Foto d'archivio di una Tesla Model 3, l'auto scelta da Daniele dopo una Opel Mokka-e.
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Solo questione di soldi l’auto elettrica? La si può ridurre al possibile risparmio nei costi di ricarica rispetto alla benzina? Tutt’altro, scrive Daniele. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it
di Daniele Sacilotto
“Vivo in Friuli Venezia Giulia, guido da 4 anni un’auto elettrica. E da circa uno e mezzo ho abbandonato totalmente il motore termico sostituendo anche la seconda auto di famiglia con una piccola BEV. Vi scrivo per porre l’attenzione su un errore che noi tutti elettronauti (rubo il termine all’amico Matteo Valenza) facciamo sempre: dare troppa enfasi al fattore risparmio economico nei costi di gestione È normale che sia così soprattutto per chi, come me è cresciuto negli anni ’90 col mito delle auto sportive. Che però, come diceva mio padre, “il problema non è comprarle, ma mantenerle“.
Solo questione di soldi? No e vi spiego perché in questi quattro punti
Oggi che guido un’elettrica che ha scatto da fermo e accelerazione che la mia prima Uno Turbo si sognava la notte, è normale che mi accorgo per prima cosa della differenza nei costi di gestione. Soprattutto la manutenzione. Il messaggio però che rischia di passare è che l’elettrica è per chi ha la possibilità di ricaricare a casa e vuole risparmiare. Fine. Non è così!
1-Abbiamo un enorme problema di qualità dell’aria non solo nelle grandi città, ma in tutte le pianure soprattutto del nord. L’elettrica non emette gas di scarico e utilizza raramente i freni, che rilasciano polveri sottili. È poco? Giudicate voi. Leggo infiniti commenti su quanto poco costano gpl o metano. D’accordo, ma non abbiamo risolto il problema che ci sta facendo ammalare oggi, non domani: le emissioni di scarico da combustione. Sosterrei un costo più elevato piuttosto che vivere in un ambiente tossico.
Prima della Tesla M3 attuale, Daniele guidava una Opel Mokka-e.
Se puoi ricaricarla a casa è il massimo della comodità…
2- L‘elettrica è, per chi dispone di punto di ricarica quotidiano casa o lavoro che sia, enormemente più comoda. La trovi carica al mattino, accendi e parti. Per 200, 300 o 400 km a seconda dell’auto non ti devi fermare. Niente più soste al distributore. Ovvio che se invece viaggi quotidianamente per lavoro non è la soluzione migliore, si è detto mille volte, ma quanta gente fa quotidianamente più di 200km?
3-L’auto elettrica è più sicura perché non ha il cambio, quindi è più facile da guidare (e qui penso agli anziani). E lo scatto disponibile permette di velocizzare operazioni rischiose come sorpassi o immissione in carreggiata, laddove ti trovi in prossimità di curve o zone con scarsa visuale.
Solo questione di soldi? No, il piacere di guida è impareggiabile
4-Il piacere di guida è impareggiabile. Assenza di vibrazioni, fluidità, silenziosità, sono tutti fattori che fino a 10 anni fa invidiavamo su auto di lusso. Mi fa ridere che adesso vengano additati come difetti dell’auto elettrica. Ma davvero il rumore del 1.3 multijet o del 1.0 tre cilindri provoca emozioni? O all’improvviso gli italiani sono diventati tutti piloti di supercar con roboanti motori V10?
Queste sono le considerazioni che ho fatto io, credo che una più completa informazione possa far avvicinare più persone a questa nuova tecnologia. Anche perché forse non è ancora chiaro a tutti che no, non si tornerà più indietro .E sì, le preferenze degli italiani contano per i costruttori quanto il due di fiori con briscola denari“.
Risposta- Solo poche parole: il problema è sempre lo stesso: troppe persone parlano di auto elettriche senza mai averne guidata una.
Le ultime offerte di elettriche usate sul nostro sito: Model S, e-208, 500e, e-Up, Kia EV6, Zoe…
Tesla Model 3 del dicembre 2021 – Anno: 12-2021 – km: 75.300 – Stato Batteria: n.d. – Località: Montopoli Val d’Arno (PI) – Prezzo: 29.000 euro
Dacia Spring del 2022 – Anno: 01-2022 – km: 45.000 Stato Batteria:94% – Località: Ravenna – Prezzo: 8.900 euro
Volkswagen e-Up – Anno: 2020 – km: 64.000 – Stato Batteria: n.d. –Località: Vicenza –Prezzo richiesto : 10 mila euro
Peugeot e-208 – Anno:01/2021 –km percorsi: 52.900 – Località: Sicilia – Prezzo richiesto: 18 mila euro
Fiat 500e del 2021 – Fiat 500e del 2021 con 74 mila km e batteria 91,7% vendesi. La propone Giuseppe, da Ascoli. Prezzo: 13.300 euro
Volkswagen e-Up del 2021 – Volkswagen e-Up del settembre 2021 vendesi – km: 30.000 – Stato Batteria: 96% – Località: Padova – Prezzo: 14.500 euro.
KIA EV6 GT Line del 2022 –KIA EV6 GT Line dell’aprile 2022 vendesi. – km: 25000 – Stato Batteria: n.d. – Località: TRENTINO – Prezzo: 32.000 euro.
Tesla Model 3 Long Range 2021 –Model 3 LR 2021 con 66 mila km vendesi. Anno: 03/2021 Km: 66 mila – Luogo: Venezia. Prezzo: 29.500 euro.
Renault Zoe – Anno: 08/2020 – km: 53.000 – Stato Batteria: n.d. – Località: Alessandria – Prezzo: 15.900 euro
Le vostre auto usate in vendita raccontate sul nostro canale YouTube da Edoardo. Ma potete essere voi a illustrarle mandando un breve video a info@vaielettrico.it
La lotta tra Elettrico ed Endotermico è cosa nota.
Ci sono pro e contro, ognuno la vede come vuole.
Però occorre essere onesti.
L’onestà è che l’elettrico sarà il futuro, su questo non si scappa e non si può negare.
Sia che abbiano batterie di grande capacità sia che abbiano bombole per l’idrogeno.
Quello che conta è avere un motore a zero emissioni.
Il problema di oggi è che di Elettriche ben fatte c’è ne sono poche, troppe poche per essere competitive e che soddisfano le necessità di ognuno.
Stanno per uscire nuovi modelli, in tutti i segmenti. Alcuni prodotti mancavano del tutto, altri già presenti si stanno aggiornando.
Ad oggi la scelta è poca e acerba.
I costi sono ancora troppo alti, ma si andranno ad abbassare.
Dire poi che le Endotermiche sono vecchie di contenuti rispetto ad una Elettrica è una cavolata immensa.
Pensate che la mia vecchia Scenic serie IV del 2016, ha più sistemi di guida utili rispetto ad una modernissima Tesla…
Erano quasi 9 anni fa…
Le Eletriche di oggi hanno aggiunto molto, ovviamente siamo nel 2025, ma lo hanno fatto anche le Endotermiche.
Veniamo al silenzio di marcia.
Anche qui ci sono tanti miti.
Poco fa ho sentito arrivare una Elettrica da 100 metri di distanza, stando comodamente a casa…
Il suo fastidiosissimo sibilo ad alta frequenza del suo Rotore e del suo riduttore di giri è impressionante.
Non lo sente solo chi…non vuol sentire…
Subito dopo è poi passata una Grande auto Suv di Audi endotermica che produceva silenzio…
Il suo motore produce rumori a bassa frequenza che sono molto meno fastidiosi…
Quindi anche qui occorre essere onesti, non tutte le elettriche sono così rumorose e non tutte le Entotermiche sono silenziose…
Ci sono Elettriche ed Elettriche e ci sono Endotermiche ed Endotermiche.
Rimane il fatto che le Elettriche saranno il futuro.
Occorre solo aspettare tempi migliori.
Avremo nei prossimi anni Auto meno costose, più leggere, con più autonomia, con ricariche più veloci, che consumano meno, multi motori e con marce elettroniche che modificano il comportamento dei motori.
Ad esempio con commutazione in marcia tra Stella e Triangolo e con parzializzazione degli avvolgimenti per adattarsi meglio alle diverse velocità di marcia…
Cose che al momento non ci sono, ma che usciranno presto.
Comprare oggi significa comprare la preistoria di questa tecnologia.
Ci vorranno ancora 10 anni per avere qualcosa di decente…
Buongiorno Carletto,
Addirittura aspettare 10 anni perché oggi é preistoria? Mi perdoni ma questo lo possiamo applicare a qualsiasi cosa, soprattutto nel campo tecnologico. Le do ragione che la scelta
(dove l’aspetto anche soggettivo conta) é limitata sulle auto “equilibrate” ma sono in disaccordo sul fatto di aspettare anni e continuare invece a comprare una tecnologia che é certificata come vecchia come l’endotermico. Il suo ragionamento insomma so contraddice alla base. Il comfort di un’auto elettrica e la sicurezza, se parliamo sempre di auto “equilibrate” se non pari 3 superiore a quello di una ICE. Se anche lei non ne ha mai provata seriamente una la invito a farlo senza avere la mente carica di preconcetti influenzati da una realtà,quella italiana, tendenzialmente oscurantista.
” Il suo fastidiosissimo sibilo ad alta frequenza del suo Rotore e del suo riduttore di giri è impressionante.
Non lo sente solo chi…non vuol sentire … ”
No, hai sentito il rumore che artificialmente deve essere emesso, altrimenti non la senti arrivare.
@carletto Parlare di commutazione stella-triangolo con un motore brushless vuol dire che la tua preparazione in materia è quantomeno carente.
PS.
Io sono nel settore da 41 anni.
Buonasera Carletto : Stella triangolo su un’auto elettrica? Ma dice seriamente? Guardi che gli inverter FOC con IGBT sono impiegati da anni, e comunque si parla di motori brushless a magneti permanenti, mica asincroni trifase gestiti da teleruttori.
Il sibilo del rotore? Le frequenze usate non rientrano nel campo di quelle udibili quindi a meno di essere in pipistrello dubito che si possano sentire. Quello che si sente è il dispositivo Vess obbligatorio per legge che deve produrre un suono fino a circa 30kmh per fare in modo che i pedoni sentano arrivare l’auto.
30 anni fa c’erano le divisioni fra il piacere di avere il cambio manuale e l’automatico. Ovviamente il manuale era per gli appassionati e l’automatico era per gli incompetenti americani. Adesso vedo la stessa acredine sulle BEV. È solo questione di tempo, poi per cambio generazionale ci si sposterà verso la nuova mobilità. Consiglio vivamente un giro in Cina. Ah, non decantate troppo il made in Italy, visto che i marchi italiani non lo sono più da 10 anni.
PS
Io in Cina ci vado per lavoro e so dove producono i componenti automotive. Voi continuate a fare brum brum al bar…..
ere fa in famigla ci capito una volvo usata ‘piccola’, la 343 1.4 con trazione e cambio al posteriore a variazione continua
si le automatche avevano fama di auto per persone con limitazioni fisiche, tranne forse tra i benestanti che invece avendole provate le apprezzavano
..la 343 a variatore la rubavo per usarla perche’ inaspettatamente si era rivelata divertente e precisa da pendolare su neve e sterrati e partiva a razzo dai semafori, anche se con il classico rumore di motore imballato su di giri come gli scooter con il cambio a variazioen continua..
fu abbattuta perche’ con le tecnologie rozze dell epoca faceva 7 km litro..
frizione centrifuga e 2 cinghie di trasmissione che si diceva non solo non fossero in metallo, ma neppure in gomma rinforzata, pare fossero di cuoio, non so se crederci
Salve, condivido a pieno la sua analisi, ma purtroppo ci sono tanti che se ne infischiano dell’aria che respiriamo. Un piccolo esempio è ormai assodato che il fumo di sigaretta fa male alla salute eppure ci sono tanti che continuano imperterriti con questo comportamento auto autolesionista. I fumatori spesso si infischiano se ci sono persone accanto. Lo vedo tutte le mattine a Roma quando esco dal treno, si accendendo le sigarette appena scesi anche quando dietro ci sono famiglie con bambini. Addirittura alla stazione termini hanno messo centinaia di posacenere lungo i binari. Quando sono degli adulti c’è poco da fare, la migliore cosa da fare sono campagne di sensibilizzazione nelle scuole per formare una generazione più responsabile. Pertanto per molti che se ne infischiano del prossimo la leva economica è quella che ha maggior successo.
In effetti ci mancava l’ennesima sviolinata sugli ineguagliabili pregi dell’elettrico, pregi così evidenti che stranamente non fanno breccia tra gli appassionati di auto.
Gli argomenti su cui poi si vuole fare leva per accentuare questi pregi sono poi ancir meno plausibili.
1. Abbiamo un enorme problema di qualità dell’aria, si che è a livello globale, che investe paesi ben più inquinanti dell’Italia e non si risolve obbligando a comprare l’auto elettrica che è essa stessa un business (leggi Musk e Cina).
2. Questa elettrica continua a rimanere un’auto di nicchia con ridotta versatilità. Con una utilitaria termica puoi anche fare un viaggio fermandoti al distributore, una smart termica fa sui 350 Km. la sua omonimia elettrica è tanto se ne fa 100 di Km.
Quando questo gao sarà eguagliato allora entreremo in una nuova fase.
3. Probabile che 4 anni di elettrica l’abbiano un pó anestetizzata ma le termiche sono equivalenti in quanto a sicurezza alle elettriche, alcune anche di più, anche rispetto alla decantata Tesla che nelle versioni precedenti ha mostrato tutti i suoi limiti di sicurezza su pioggia battente, nebbia o finti ostacoli. La informo che ci sono i cambi automatici da una vita, forse non se n’è accorto!
4. Il piacere di guida. Non so cosa guidasse con il termico ma di certo se viaggiava con una mietitrebbia tutto risulta più silenzioso e anche qui le attuali termiche sono di una silenziosità unica tanto da sembrare spente, fluidità di marcia e zero vibrazioni. Dal 1.0 cc al V10 le faccio notare che in mezzo ci sono decine di motori che oltre ad essere silenziosi regalano emozioni e suoni che a me piacciono piuttosto che il sibilo monotonale di un rotore, ma de gustibus.
Lasciano poi il tempo che trovano le considerazioni sulle preferenze degli italiani che in campo automobilistico ritengo possano dire più di qualcun’altro, ma l’autolesionismo è uno sport che va di moda da noi, tanto più che non è che in altri paesi ci sia questo ribaltone di numeri per le BEV eccezion fatta per la Norvegia. Ed infatti i cinesi da noi vendono anche l’ibrido.
È contento delle sue BEV? Si, mi fa piacere, ma non mi deve ne convincere ne giustificarsi sul motivo delle sue scelte.
Quello che va bene per lei può non andar bene per altri, anche questa e democrazia.
1. Ancora con la pantomima piangente del “ci obbligano a comprare elettrico” (tra 11 anni), a parte il tempo che tecnologicamente parlando è un’intera era da qui ad allora mi sta dicendo che le macchine endotermiche non sono business? Dice che l’inquinamento c’è ma che a lei non importa se la pianura padana è uno dei posti più inquinati di Europa, si qui, in Italia, il suo paese.
2.Auto di nicchia? L’unico motivo perché in Italia abbiamo il primato di poca penetrazione delle BEV è solo legato alla mastodontica ignoranza e tam tam mediatico che continua a remare contro all’elettrico. Come ha scritto il signore nella sua esperienza chi di noi fa oltre 200 km al giorno? Pochi Italiani (per fortuna aggiungo io). Attualmente una macchina di fascia media (allo stato attuale dei prezzi (quindi 30-40k) hanno autonomie WLTP di circa 400 e più km, sufficienti per la maggior parte delle situazioni.
3.Macchine endotermiche più sicure? Mi può fornire dati a sostegno di questa tesi? Perché qui “chiacchere da bar” spostati proprio qui, siamo nell’idiozia concettuale. Analfabetismo funzionale livello vergognoso.
4.Ah il mix piacere di guida e “italiani ne capiscono” è proprio la ciliegina sulla torta di chi di macchine elettriche non ne sa nulla, nulla ne vuole sapere e guai a chi dice il contrario.
Lei e le persone che la pensano come lei sono quelle che dovrebbero imparare a rispettare quantomeno le opinioni altrui e non dire “stai zitto” come lei ha implicitamente fatto con il suo commento. Cambi Forum e ne trovi qualcuno più adatto al suo carattere.
Caro Gian81 fino a ieri la Lombardia & Co era ben fiera di concentrare nel suo quadrante la forza industriale italiana con fabbriche, uffici, direzioni e tanto altro e anzi ha avuto sempre la tendenza ha spostare le realtà industriali in quel quadrante e con tutti i benefici economici del caso.
Ora vi vorreste lamentare di pagare lo scotto di queste scelte perché c’è troppo inquinamento? Potevate pensarci prima! Lo stivale è lungo non c’era bisogno di accentrare lì il più possibile.
Non c’è nessuna “mastodontica” ignoranza ma la presunzione di gente come lei che vorrebbe insegnare agli altri cosa dovrebbero avere sotto il sedere per muoversi al volante nei vari contesti perché NOI dobbiamo salvare il mondo e anche qui, io le parlo di utilitarie lei mi risponde con auto di segmento C/D che hanno circa 400 km di autonomia.
La invito anche a leggere bene quello che scrivo e ciò che è stato scritto dall’autore del post al punto 3 senza travisare perché la persona parlava di sicurezza implicita di una vettura perché è elettrica e senza cambio piuttosto che termica cosa per nulla vera in quanto chi ne sa di auto si guarda bene dall’affermare, che un’elettrica sia più sicura di una termica a prescindere e ne tanto più facile da guidare visto che lo ripeto i cambi automatici esistono da decenni e un’elettrica la devi saper guidare, cose affermate più volte propio qui.
Se lei è abituato a guidare una panda 30 è lapalissiano la differenza con un equivalente elettrico. Ma poiché sul mercato non esistono solo le panda 30 ecco auto di livello ben superiore offrono silenziosità e piacere di guida che forse lei da esperto del settore non percepisce!
In ultimo evitiamo di mettermi in bocca quello che è la sua interpretazione, atteggiamento tipico di chi vorrebbe imporre la sua visione piuttosto che confrontarla!
Quando ci spiegheranno perché durante il lockdown del 2020, a fronte della sensibile diminuzione del traffico veicolare non si sono riscontrati sensibili cali di inquinamento dell’aria?
Si è data la colpa al riscaldamento abitativo, che probabilmente necessita molta attenzione, forse anche più del traffico veicolare.
Questo il passaggio dell’articolo da lei citato: Uno studio, condotto dall’Istituto per la bioeconomia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibe) e pubblicato sulla rivista Environmental Pollution, ha messo in evidenza come i due mesi di blocco del traffico urbano esteso all’intero territorio nazionale abbiano determinato una significativa riduzione dei soli livelli di biossido di azoto (NO2); le concentrazioni di polveri sottili (PM2.5 e PM10) si sono ridotte in misura minore, mentre quelle di ozono (O3) sono rimaste invariate o addirittura aumentate. La ricerca ha preso in considerazione sei città tra le più popolate d’Italia caratterizzate da differenti condizioni climatiche: Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Palermo.
Continui a scrivere menzogne e finirà nel cestino.
In questi articoli si parla della pericolosità e delle cause prime di questi inquinanti che indubbiamente provocano danni alla salute ma i dati e le % sono relative all’attuale parco circolante e li ben si capisce quali è quanti miglioramenti siano stati jntrodotti coi nuovi modelli rispetto alle vecchie euro p e euro 1.
Ovvio se esistessero solo macchine non inquinantj e tutti miracolosamente cambiassero dall’oggi col domani la propria vecchia auto saremmo tuttj felici, ma purtroppo la realtà non è fatta di sole certezze ma sempre di compromessi e il compromesso più realistico è che chi sj può permettere una BEV l’acquisto chi, per mille ragioni non lo può fare acquisti una euro 6 o 7 e magari poi installi un GPL che abbassa ulteriormente questi inquinanti in modo da ridurne il futuro il più possibile la loro presenza nell’ambiente
Luigi, ho già detto che in un mondo ideale sj può avere tutto in uno reale forse no, tu mi posti degli articoli in cuj sj stimano le minori morti durante il cosiddetto, verissimo ma quj parliamo dj un periodo con 0 macchine in circolazione o poco più, ovvero rapportato a un periodo normale significherebbe 49 milioni di auto elettriche e questo salterebbe alcune migliaia dj persone, hai idea di quante persone si potrebbero salvare coi soldi risparmiati se al posto di avere tutto elettrico avessimo un mix di elettrico e di euro 6 – 7 rispetto al circolante attuale, si tratta di decine – centinaia di miliardi che andrebbero in prevenzione e cure migliore … altro che qualche migliaia di morti in meno qui avremmo centinaia di migliaia di morti kn meno, co.e sempre occorre mirare al miglior risultato con la minore spesa non all’impissibile tutto e subito
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Elenco di cose evidentemente non vere, il contrario della realtà, dette da un inesperto male informato, o poco informato o in mala fede. Per nulla attendibile
Bhe ke mie sono vere e nkn sono in malafede ma cerco pef quanto possibile di esser neutrale, prova a dare un occhio agli articoli che ho postato e poi se vuoi possiamo discutere sulle “soluzioni” che ho jndicato, non voglio dire di aver pef forza ragione ma mi aspetto che qualcuno le confuti con idee alternative e ovviamente che siano realizzabili sia economicamente che socialmente, magari in tempi non biblici.
Condivido il tuo pensiero espresso nella lettera, ma finché ci sarà la possibilità di scegliere tra ibrido e solo elettrico , le persone si divideranno e ognuno parteggerà per la propria scelta
Sono d’accordo su molte delle cose che ha detto.Pero purtroppo considerato quello che comporta elettrificare con ricariche i centri storici o condomini dove abitano cinquecento persone, e mi creda in Italia c’è ne sono, penso che i tempi per trasformare tutto il parco macchine italiano siano molto lunghi.E mi permetta di dissentire sul fatto che anche se è vero che inquinano meno di tutto quello che è in circolazione oggi il vero passo ecologico si fa usando trasporti comuni pubblici dove invece di 10 ,100 ,1000 auto si fa circolare un solo mezzo.Tanto è vero che se si va ad Oslo dove le elettrice sono ad una percentuale esorbitante rimangono in garage e molti usano i mezzi pubblici o la bicicletta quando il clima lo permette.Ma anche questo in Italia la vedo dura.
92 minuti di applausi!!!
Condivido in pieno quanto dice Daniele Sacilotto.
La lotta tra Elettrico ed Endotermico è cosa nota.
Ci sono pro e contro, ognuno la vede come vuole.
Però occorre essere onesti.
L’onestà è che l’elettrico sarà il futuro, su questo non si scappa e non si può negare.
Sia che abbiano batterie di grande capacità sia che abbiano bombole per l’idrogeno.
Quello che conta è avere un motore a zero emissioni.
Il problema di oggi è che di Elettriche ben fatte c’è ne sono poche, troppe poche per essere competitive e che soddisfano le necessità di ognuno.
Stanno per uscire nuovi modelli, in tutti i segmenti. Alcuni prodotti mancavano del tutto, altri già presenti si stanno aggiornando.
Ad oggi la scelta è poca e acerba.
I costi sono ancora troppo alti, ma si andranno ad abbassare.
Dire poi che le Endotermiche sono vecchie di contenuti rispetto ad una Elettrica è una cavolata immensa.
Pensate che la mia vecchia Scenic serie IV del 2016, ha più sistemi di guida utili rispetto ad una modernissima Tesla…
Erano quasi 9 anni fa…
Le Eletriche di oggi hanno aggiunto molto, ovviamente siamo nel 2025, ma lo hanno fatto anche le Endotermiche.
Veniamo al silenzio di marcia.
Anche qui ci sono tanti miti.
Poco fa ho sentito arrivare una Elettrica da 100 metri di distanza, stando comodamente a casa…
Il suo fastidiosissimo sibilo ad alta frequenza del suo Rotore e del suo riduttore di giri è impressionante.
Non lo sente solo chi…non vuol sentire…
Subito dopo è poi passata una Grande auto Suv di Audi endotermica che produceva silenzio…
Il suo motore produce rumori a bassa frequenza che sono molto meno fastidiosi…
Quindi anche qui occorre essere onesti, non tutte le elettriche sono così rumorose e non tutte le Entotermiche sono silenziose…
Ci sono Elettriche ed Elettriche e ci sono Endotermiche ed Endotermiche.
Rimane il fatto che le Elettriche saranno il futuro.
Occorre solo aspettare tempi migliori.
Avremo nei prossimi anni Auto meno costose, più leggere, con più autonomia, con ricariche più veloci, che consumano meno, multi motori e con marce elettroniche che modificano il comportamento dei motori.
Ad esempio con commutazione in marcia tra Stella e Triangolo e con parzializzazione degli avvolgimenti per adattarsi meglio alle diverse velocità di marcia…
Cose che al momento non ci sono, ma che usciranno presto.
Comprare oggi significa comprare la preistoria di questa tecnologia.
Ci vorranno ancora 10 anni per avere qualcosa di decente…
Buongiorno Carletto,
Addirittura aspettare 10 anni perché oggi é preistoria? Mi perdoni ma questo lo possiamo applicare a qualsiasi cosa, soprattutto nel campo tecnologico. Le do ragione che la scelta
(dove l’aspetto anche soggettivo conta) é limitata sulle auto “equilibrate” ma sono in disaccordo sul fatto di aspettare anni e continuare invece a comprare una tecnologia che é certificata come vecchia come l’endotermico. Il suo ragionamento insomma so contraddice alla base. Il comfort di un’auto elettrica e la sicurezza, se parliamo sempre di auto “equilibrate” se non pari 3 superiore a quello di una ICE. Se anche lei non ne ha mai provata seriamente una la invito a farlo senza avere la mente carica di preconcetti influenzati da una realtà,quella italiana, tendenzialmente oscurantista.
” Il suo fastidiosissimo sibilo ad alta frequenza del suo Rotore e del suo riduttore di giri è impressionante.
Non lo sente solo chi…non vuol sentire … ”
No, hai sentito il rumore che artificialmente deve essere emesso, altrimenti non la senti arrivare.
Taccio sul resto per non infierire.
@carletto Parlare di commutazione stella-triangolo con un motore brushless vuol dire che la tua preparazione in materia è quantomeno carente.
PS.
Io sono nel settore da 41 anni.
Buonasera Carletto : Stella triangolo su un’auto elettrica? Ma dice seriamente? Guardi che gli inverter FOC con IGBT sono impiegati da anni, e comunque si parla di motori brushless a magneti permanenti, mica asincroni trifase gestiti da teleruttori.
Il sibilo del rotore? Le frequenze usate non rientrano nel campo di quelle udibili quindi a meno di essere in pipistrello dubito che si possano sentire. Quello che si sente è il dispositivo Vess obbligatorio per legge che deve produrre un suono fino a circa 30kmh per fare in modo che i pedoni sentano arrivare l’auto.
30 anni fa c’erano le divisioni fra il piacere di avere il cambio manuale e l’automatico. Ovviamente il manuale era per gli appassionati e l’automatico era per gli incompetenti americani. Adesso vedo la stessa acredine sulle BEV. È solo questione di tempo, poi per cambio generazionale ci si sposterà verso la nuova mobilità. Consiglio vivamente un giro in Cina. Ah, non decantate troppo il made in Italy, visto che i marchi italiani non lo sono più da 10 anni.
PS
Io in Cina ci vado per lavoro e so dove producono i componenti automotive. Voi continuate a fare brum brum al bar…..
-l’automatico era per gli incompetenti americani.-
No dai, anche per le persone anziane, le donne, i portatori di handicap e gli omosessuali.
(Vi prego: è per scherzare)
ere fa in famigla ci capito una volvo usata ‘piccola’, la 343 1.4 con trazione e cambio al posteriore a variazione continua
si le automatche avevano fama di auto per persone con limitazioni fisiche, tranne forse tra i benestanti che invece avendole provate le apprezzavano
..la 343 a variatore la rubavo per usarla perche’ inaspettatamente si era rivelata divertente e precisa da pendolare su neve e sterrati e partiva a razzo dai semafori, anche se con il classico rumore di motore imballato su di giri come gli scooter con il cambio a variazioen continua..
fu abbattuta perche’ con le tecnologie rozze dell epoca faceva 7 km litro..
frizione centrifuga e 2 cinghie di trasmissione che si diceva non solo non fossero in metallo, ma neppure in gomma rinforzata, pare fossero di cuoio, non so se crederci
Salve, condivido a pieno la sua analisi, ma purtroppo ci sono tanti che se ne infischiano dell’aria che respiriamo. Un piccolo esempio è ormai assodato che il fumo di sigaretta fa male alla salute eppure ci sono tanti che continuano imperterriti con questo comportamento auto autolesionista. I fumatori spesso si infischiano se ci sono persone accanto. Lo vedo tutte le mattine a Roma quando esco dal treno, si accendendo le sigarette appena scesi anche quando dietro ci sono famiglie con bambini. Addirittura alla stazione termini hanno messo centinaia di posacenere lungo i binari. Quando sono degli adulti c’è poco da fare, la migliore cosa da fare sono campagne di sensibilizzazione nelle scuole per formare una generazione più responsabile. Pertanto per molti che se ne infischiano del prossimo la leva economica è quella che ha maggior successo.
In effetti ci mancava l’ennesima sviolinata sugli ineguagliabili pregi dell’elettrico, pregi così evidenti che stranamente non fanno breccia tra gli appassionati di auto.
Gli argomenti su cui poi si vuole fare leva per accentuare questi pregi sono poi ancir meno plausibili.
1. Abbiamo un enorme problema di qualità dell’aria, si che è a livello globale, che investe paesi ben più inquinanti dell’Italia e non si risolve obbligando a comprare l’auto elettrica che è essa stessa un business (leggi Musk e Cina).
2. Questa elettrica continua a rimanere un’auto di nicchia con ridotta versatilità. Con una utilitaria termica puoi anche fare un viaggio fermandoti al distributore, una smart termica fa sui 350 Km. la sua omonimia elettrica è tanto se ne fa 100 di Km.
Quando questo gao sarà eguagliato allora entreremo in una nuova fase.
3. Probabile che 4 anni di elettrica l’abbiano un pó anestetizzata ma le termiche sono equivalenti in quanto a sicurezza alle elettriche, alcune anche di più, anche rispetto alla decantata Tesla che nelle versioni precedenti ha mostrato tutti i suoi limiti di sicurezza su pioggia battente, nebbia o finti ostacoli. La informo che ci sono i cambi automatici da una vita, forse non se n’è accorto!
4. Il piacere di guida. Non so cosa guidasse con il termico ma di certo se viaggiava con una mietitrebbia tutto risulta più silenzioso e anche qui le attuali termiche sono di una silenziosità unica tanto da sembrare spente, fluidità di marcia e zero vibrazioni. Dal 1.0 cc al V10 le faccio notare che in mezzo ci sono decine di motori che oltre ad essere silenziosi regalano emozioni e suoni che a me piacciono piuttosto che il sibilo monotonale di un rotore, ma de gustibus.
Lasciano poi il tempo che trovano le considerazioni sulle preferenze degli italiani che in campo automobilistico ritengo possano dire più di qualcun’altro, ma l’autolesionismo è uno sport che va di moda da noi, tanto più che non è che in altri paesi ci sia questo ribaltone di numeri per le BEV eccezion fatta per la Norvegia. Ed infatti i cinesi da noi vendono anche l’ibrido.
È contento delle sue BEV? Si, mi fa piacere, ma non mi deve ne convincere ne giustificarsi sul motivo delle sue scelte.
Quello che va bene per lei può non andar bene per altri, anche questa e democrazia.
Caro Omer, rispondo si suoi “punti”:
1. Ancora con la pantomima piangente del “ci obbligano a comprare elettrico” (tra 11 anni), a parte il tempo che tecnologicamente parlando è un’intera era da qui ad allora mi sta dicendo che le macchine endotermiche non sono business? Dice che l’inquinamento c’è ma che a lei non importa se la pianura padana è uno dei posti più inquinati di Europa, si qui, in Italia, il suo paese.
2.Auto di nicchia? L’unico motivo perché in Italia abbiamo il primato di poca penetrazione delle BEV è solo legato alla mastodontica ignoranza e tam tam mediatico che continua a remare contro all’elettrico. Come ha scritto il signore nella sua esperienza chi di noi fa oltre 200 km al giorno? Pochi Italiani (per fortuna aggiungo io). Attualmente una macchina di fascia media (allo stato attuale dei prezzi (quindi 30-40k) hanno autonomie WLTP di circa 400 e più km, sufficienti per la maggior parte delle situazioni.
3.Macchine endotermiche più sicure? Mi può fornire dati a sostegno di questa tesi? Perché qui “chiacchere da bar” spostati proprio qui, siamo nell’idiozia concettuale. Analfabetismo funzionale livello vergognoso.
4.Ah il mix piacere di guida e “italiani ne capiscono” è proprio la ciliegina sulla torta di chi di macchine elettriche non ne sa nulla, nulla ne vuole sapere e guai a chi dice il contrario.
Lei e le persone che la pensano come lei sono quelle che dovrebbero imparare a rispettare quantomeno le opinioni altrui e non dire “stai zitto” come lei ha implicitamente fatto con il suo commento. Cambi Forum e ne trovi qualcuno più adatto al suo carattere.
Caro Gian81 fino a ieri la Lombardia & Co era ben fiera di concentrare nel suo quadrante la forza industriale italiana con fabbriche, uffici, direzioni e tanto altro e anzi ha avuto sempre la tendenza ha spostare le realtà industriali in quel quadrante e con tutti i benefici economici del caso.
Ora vi vorreste lamentare di pagare lo scotto di queste scelte perché c’è troppo inquinamento? Potevate pensarci prima! Lo stivale è lungo non c’era bisogno di accentrare lì il più possibile.
Non c’è nessuna “mastodontica” ignoranza ma la presunzione di gente come lei che vorrebbe insegnare agli altri cosa dovrebbero avere sotto il sedere per muoversi al volante nei vari contesti perché NOI dobbiamo salvare il mondo e anche qui, io le parlo di utilitarie lei mi risponde con auto di segmento C/D che hanno circa 400 km di autonomia.
La invito anche a leggere bene quello che scrivo e ciò che è stato scritto dall’autore del post al punto 3 senza travisare perché la persona parlava di sicurezza implicita di una vettura perché è elettrica e senza cambio piuttosto che termica cosa per nulla vera in quanto chi ne sa di auto si guarda bene dall’affermare, che un’elettrica sia più sicura di una termica a prescindere e ne tanto più facile da guidare visto che lo ripeto i cambi automatici esistono da decenni e un’elettrica la devi saper guidare, cose affermate più volte propio qui.
Se lei è abituato a guidare una panda 30 è lapalissiano la differenza con un equivalente elettrico. Ma poiché sul mercato non esistono solo le panda 30 ecco auto di livello ben superiore offrono silenziosità e piacere di guida che forse lei da esperto del settore non percepisce!
In ultimo evitiamo di mettermi in bocca quello che è la sua interpretazione, atteggiamento tipico di chi vorrebbe imporre la sua visione piuttosto che confrontarla!
Quando ci spiegheranno perché durante il lockdown del 2020, a fronte della sensibile diminuzione del traffico veicolare non si sono riscontrati sensibili cali di inquinamento dell’aria?
Si è data la colpa al riscaldamento abitativo, che probabilmente necessita molta attenzione, forse anche più del traffico veicolare.
Fonte CNR.
https://www.cnr.it/it/comunicato-stampa/9702/l-inquinamento-in-italia-durante-il-lockdown
Questo il passaggio dell’articolo da lei citato: Uno studio, condotto dall’Istituto per la bioeconomia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibe) e pubblicato sulla rivista Environmental Pollution, ha messo in evidenza come i due mesi di blocco del traffico urbano esteso all’intero territorio nazionale abbiano determinato una significativa riduzione dei soli livelli di biossido di azoto (NO2); le concentrazioni di polveri sottili (PM2.5 e PM10) si sono ridotte in misura minore, mentre quelle di ozono (O3) sono rimaste invariate o addirittura aumentate. La ricerca ha preso in considerazione sei città tra le più popolate d’Italia caratterizzate da differenti condizioni climatiche: Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Palermo.
Continui a scrivere menzogne e finirà nel cestino.
Antonio dato che si parla di polveri sottili e biossido di azoto vorrei dare il mio contributo con qualche articolo e fare qualche considerazione
https://www.ilsole24ore.com/art/le-vecchie-auto-euro-0-responsabili-73percento-polveri-sottili-ADDAvAu
https://www.alvolante.it/da_sapere/legge-e-burocrazia/euro-7-limiti-anche-per-freni-e-pneumatici-383015#:~:text=a%20200.000%20km.-,FRENI%20E%20GOMME%2C%20UNA%20FABBRICA%20DI%20POLVERI,%3A%20per%20esempio%2C%20producendo%20bitume
https://www.eunews.it/2022/11/10/trasporti-euro-7-particolato-ossido-azoto/
In questi articoli si parla della pericolosità e delle cause prime di questi inquinanti che indubbiamente provocano danni alla salute ma i dati e le % sono relative all’attuale parco circolante e li ben si capisce quali è quanti miglioramenti siano stati jntrodotti coi nuovi modelli rispetto alle vecchie euro p e euro 1.
Ovvio se esistessero solo macchine non inquinantj e tutti miracolosamente cambiassero dall’oggi col domani la propria vecchia auto saremmo tuttj felici, ma purtroppo la realtà non è fatta di sole certezze ma sempre di compromessi e il compromesso più realistico è che chi sj può permettere una BEV l’acquisto chi, per mille ragioni non lo può fare acquisti una euro 6 o 7 e magari poi installi un GPL che abbassa ulteriormente questi inquinanti in modo da ridurne il futuro il più possibile la loro presenza nell’ambiente
@Antonio : qui c’è un rapporto dettagliato sulla situazione in Pianura Padana durante il blocco “da Covid”
https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2020/04/Linquinamento-atmosferico-al-tempo-del-Coronavirus.pdf
E per allargare un pó il nostro orizzonte, linko uno studio sulla zona parigina nello stesso periodo
https://www.frontiersin.org/journals/sustainable-cities/articles/10.3389/frsc.2021.643821/full
Luigi, ho già detto che in un mondo ideale sj può avere tutto in uno reale forse no, tu mi posti degli articoli in cuj sj stimano le minori morti durante il cosiddetto, verissimo ma quj parliamo dj un periodo con 0 macchine in circolazione o poco più, ovvero rapportato a un periodo normale significherebbe 49 milioni di auto elettriche e questo salterebbe alcune migliaia dj persone, hai idea di quante persone si potrebbero salvare coi soldi risparmiati se al posto di avere tutto elettrico avessimo un mix di elettrico e di euro 6 – 7 rispetto al circolante attuale, si tratta di decine – centinaia di miliardi che andrebbero in prevenzione e cure migliore … altro che qualche migliaia di morti in meno qui avremmo centinaia di migliaia di morti kn meno, co.e sempre occorre mirare al miglior risultato con la minore spesa non all’impissibile tutto e subito
Elenco di cose evidentemente non vere, il contrario della realtà, dette da un inesperto male informato, o poco informato o in mala fede. Per nulla attendibile
Bhe ke mie sono vere e nkn sono in malafede ma cerco pef quanto possibile di esser neutrale, prova a dare un occhio agli articoli che ho postato e poi se vuoi possiamo discutere sulle “soluzioni” che ho jndicato, non voglio dire di aver pef forza ragione ma mi aspetto che qualcuno le confuti con idee alternative e ovviamente che siano realizzabili sia economicamente che socialmente, magari in tempi non biblici.
Antonio G., non era rivolto a te quanto affermato. Conosco il tuo pensiero e lo rispetto
Condivido il tuo pensiero espresso nella lettera, ma finché ci sarà la possibilità di scegliere tra ibrido e solo elettrico , le persone si divideranno e ognuno parteggerà per la propria scelta
Sono d’accordo su molte delle cose che ha detto.Pero purtroppo considerato quello che comporta elettrificare con ricariche i centri storici o condomini dove abitano cinquecento persone, e mi creda in Italia c’è ne sono, penso che i tempi per trasformare tutto il parco macchine italiano siano molto lunghi.E mi permetta di dissentire sul fatto che anche se è vero che inquinano meno di tutto quello che è in circolazione oggi il vero passo ecologico si fa usando trasporti comuni pubblici dove invece di 10 ,100 ,1000 auto si fa circolare un solo mezzo.Tanto è vero che se si va ad Oslo dove le elettrice sono ad una percentuale esorbitante rimangono in garage e molti usano i mezzi pubblici o la bicicletta quando il clima lo permette.Ma anche questo in Italia la vedo dura.