Sondaggi, Plug in America boccia ricariche e concessionari

Cosa ne pensano gli utenti americani dell’auto elettrica? Un gran bene. Ma ricariche e rivenditori sono sonoramente bocciati. Lo dice Plug In America pubblicando i risultati della sua seconda indagine nazionale sui consumatori di veicoli elettrici . Gli 8.000 intervistati includevano sia gli attuali proprietari di veicoli elettrici sia i consumatori che stanno pianificandone l’acquisto.

Affidabilità, prestazioni e facilità di ricarica sono indicati come gli aspetti più positivi dei veicoli elettrici. L’autonomia e (paradossalmente) la velocità di ricarica sono quelli indicati come i più negativi. Tuttavia il 90% degli intervistati dichiara che sarà elettrica anche la sua prossima auto.

I venditori sono poco competenti

Solo il 15% dei clienti che ha effettuato l’acquisto presso un concessionario ha valutato positivamente il suo operato: per i più la competenza del venditore sui veicoli elettrici è stata giudicata scarsa o molto scarsa.

plug in america
Come gli automobilisti americani valutano i diversi modelli di auto elettrica secondo il sondaggio di Plug in America

La motivazione principale per passare all’auto elettrica è l’ambiente e la qualità dell’aria. Ma il 59% degli intervistati ritiene necessario che l’elettricità sia prodotta da fonti rinnovabili.

Tra le motivazioni è forte anche il risparmio sui costi approfittando delle tariffe elettriche domestiche. Infatti il 92% degli intervistati effettua la maggior parte della ricarica a casa. Circa il 3% effettua  più spesso la ricarica sul posto di lavoro e solo il 4% utilizza principalmente la rete di ricarica pubblica.

Le colonnine che non funzionano o non si trovano

Anche perchè tanti segnalano una miriade di inconvenienti con le colonnine di ricarica. Impianti rotti e non funzionanti vengono segnalati dal 14% degli intervistati.  L’11% si è trovato in difficiltà non trovando una punto di ricarica lungo il proprio tragitto. Gli utenti della rete Supercharger di Tesla sono molto più soddisfatti e segnalano problemi di ricarica solo nl 3% dei casi.

Tesla Model 3 è il veicolo più popolare, citato nel 18% delle risposte. Seguono Nssan LEAF e la Chevy Bolt.

Risolvere i problemi ora o mai più

«Il mercato dei veicoli elettrici sta crescendo notevolmente man mano che sempre più consumatori stanno effettuando il passaggio», ha commentato Joel Levin, direttore esecutivo di Plug In America. Ma nella fase di passaggio tra early adopter e mercato di massa, aggiunge Levin, «diventa ancora più importante garantire che la transizione sia il più agevole possibile».

Plug in America è un’organizzazione no profit fondata nel 2008 da un gruppo di automobilisti elettrici con lo scopo di sostenere la diffusione delle BEV. Oggi funge da gruppo d’acquisto e movimento d’opinione nei confronti di istituzioni e case costruttorici.  Offre anche servizi e consulenza agli automobilisti elettrici.

 

Visualizza commenti (28)
  1. Guardando il grafico il campo che viene più criticato (unsatisfactory) è il sistema di navigazione. Il gruppo VW ha abbassato la media 🙂

    Battute a parte, se l’aspetto più insoddisfacente dell’auto elettrica è il navigatore allora è una promozione su tutta la linea. Anche perché il grado di insoddisfazione non si avvicina mai neanche al 10%.

    Il problema, a mio avviso, è che l’auto elettrica oggi è stata scelta dalla nicchia che se la può permettere: ricarica casalinga, disponibilità economica importante per l’investimento iniziale. Questi acquirenti hanno fatto i loro conti e hanno capito che si sarebbero trovati bene e così è stato. E’ un passo avanti, qualche anno fa negli USA c’era un quarto di acquirenti che tornava indietro (chissà se sono stati intervistati anche loro).

    Sarebbe interessante un’intervista all’altra metà del cielo, sul perché ancora non passa all’elettrico.

  2. Quindi, vediamo se ho capito bene, un numero irrisorio di proprietari ed aspiranti tali parla bene del loro acquisto. Sorprendente….

    1. 8.000 intervistati è un numero enorme. In genere i sondaggi si fanno su numeri molto più piccoli (es. 1.000) perchè i sondaggi costano un sacco di soldi. Il resto lo fa una scienza che si chiama “Statistica”. Spero adesso ti sia più chiaro.

      1. La statistica ha comunque bisogno di campioni adeguati, altrimenti diventa strumento di propaganda o semplicemente un lavoro sbagliato che ti porta a trarre conclusioni completamente sbagliate.
        La statistica in sé è corretta, se l’obiettivo è sapere cosa è più o meno critico dal lato degli utenti attivi come effettivamente poi l’articolo dice, ma l’errore grande come una casa è prendere questi risultati per dire che “agli americani” che sono 370 milioni, piace l’elettrico, non c’è il minimo collegamento logico tra le due cose. La critica è a quello e mi sembra anche ovvio, lo studio sembra fatto bene

        Cmq buona parte di questi sondaggi sono via web, a chi ha dimenticato di non mettere spunta al trattamento dei dati e aziende comprano per contattarli, costano tanto si ma molto meno di un tempo

        1. Alessandro D.

          -l’errore grande come una casa è prendere questi risultati per dire che “agli americani” che sono 370 milioni, piace l’elettrico, –

          Da un punto di vista giornalistico è da mo che ho capito che i titoli su questo portale sono a volte un po’ troppo ammiccanti. Diciamo così. 🤭 Poi si legge l’articolo e praticamente tutto torna al suo posto. 😉

          1. Anche se questa discussione sta diventato stucchevole (non per colpa sua, Alessandro) sarà il caso di rammentare ciò che abbiamo scritto. Il titolo dell’articolo si riferisce a Plug in America, cioè all’organizzazione che ha realizzato il sondaggio. Il sommario letteralmente recita “Cosa ne pensano gli utenti americani dell’auto elettrica? Un gran bene”. Vorrei capire dove mai avremmo preteso di affermare che tutti gli americani promuovono l’alto elettrica. Solo un lettore con il paraocchi o un anafabeta funzionale può fraintendere queste poche parole.

        2. Guido Baccarini

          No, 8000 partecipanti è un campione più che adeguato.
          Lo dico da statistico di formazione (ma non di mestiere).
          La conclusione che ai 370 milioni di Americani piaccia l’elettrico non è tratta dallo studio che valuta il sottoinsieme di chi già ce l’ha o sta per averla.
          Qualsiasi ragionamento o conclusione che si basi su questa premessa errata è conseguentemente fallace e poco (o perfettamente) astuto.

      2. La statistica? Parli di quella cosa per cui se io ho mangiato un pollo, tu niente, per lei abbiamo mangiato entrambe mezzo pollo?

        1. Guido Baccarini

          No, quella è la simpatia di Trilussa…
          La statistica non è applicabile ad un campione statistico composto da due singole unità elementari, salvo che si parli di risultati sulle rughe di una crema cosmetica contorno occhi (di solito tirano fuori percentuali con tanto di decimali applicandole ad un campione di… 13 donne).
          Mezzo pollo, è la media matematica, non la media statistica. Che avrebbe tenuto conto della dispersione o calcolato anche il Coefficiente di Gini (che qui vale 1) rendendo subito evidentissima la sperequazione.

          Mi creda, la statistica è una cosa seria, a partire dalla creazione del campione statistico, se sbagli quello hai inficiato il risultato finale.
          Come tante scienze, si presta ad essere strumentalizzata, soprattutto facendo leva sull’ignoranza: purtroppo ha bisogno di essere capita e interpretata e qui si apre un mondo… Ricordo anche qui su Vaielettrico certe risposte, per qualcuno il concetto di assoluto e relativo è astratto e incomprensibile.

  3. ernesto grottaferrata

    interessante che 8000 persone siano specchio di 331 milioni..

    poi è stato fatto ai già possessori o in procinto (quindi convinto o quasi): come chiedere a Paolo mariano se si trova bene e la prenderebbe ancora.

    il 92% ricarica a casa: quindi quartieri residenziali, non certo nelle metropoli..

    nel regno del V8 benzina, questo “sondaggio” è utile come la carta vetrata igienica: non se ne capisce il bisogno.

    1. Alessandro D.

      8000 persone, in un report statistico, non sono quattro gatti. Ci sono fior di statistice accettate come assai serie che si basano su campioni di 1000/2000 interviste.

  4. “Cosa ne pensano gli utenti americani dell’auto elettrica? Un gran bene.”
    “Gli 8.000 intervistati includevano sia gli attuali proprietari di veicoli elettrici sia i consumatori che stanno pianificandone l’acquisto.”
    Un po come intervistare 8000 clienti di un ristorante di solo pesce e stupirsi che a tutti piace il pesce 😅😂

    Scherzi a parte, fa piacere constatare che almeno in questo tutto il mondo è paese, non c’è una statistica simile a livello italiano per caso? Giusto per la curiosità di paragonare la percezione nostra e americana

    1. Xardux ma ti sembra invece una cosa normale chiedere ad una persona, che non ha mai assaggiato pesce ,che sapore ha il branzino?
      A chi dovrebbero chiedere informazioni sull uso dell’auto elettrica? Ad un ciclista? Ad un mugnaio? ..fammi capire…io non ci arrivo

    2. Scusi Xardus, continuo a non capire come funziona la sua logica: a chi si dovrebbe chiedere com’è il pesce se non a chi l’ha assaggiato? Certo, per lei basta navigare in Internet. Ascoltare i possessori di auto elettrica, invece, no?

      1. Alessandro D.

        Il vero guaio è che il pesce non si accompagna bene nè col cabernet nè in genere col lambrusco. 🙄

          1. Alessandro D.

            Mettevo insieme le sue due risposte precedenti… lette in fila mi hanno fatto venire in mente l’immagine un po’ surreale. Nemmeno io amo molto gli alcolici se è per questo. 😉

      2. Una statistica vera prende un campione completo, non solo quello che fa comodo per avere un certo risultato, in questo caso l’ideale sarebbe stato un campione in parti uguali di chi ha elettrico, chi lo considera, chi non ci ha ancora mai minimamente pensato.
        Se il mio obiettivo è sapere a quanti piace il pesce e perché gli piace o non piace, non posso certo chiedere solo a quelli a cui piace di sicuro o sbaglio?
        Forse così vi viene più semplice da capire, se domani c’è referendum nuovo sul nucleare in Italia, ma permettono il voto solo a chi è pro, che validità ha?

        Fermo restando che il mio era un commento al sottotitolo dell’articolo, non all’articolo in sé che dice tutto fuorché che agli americani piace l’elettrico come invece detto in apertura, ma solo che agli americani che han elettrico ci vedono certe cose come più penalizzanti di altre… Poi oh se non si vuol capire non si capisce comunque

          1. A me sembra che sia lei a non voler capire, eppure sono stato estremamente chiaro, questa risposta evidenzia o che non ha minimamente capito cosa ho scritto o ha saltato e tratto le sue conclusioni sulla difensiva a prescindere

          2. Guido Baccarini

            Xardus,
            glielo dico da statistico e informatico: se l’indagine si chiama “Grado di soddisfazione degli utenti di autoveicoli elettrici”, chiunque non sia o non sarà a breve “utente di autoveicolo elettrico” è fuori target (o scope)
            Se faccio una indagine sul gradimento del Lambrusco, non posso intervistare chi non l’ha mai assaggiato o dichiara di non avere intenzione di assaggiarlo a breve.
            Quella che lei invoca sarebbe una statistica sul “gradimento degli autoveicoli elettrici da parte di utenti di autoveicoli”, che però è un’altra cosa.

            Sono stato abbastanza chiaro, a mia volta?

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