le attuali auto elettriche. In secondo luogo il confronto, non facile, deve essere fatto tenendo in considerazione tutti i fattori, quindi per esempio, se si parla di risparmio di 100 grammi di usura pastiglie dei freni, non si deve trascurare il maggior consumo di qualche kg di gomma dei pneumatici, entrambi trasformati con l’usura in polveri sottili.
Sicuramente sarebbe più green con una sola auto. E se fosse anche elettrica: I veicoli elettrici azzerano le emissioni? No, oggi le dimezzano soltanto
sui massicci risparmi di Co2 delle elettriche, anche contando un maggior peso del 20% del veicolo, e la fase fabbricazione, c’è pieno di dati, meglio che valutare “a sentimento” 🙂
poi in ordine di quantità, ci sono gli altri gas emessi dagli scarichi, che poi ricondensano in atmosfera (è il cosidetto “particolato secondario”)
poi infine freni e pneumatici; freni netto vantaggio per le elettriche; pneumatici il grosso dei frammenti persi è di taglia grossina, non è sospendibile in aria e non è respirabile, di particolato ultrafine ne fanno una frazione minore, come microgrammi al km se la gioca con i freni; però i penumatici li hanno anche le termiche, e la differenza di consumo gomme tra un elettrica e una termica è modesta, circa del 20% (la differenza di peso)
un set di 4 pastiglie anteriori per la tua auto pesa 2 kg, di cui 3/4 è il materiale usurabile; poi c’è anche il peso del materiale che si usura dai dischi, e quello disperso anche da pastiglie/ferodi posteriori
I freni nell’auto elettrica vengono utilizzati per meno del 10% di un’auto con motore termico in quanto esiste la frenata rigenerativa eseguita dal motore. Veda un po’ lei i tempi di durata. Gli pneumatici hanno praticamente la stessa durata, essendo specifici. Per i viaggi che cita lei deve assolutamente considerare soprattutto la QUALITÀ dei viaggi, senza ombra di dubbio molto maggiore con l’auto elettrica, per via del comfort manifestamente ineguagliabile (già solo per la straordinaria guida one pedal, poi per la mancanza del fastidioso rumore del motore a scoppio, per lo spazio disponibile evidentemente maggiore) e per le prestazioni eccezionali (ragguardevole coppia massima istantanea, baricentro ribassato per una tenuta di strada strepitosa). Non sarà certo il dover ricaricare una volta in più l’auto a decretare migliori le sue auto alimentate da combustibili fossili rispetto le auto elettriche, ma il contrario
90mila km con un treno di gomme?
In quanti anni?
Marca e modello degli pneumatici si possono sapere?
Grazie.
Goodyear vector 4 seasons gen-3.
Se ci fosse la possibilità posterei qui la foto delle attuali che hanno 67.000 km: quelle che ora sono dietro iniziano a essere sulla tacca di usura invernale (più alta di quella estiva, le quattro stagioni ne hanno appunto tacche/spie di usura di altezze diverse, una per la regolarità come gomma invernale e una per la regolarità come gomma estiva), quelle davanti hanno circa 1 mm prima di arrivare alla suddetta tacca
A parte che 67mila non sono 90mila, la cosa mi preoccupa un po’: quel modello dovrebbe essere piuttosto recente e si è già così indurito da non consumarsi quasi più?
Oppure è sempre stato così?
In ogno caso, mi perplime la tenuta di strada, e temo di aver fatto un cattivo acquisto (le monterò sabato).
Speriamo bene, ho già avuto in passato brutte esperienze con 4 stagioni (bridgestone, e pirelli), che avevano battistrada ottimo, ma dopo un anno la tenuta era pessima.
La teconologia ora dovrebbe essere migliorata, però.
I 90.000 li ho fatti con le gen 2 in circa 2,5 anni. Queste sono le gen 3, uscite nel 2020. Le ho da 2 anni, come ho scritto 67.000 km ma ben lontane da essere finite. Infatti casa madre promette una durata ancora maggiore delle gen 2 (auto bild le ha portate sui rulli simulando gli attriti “normali” per 72.700) ma a dire il vero a mio avviso potrebbero essere peggiorate sia su bagnato che su neve. Queste le mie impressioni al di là di quello che dicono le recensioni.
Io ho ancora le gomme originali, 56.000 km, che da nuove avevano 6,5mm di battistrada.
Ora sono pericolosamente scese a 2,5 e non sopravviveranno alla prossima estate. 1 mm ogni 10.000 km non mi sembra un gran consumo per una trazione posteriore da 325 CV e 1750 kg che ti invoglia a pestare ad ogni semaforo.
I freni, invece, sono desolatamente nuovi. In inverno mi capita di doverli usare (frenata rigenerativa ridotta), in estate può succedere se arrivo allegro ad una rotonda e ho calcolato male i tempi, diversamente è piuttosto frequente che riesca a girare per una intera settimana IN CITTA’ senza mai doverli usare. Mai.
Chi glielo dice ora ai nowatt che hanno riempito pagine e pagine di commenti che le auto elettriche consumano le gommeh come non ci fosse un domanih?
Storie inventate di sana pianta, nemmeno corrette nei termini “faccio 40 km al giorno… risparmiavo 150€ perché spendevo poco di ricarica” 40×30= 1200, ora se con meno di 6 litri (io con il Suv grandland avevo ero a 4.9 con il Tucson sono a 5.1 senza limitare aria condizionata e riscaldamento) faccio 100Km significa che mi servono 72 litri per i 1200 km 72×1.68 (prezzo medio del diesel ma io cerco sempre molto sotto) = 120€ se alziamo il prezzo medio e consideriamo qualcuno che consuma di più facciamo che servano 80 litri e che li paghi in media 1.74 = 139€. Ora se questo riesce a risparmiare 150€ di carburante al mese con 40 km al giorno significa che lo pagano per ricaricare. Poi 7700€ di acconto + 36 X 130= 4630= 12300€. Io l’ho acquistata con la stessa formula senza anticipo a 325€ al mese assicurazione casko completa e ho speso 11.700 non ho mai fatto un tagliando, l’ho restituita con la stessa formula. Quindi già non tornano i conti che fa poi spende pure di più (anche aggiungendo il bollo) con tutte le complicazioni “ricarica” quando dove, aumento di tensione aumento di potenza…. Devo fare un viaggio lungo devo organizzarmi dove mi fermo per quanto a che cavolo di ora arrivo e se poi la colonnina non funziona ?
Lei ha esordito sul nostro blog con questa frase: “Le Elettriche hanno già rotto le scatole prima ancora di essere vendute”. E pretende di aver altro da dire?
Ma i calcoli del signore sono sbagliati o Lei difende una ideologia attaccando quella opposta?
In ogni caso trovo il Suo approccio decisamente poco onesto, abbassarsi al livello di una persona che sta sbagliando non farà di Lei una persona che fa qualcosa di corretto
Grazie per i complimenti e le indebite interpretazioni del mio pensiero. Quanto ai calcoli, non ho gli elementi per valutare se siano corretti alla virgola. Ma rammento un suo vecchio commento nel quale ci accusava di essere troppo fiscali sul prezzo della Tesla Model 3 che secondo la trasmissione Report era di 70.000 euro. Approccio onesto il suo?
Anche per me son completamente sballati, anche io faccio 40 km al giorno circa (38.7 per l’esattezza) e spendo circa 20 euro a settimana di diesel (lavoro 5gg a settimana), ma abito in collina a 350mt, ho vari saliscendi da affrontare ogni giorno, non so come fa lui sti calcoli, mi sembrano assurdi. Tra l’altro prima della genialata del governo di parificare le accise pagavo il diesel anche sotto 1.5 al litro (minimo 1.480).
Immagino si riferisca ai calcoli dell’ex e-golfista.
Non so, pure a me pare vi siano cose strane in quel post (trifase per caricarla?).
– risparmio mensile in carburante = 100 (diesel) – 20 (corrente)= 80 euro
– risparmio mensile in carburante e altre voci = 150 euro
Un’altra bella storia inventata 😂😂
Adesso le AI riescono già a scrivere storie simili, figuriamoci tra qualche anno, chiudete questo format perché è solo una presa in giro all’intelligenza Umana. Non è possibile verificare le fonti, sempre che non siate direttamente voi a scrivere per generare views. Ormai non mi stupisce più niente, se almeno il mio commento verrà pubblicato dai non va così male 😂
E’ vero anche per l’altra sponda……
Ben tornato!
E si sa che in Italia nessuna soluzione è più definitiva di una provvisoria (;
Le ragioni sono condivisibili e comprensibili. Io ho riscontrato pure le differenze di costo ma percorrendo molti più km ho ancora una bella convenienza. Infatti penso che, salvo clamorose promozioni, tra 6 mesi pagherò la maxi rata e mi terrò la Mokka-e.
Quali sono queste grosse differenze? Questo scrive che fa mediamente 40km al giorno e risparmia 150€ al mese e quindi è una storia inventata e pure male, per fare 40 km al giorno cn un diesel spendi al mese 120-140 euro, quindi ti pagano per ricaricare? Paga la maxi rata e tieniti la macchina, è anche bella, ma per il risparmio dovete macinarne tanti ma tanti di km e se ne macinate tanti, allora dovete pensare alle ricariche che vi obbligano a soste e/o ad andare in posti invece che in altri.
Scriva quello che le pare, ma non si permetta di insinuare che i racconti dei nostri lettori siano “storie inventate”.
3 km/kWh sono un’enormità…. praticamente il doppio del consumo di una Model 3 (in autostrada a 130kmh 5.5 km, in media 7.2 km). Magari invece di prendere un diesel bastava passare ad una EV più efficiente.
Eh già. Ma anche optare per una ibrida anziché insistere col gasolio.
Non tornano i conti. La corrente di casa è ben più conveniente rispetto al gasolio, non c’è paragone, i costi sono meno della metà, non poco di meno. Discorso diverso per le colonnine, ma se fa 40 km al giorno che gli frega delle colonnine. Ricarica a casa con il suo impianto trifase da 8 kw, che non si capisce a che gli servono, per 40 km al giorno in carichino in dotazione è anche troppo. Inoltre, se ha un’ autonomia di 500 km perché si ferma due volte nella tratta bologna viterbo che sono 328 km ? Al limite si ferma una volta sola che è anche fisiologico. Mi pare proprio un racconto inventato da chi non ha mai posseduto un’ auto elettrica.
Anche a me sembra un’enormità 1 kWh per fare 3 chilometri a 130 km/h, mah 😐
Si va bene ma se fa 40 km al giorno in un mese di diesel spenderebbe 120-140 euro, quindi se ne risparmia 150 lascialo caricare dove vuole visto che l pagano per ricaricare
Mi fa piacere leggere questa storia anche se tante volte altre persone hanno scritto qui i motivi, gli stessi, per i quali non passano alla bev e sono stati messi alla gogna. Ognuno ha la sua situazione di vita, non è detto che quello che va bene per uno vada bene per tutti. Poi i conti si fanno calcolatrice alla mano e bisogna essere realisti. Faccio l’esempio su me stesso, l’auto che ho in versione ibrida costa 8000 € in meno della stessa versione elettrica, stesso allestimento. Come ho già detto in 6 anni e mezzo ho speso poco più di 4000 euro di benzina, quindi con la differenza compro carburante per muovermi 13 anni. Togliamo qualche tagliando più costoso ma stiamo sempre intorno ai 10 anni. A pari spesa mi muovo gratis per 10 anni. È poco ? Giudicate voi. Aggiungo il fatto che in questa zona colonnine ce ne sono poche e sono tutte dei 2 principali player cari come il fuoco, capite che per quanto l’elettrico possa essere piacevole bisogna fare i conti con la realtà, quella realtà che mi dice di aspettare ancora qualche tempo
Certo: aspettare può essere saggio, in attesa che i prezzi delle auto elettriche e delle colonnine raggiungano prezzi da mercato più maturo. Inveire contro il ban del 2035 è un altro paio di maniche.
Che sia un cambio di rotta di Vaielettrico?
Sarebbe ora – sono anch’io della schiera di quelli che, dopo aver fatto un po’ di calcoli, tutti motivati ed esposti durante vari “interrogatori”, ho valutato che l’elettrico in questo momento purtroppo non fa per me, e, come dici giustamente, nella mia (nostra) condizione siamo in tanti.
Ma appena intervenivo per far notare che l’elettrico è ben lungi dall’essere “per tutti”, e che i possessori di BEV la facevano troppo facile, partiva la gogna di cui parli.
Se è un cambio di atteggiamento, era ora!
Se posso fare una critica all’OP, piuttosto che il diesel, perché non valutare un GPL?
Ecco, lei è proprio l’opposto di Giuliano. Prima della calcolatrice, prenda in mano il volante di una elettrica e il connettore di una colonnina
Se rispondeva a me ormai dovrebbe saperlo a forza di scriverlo che una bev anche se piccola, la ho da 4 anni e ho percorso 30 kkm. Io i conti li faccio con la calcolatrice, non col volante e il connettore, visto che si parla di soldi,e solitamente non sbaglio. Se poi dobbiamo dire che l’elettrico conviene sempre e comunque va bene così, anche se sappiamo benissimo che non è vero
Non ho risposto e lei e non mi riferivo a lei, ma a Bazzi. Se poi cerca la scusa per ripetere all’infinito la stessa solfa, faccia pure. Non so che interesse abbia e cosa c’azzecchi con ciò che non abbiamo mai detto, cioè che “l’elettrico conviene sempre e comunque”.
Se andassi a riguardarti i commenti passati, come stai facendo con altri utenti, ti accorgeresti che la BEV io non solo l’ho guidata per qualche settimana (Peugeot 2008), ma l’avevo pure ordinata (MG ZS, mai arrivata quindi risolto il contratto).
E che adesso ho una plugin per cui il connettore lo uso sufficentemente (anche se non così spesso come vorrei, ma è una situazione temporanea).
Se poi era un modo per dire che il vento è cambiato ma solo per pochi eletti e io non sono tra questi, non mi cambia di certo la vita.
Il vento non è cambiato. Sono cambiati i costi della ricarica. E questi livelli, i più alti in Europa, sono intollerabili.
Continuo a ripetermi… ma perché tornate al diesel? Se tornate a una ICE per qualsiasi motivo, più o meno condivisibile, ma scegliete il GPL o il METANO no? Spendi meno, inquini meno, puzzi meno, lo trovi dappertutto, ricarichi in pochi minuti, ci giri tutta europa… basta con questo stramaledetto diesel!! La soluzione intermedia c’è per chi vuole attendere che l’elettrico sia più maturo ma se tornate al diesel è un controsenso dai!!!
Da possessore decennale di auto a GPL non posso che concordare, soprattutto in questi ultimi tempi nei quali il costo del gas è particolarmentenl competitivo rispetto a benzina e diesel.
Purtroppo, i modelli GPL non sono molti e bisogna essere fortunati a trovare quello che si adatta alle proprie esigenze (allo stato attuale, io stesso non saprei con cosa sostituire la mia Cmax – il candidato principale sarebbe la MG ZS da convertire aftermarket mantenendo garanzia della casa, ma sta storia che non ha i vetri atermici mi ha respinto)