Sono o non sono affidabili le auto elettriche? Erio ha letto di una ricerca americana, quella di JD Power, che darebbe un esito negativo. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it
Sono o non sono affidabili? Una ricerca americana sostiene il contrario, voi invece…
“Ho letto recentemente questo articolo secondo il quale le auto elettriche risulterebbero le meno affidabili per categoria di alimentazione. Leggendo quanto pubblicato dal vostro sito, invece, mi ero convinto del contrario e sicuramente avrete altre fonti che confermano le vostre asserzioni. Sarebbe bello se poteste fare chiarezza. Grazie e saluti„. Erio Calderara
Tutte le indagini premiano la qualità di Tesla. Solo una…
Risposta. Lei ha citato l’unica indagine che puntualmente, anno dopo anno, relega il più famoso marchio elettrico, Tesla, nelle ultime posizioni per affidabilità. Tutti gli altri report concordano nell’assegnare invece alle EV, e a Tesla in particolare, un punteggio molto alto, se non al vertice. Questo è per esempio quel che scrive Altroconsumo sui risultati di un’indagine svolta tra 30mila automobilisti di 9 Paesi europei: “Nella classifica di soddisfazione eccelle Tesla (punteggio 93), sospinta verso la vetta dall’apprezzamento delle notevoli prestazioni dei suoi modelli elettrici. In particolare, la generazione più recente del modello Tesla Y ottiene un punteggio altissimo per la soddisfazione (92) e addirittura vertiginoso per l’affidabilità (99)“.
Perché l’americana JD Power dice il contrario? Perché compila la sua classifica assegnando grande importanza ai piccoli dettagli di “finitura” delle auto, un campo in cui Tesla non eccelle. Non a caso vincono sempre i giapponesi di Toyota. E Tesla, pur essendo praticamente esente da guasti gravi, finisce a fondo classifica.
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Io credo che tutto ciò che non c’e non si può rompere.
Basta fare una lista comparata fra le due tecnologie e calcolare le probabilità.
Se non mi sbaglio nei calcoli, Tesla avrà ben oltre 5,5 milioni di vetture in giro per il mondo. Che vuol dire a fine anno ci saranno ben oltre 7,5 milioni.
Il Modello Y è stato l’anno scorso il.modello più venduto al mondo, tutti i tipi combinati.
Ormai si vendono diversi milioni di elettriche al mondo geni anno. Dov’è il problema.
Cito la mia esperienza…. Tesla modello 3 da 5 anni a metà marzo e mi ha costato solamente €100 in “manutenzione”. Cambiato io i tergicristalli e filtri d’aria. Basta.
Non ha mai visto l’officina Tesla…. ripeto, 5 anni.
PS. Abbiamo 2 vetture elettriche in casa. Non so più che cos’è un benzinaio da anni. Tempo risparmiato.
In famiglia ci siamo allineati anche noi. 2 BEV. La seconda presa dopo un anno di esperienza con la prima…
Giusto l’altra sera tornando dal lavoro in 20 km mi sono imbattuto in ben 4 auto in panne ai bordi della strada. Tutte endotermiche.
Io mi sono imbattuto in un’auto elettrica parcheggiata, mi ci sono fatto un selfie e l’ho inviato agli amici con la didascalia “questa è un’auto elettrica, allora è vero che esistono”.
Scusa ma che dato stai portando, ci saranno 4 auto elettriche in tutta Italia e tu ti aspetti di trovarle pure ferme a bordo strada? Se almeno il 25% del parco circolante fosse elettrico allora il tuo sarebbe un dato “statistico” (ahahahah), ma così … suvvia …
Tranquillo, nessuna Abarth 124 tra queste. Nessuna delle 2 vendute al mondo.
erano in officina (si scherza)
Fatti una vacanza in Norvegia, poi ci dici
Se non vuole andare in Norvegia può anche venire a Torino.
Va bene che abito in centro ma a me capita abbastanza di frequente di essere parcheggiato vicino ad un’ altra elettrica, oppure fermo al semaforo dietro a un’ altra elettrica.
Enzo, vieni a Torino e potrai farti una foto con ben due auto elettriche.
Un consiglio Leonardo: lasciamolo blaterare
Se ti piace la cucina e il clima … puoi andarci. Io da petrolhead sono nel paese giusto per me 😀 😀 😀
Non è esatto. Una cosa è la soddisfazione del cliente, un’altra i difetti riscontrati.
In Germania, ad esempio, sono in fondo visto che ben il 14% viene bocciato all’esame di revisione, nonostante abbiano soli 2 anni di vita. Revisione bocciata significa che sei obbligato a rifarla e a risolvere i problemi altrimenti non puoi circolare. E il problema riguarda l’usura precoce delle sospensioni e i problemi ai freni, come da inchiesta Reuters, e solo in misura minore i fari. Problemi alle sospensioni per cui Tesla è sotto inchiesta in Svezia e in Norvegia. I problemi di allineamento dei pannelli sono problemi minori, ma fino a un certo punto: ricordiamo anche i vecchi problemi alle maniglie a scomparsa o i problemi lamentati dai primi Cybertruck che a poche settimane dall’acquisto già presentano tracce di ruggine e questo per essere stati esposti appena qualche giorno a della normalissima pioggia.
A far da contraltare a JD Power c’è Consumer Reports [ https://www.cnbc.com/2023/02/16/tesla-toyota-consumer-reports-top-picks.html ] che sì piazza Tesla in alto ma conferma anche che le auto del gruppo Toyota (quindi anche Lexus) sono le migliori. Sull’affidabilità di Toyota non c’è storia e il giudizio è unanime (sorry haters), non a caso in Europa Toyota ha deciso di estendere la garanzia sull’intera auto (con qualunque alimentazione) a 15 anni (basta fare i tagliandi previsti presso le officine autorizzate) e per le auto elettriche garantisce la batteria 10 anni o 1 milione di km. Dati inavvicinabili per chiunque. Qual è la garanzia offerta da VW, Stellantis e Renault per le sue elettriche? Ah già …
La verità è che sia Tesla che Toyota sono eccezioni in un panorama desolante. Sempre Consumer Reports (sì, la stessa Consumer Reports che parla bene della Tesla) riportava qualche mese fa che le auto elettriche hanno mediamente ben il 79% di problemi in più rispetto alle auto a benzina (!!!), fanno peggio solo le plugin che hanno il 146% di problemi in più. A battere le auto a benzina c’è l’ibrido senza spina, con un -26% di guasti. Il motivo? Più a lungo una tecnologia è collaudata, più è robusta.
Nello specifico, tra i produttori di auto elettriche parlando in linea generale secondo Consumer Reports quelli tradizionali soffrono di problemi di ricarica della batteria (e anche qui abbiamo letto tante lamentele al riguardo, l’ultima in ordine di tempo una Cupra) mentre i nuovi produttori soffrono di problemi di carrozzeria, verniciatura, finiture e sistemi di climatizzazione.
metto la solita precisazione quando viene risalta questa notizia, intanto è una notizia obsoleta perchè riguarda auto del 2020:
la notizia originaria è del TUV tedesco, e riguarda le tesla M3 americane del 2020 importate in germania e lì sottoposte alla revisione del 3 anni
con il sospetto che si tratti principalmente di fari non allineati (citano genericamente “fari, assetto, freni” ) banalmente perché le Tesla al contrario di altre auto non hanno il tagliando obbligatorio dei 2 anni, come spiega lo stesso TUV nel report, in cui questi difetti avrebbero potuto esssere rilevati; questo modifica il significato statistico del dato
e in parte di braccetti sospensione usurati, perché quella annata di veicoli è stata effettivamente soggetta a un richiamo per partite di braccetti meno durevoli (in buona parte sostituiti in garanzia), e questa è la notizia su cui insisteva l’inchiesta di Reuter
in un precedente report del TUV era successo la stessa cosa, le Model S americane del 2018-2019 non figuravano bene alla revisione periodica, ma in quel caso il TUV aveva scritto che si trattava dei fari (probabilmente alineamento da regolare)
mettiamoci anche che le Tesla M3 (e Y) Europee 2023-2024 sono affinate meglio delle M 3 americane del 2020, che erano al’inizio della loro evoluzione
Non è esatto. L’inchiesta della Reuters indica anche che il problema non è stato risolto neanche nelle versioni successive, nonostante i braccetti delle sospensioni siano stati ridisegnati per ben 4 volte. Nulla si sa della Highland (che, come noto, li ha ridisegnati per l’ennesima volta). Non a caso si sono mossi produttori after market per offrire soluzioni “definitive” al problema. Ad oggi ancora non è noto quali versioni siano affette. Da notare il comportamento di Tesla: in Cina l’hanno obbligata alla sostituzione delle sospensioni e dei braccetti in garanzia e ciò nonostante Tesla si è fatta afferrare per pazza con comunicati “deliranti” in cui negava il problema ma faceva la vittima (// ironic mode on // perché, si sa, è la prassi che i braccetti si rompano, a chi non è successo … // ironic mode off //), mentre in Europa e negli USA ha fatto orecchie da mercante. Dallo scorso dicembre sono in corso inchieste in Svezia e Norvegia, tanti auguri Tesla.
mi pare di ricordare che Tesla aveva richiamato 120.000 (?) auto
poi bisogna capirsi, i braccetti difettosi erano la partita che si usava anche in uso normale; per il resto una vettura da 300 o più cv a seconda di come la usi potrebbe comportare una certa usare degli stessi
al solito è fa capire il “quanto”; comuque immagino che non siano tonti e nel restyling abbiano migliorato ulteriormente la faccenda, parlavano di boccole elastiche ridisegnate da zero e forse anche leggemente riposizionate le geometrie
ipotizzo che forse le boccole elastiche le potrebbero aver rese un po’ più grandi, così anche a parità di qualità del materiale, c’è margine di progetto perché siano più robuste/durevoli ma senza essere più rigide, anzi forse hanno ammorbidito leggermentre, meno rumori e vibrazioni dalla strada
PS: gli avantreni a quadrilatero di Alfa 147, 156 (un poco anche 159 e 166), non hanno mai smesso di usurarsi troppo in fretta, da rifare anche ogni 40.000 km (e spesso pure cigolare) però non sono mai stati definiti difettosi e oggetto di richiamo
I braccetti della Tesla si spezzavano e in altri punti si formava ruggine. Ovviamente questo quanto detto da Reuters e che Tesla nega, io non sono giudice ma riporto l’inchiesta.
I braccetti dell’alfa si usuravano ogni 40.000 km ma facevano solo “clac”, non erano da rifare. Ho avuto 3 alfa e tutte e 3 con lo stesso problema e ogni volta che ho insistito col meccanico per farle cambiare mi ha risposto di evitare di spendere i soldi perché aldilà del “clac” (che io onestamente non sentivo ma lui sì) non c’erano rischi per la sicurezza (e sì che avrebbe avuto tutto l’interesse a fare il lavoro). Dopotutto non avrebbero messo Tesla sotto inchiesta per un rumorino, evidentemente c’è dell’altro.
Anch’io come te sono speranzoso che sulla Model 3 Highland il problema sia risolto, anche perché oggi a chi mi chiede che elettrica comprare consiglio quella …
il servizio di Reuter è un po’ fumoso se vai leggere, e ho letto anche la risposta di Tesla, che accennava alle verifiche delle telemetria e foto di auto incidentate; considera con un braccetto in alluminio si può rompere o piegare in caso di grosso urto (mentre quelli in ferro tendenzialmente si piegano); non mi sbilancio ma se c’era un problema non lo avranno lasciato propagare nel tempo, penso lo sapremmo
mentre le boccole semielastiche che si usurano prima del desiderabile per me è un cosa diversa, molto meno grave (l’auto diventa un po’ meno precisa e se vuoi ti accorgi nel tempo del degrado); magari è stata anche diffusa su più auto senza che fossero richiamate, border-line come difetto (ma a quanto pare il TUV verifica gli scuotimenti laterali dell’auto in sede di revisione; metà del parco auto italiano non passerebbe, da noi non cambiamo i braccetti finché le boccole non arrivano allla frutta); avranno sistemato con più calma, in occasione degli aggiornamento periodici o della manutenzioni delle auto; è simile al problema dei quadrilateri delle alfa 147, etc
i braccetti (alcuni in ferro videntemente, ad es il quadrilatero alto della y mi pare non è in alluminio) arrugginiti (superficiamente) invece se ricordo era una lamentela ancora di tipo diverso, problema “estetico”, qualcuno ha pure ottenuto la sostituzione
La questione era: le auto elettriche hanno più problemi per il fatto di essere elettriche? No. (punto)
L’articolo che hai linkato di Consumer Reports sottolinea che ci troviamo di fronte a vecchi produttori di auto alle prime esperienze sulle EV (ma si parla di americani, non proprio l’eccellenza) e totalmente nuovi produttori di auto e diversi problemi da una parte e dall’altra sono emersi.
La Mercedes, la prima volta che fece un’utilitaria, si cappottava anche da ferma.
Falso. Non è questa la domanda. La domanda è: “Sono o non sono affidabili le auto elettriche?”. La domanda dice “sono” e non “saranno”: dunque non nel 2035 ma oggi o al più domani mattina. E la risposta a questa domanda è no. Mi cito, “le auto elettriche hanno mediamente ben il 79% di problemi in più rispetto alle auto a benzina” secondo una inchiesta di Consumer Report di Novembre 2023 (non mi pare che i produttori abbiano accusato quell’inchiesta di contenere fake news). Quindi le fonti oggi dicono questo e il motivo l’ha spiegato Consumer Reports: “Più a lungo una tecnologia è collaudata, più è robusta.”
Vogliamo fare speculazioni sul 2035? Nel 2035 le auto elettriche saranno più affidabili? Statisticamente sì, la tecnologia sarà più collaudata. Saranno più affidabili delle auto a benzina? Presumibilmente sì (io lo credo e lo auspico), ma è da vedere. Intanto perché le auto a benzina continueranno ad affinarsi nei prossimi anni (Renault, BMW e Toyota continueranno a perfezionare i motori a benzina) anche se con la scomparsa dei motori a benzina un confronto testa a testa, nuovo su nuovo, potrebbe non avvenire mai se le auto a benzina smetteranno di produrle nel 2035.
/// mi cito, “le auto elettriche hanno mediamente ben il 79% di problemi in più rispetto alle auto a benzina” \\\ Problemi “appiedanti” o di qualitá percepita ? Quelli descritti nella discussione “JD vs CR” non mi sembrano cosí gravi..
Problemi, non tutti sono appiedanti. Si cita ad esempio il problema dell’aria condizionata per le elettriche e sappiamo che è vero, in tanti si sono lamentati parlando di “clima impazzito” (vedo alcune recensioni in cui l’autore dice “su questa auto finalmente il clima funziona bene”, cosa che su auto a benzina o diesel non dicono mai perché è scontato). L’altro problema può essere la batteria da 12 volt che si scarica: sulle elettriche è più delicata. Molte auto ad esempio hanno problemi all’infotainment, aver integrato tutto può essere un problema in caso di bug, può succedere che non si riesce a rispondere ad una telefonata (anche le prime versioni dell’MG avevano problemi in tal senso, risolti nelle ultime release). L’altro problema può essere la ricarica: può accadere che vai a ricaricare e l’auto si rifiuta di partire. A Matteo Valenza capitò con la sua Model 3 presso un supercharger, con l’assistenza al telefono le provò tutte senza successo e alla fine risolvere con un aggiornamento del firmware OTA del veicolo. Giusto per citare dei casi.
Dai questi motori termici che continuano a perfezionarsi non si può sentire… cioè è vero però dopo tutti questi anni avrai al massimo miglioramenti marginali.
Sono un grande fan Toyota e a malincuore ne ho posseduta solo una CHR nella mia vita, di cui ero soddisfattissimo, rubata dopo 8 mesi. Per cause esterne non ho più avuto modo di acquistarne altre.
Ne parlo spesso e volentieri con i tassisti romani e milanesi che usano praticamente solo Toyota, i feedback sono quelli di un’auto molto affidabile ma sento spesso di problemi di raffreddamento delle batterie (che sono sotto il sedile posteriore) e difficoltà a farsi riconoscere la sostituzione in garanzia.
Qualcuno monta raffreddamenti secondari ma ho visto che sono un po’ cambiate le cose, immagino che con lo sviluppo delle batterie la cosa sia un po’ rientrata.
Sì sono cambiate. https://www.toyota.it/electrified/hybrid/quanto-dura-la-batteria-ibrida
///QUANTO DURA LA BATTERIA IBRIDA?
Fino a 10 anni di tranquillità.
Le batterie in dotazione sulle vetture Toyota Hybrid ti fanno guidare senza pensieri, infatti si ricaricano da sole durante la guida, ma soprattutto sono progettate per durare quanto la vettura e per questo sono garantite 5 anni o 100.000 chilometri.
Effettuando la manutenzione annuale presso i Toyota Service autorizzati inoltre, la batteria ibrida viene controllata e certificata, allungando la copertura per un altro anno. In questo modo la sua garanzia può arrivare fino a 10 anni, senza limite di chilometraggio.///
Considerato che la manutenzione annuale allunga anche la garanzia sull’intero veicolo, conviene. Inoltre Toyota consente di acquistare pacchetti tagliandi, quindi acquistando in anticipo un certo numero di pacchetti si risparmia. I prezzi dei tagliandi sono già noti a priori, quindi niente brutte sorprese https://www.toyota.it/clienti/tagliandi/prezzi-chiari
Le auto elettriche meno affidabili nonostante le centinaia di parti in meno? Suvvia, ci potranno pure essere dei problemi di gioventù, ma se io vado a vedere gli ultimi interventi di manutenzione sulla mia auto termica vedo che sono tutti su parti che un’auto elettrica non ha (marmitta, cinghie, candele, filtri, ecc.).
mitticooo!!
in tutte queste tue risposte (documentate) ho goduto come un riccio.
Scusate ma nessuno ha letto questa nota:
“Tesla è invece fuori classifica perché non rientra nei criteri della graduatoria.”
Presente nel 2° capitolo dell’articolo !
https://www.forbes.com/sites/edgarsten/2023/02/09/tesla-tanks-while-industry-improves-in-long-term-dependability-study/?sh=48fa38a91ff5
“[…] For the first time Tesla was included in the study and made a poor showing, with consumers reporting 242 PP100. But the EV brand was not included in the rankings or eligible for awards because the company doesn’t allow J.D. Power access to owner information in the states where that permission is required by law. […] But if Tesla was baked into the official rankings it would wallow in 28th place out of 32 brands […]”
E già il fatto che Tesla sia l’unica a negare il consenso la dice lunga, anzi lunghissima …
e’ come chiedere se sono affidabili le endotermiche , con quello che ho speso in 45 anni di patente ci compravo 1 tesla . la tecnologia e’ agli inizi e anche molto promettente come affidabilita’.
Pero devo sottolineare come chi è contro, quando si tratta di notizie che mettono in luce eventuali carenze effettive o presunte, sia particolarmente informato andando a pescare il pelo nell’uovo mentre per le questioni macroscopiche si tende a fare orecchie da mercante, a sorvolare o addirittura negare l’evidenza e se non funzione si dichiarano terrapiattisti 🙂 … non sto dicendo che in particolare l’intestario di questa nota sia tra questi, il mio è un commento sul comportamento generico del detrattore a prescindere … del tifoso
curioso questo studio, non per determinare un parere contrario con la mia piccola esperienza di due auto elettriche, ma occorrerebbe specificare quanto meno i punteggi dati alle diverse categorie. Personalmente ho avuto due problemi, un sedile che si era sganciato dal fondo ed una pulsantiera di comando, rispettivamente per una KIA e una e208, se questi guasti vengono attribuiti al fatto che sono auto elettriche qualcosa davvero non torna. Nella risposta lo dite in modo corretto, ma anche in questo caso vorrei sapere in cosa si guasta la Tesla, avendo sposato la filosofia Ford, less is best, cosa mai può rompersi in una Tesla in quanto elettrica? Se si rompe un finestrino è da imputare al fatto che è elettrica? Possibile che abbiano anche conteggiato quelli che Tesla chiama richiami informatici? Penso siano tutte domande lecite e non trovo un link che mi permetta di analizzare lo studio analitico pubblicato.
Il test che hanno fatto questi qua non so se conteggiano richiami informatici, alcune “riviste” di settore online invece lo hanno fatto ma furbescamente: evidenziavano per Tesla un “grave” problema su oltre 2 milioni di vetture da richiamare dall’azienda, invece era la solita boutade di un aggiornamento software dell’Autopilot che è stato reso più severo nei confronti delle distrazioni del guidatore.
Era un richiamo. Che tu debba provvedere in officina o on line, è una modifica che ti hanno obbligato a fare.
Il busillis è che una volta per un richiamo dovevi portare l’auto in officina, quindi visto che richiedeva la partecipazione attiva del proprietario occorreva essere certi che il proprietario fosse informato, da cui l’ obbligo della lettera.
Se il produttore può risolvere il problema grazie alle funzioni OTA e può garantire che il “richiamo” sia effettuato senza che il proprietario faccia nulla, o addirittura come succede con Tesla che il “richiamo” viene fatto prima ancora dell’ arrivo della lettera, non direi che sia proprio la stessa cosa.
Poi capisco che per gli odiatori di Tesla sia una bella vittoria poter dire che le Tesla hanno un mucchio di difetti per via dei richiami, anche se mi pare una vittoria di Pirro, tanto più perché sarà divertente vedere quando anche gli altri produttori si confronteranno con sistemi complessi quanto quelli di Tesla cosa succederà.
Lo sai vero che quello che hai scritto non c’entra nulla con quello che ti ho scritto io?
ora non ricordo quale report nello specifico, ma uno di quelli citati almeno in una annata (es 2022), aveva conteggiato come nelle lamentele/difetti il numero di richiami e aggiornamenti softwtare subiti dall’auto
senza distinguere tra gli aggiornamenti on-line di tesla anche automatici 8no solo richiami, anche miglioramenti continui forniti dal costruttore), e i richiami in officine dei costruttori generici
..ecco che Tesla figurava avere decine di “richiami/difetti” ed era partito il click-bate sui giornali..ma stranamente i suoi utenti erano mediamento molto contenti..
quando nel trafiletto non viene riportata anche la metodologia (e il campione, americano, europeo, l’anno), oltre ia risultati, le indagini statistiche sono soggette a scivoloni interpretativi, involontari oppure serviti su un piatto d’argento, come nel caso del Tuv tedesco
un po’ come i sondaggi che modificano i risultati in base al tipo di domanda che pongono, o al sotto-insieme di pubblico che hanno campionato
Essendo possessore di MY lo spero vivamente.
Ma chi se ne fotte delle finiture. Per me quello che conta è l’affidabilità (durata nel tempo), i bassi costi di gestione (consumi/Bollo/RCA) e manutenzione.
Vero, infatti nel leggere questo tipo di classifiche bisogna vedere se si tratta di qualitá / affidabilitá effettiva o solo percepita (spesso si basano su quest’ultima perché è piú facile da “misurare”..)
“Ma chi se ne fotte delle finiture” Io per esempio.
È più che lecito, ma per gran parte delle persone è più importante l’ affidabilità. Non per nulla Toyota è il maggior produttore mondiale vista l’ alta affidabilità unita a finiture più che discrete e prezzi non esagerati: peccato che per chi come me desidera un’ auto elettrica nei saloni Toyota non ci sia molto da vedere, e poi soprattutto MAI comprare un prodotto che al produttore non piace (e Toyoda ce lo ricorda ogni tanto 😉)
Ah ecco di chi è quella Rolls che vedo girare ogni tanto.
Dai che a breve anche loro metteranno in commercio la loro bev! Un po’ di pazienza!