Mauro ci chiede informazioni aggiornate sulla Sondors Metacycle (leggi), che trova “interessante anche se ancora non ci sono grosse informazioni su questa affascinante moto elettrica”.
Ho una gran voglia di prenotarla…
Avrebbe “molta voglia di aderire alla campagna di preordine“, ma prima vorrebbe avere da noi “delle delucidazioni, se possibile, perché non conosco questa azienda“.
Vorrebbe sapere:
1- Sondors è affidabile e sicura come azienda?
2- Sondors Metacycle avrà un motore in grado di fare
anche salite di 10/20 km?
3- secondo Voi la Sondors Metacycle in Italia si
potrà immatricolare tranquillamente o ci saranno
problemi con la motorizzazione ?
Vaielettrico risponde: ecco ciò che si sa
Caro Mauro, anche noi dobbiamo affidarci alle notizie che girano in rete e alle dichiarazioni ufficiali dell’azienda californiana. Il sito americano Electerk, che è uno dei più accreditati al mondo, ha appena pubblicato un aggiornamento, riprendendo le dichiarazioni del fondatore Storm Sondors. Secondo l’imprenditore i test e la produzione stanno andando meglio del previsto, tanto che le prime consegne saranno anticipate: non più a fine anno, bensì entro la fine del terzo trimestre, cioè entro fine settembre.
A fine settembre la controprova
A breve, quindi, avremo una controprova decisiva.
Storm Sondors, del resto, non è un imprenditore sbucato dal nulla: già da anni produce e-bikes, regolarmente vendute e consegnate. Questo dovrebbe essere garanzia di serietà e di capacità industriale.
Sondors Metacycle alla prova su strada
Le caratteristiche della moto (velocità massima di 130 km/h, autonomia massima di 130 km per carica) sono quelle di una categoria Le3 europea, quindi non dovrebbero esserci problemi di omologazione in Italia. Ma ottenerla da privato cittadino le costerebbe caro e per ora l’azienda non ha detto ufficialmente di aver chiesto l’omologazione per l’Europa.
Ha comunicato però di aver già effettuato test su strada per molte migliaia di chilometri verificando tutti gli aspetti di resistenza e di sicurezza. In particolare la trasmissione del Metacycle ha accumulato oltre 510.000 km di test senza grossi problemi. E la batteria ha subito oltre 1.000 cicli di carica e scarica riusciti.
Quindi sarebbe pronta ad ottenere il via libera anche per i paesi europei. La qualità è «eccezionale e Metacycle ha dimostrato di essere un vero supereroe» ha dichiarato Storm Sondors.
Il Metacycle utilizza una batteria rimovibile di circa 23 kg, con una capacità di 4 kWh. Una seconda batteria ausiliaria da 3 kWh sarà un accessorio fornito per riempire la cavità aperta nella zona “serbatoio” del telaio. Gli altri due accessori opzionali saranno un caricabatterie di livello 2 più veloce per l’utilizzo di stazioni di ricarica pubbliche o un vano portaoggetti.
Visto l’interesse suscitato da questo originale e intelligente veicolo, comunque, garantiamo a lei e a tutti i lettori che li manterremo aggiornati sugli sviluppi.
Cioè, tutte queste righe di testo sono riassumibili in: “bho, non lo sappiamo!” la prossima volta mettete un disclamer quando volete solo acchiappare due click sul nome che sta circolando sui social, così evito di perdere tempo.
Anche io sono molto interessato da questa moto elettrica.
La seguo fin dai primi annunci, per via del design che adoro unito al rapporto qualità/caratteristiche.
Peró finché non la vedró dal vivo ed in qualche negozio per una prova non muoveró un passo.
Sia perché le moto si provano, sia perché dietro ci vuole un minimo di assistenza da parte del produttore.
Nel caso si abbiano problemi, senza un punto di riferimento, come si potrebbe risolvere?
Per me meglio aspettare, o investire euro in più ed affidarsi a marchi più affermati e presenti sul territorio.
Io rimango sempre in attesa della versione elettrica del Caballero, purtroppo dopo la presentazione ad Eicma due anni fa il nulla.
Design accattivante, ma sconsiglio di comprarla prima che la motocicletta sia omologata e testata da giornalisti di settore. Da motociclista a cui piace fare km, vedo una moto perfetta per andare al bar e per una gita al lago più vicino, non tanto per l’autonomia, ma piuttosto perché mi sembra una moto studiata per apparire e non per essere confortevole (sella, protezione dell’aria). De verificare qualità costruttiva, bontà di telaio, freni e sospensioni. Il telaio col “buco” è stupendo, ma non è detto che renda bene. Probabilmente il comportamento della moto cambierà tra l’avere o il non avere il pacco batteria aggiuntivo.
Consiglio a Mauro di pazientare.
Design così minimalista da presentarsi come il buco con la naked intorno.
Tuttavia non è da disdegnare la francese DAB, un concept che si spera diventi presto l’antagonista della Sondorz.
https://www.vaielettrico.it/dab-concept-e-la-moto-elettrica-in-stile-francese/
Il top resta la creazione del solito Walt Siegl, The Pact realizzata per il Petersen Museum. Anche se Walt ci ha preso gusto con le elettriche e per l’Haas Moto Museum ha realizzato WSM un’elettrica care racer ultralight da 45 kg per 3 kW di potenza con telaio in fibra di carbonio e resina.
Più realistico aspettare il prossimo anno per considerare l’Husqvarna E-Pilen. Stefan Pierer ha già dimostrato di credere nell’elettrico realizzando la KTM Freeride E-XC, leggera, divertente, elettrica.
https://waltsiegl.com/the-pact/