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Sondors Metacycle, la videoprova è un autogol?

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Meno di un mese fa aveva fatto scalpore la presentazione di Sondors Metacycle, una moto avveniristica, leggera, prestazionale e molto economica (5 mila dollari appena). Oggi l’azienda ha diffuso il filmato di una prova su strada da Irvine a Long Beach _ California, dove ha sede Sondors _ svelando nuovi dettagli ma anche alcuni limiti. E qualcuno, come il sito rideapart, parla di un vero e proprio autogol.

sondors metacycle

Sulle 35 miglia del percorso (56,6 km) Metacycle ha consumato un poco più del previsto, non ha raggiunto la velocità massima annunciata, ha viaggiato evitando i tratti autostradali dove notoriamente i veicoli elettrici denotano le maggiori criticità. E infine, secondo i detrattori, si è rivelata scomoda da guidare e instabile in curva. Da notare, però, che questi giudizi sono stati espressi solo analizzando le immagini del filmato che vi riproponiamo.

Storm Sondors, ideatore di Metacycle

Mini batteria, poca autonomia

Al momento del lancio, Sondors aveva sostenuto che il motore del mozzo posteriore da 8 kW  poteva produrre fino a 176 Nm di coppia massima alla ruota e spingere la moto fino a 128 km/h). Il pacco batteria agli ioni di litio da 4 kWh avrebbe dovuto garantire 128 km di autonomia. In seguito Sondors aveva poi precisato che l’autonomia era stata testata su strada a 64 km/h di media nel traffico misto urbano. Come a dire che in ogni altra condizione di guida il risultato sarebbe stato peggiore. E infatti nel test ripreso nel filmato i 77 km percorsi dal collaudatore alla velocità media 72,4 km/h sono bastati a portare la carica della batteria dal 100% al 20%. Il che farebbe pensare a un’autonomia reale di non più di 96 km.

La posizione di guida non convince

Problemi, pare, ci sono stati anche con il navigatore che in un paio di occasioni ha indotto il pilota a imboccare l’incrocio sbagliato. Infine, stando sempre alle riprese, la posizione di guida sembra innaturale, la conduzione di curva imprecisa, la guidabilità compromessa dalla mancanza di un corpo centrale fra le ginocchia.

Frattanto Sondors ha diffuso altre informazioni. Il tempo di ricarica è di quattro ore se Metacycle è  collegato a una presa da 110 V CA, o un’ora tramite il caricatore di livello 2 opzionale, le forcelle capovolte e la sospensione posteriore sono regolabili, gli pneumatici sono Michelin Road 5 e le nuove luci anteriori e posteriori con luci di segnalazione integrate sono a LED.

sondors metacycle

E’ il progetto che fa il prezzo

Metacycle dovrebbe essere disponibile in Europa e nel Regno Unito, oltre che negli Stati Uniti, e ha un ciclo di sviluppo di 18 mesi. Ora si può preordinare in tre opzioni di colore con un deposito di 100 dollari. La finestra di spedizione stimata è il quarto trimestre del 2021. Il prezzo staordinariamente accattivante dipende, spiega l’azienda dall’approccio progettuale che ha privilegiato «la facilità di assemblaggio e manutenzione». Molto dipende, aggiunge l’azienda dall’ «esclusivo eso-telaio in alluminio pressofuso».

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4 COMMENTI

  1. La moto sembra bella e ben fatta, anche lo stile è molto interessante , somiglia vagamente alla mia benelli leoncino 250. Ma restano leciti molti dubbi riguardo la sella estremamente stretta, il buco centrale che poteva essere un valido vano porta-oggetti , e le doti tecniche in generale, che solo una prova su strada potrà confutare. Inoltre non conosco le dimensioni, ma a giudicare dai video e foto sembrano davvero ridotte! Non so se uno di 185 cm sarà idoneo alla guida… vedremo.

  2. semplicemente irresistibile la voglia di metterle sotto uno schiacciasassi. Di elettriche meglio die queste due ce ne sono già : harley davidson, la eva ribelle e la eva ego +, ZERO MOTORCYCLES SR/F, il fantic caballero e-cab

  3. Sondors Metacycle, il buco con la moto intorno, elettrica naturalmente.
    Essenziale, minimalista con un design che colpisce come la prima Ducati Scrambler monocilindrica con distribuzione a coppia conica.
    La comprerei solo per guardarla e il prezzo è strabiliante.
    Se arriva in Italia ho solo una perplessità: si chiama Fuell Flow e l’ha progettata un mito, Erik Buell.
    Due motoleggere elettriche semplicemente irresistibili.
    Quale delle due?
    Scelta difficile. Ardua.
    Bisognerebbe provarle per una settimana almeno, una alternata all’altra, sullo stesso percorso.
    Poi, per evitare di sbagliare, comprarle tutte e due. Basta avere un figlio a disposizione e la scusa è valida e ci si diverte entrambi.

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