Le moto a benzina potranno essere vendute anche dopo il 2035. Oggi il Consiglio Ue dei ministri dell’Ambiente ha ratificato definitivamente lo stop alle vendite di auto inquinanti a partire dal 2035. Da quella data in poi potranno essere immatricolate solo auto elettriche o termiche a e-fuel. Ma di due ruote non se n’è parlato.
Lo scorso febbraio il Parlamento Europeo ha stabilito che dal 2035 non sarà più possibile vendere e acquistare auto nuove a benzina o diesel. A fine febbraio una manciata di paesi si sono opposti. Italia e Germania sono stati l’ago della bilancia e hanno costretto il commissario Timmermans a trovare un compromesso con Berlino (ma non con Roma): oltre alle auto elettriche saranno ammesse anche quelle alimentate dagli e-Fuel.
Breve inciso: gli e-Fuel sono carburanti prodotti utilizzando idrogeno miscelato a CO (monossido di carbonio). L’idrogeno viene estratto dall’acqua tramite elettrolisi e il monossido di carbonio dalla CO2 sequestrata dall’atmosfera. Il processo è particolarmente energivoro e per questo motivo si possono considerare e-fuel solo quelli prodotti utilizzando elettricità derivante da fonti rinnovabili. Teoricamente sono combustibili non inquinanti visto che la CO2 prodotta è la stessa che è stata precedentemente sottratta all’atmosfera per la produzione del carburante stesso. Sui costi ci sono pareri discordanti: c’è chi sostiene che oggi produrre un litro di e-fuel costi 20 euro e chi calcola che nel 2030 alla pompa lo pagheremo meno di 3 euro.
L’Italia aveva puntato sui biocarburanti, ma Bruxelles ha respinto le istanze del governo Meloni, per questo Roma (insieme a Sofia e Bucarest) oggi al momento del voto si è astenuta. I biocarburanti sono derivati da sostanze organiche e secondo la Commissione europea non sono carbon neutral. Per questo motivo sono stati esclusi.
Moto a benzina anche dopo il 2035?
Fatta chiarezza sulla situazione, si apre la questione moto. Anche i veicoli a due ruote saranno soggetti alla stessa regolamentazione? La risposta è: no! E’ sicuro al 100%? No, ma Bruxelles non si è “dimenticata” di inserirli; non è stata una svista. Semplicemente per il momento la priorità è una stretta sulle automobili e sui veicoli commerciali leggeri. Una volta chiusa questa partita di primaria importanza forse si aprirà il capitolo due ruote, ma per ora non c’è nulla all’orizzonte, nemmeno voci in lontananza.
Il settore moto, anzi, trarrà grandi benefici dal cambio di passo imposto dall’Europa al settore auto. La strada delle quattro ruote è da tempo segnata e le Case stanno investendo cifre enormi in ricerca e sviluppo. Ora, con l’orizzonte sbarrato al 2035, la corsa all’elettrico sarà ancora più frenetica. Le due ruote per ora stanno alla finestra, in attesa di raccogliere i frutti della ricerca finanziata dalle auto. Come detto anche dall’AD di Ducati Claudio Domenicali, è difficile pensare a moto elettriche competitive se prima non ci sarà un grosso balzo tecnologico. Il riferimento è in particolare alle batterie, settore sul quale le quattro ruote stanno lavorando tantissimo. Dei risultati di questo lavoro ne beneficeranno anche i veicoli di classe “L” ovviamente.
Nel frattempo, senza l’urgenza di una data di scadenza, il settore moto può sonnecchiare cullato dai vapori della benzina, tranquillo che la strada e-Fuel tracciata dalle auto sarebbe comunque percorribile anche per le due ruote.
La politica può fare molto, e può anche nascondere la polvere sotto un tappeto, per un po’ di tempo. Può stravolgere anche le leggi del mercato, per un tempo che può essere anche abbastanza lungo, ma sempre nascondendo la polvere sotto al tappeto (del debito). Quello che non può fare è modificare le leggi della fisica.
Peraltro è da tempo che lo dico, ma vedo che ha attecchito nell’immaginario di molti, la cosiddetta “neutralità tecnologica” è una supercazzola di dimensioni cataclismatiche.
Ma anche ipotizzando per assurdo che esista uno spaturno chiamato neutralità tecnologica, e qui entriamo più nel mio campo d’elezione, vediamo bene cosa abbiamo (dati T&E):
Opzione 1)
Elettricità -> Batteria -> Motore elettrico -> ~73% di efficienza
Opzione 2)
Elettricità -> Idrogeno -> Cella a combustibile -> Batteria -> Motore elettrico -> ~ 22% eff.
Opzione 3)
Elettricità -> Idrogeno -> E-Fuel -> Motore a combustione -> ~ 13% eff.
Evviva la neutralità tecnologica dei miei stivali.
Scusate, volevo rispondere a franky.
Buongiorno Leonardo, ahimè le segnalo che il parametro da prendere in considerazione nel mondo della mobilità è la densità di energia, questo per una ragione molto semplice: dobbiamo spostare l’energia che ci serve per muoverci.
Ha dei dati delle sopra citate tecnologie?
Buongiorno Carlo, la densità di energia è soltanto uno dei parametri dell’equazione. Nei veicoli da trasporto leggeri infatti lavorando sull’efficienza si compensa la minore densità di energia delle batterie, ottenendo al contempo il grosso vantaggio di utilizzare molta meno energia per svolgere lo stesso lavoro o compito.
Quello che si fa con gli e-fuel è infatti di prendere un mucchio di energia e condensarla in un volume molto piccolo, per poi riconvertire parte di questa energia in lavoro: purtroppo il processo è a somma molto negativa, ovvero uno spreco abnorme, che finora abbiamo tollerato perché nei combustibili fossili il processo di trasformazione è avvenuto nell’arco di millenni in modo naturale.
Temo siamo ancora molto lontani dal compensare la densità di energia molto scarsa con l’efficienza maggiore. Questo purtroppo risulta abbastanza a evidente dai dati delle varie tecnologie
Boh!? E’ da maggio 2021 che compenso senza grossi problemi!
Lei fa benissimo a compensare in base alle sue esigenze specifiche, se non ha riscontrato nessun problema va benissimo per le sue esigenze personali.
un mattoncino per volta caro Massimo. Piano piano senza urli o strepiti. Io non spero. Ne sono certo. Alla fine si arriverà alla vera neutralità tecnologica. E secondo me lo sai anche tu. La politica vince sempre sui tecnocrati. Sempre.
Quale sarebbe la sua neutralità tecnologica? E non mi risponda, come il presidente del Consiglio, che non vale la pena di scendere nei dettagli.
non so neanche cosa ha risposto la Meloni. Non seguo la politica. Dico solamente che se lo yogurt come carburante ICE mi porta ad emissioni zero (o giù di li) perché non usarlo? L’impressione è che si voglia l’all in elettrico per costringere una buona parte della popolazione ad usare i mezzi pubblici. E gli altri la bella BEV. E vi parla uno che si può permettere una bella BEV e poterla ricaricare nella bella villetta di campagna col bel tetto pieno di pannelli. Solo questo
Infatti il ban è per le emissioni zero.
Gli e-fuel sono stati graziati, per ora, perché non emettono CO2. Ma a rigore neppure gli e-fuel sono a emissioni zero, se usati in un propulsore a combustione interna.
leggo ora sul sito Motori “Mazda, Suzuki, Subaru e Toyota” si uniscono per i bio-carburanti. Non proprio gli ultimi della classe. Da qui si evince l’approccio ideologico europeo. Da qui dico aspettate il 2024 e il nuovo parlamento EU. CI saranno sorpese.
@franky e come fai a stabilire che l’approccio ideologico sia quello “degli altri” e non quello di uno sparito gruppo di giapponesi?
Se andiamo a guardare il track record di Toyota troviamo il recentissimo flop della Mirai. Se andiamo oltre, sempre in Giappone, la follia della seconda guerra mondiale. E i samurai?
Toyota sembra diretta sulla stessa traiettoria di Nokia. E più va avanti e più gli somiglia.
I biocarburanti lo sappiamo da sempre che non sono sostenibili su larga scala.
Certo a ENI fa comodo dire il contrario.
A Mazda, Subaru, Toyota fa comodo dire il contrario.
Ma avranno rilevanza? E come pensano di risolvere il problema della sostenibilità?
Pensa che sia possibile produrre 100 milioni di barili di yogurt al giorno “o giù di lì”(consumo medio giornaliero di petrolio)? Quanti miliardi di vacche servirebbero?
Non lo so Massimo. Non sono un tecnico e credo nessuna ha la risposta definitiva. Come ho già scritto – se dobbiamo smettere di vivere perché fra 30 anni ipoteticamente finisce il mondo, allora corro il rischio. Ed è quello che pensa la stragrande maggioranza degli europei. Posso solo dire che se ognuno di noi fa un piccolo passo verso l’altro e camminiamo nella stessa direzione raggiungiamo la mèta. Sono d’accordo anch’io nell’abolire i mega SUV (anche elettrici per la cronaca). Non servono. Anch’io comprerei una piccola BEV a costi umani e tempi di ricarica certi, magari il figlio o seconda auto di città. Non me la si imponga però. E ad oggi i popoli non sono coscienti del 2035 e delle conseguenze. Il fatto che potranno girare ancora le ICE vecchie ma con ricambi e prezzi assurdi ed introvabili non viene detto. Non sono un cieco sostenitore delle ICE.
Ma soprattutto, hai presente gli effetti a mangiarsi 100 milioni di barili di yogurt al giorno? 😂😂😂😂😂😂 roba che la Marcuzzi che faceva la pubblicità dello yogurt Activia è leggermente una principiante. 🤣🤣🤣🤣🤣
Quelli da mangiare sono in più. Cento milioni di barili solo nei serbatoi delle auto a Jomo
-Quelli da mangiare sono in più.-
Però poi avremo risolto anche il problema del biometano☝️😂
LOL ho già pronto l’acronimo: JPV, Jomo Propulsion Vehicle
oh non mi rubate il brevetto dello yogurt che vi scateno gli avvocati.
Ricordiamoci che esiste ancora tutto il parco di auto usate o nuove immatricolate a Km zero, credo che le aziende automobilistiche faranno di tutto per immatricolare anche i catorci fermi nei piazzali che a quel punto troveranno un mercato molto vivace. La transizione ecologica sarà lunga e tortuosa, ricordiamoci la fantasia dei nostri legislatori. Se non ci saranno decisi incentivi alla politica dell’elettrificazione gireremo a carburanti fossili ancora per un bel pezzo.
Dipende dalla disponibilità dei carburanti fossili e dal loro prezzo: ho idea che che da qui al 2035 cambieranno parecchie cose, lasciamo perdere 2040-45…
Immagino che scoppierá una guerra dei prezzi fra carburanti fossili e sintetici se questi ultimi prenderanno piede..
Mah. Per lo meno è un inizio. E da qualcosa bisogna pur partire. Se le cose andranno come devono, le moto dovranno arrivare, perché o ci arrivano o viaggeranno molto a lungo alla ricerca di una pompa di benzina.
Ed intanto il governo GM (Giorgina & Matteo, non General Motors) ride un po’ meno, nel suo furore antielettrico. La cosa più preoccupante è immaginare cosa si inventeranno ora per mettere i bastoni tra le ruote ad una transizione. Chesso’, una supertassa sul fotovoltaico, un bollo per i pannelli, una accise sul sole ed una tassa sul vento?
Ora che la Germania li ha lasciati a piedi (o a carbone) e gli restano solo Ungheria e Polonia, staremo a vedere quale nuovissima, ineguagliabile, fantasmagorica, irraggiungibile, e (soprattutto), incostituzionale, idiozia partoriranno.
Evvvvvai con l’insulto al governo… molto utile e costruttivo il suo commento, davvero, eh… ne trarremo gran beneficio
Dal suo ancora meno
Se la mettiamo sulla politica allora direi di aspettare il 2024 e poi il 2026. Vedremo poi.
Aspetti e speri
un mattoncino per volta caro Massimo. Piano piano. Senza urli e strepiti. La politica, alla fine, vince sempre sui tecnici. Sempre. Io non spero. Ne sono certo. Si arriverà alla vera neutralità tecnologica. E la sai anche tu.
Caro Franky:
– dopo la neutralità tecnologica sui mezzi di trasporto;
– dopo la neutralità tecnologica e di pensiero sugli immobili;
– dopo tutte le lotte possibili per conservare i profitti ai propri amici di sempre a sei zampe, a conchiglia a sette sorelle ecc;………
……..arriverà la termodinamica del pianeta terra a renderci la vita impossibile, ma fieri di aver salvato per qualche decennio in più gli interessi dei soliti noti che ci hanno fatto il lavaggio del cervello a furia di menzogne.
(ricordo mia nonna che quando era arrabbiata arrivava a dirmi “ebriota”, e sapete perché? Perché per 20 anni aveva sentito la macchina informativa fascista dire e ripetere all’infinito menzogne, e come tutti sappiamo una bugia ripetuta tante volte diventa una verità)
Le auto elettriche fanno loro paura in quanto con il fotovoltaico possono far arrivare il cittadino all’indipendenza energetica togliendo loro la possibilità di lucrare, ricattarci e prendere tangenti.
-ricordo mia nonna che quando era arrabbiata arrivava a dirmi “ebriota”, e sapete perché? Perché per 20 anni aveva sentito la macchina informativa fascista –
Uh cosa mi fa venire in mente!
mia mamma (classe 1940) che quando ero un bambino piccolo entrava in camera mia (ovviamente disordinata) e tra il serio e il faceto mi diceva “ma che cos’è questa gazzarra negussita?”
Direi che questa storia dell’indipendenza energetica col fotovoltaico fa abbastanza ridere. Io abito in pianura padana (strano ma vero, non sono ancora morto per l’inquinamento….) e con 6 Kw di fotovoltaico installato in posizione quasi perfetta ho prodotto 100 Kwh a Dicembre, peccato che ne abbia consumati 600. E non ho ancora l’auto elettrica. Ah, prima che qualcuno faccia battute, casa mia è in classe A3.
@L’Astuto ma se le battute le fai tu possiamo anche rispondere, no?
“strano ma vero, non sono ancora morto per l’inquinamento….”
Secondo alcuni studi uno degli effetti collaterali dell’inquinamento è la riduzione del Q.I. 🙂
Battute a parte, per capire dove sta l’errore del tuo ragionamento bisogna vedere il mese che hai preso ad esempio, ovvero dicembre. (è l’equivalente ma al contrario dei ragionamenti fatti sui motori termici che hanno efficienza del 40%).
È decisamente più interessante andare a vedere quanta energia compri rispetto ai tuoi consumi annuali. Già, perché se prendo giugno o luglio come esempio magari scopro che molta energia prodotta è andata a finire in rete.
È indipendenza energetica? Ovviamente no.
Fa la differenza? Ovviamente sì.Immagina se si esistesse una tecnologica che 9 mesi su 12 produce la benzina che serve per la tua auto. Andrebbe a ruba oppure no?
600 kWh di consumi in un mese? Hai la pompa di calore, immagino.
Io, per la cronaca, a Novara (non poi così distante da Milano) tra dicembre e gennaio ho consumato 1886 kW tra due BEV, pompe di calore, termoconvettori ed elettrodomestici. Ma grazie allo SSP, fino a che ci sarà, sono in gran parte soldini che tornano all’ovile. In compenso, il gas, chi l’ha toccato? La mia caldaia è quasi coperta dalle ragnatele…
Della produzione del mio FV di dicembre, francamente me ne infischio, visto che ho 4 mw di avanzo del 2021 ed altrettanti del 2022.
La storia della autonomia elettrica è proprio una bella favola che a me piace e mi fa sorridere tanto tanto.
@Jimmy cosa ci vuoi fare, c’è chi riesce a vedere nero anche durante una bella giornata di sole.
Il mercato delle 2 ruote comincia a muoversi verso l’elettrico !Anche le case giapponesi stanno progettando modelli per il 2024!
Un conto è muoversi, un conto è convincere i centauri. È più facile cambiare la mentalità del 4 ruote che di un due ruote.
..nn del tutto così,, solo a pensare ke anke brand motociclistici duri&puri si stanno avventurando ormai nell’elettrico 👏🔋Da noi Ducati p.es. certo Guzzi Aprilia ed altri ancora…sonnecchiano 😴 cl riskio di farsi bruciare sul tempo dai soliti astuti Chinesi (ke già dominano settore scooteristico e quadricicli ‘formato cittadino’)
Non è tanto il fatto che finalmente le case le stanno facendo, quanto che i centauri sono ostili verso questi prodotti. Generalmente quella trentina di centauri che conosco non hanno molto originali, stanno sempre lì ha ridurre peso e cambiare pezzi. La vedo molto dura dato che la customizzazione per loro è un parametro fondamentale 🤣
Customizzazione è un termine forse eccessivo nel caso di moto elettriche,, ma qualcosina – specie in tema di ‘alleggerimento’ delle componenti più pesanti ivi inclusa parte elettrica – certamente si può fare🍃🔋 Giusto per restare in….pista🏍️ già Ducati elettrica molto più easy e leggera dell’Energica delle passate stagioni Appassionati nn mankeranno di inventarsi qualcosa per personalizzare le moto🥳😎 cmq futuro pure su due ruote spinge sull’elettrico💥💫
Ci vogliono i prodotti giusti.
Adesso non ci sono.
Arriveranno.
Con le moto fatte per divertire davvero chi vuole andare in moto sono certo che molte prospettive possano cambiare
Batterie adatte, autonomia decente, ricarica veramente veloce, gestione della frenata rigenerativa ad hoc, magari due o tre marce per poter “giocare”… è già tutto quasi “pronto” e fattibile, tutta roba che in molti casi esiste da decenni, bisogna solo trovare il primo che unisca i puntini.
Far modifiche è un concetto “neutro”.
Se ne può affinare di roba anche su una moto elettrica… 😉
Per esempio prevedo un’epoca d’oro per i “sospensionisti”, visto che i soldi spesi per cambiare scarichi, filtri e lavorare testare ho come l’impressione che potranno essere dirottati su altro. 😉