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Solo brutte notizie sull’auto elettrica, ci credete ancora?

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Solo brutte notizie sull’auto elettrica, ci credete ancora? Pietro delinea un quadro a tinte fosche, con le retromarce dei tre grandi gruppi. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

Solo brutte notizieSolo brutte notizie: si vende poco e i big fanno retromarcia, che cosa succede?

“Con tutto il rispetto per il lavoro che fate, mi sembra di poter dire che negli ultimi tempi l’auto elettrica sta andando più indietro che avanti. Voi stesso avete scritto che grandi gruppi come Volkswagen, Renault e Stellantis stanno rallentando i loro programmi, virando decisamente sull’ibrido. Addirittura leggevo che la Golf elettrica, modello che potrebbe interessarmi anche personalmente, non arriverà prima del 2029, mentre inizialmente si parlava del 2026. Fanno in tempo a ripensarci e ritardarla ancora. Le vendite, poi, aumentano qua e là (di poco) solo se ci sono sostanziosi incentivi a favorirle, vedi il caso dell’Italia. Ma dove gli incentivi non ci sono più, come in Germania, vanno a marcia indietro. E proprio sul vostro sito ha letto che Tesla, dopo anni di boom, adesso registra un calo dopo l’altro  . Mi chiedo e vi chiedo: che cosa può ancora restituire un po’ di ottimismo a chi ha creduto nell’auto elettrica? Voi stessi ci credete ancora? Grazie“. Pietro Rinaldi

Solo brutte notizie
La Fiat Grande Panda elettrica, in arrivo a fine anno.

Qualche novità positiva c’è: i prezzi scendono, a partire dalle batterie…

Risposta. Qui non si tratta di credere o meno: facciamo i giornalisti e cerchiamo di dare tutte le notizie, positive o negative, poi ognuno si farà una sua idea. È vero che le vendite sono ancora legate agli incentivi, che compensano (in tutto o in parte) la differenza di prezzo che c’è con le auto tradizionali. Ma qualche notizia positiva c’è, accanto a quelle meno buone elencate da Pietro. Per esempio: il costo delle batterie, che incide in modo determinante sul prezzo finale, scende in modo consistente, è quasi dimezzato rispetto allo scorso anno da 95 a 53 dollari/kWh. E finalmente arrivano modelli più piccoli e meno costosi. La stessa Grande Panda EV avrà un listino che parte da meno di 25 mila euro, molto meno della 500e. Poi è vero che i grandi gruppi europei stanno tirando il freno, a fronte di risultati di vendita deludenti. Ma questo non dipende solo dalle condizioni di  mercato: dipende anche da quanto sono competitivi i modelli che si propongono. E l’eventuale vuoto lasciato libero dai marchi made in Europe sarà colmato dai costruttori del made in Cina.

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102 COMMENTI

  1. Esperienza personale : 500 elettrica da 43kw. Perfetta per la città. Ricarico di notte a casa un paio di volte la settimana. Non la cambierei con nessun’altra al mondo. Ripeto: per la città è impareggiabile. Oltretutto ha la comodità di poter accedere a qualunque ztl. Il massimo è avere in famiglia anche un auto termica per gli spostamenti più lunghi. Adesso poi se ne trovano diverse sul mercato dell’usato garantito a metà del costo iniziale. 15/16mila per una 500e sono soldi spesi benissimo. Comoda, rapida, silenziosa e, ricaricando a casa, molto risparmio sa. Eccezionale

    • Assolutamente identica alla mia situazione, auto (di mia moglie) inclusa.
      Però stia attento: in queste pagine, per aver detto che abbiamo scelto una BEV principalmente per gli egoistici vantaggi personali (ZTL e parcheggi in primis) e non esclusivamente per salvare il pianeta, sono stato bollato come “peggio di chi guida un diesel”… 😉

  2. Ultima volta che ho pagato una macchina 22000 (a suon di sanguinose rate da 300 al mese per 5 anni) è stata una gran picasso 7 posti, auguri se adesso volete rifilarmi una panda

    • Lei ha sbagliato indirizzo: non vogliamo rifilare nulla a nessuno, si tenga tranquillamente la sua Gran Picasso.

  3. Confermo.esoerienxa inverosimile ho prenotato un volvo c40! Elettrico Milano Roma e Roma Milano…..in due giorni…automia reale 280 ho dovuto fare balla fine 7 ricariche per un importo di 58 l una. Le colonnine d ll autostrada sono da 350kw costo oltre 0.90 a le ricaricato. E siccome era luglio a parte i 50 minuti persi per ogni ricarica…. In alcuni autogrill c erano solo due colonnine….con 4 parcheggi…..pieni ..mai comprerò sta porcheria

    • la prossima volta che deve fare un simile viaggio… se non è disposta a fare le dovute soste (personali in autogrill + ricarica) prenda una vettura adeguata alle sue improrogabili necessità.
      è noto che su lunghe tratte ad alta velocità la media consumo è su 18/23kWx100km quindi anche un bambino delle elementari sa calcolare l’autonomia disponibile.
      Magari ci riprovi quando farà uno spostamento rilassato nei weekend.. non prima di aver verificato sulle mappe le colonnine disponibile sul tragitto ed alla meta … non si sa mai…

    • Se si giudica un pesce per la sua capacità di arrampicarsi sugli alberi e si conclude che sia un animale inutile, si è appena dimostrato di essere a proprio volta incapaci.
      Prendere una macchina inefficiente (tra le BEV), usarla nel contesto che gli è meno congeniale in assoluto probabilmente senza alcuna accortezza (data dall’ignoranza), lamentarsi per i costi di ricarica non essendosi minimamente informati sul mondo della ricarica, sempre per ignoranza, lamentarsi di avere ricaricato ogni volta per 50 minuti perchè non ci si è informati sul fatto che non si ricarica al 100% se non è strettamente necessario, quindi sempre per ignoranza, poi concludere che la macchina elettrica è sbagliata, serve solo a certificare la propria ignoranza, non trova?
      Le BEV hanno dei limiti ma anche dei vantaggi e non sono una scelta: sono una necessità, perché DOBBIAMO FERMARE L’AUMENTO DELLE TEMPERATURE, esattamente come dobbiamo usare piani cottura ad induzione, scaldarci con le pompe di calore, isolare le nostre abitazioni e smettere di bruciare fossili o MORIRANNO I NOSTRI NIPOTI.
      Se non è ancora chiaro dopo che 197 nazioni del mondo hanno firmato un accordo VENTISETTE ANNI FA, mi spiace, ma è per colpa di quelli come lei che si è dovuto imporre qualcosa che avrebbe dovuto essere adottato spontaneamente pur pagandone i disagi.
      Ed è sempre grazie a quelli come lei che le BEV costano tanto: perchè tanto gli estimatori la compreranno lo stesso e gli odiatori prima o poi le compreranno perchè non avranno alternative e le pagheranno quello che i costruttori vogliono.
      C’è da essere orgogliosi di essere la rana che ha acceso il fuoco e ora si sta lasciando bollire passivamente.

  4. Ma dai, è ovvio, finalmente. E per l’ennesima volta: l’elettrico è, riguardo l’utilizzo dell’acquirente dell’auto, tutto fuorché semplice / zero sbatti / conveniente: colonnine fuori uso, lunghi tempi di ricarica, perdita di tempo nella pianificazione dei viaggi più lunghi di 400km, alto costo d’acquisto (incentivi a parte), alto costo delle ricariche a meno di farle a casa propria con wallbox (molto complicato installarle nella maggior parte dei condomìni) e pannelli solari.

    Finché TUTTI i problemi sopra non saranno risolti, e non ci sarà bisogno di incentivare per rendere un’elettrica appetibile – perché il costo d’acquisto è solo la metà superiore dell’iceberg! – la situazione sarà come sopra e come giusto che sia: governata dal mercato, governata da chi compra.

      • E dai, basta con questa pretesa che acquistando auto elettriche diventate (di sicuro vi sentite!) paladini del clima, è infantile! Siete pionieri (ancora, sì, almeno in Italia), questo non si può negare.

        Clima: inquinamento? Vogliamo parlare dei PFAS prodotti durante la produzione delle batterie al litio? Ovvero inquinanti eterni, che mai si degradano? Qualcuno ha pensato (vi rispondo io: no) al loro accumulo nell’ambiente e al loro smaltimento?
        Cosa? la CO2 e il particolato sono peggio? Sempre di inquinanti si tratta.
        Le elettriche NON sono una tecnologia pulita. Sono nel complesso meno inquinanti del termico, ma lo sono in modo diverso.

          • mezzo Veneto (e tante altre regioni) sono avvelenati da decenni da uso PFAS per tantissime produzioni….. si è svegliato adesso ??

        • Faccio appello alla pazienza e riposto per la millesima volta qualche elemento informativo per il nuovo arrivato:
          Batterie, ci mancava solo l’allarme Pfas…
          L’elettrica comprata oggi inquinerà la metà fra 10 anni
          I veicoli elettrici azzerano le emissioni? No, oggi le dimezzano soltanto

          Ironizzare sui motivi per i quali acquistiamo auto elettriche equivale a dire che chi non le acquista è un idiota: noi non l’abbiamo mai detto, eviti di farlo lei.

        • Effe buon dì.
          Vedo che non credi all’associazione +C02 = +problemi climatici dovuti al conseguente aumento delle temperature medie.
          Proprio l’altro ieri ho letto un altro articolo che però fa da amplificatore.
          Su quest’articolo si parlava del costante allungamento delle giornate (ovvero riduzione rotazione terrestre sull’asse) che è stato visto aumentare già dagli anni 2000 con un’accellerazione negli ultimi anni. Vuol sapere qual’è la causa effetto. In breve l’aumento è dovuto all’effetto gravitazionele delle maree dovute alla Luna che riesce a muovere più acque visto che per effetto dell’aumento delle temperature si sono sciolti molti ghiacciai che per effetto della rotazione terrestre sono spinte verso l’equatore. In poche Parole un’aumento delle ore di sole fa aumentare anche la temperatura (più energia che arriva a terra e che non può essere dispersa la notte a causa dei gas serra) portando ad un effetto moltiplicatore. Ma la causa scatenante rimane l’eccesso di CO2 a seguito della combustione di idrocarburi fossili. Essendo la CO2 insieme al metano dei gas ad effetto serra.
          Quindi quale può essere il miglior modo per rallentare e bloccare il tutto? Ad occhio è smettere di immettere CO2, ovvero smettere di bruciare combustibili fossili ed ogni altro combustibile che abbia un bilancio zero. Combustibili che ed a oggi non ne esistono.
          Quindi attualmente la strada più veloce (per facilità di costruzione, tempi di messa in produzione e costi) è la produzione della maggior parte dell’energia dalle fonti rinnovabili (come fotovoltaico, eolico, idroelettrico, geotermico). Energia che a questo punto può essere solo elettrica e pertanto per sfruttarla abbiamo bisogno di dispositivi elettrici da qui le BEV, le pompe di calore ecc….
          Tu mi potresti dire che potremmo catturare la CO2, ma ci sono dei ma. Primo ma, la tecnologia è altamente dispendiosa sia in termini economici che di energia necessaria. Secondo anche imponendo alle industrie emettitrici di CO2 di catturarla, quante di essere rispetterebbero l’obbligo solo per risparmiare sui costi di produzione. Guarda che le condotte e aree di stoccaggio del metano (altro gas serra) fanno acqua da tutte le parti. Le società di gestione dovrebbero effettuare una manutenzione costante ma tu hai mai visto farla??? Io no, Tando le dispersioni ce le fanno pagare a noi aumentando il prezzo. Al massimo propongono nuovi gasdotti da affiancare a quelli esistenti.
          Piaccia o no questa è l’unica strada percorribile con le conoscenze e le tecnologie attuali. In la totalità (o poco ci manca) della comunità scientifica che sta studiando il fenomeno da più di 50 anni lo ribadisce giorno per giorno.

    • Vede…non siamo tutti uguali: x me ( che non sono un tecnologico) l’auto elettrica è abbastanza semplice ( basta far girare un pochino gli ingranaggi della capa) e assolutamente comoda!! Poi è vero ci penserà il mercato: x ora l’importante è che ( io ) sia soddisfatto della mia scelta poi gli altri fanno, faranno, come credono… intanto mi preparo a rastrellare l’ inquietante quantitativo di foglie che mi ritrovo davanti casa. Come in autunno…è la prima volta che lo faccio in estate…Vedi 37 gradi ancora in questo momento…

    • Ahia, ecco un altro signor “zero sbatti”…
      Chissà che “sbatti” imparare a camminare e poi ad andare in bicicletta, e poi imparare ad andare in motorino, e poi addirittura, dopo lo “sbatti” della patente, ad andare in automobile, con in più lo “sbatti” di dover imparare a fare rifornimento e a distinguere la benzina dal gasolio… 😤
      E chissà che “sbatti” dover addirittura imparare a prendere un autobus, un treno o un aereo… 😤
      E chissà che “sbatti” imparare ad usare la matita, poi la biro, poi la macchina per scrivere, e poi il computer, e poi ancora il tablet con quello “sbatti” di matita ma che non scrive… 😤
      E chissà che “sbatti” imparare ad usare il giradischi di casa, poi il giradischi portatile, e poi il lettore CD-ROM portatile (tutti quei vinili… puff!), e infine i lettori MP3 (tutti quei CD-ROM… puff anche loro!)… 😤
      E chissà che “sbatti” imparare ad usare il telefono fisso di casa, poi i primi cellulari E-TACS (azz… ci devo mettere dentro tutti quei nomi e numeri di telefono?), e poi i primi cellulari GSM (che “sbatti” tutte quelle nuove funzioni tipo la fotocamera, e poi… devo ri-metterci dentro tutti i nomi e i numeri di telefono, nel frattempo decuplicati???), per non dire poi dello “sbatti” supremo dello smartphone, con quello “sbatti” di internet dove è un casino trovare le cose… 😤
      E chissà che “sbatti” aver dovuto mollare il tanto pratico contante dei genitori per imparare ad usare prima il proprio conto corrente (che “sbatti” la banca!!!) e il proprio bancomat, poi imparare ad usare la carta di credito, poi i pagamenti elettronici da computer o da cellulare, fino allo “sbatti” di dover imparare a fare i pagamenti elettronici direttamente da smartwatch (che è stato uno “sbatti” imparare ad usare, ma che però fa tanto figo usare…)… 😤

      Vuole “zero sbatti”? Si ritiri a vita eterna, perché la vita mortale è uno “sbatti” quotidiano e infinito.

      • Appunto.Dopo tutti questi “sbatti” anche gli “sbatti” per l’ auto? Meglio la bicicletta.

        • di sicuro uno che fa fatica ad imparare un’auto elettrica… è meglio vada in bici (a pedalata muscolare!!) … e lasci perdere l’auto (anche ICE… troppe complicazioni)

          • Infatti, me ne libererò. Solo piedi, bici,tram, treno (no motrici diesel ).

      • Io non capisco perché “zero sbatti” secondo lei voglia dire non volontà di imparare una tecnologia nuova. Nel mio caso sono un ingegnere, le nuove tecnologie mi piacciono, e le studio in dettaglio.

        Legga meglio il mio intervento. E’ un po’ come il rasoio di Occam: perché complicare le cose, se c’è una strada più semplice?
        Perché devo perdere ore del mio prezioso tempo a caricare l’auto, quando ho un’alternativa esistente e meno costosa anche (attualmente) come esborso per il carburante?

        Tale alternativa è più inquinante? Probabilmente. Ma di certo è più semplice, e vi sarete resi conto che alla maggior parte della gente dell’inquinamento al mondo poco importa, quando deve metter mano al portafoglio per decine di migliaia di €.
        E giustamente, dico io.

        • Se per questo anche l’Eternit è più semplice, ma abbiamo speso e spendiamo ancora gran soldi per levarcelo dai piedi.
          Non c’è bisogno di fare ulteriori ipotesi, è il Rasoio di Occam, appunto.

          • @eeffe, risposte ai suoi quesiti: perché non perderebbe affatto ore del suo prezioso tempo a caricare l’auto, dato che bastano pochi secondi per collegarla e pochi secondi per scollegarla (quindi pochi secondi in totale) mentre nel frattempo fa tranquillamente e serenamente tutt’altro (lavarsi, svagarsi, mangiare, palestra, dormire, guardare la tv, ascoltare musica, socializzare, giocare con i figli, accudire gli animali domestici, ecc………..) e perché l’alternativa esistente non è affatto meno costosa dato che in caso di ricarica casalinga o al Supercharger o con l’app più opportuna si risparmia e anche molto con la ricarica elettrica piuttosto che col pieno di carburante di origine fossile e perché non importa assolutamente di ciò che pensa la gente riguardo l’inquinamento dato che il maggior impatto negativo dei combustibili fossili è certo, secondo tutta la comunità scientifica internazionale unanimemente, ed è quindi da combattere subito e ad ogni costo per ridurre le emissioni nocive e dannose. Questo grazie ad auto elettriche che già oggi possono costare anche meno delle corrispettive ICE pur essendo molto più ricche di contenti (esempio Tesla o MG). P.S.: queste risposte sono venute spontanee persino a mia figlia di 12 anni, che evidentemente non è ingegnere, strano che non siano venute in mente a lei

        • Per sopravvivere…il pianeta di lei..e di tutti noi..se ne sbatte…
          Abbiamo poco tempo per rimediare qualcosa (anzi già tardi!)…se è un ingegnere..si ingegni a fare qualcosa di incisivo per la.salvaguardia del nostro spazio vitale.

    • mai avuto auto migliore e la ricarica nel box mentre dormo mi fa dimenticare i benzinai, poi ognuno scelga quello che vuole.

    • Ma sai come già scritto da altri DIPENDE da quali sono le tue necessità.
      Se sei nella condizione di poter installare una stazione di ricarica domestica, nel quotidiano l’auto elettrica in realtà molto probabilmente ti farà risparmiare tempo e parecchi danari (ti basti pensare che io col risparmio tra gasolio, assicurazione e bollo ci tiro fuori circa la rata della macchina).
      Se di norma ricarichi su strada, la situazione diventa più complessa e legata a troppe variabili.
      Prova a fare il conto di quanti minuti perdi a fare rifornimento, comprensivi di deviazione per recarti al distributore e pensa a quante volte lo fai nell’arco di un mese.
      Beninteso: Non voglio portarti verso l’elettrico, voglio solo dire che per me “zero sbatti” è arrivare a casa, collegare la macchina alla sera e trovarla carica la mattina.
      È soggettivo, io ci risparmio tempo e soldi magari tu no

      • Concordo. Così come è chiaro che la situazione in Italia non sia, di media, la sua. Altrimenti tutti, come lei, sarebbero passati a un’elettrica o ci starebbero passando. Questione di tempo? Chissà, al tempo risponderci 🙂

        • la maggior parte delle persone è (molto !) ignorante in materia…
          mi fa domande talvolta assurde su cose “sentite dire” ( sempre false visto che chiunque può “editarsi” da solo su internet e siti vari ).

          La maggior parte di coloro che potrebbero metter sul proprio tetto un impianto F.V. non si son mai fatti fare un calcolo da un tecnico abilitato per capire in quanto tempo ammortizzar la spesa ed avere poi un grande (grandissimo) vantaggio.

          Pochissimi si son documentati sulle possibilità di modificare la propria fornitura elettrica ad una Comunità Energetica Rinnovabile (C.E.R.) visto che non sono molti gli italiani che sanno gestire la scelta dei propri contratti energetici tramite gli strumenti ufficiali disponibili (come il sito ministeriale “portaleofferte” di ARERA).

          Ogni volta che parlo con rappresentanti e imprenditori spiego che la mia vettura sta sotto i 4€x100km e la manutenzione è quasi nulla e soprattutto il bollo (sempre elevato per vetture piuttosto potenti che usano per lavoro) è nullo per 5 anni … e poi ridotto…
          Restano sempre impressionati e cominciano a pensare di doversi informare meglio….

          Non è come scrive: “Altrimenti tutti, come lei, sarebbero passati a un’elettrica o ci starebbero passando. Questione di tempo? Chissà, al tempo risponderci” caro @eeffe ….

          per tantissimi (più di quanti crede) è solo ignoranza in materia e pigrizia ad informarsi su qualcosa di nuovo che cambia le abitudini.

    • Lei sarà bravissimo nel suo lavoro, ma come comunicatore… per come ha scritto, si presenta come il consueto arrogante menefreghista e non era quello che intendeva, ma senza contesto, come potremmo capirlo?

      Lei si occupa di un settore che presenta molte analogie con il mondo BEV. Sostituisce vecchie abitudini (e persone) con nuove abitudini, più costose nell’immediato, che richiedono investimenti, training, fine tuning e necessitano di apprendimento perchè non sono immediatamente fruibili.
      Le BEV sono relativamente giovani e se sono “complicate” (non lo sono affatto, loro in sè, il complicato è quello che ci gira intorno a partire dalle ricariche) lo sono soltanto perchè sono, almeno in Italia e di questo stiamo parlando, osteggiate, sbeffeggiate, sottovalutate e ignorate.
      Come può esserci progresso se non se le fila nessuno? Perchè Stellantis dovrebbe investire in qualcosa in cui non crede e non credono i consumatori? E non ci credono perchè il 90% di quello che si dice le BEV è affetto da BIAS, disinformazione quando non pura ignoranza pregna di preconcetti?
      Sono proprio quelli come lei che dovrebbero adoperarsi per rendere la tecnologia fruibile.
      L’altro giorno mi lamentavo perchè una fotocopiatrice (Ricoh, mica Ziopeppina Electronics) richiede OTTO CLICK su TRE pagine diverse per confermare la stampa su formato carta diverso, ma soltanto se conosci il suo menu, diversamente devi cercare l’opzione nei sottomenu e i click diventano una ventina. Se io fossi un Monaco Amanuense del Medioevo mi chiederei: “perchè questo sbatti per fare una copia? Me lo scrivo che faccio prima”.
      “Perché devo perdere ore del mio prezioso tempo a caricare l’auto, quando ho un’alternativa esistente e meno costosa anche (attualmente) come esborso per il carburante?” perché ci stiamo consapevolmente e deliberatamente suicidando? E lei, da ingegnere, ne ha pure piena consapevolezza e lo fa ugualmente? Beh, complimenti!!!
      Don’t look up, zero sbatti.

  5. E anche questo mese in Europa, nonostante il “boom” del superbonus italiano, si registra un -7% di bev. Ohi, ohi … sta a vedere che forse chi ci mette il cash per comprare l’auto non vuole sbattimenti di sorta … vedo che in Francia cominciano a fare le colonnine di ricarica a 400 kW … con l’arrivo delle prime batterie 6c, prevedo un bel boost alle vendite, in 8 minuti fai quasi il pieno, ci sta eccome …

    • Quanta superficialitá in questo commento…

      Il calo é dovuto principalmente alla Francia che nel mese di Giugno, ha avuto un calo del 10% e una quota del 16%. e in piú alla Germania che si sta continuando a crescere rispetto all’anno dopo che si é stabilizzata, ma i numeri che faceva con gli incentivi l’anno scorso erano piú alti (l’assenza degli incentivi pesano un 16% sulle vendite).
      Poi un mese di calo su sette lascia il tempo che trova…

  6. non so se il lettore ha ragione o no ma io leggo sempre più notizie simili a quella che posto sotto, di oggi 16 luglio

    Dalle 10, circa 50 dipendenti del gruppo Askoll, con i sindacati Fiom-Cgil di Vicenza e Uilm-Uilm, sono in sciopero. Pariti dalla sede dell’azienda in via dell’industria 32, a Povolaro di Dueville, hanno raggiunto in corteo la strada Marosticana per bloccare la provinciale. Pesanti rallentamenti al traffico con colonne di veicoli lunghe chilometri. La manifestazione, che terminerà a mezzogiorno, ha raggiunto la rotatoria tra la Sp 248 e la Sp 112.

    «Askoll ha chiesto la cassa Integrazione nella divisione mobilità elettrica – dichiarano i sindacati – noi abbiamo chiesto il piano industriale dell’intero gruppo per capire come l’azienda avrebbe affrontato un calo in un settore che è strategico per il futuro». Presenti gli agenti della questura di Vicenza, i carabinieri della tenenza di Dueville e la polizia locale Nordest Vicentino.

  7. Sto leggendo questo articolo viaggiando in Norvegia…. Devo ridere perché qua sono oggi già nel futuro. E non parlo solo di vetture EV ma di camion elettrici, traghetti elettrici. Ne ho già preso parecchi ed è veramente più impressionante delle EV direi. Poi la Norvegia avendo già un parco circolante elettrico pari al 25% non parla di problemi di fornitura elettrica. Tutto funziona perfettamente e Tesla ha supercharger dapertutto nei posti più isolati. Ho potuto ricaricare alla 2000 millesima colonnina Tesla installata pochi giorni fa.
    E non dire che la Norvegia è diversa dell’Italia. È soltanto una volontà diversa che manca in Italia.

  8. Io, comunque,dopo quattro anni sono molto soddisfatto della mia Kona 64 avendo centrato un contratto luce su misura x la carica casalinga e potendo fare escursioni di ogni tipo con l’autonomia disponibile. In particolare anche dell’assistenza che si è rilevata ineccepibile e questo è un aspetto da tenere nella dovuta considerazione ( 5 anni di garanzia) Poi, nella vita, bisogna avere il coraggio di fare delle scelte…chi si ferma è perduto…a livello personale,familiare e…industriale…

    • io, io, io.
      ma qui non parliamo dell’esperienza personale, del tipo “dato che io sono contento, devono per forza esserlo anche gli altri”.

      • E invece parliamo anche dell’esperienza personale ! Poi , lei, è libero di pensare e fare quello che le pare…

      • Infatti il tema del commento di Iorio non era “io”, bensì “nella vita, bisogna avere il coraggio di fare delle scelte…chi si ferma è perduto”.
        Iorio illustrava semplicemente cosa ha comportato per lui aver fatto una scelta.

        • Credo che il signor Iorioi sia ben in grado di spiegare le sue parole senza il suo aiuto, Eugenio 🙂

          In ogni caso, io volevo sottolineare che, specie su questo forum e presivi singolarmente, tutti o quasi i possessori di elettriche sono (o si dichiarano!) felici della scelta fatta, dunque è inutile ogni volta dire “io ho una Kona e la ricomprerei perché ricarico a casa la notte e mi addormento beato”… Lo sappiamo.

          Guardi, io davvero sarei contento se le politiche industriali etc italiane ci consentissero di essere ricchi e petrol-free come i norvegesi. Ma così non è, e dobbiamo fare i conti con la realtà, non coi sogni.

  9. Le case europee propongono auto tecnicamente obsolete con software mediocri, ricordiamo VW che ha lanciato le prime ID con un SW forse neanche in versione beta.
    È normale che un pubblico esigente con Tesla come riferimento non abbia nessun interesse per queste auto costose e mediocri: vedi lancia Y a 40k.
    L’apertura delle fabbriche delle aziende cinesi in Europa sarà la vera svolta, hanno tecnologie avanti di anni. Quando ci sarà il pareggio con le termiche sarà il funerale delle case europee se non cambiamo rotta.

  10. La bilancia pende comunque ancora parecchio a favore dell’auto elettrica. In paragone con le ICE che ho dovuto guidare per oltre 33 anni l’auto elettrica è decisamente molto più confortevole per via del costante silenzio (nella mia ci sono anche i finestrini con i doppi vetri), dello spazio totale sfruttabile maggiore (assenza tunnel centrale posteriore, presenza ampio frunk, presenza ampio pozzetto del bagagliaio,….), delle migliori prestazioni a parità di livello (coppia massima istantanea, baricentro ribassato, potenza di picco maggiore,…..), della tecnologia più avanzata (guida one pedal, sentry mode, costanti aggiornamenti OTA, luci abbaglianti sempre attivati senza effetto accecante, ….), dei costi di mantenimento nettamente inferiori (no tagliandi, no bollo, sconto assicurazione, possibilità di ricarica casalinga, prezzo basso ai Supercharger, possibilità di scegliere per stessa colonnina il fornitore che più ti conviene,….), dell’impatto ambientale enormemente inferiore nell’intero ciclo di vita dell’auto (guida a zero emissioni di gas nocivi e inquinanti e di fastidioso e dannoso rumore del motore,….). Oggi e ancor di più domani non c’è e non ci sarà paragone, molto meglio l’auto elettrica.

  11. Direi che tirare delle somme confrontando le vendite da un mese o anche un anno all’altro di una tecnologia, quella elettrica, che si prefigge di soppiantarne un’altra che ha dominato il mondo dell’autotrazione per circa 140 anni, non ha molto senso. Quante volte si è contratto ed espanso il mercato dei veicoli a scoppio in tutti questi anni?
    I presupposti per la sostituzione delle due tecnologie ci sono tutti, ma tutto viene artificiosamente frenato per meri motivi di lucro (in Europa) da imprenditori che non vogliono rischiare e investire in ricerca… prima o poi la situazione sbloccherà e ahi ahi cara Europa che dormi sugli allori

  12. Le retromarce le fanno coloro che non sono grado di costruirla.

    E cercheranno di influenzare i politici affinché gli facciano leggi su misura.

    MA RICORDIAMOCI CHE LA TERMODINAMICA DEL PIANETA NON ASPETTA I CAPRICCI DI COLORO PER I QUALI IL PROFITTO VIENE PRIMA DELLA VITA.

  13. Per sapere se l’auto elettrica può funzionare è sufficiente:
    proporre prezzi in linea con le termiche, anche per le utilitarie;
    proporre prezzi di ricarica che non siano percepiti come puro strozzinaggio.
    Lo dimostra la vicenda degli incentivi bruciati in poche ore.
    Dopodichè i problemi o le difficoltà si risolveranno cammin facendo, ma i primi due punti sono prioritari per la grande massa.

    Si è sempre detto che l’EV costa meno a produrla rispetto una termica e che l’enorme differenza era fatta dal pacco batteria.
    Ora, viene scritto anche nella risposta, le batterie sono praticamente regalate, 53 € kWh sono meno di 4000 € per un pacco da 64… praticamente regalata.
    Ed allora spiegatemi come fanno vendere auto a 35-40-50 k € quando il loro prezzo non dovrebbe mai superarei i 25.

    • Zi ti, non lavoro nell’automotive ma ti parlo per esperienza nel mio settore dove lavoro su progetti con lunghi tempi di sviluppo. Se tu sviluppi, testi e metti sul mercato un prodotto in tre anni, devi gestire tutti i contratti di fornitura dove dici da quando a quando e quanti pezzi hai bisogno per produrre il tuo prodotto. Se nel frattempo crollano i prezzi puoi provare a rinegoziare i contratti ma non è detto che ce la fai perché magari i tuoi fornitori hanno a loro volta contratti di lungo termine per la fornitura dei materiali e delle materie prime che non possono rinegoziare. Se poi il crollo dei prezzi sono pilotati da nuovi processi produttivi la cosa si fa ancora più complicata.
      Quindi anche se il prezzo delle batterie crolla, i prodotti che arrivano sul mercato oggi ma che sono stati progettati nell’arco di alcuni anni precedenti potranno beneficiare dei nuovi prezzi solo in maniera limitata. Purtroppo la catena logistica è lunga e complessa e ha un certo ritardo.
      Quando diciamo che i cinesi sono avanti a noi significa che sicuramente le loro auto stanno già beneficiando di prezzi di fornitura più bassi perché hanno investito con convinzione nei campi giusti da molto prima di noi.

      • Capisco Leonardo ma allora dare la notizia che il costo, in questo caso della batteria, è crollato serve a poco forse a niente.
        Anzi potrebbe da una parte far aumentare la rabbia di chi ci vede solo volontà di lucrare all’inverosimile e dall’altro mettere i possibili acquirenti in stand by aspettando “il proprio prezzo giusto”.
        E così ogni due anni aggiorniamo la data in cui le EV costeranno come le termiche anche se, pare, che saranno quest’ultime ad adeguarsi alle prime.

        In conclusione, se i prezzi dei prodotti non sono allineati alle capacità di acquisto dei singoli paesi significa che non vogliono venderli.

        • L’importante è che i prezzi scendano, ad ogni generazione di prodotto un po’ alla volta. Il 2035 non è domani.

          • D’accordissimo, però non possiamo lamentarci se c’è chi aspetta la panda a 10 k (toh, facciamo 15) e la propongono a 25.
            Volendo torniamo al quesito sui prezzi alla colonnina, rientreranno dai costi ed inizieranno a fare utili vendendo poco o tanto?

    • Ma è ovvio: Volkswagen, Peugeot eccetera vogliono guadagnare più della Ferrari. Vogliono guadagnare 20.000 euro netti a macchina. Per questo si divertono a non vendere le auto elettrcihe per le quali hanno investito. Perchè sono scemi. Fagli un colpo di telefono, vedrai che ti assumono come AD.

    • credo 53 euro a kwh le celle batterie LPF, poi il pacco batteria completo ha anche alte componenti e l’involucro stesso, diciamo a spanne si arriva a 70-75 euro a kwh

      e non è chiaro se comprende l’IVA di entità italiana, in tal caso si arriva a 85-90 euro al kwh; oppure circa 105-110 euro per pacchi batteria NCM

      poi i conti della serva restano:

      >> e-c3 = 44 kwh LFP x 90e = batteria 3950e con IVA
      >> e-corsa = 51 kwh NCM x 110e = batt 5600e con IVA

      anche così i listini europei non sembrano ancora aver recepito questi costi più bassi, solito discorso 🙂

      Stellantis sulla e-C3 come fornitore è passato a celle prismatiche LFP prodotte da Svolt, e un po’ di ribasso si è visto (ma rimane prezzo eccessivo)

      Sulle batterie NCM, sembrava vincolata con Samsung per la batteria e-500, e forse con LG per le altre; forse ha aggiunto CATL, immagino più economica

      fa specie che produce ancora la batteria NCM da 51 kwh insieme a quelle più nuove nello stesso formato ma da 54 kwh.. non sembra avere senso ..bho..

  14. Il tema, spero sia chiaro a tutti, non è se si arriverà alla mobilità elettrica, ma in quanto tempo. Quello che c’è adesso in gioco è solo la curva di adozione. Nient’altro.

  15. Si ma scusate c’è una cosa che faccio fatica a capire. Per molto tempo si diceva che le bev costavano molto perchè le batterie costavano molto. Ma ora? 53 x 44kWh fa 2332 dollari. Come fa a costare 25 mila € la Grande Panda?

    • Aggiungi a questo ricerca, produzione del resto, e pubblicità e arriverai a 15 su per giù (forse qualcosina meno) k… Ora dai 25 togli le tasse e vedi che arrivi ad avere un 20% di guadagno per singolo mezzo, direi abbastanza normale come profitto

      Il punto é che se una tecnologia é nuova, e tu già sei indietro, devi spendere mooolto in R&S (motivo per cui é molto meglio la frase “se non puoi batterle comprale o alleati a loro… Vedi rivian o leap)

    • Giacomo è una precisa scelta dei produttori: sapendo che le elettriche saranno obbligatorie (di fatto) dal 2035, le stanno piazzando già alte di prezzo così poi dal 2035 centuplicheranno i loro guadagni. Lo stesso De Meo aveva promesso per il 2025 la R5 allo stesso prezzo della Clio e invece poi l’auto è costata il doppio. Nessun aumento dei costi, solo aumento pazzesco dei margini

      • ci sono prezzi alti?

        vero ma per tanti motivi legati al passato recente e al presente del mercato europeo

        il sillogismo fallato che ci aggiungi tu ( …”siccome tra 11 anni le venono, allora oggi alzano i prezzi”..) scusa ma fa ridere.. non è degno di te

        è più la fotocopia degli argomenti del salvino ( “rincara la mozzarella.. è colpa di von der Leyen”..), lo stesso che faceva campagne d’odio contro la Boldrini

    • Perché la Grande Panda è ancora basata sulla piattaforma CMP (ribattezzata STLA-Small nel 2023) con obsoleta batteria NMC da 54 kWh, come altri 12 modelli dei vari marchi di Stellantis dal 2018 fino a tutt’oggi (https://it.wikipedia.org/wiki/Pianale_CMP).

      E tu mi dirai: “Cavolo, se sono 7 anni che riciclano la stessa piattaforma e la stessa batteria NMC, chissà su quante centinaia di migliaia di auto saranno state vendute, per cui i costi degli impianti produttivi saranno stati più che ammortizzati, ormai! Ragione in più per chiedere perché quindi la Grande Panda costa 25.000 €!”

      La semplice risposta è perché “accà nisciuno è fesso”: finché Stellantis vende ugualmente la quota minima di BEV richiesta per evitare sanzioni UE e in più ogni tanto ci sono degli incentivi statali/regionali/provinciali/comunali, perché dovrebbero abbassarne il prezzo a rischio di venderne di più a scapito delle sue versioni termiche dello stesso segmento ancora più iper-ultra-stra-ammortizzate visto che sono praticamente sempre nuove versioni identiche a sé stesse anno dopo anno con 0% di costosa innovazione e 100% di economicissima fuffa estetica???

      • Correggo un’inesattezza dovuto al fatto che mi è ‘saltato’ un pezzo del commento.

        La Grande Panda e la Citroën e-C3 sono basate su una piattaforma derivata dalla CMP, la Smart Car, con batteria ridotta a 44 kWh ma aggiornata alla chimica LFP (più sicura ed economica della NMC).

        La sostanza non cambia: il prezzo a partire da 25.000 € rimane troppo elevato.

  16. Si è ben visto l’ effetto divisivo ed “identitario ” cavalcato dai varo gruppi politici per le ultime tornate elettorali…ed i tanti “pennivendoli” che si son fatti d’oro a spargere fake news e tesi antiscientifiche in pasto ad uno dei popoli più ignoranti d’Europa e con minor senso civico e grande individualismo.

    A nessuno interessa l’ andamento climatico devastante…se non viene pesantemente e direttamente coinvolto a casa sua…
    L’ unica motivazione per la “massa” poteva essere la grande economia d’esercizio di queste nuove vetture…ma è stata facilmente annullata aumentando arbitrariamente e con scarse giustificazioni plausibili decuplicando i prezzi alle pubbliche colonnine di ricarica… indispensabili per la maggior parte della popolazione italiana.
    Chi abita in centri minori o ha addirittura un idoneo posto auto ove ricaricare con wallbox fa alla svelta ad apprezzare le BEV…salvo che non abbia particolari (e minoritarie) esigenze in fatto di km e tempi di spostamento.
    Gli altri che hanno il giusto “potenziale” non si decidono perché confusi dalla disinformazione…dalla paura del cambio di abitudini (senza valutare i tanti grandi vantaggi).
    La cosa peggiore non è la decarbonizzazione del traffico in Italia…
    sarà la forte perdita di posti di lavoro in tutti i settori legati non solo all’ automotive (tra produzione, vendita, assistenza etc) ma anche a tutte le attività connesse alle F.E.R. con ulteriore perdita di PIL ed arretramento tecnologico rispetto ai nostri competitors europei ed internazionali.
    Le auto elettriche verranno costruite in altri paesi…caricate con energie rinnovabili..sicure ed economiche…e noi italiani continueremo a spendere i pochi soldi dei bassi stipendi per comprare carburanti per auto e casa …e rovinarci ambiente e salute…

    • Le pecore vanno compostamente all’ovile.
      La pecora “strana” è quella che cerca di liberarsi.

      • Nelle non moltissime volte in cui ho partecipato ai vostri dibattiti ho cercato di essere moderato a volte riuscendo altre no ma sicuramente mai offensivo, farò un’eccezione, vediamo la definizione di pecore , la vediamo come fanno molti di voi partendo dalle situazioni personali, faccio circa 40000 km annui ((25000 lavoro 12/1500 privati) i rimborsi klometrici coprono abbondantemente il privato e il cambio auto ogni 3 anni nelle mie abitazioni ho rispettivamente camino termoventilato e termocucina ( la legna e mia) per altro abitazioni rispettivamente in centro storico e in montagna ( quindi entrambe non soggette alle case green)
        In fine considero il cambiamento in atto da un lato cosa gestibile dall’altro dovuto a moltissime ragioni tra le quali la continua espansione del genere umano che continua imperterrito a riprodursi per altro con conseguente fastidio per le mie orecchie e per la mia pace ( per fortuna ci sono I resort child free)
        Se non sono stato abbastanza offensivo me ne scuso e vi invito a riflettere sulle vere pecore

        • Su quali basi considera “gestibile” il cambiamento in atto? Forse lo è per lei, che ha casa in città e in montagna e gira con l’auto pagata dall’azienda. Lo è molto meno per milioni di parsone che devono scappare da paesi che si stanno desertificando o atolli del Pacifico che stanno sprofondando.

          • Esatto signor degli Esposti esatto e la ringrazio per aver risposto in prima persona perché sebbene io abbia onestamente dipinto la mia situazione non mi permetterei mai di fare ragionamenti basandomi solo sulla situazione personale tranne che come adesso quando partendo dalle stesse analisi di situazione personale alcuni si permettono di appstrofare come PECORE persone di cui non sanno nulla e al fastidio per i gas ( pochi ) prodotti dalla mia ibrida mi sono limitato a opporre altri fastidi che danno per scontato non esserci
            Speriamo sia servito a fare in modo che alcuni siano più rispettosi

          • Le rispondo, gestibile perché richiede molte azioni , compreso elettrificare ciò che possibile ( senza importo ma facendolo divenire attraente con una imposizione che bisogno di impegnarsi hanno i costruttori ? Gli basta saper attendere) modificare alcune abitudini e alcuni consumi e comprende ovviamente anche accettare le immigrazione ( che esistono da quando e nato l’uomo) e la diminuzione della popolazione mondiale
            In fine costruire ( preferibilmente riadattare) in zone non a rischio)
            Quello che non possiamo fare ( qui esagero) e chiedere alle persone di rinunciare a vivere
            Un esempio x capire per sopravvivere egoisticamente se un giorno gli “scieziati” ci dicessero che gli animali domestici emettono troppa co2 lei accetterebbe così supinamente di eliminarli?

          • Finora gli scienziati non hanno chiesto a nessuno di rinunciare a vivere. Ci chiedono solo di installare fonti rinnovabili, smettere di estrarre e bruciare petrolio, utilizzare l’energia elettrica pulita come fonte principale di energia, viaggiare in auto elettrica come già facciamo in circa 30 milioni di abitanti del pianeta. Troppo “sbatti”?

          • E proprio quello che mi preoccupa perché se ci consegnato mani e piedi agli scienziati (che magari hanno molte ragioni ma non tengono mai conto dell’insieme)finiremo ( eufemismo) a dover eliminare gli “animali domestici”

          • No, se ci affidiamo agli scienziati ci troviamo ad eliminare i pozzi di gas e di petrolio, le raffinerie, le petroliere e i motori a scoppio. Non so come ripeterglielo. Eppure scrivo in italiano.

        • nel mio specifico caso … la citazione delle “pecore” si riferisce al fatto che molti italiani son campioni del mondo a lamentarsi… e pure campioni del mondo ad aspettare che “altri” facciano qualcosa, con ulteriore aggravante che non si informano correttamente, solo con chiacchiere da bar e poi fanno i “leoni da tastiera” replicando fake-news o propaganda politica all’infinito.

          Sono sicuro che anche @Leonardo (R) non avesse alcun intento offensivo… solo constatare che quando qualcosa non va…e ci sono soluzioni… bisogna fare scelte …e farsi sentire…

          ( ci ha provato con convinzione pure una ragazzina minorenne con sindrome di Aspergher … coinvolgendo molti giovani preoccupati del loro futuro, che un certo ministro e certi pennivendoli han prontamente ribattezzato “gretini”…)

          mi fa piacere sig. @Ivan.s che lei si approcci diversamente e civilmente al blog (quindi per me non rientra tra le “pecore”) però son anche curioso di sapere se si è fermato alla scelta dell’auto ibrida (per ragioni economiche e funzionali immagino) o sta cercando di fare anche altro per diminuire la sua personale “impronta climatica”….

          Se frequenta Vailelettrico spero sia per documentarsi su prossimi sviluppi che potrebbero eventualmente portarla (dopo il fatidico terzo anno d’uso dell’attuale auto) ad un passaggio a BEV qualora l’autonomia ed i tempi in HPC soddisfino abbastanza le sue esigenze di spostamento… senza eccessive complicazioni (ma non mi venga a dire che vuole 1200km autonomia a 130kmh e 5 minuti di ricarica !),

          • Le rispondo volentieri
            Quello che vorrei ( sognerei ) sono auto capaci di percorrete in elettrico tra 50 e 100 km con blocco elettrico da città e così come la mia adesso permettano ( sopratutto in autostrada ) di percorrete i 4/500 km senza troppi sbattimenti) sono sicuro che Unito a molte altre cose basterebbe per gli anni necessari a capire la strada ( perché quello che stiamo facendo oggi lo vedremo tra qualche anno)
            Esempio pratico , lunedì per urgenza lavorativa ho fatto torino /livorno in unica tirata , le assicuro senza sosta e a 140 abbondanti dove ho potuto( non è chiedere la luna)
            Per il resto essendo appassionato di montagna appena posso il mio mezzo ecologico sono le ….scarpe

          • Allora @Ivan.s diciamo che va programmato il cambio auto con BEV della generazione in arrivo tra 2..max 3 anni (a quel momento non solo le batterie avranno densità molto più elevate e alte velocità di ricarica HPC… ma avremo pure molti più punti HPC a tutti i distributori su strade ad alto scorrimento… quindi… “Zero sbatti”…
            A proposito di “sbatti”… inutile sottolineare che la media velocità “a 140 abbondanti” è da ritiro patente .. NON da podio in F1

            NB ha notato a Livorno quanto è pestilenziale l’ aria? Tra raffineria ENI di Stagno… porto commerciale… traffico di vecchie carrette .. solo La Spezia puzza di più…per sfortunata collocazione in golfo chiuso (meno male almeno è stata fermata la centrale a carbone!!)

            Per le scarpe trekking…siamo pari.. ma io in montagna ci arrivo ecologico
            Provi a noleggiare una BEV e Vada a farci un giro… si divertirà parecchio 😉👋👋

    • Ti correggo su una cosa: le auto elettriche SONO GIA’ prodotte in altri paesi. Nonostante la contrazione delle vendite in Europa, l’Italia va comunque al ribasso e produce comunque meno auto di altri concorrenti “dell’Europa dell’Ovest”, bacino di produzione con potremmo almeno confrontarci ad armi pari. E questo nonostante le mirabolanti promesse di Urso/Stellantis…

      • Infatti pur avendo lavorato 30 anni in automotive so da anni che la produzione pian piano si sarebbe spostata in altri paesi che assicurano maggior margine alle case ..e profitti agli investitori (come già successo con elettrodomestici x casa, TV, che dagli anni ’50-60 erano vanto italiano .. o cellulari e PC..tutti delocalizzati in Asia…per scelte politiche negli anni ’80-90).

        Difatti ciò che è tragico è l’ errore di continuare a puntare SOLO su idrocarburi nel breve+medio periodo a costi elevati e pure crescenti nel lungo periodo.
        Nei paesi più sviluppati investono in F.E.R . e questo non solo renderà più bassa la spesa energetica dei loro cittadini..ma soprattutto attirerà (e lo sta già facendo!) le imprese che portano lavoro e PIL (e tasse=servizi statali).

        Stellantis resterà in Italia quel (poco) che basta a prendere le migliori tecnologie… Poi.. CiAONE !

  17. Una buona analisi fatta con criterio.
    sono d’accordo in tutto

    X dire, anche noi in famiglia abbiamo chiuso con gli ICE, e non torneremmo più indietro.
    Iniziale euforia, la più totale, ora dopo un anno, e ormai 35000Km percorsi, possiamo raccontare la nostra esperienza, che per nostra programmazione, è delle migliori, praticamente riusciamo a caricare solo a casa.
    Ma la disillusione arriva, quando con la piccolina (Czero), ci imbattiamo in una rete di ricarica pietosa, ChaDeMo non funzionanti,e in via di dismissione,che purtroppo hanno una velocità maggiore rispetto alla dismissione dei veicoli BEV provvisti di queste prese, con colonnine fuori roaming che richiedono app specifiche, che userai una volta l’anno, e la volta dopo, si è costretti a reinizializzare, perchè si è dimenticata pwd…user…
    Tra qualche giorno proveremo la grande (TMY) in un bel viaggio nel nord Italia, dove metteremo alla prova le colonnine Tesla o comunque HPC, ma alla fine scoprendo che l’hotel in cui pernotteremo è provvisto di presa tipo2, a meno di prezzi fuori controllo, useremo per rabboccare il giusto…

    Ma nonostante la disillusione dei problemi alle infrastrutture, alla fine, andando un po’ più piano, si riescono a percorrere km e km senza problemi…

    La paura è forse di dover scendere a compromessi con la tecnologia, lo spavento di non poter fare esattamente quello che si vuole, perchè il veicolo è da caricare…
    arrivare tardi… non lo so…

    P.S. quando intendo la programmazione è delle migliori, intendo che sono 20 anni che lavoro per poter fare switch verso il mondo elettrico… speso il giusto, rinunciato a fare scelte con vantaggi a breve termine privilegiando quelle a lungo termine…
    e forse non tutti accettano queste visioni…

    buona transizione energetica a tutti…

  18. La preoccupazione del sig. Rinaldi sono comprensibili, anch’io ogni tanto mi chiedo cosa giustifichi tanta resistenza verso una tecnologia che mi esalta (ho definitivamente abbandonato auto ICE in casa, solo due elettriche) e inizio a perdere la speranza …
    Poi però penso al cosiddetto “Hype Cycle” di Gartner (Gartner è una importantissima società di consulenza americana che segue l’innovazione tecnologica e valuta aziende e prodotti), uno dei modelli più utilizzato al mondo per spiegare le fasi di adozione delle innovazioni tecnologiche (https://it.wikipedia.org/wiki/Hype_cycle), in cui si vede chiaramente che dopo l’entusiasmo iniziale per una nuova tecnologia c’è sempre una fase (più o meno profonda) di disillusione (in Inglese è chiamata Trough of Disillusionment). Per chi non conoscesse il modello, consiglio di partire dalle figure con la curva di adozione.
    Interessante la descrizione che viene data di questa “fossa della disillusione”: “L’interesse nella tecnologia svanisce quando la sperimentazione e l’implementazione non producono i risultati sperati. I produttori della tecnologia entrano in crisi o falliscono. Gli investimenti continuano solo per quelle imprese sopravvissute grazie al miglioramento delle tecnologie di prodotto per soddisfare gli utenti precoci (o early adopters)”. Non vi pare che queste parole rispecchino perfettamente la fase attuale?
    Personalmente credo che ci siano ottime probabilità di avviarsi verso la terza fase (detta “salita dell’illuminazione”), ovvero la fase in cui – svanite le aspettative esagerate o gli entusiasmi ingiustificati – viene aggiustato il tiro e la tecnologia diventa pian piano main stream, crescendo in affidabilità, servizi, usabilità, integrazione.
    Che ne pensate?

    • Penso che in Italia queste teorie non siano applicabili perché da noi quando si tocca il fondo, si inizia a scavare, sì ma per cercare il petrolio…

    • Penso tu abbia ragione, specialmente dal lato degli utilizzatori, i clienti, si entusiasmano, ma sono ignoranti riguardo all’oggetto e pensano di usarlo come hanno usato quello precedente a tecnologia diversa. Poi imparano e pian pano scoprono e apprezzano il nuovo. Mi meraviglia che grossi gruppi produttivi non siano a conoscenza di tale trend e non abbiamo fatto nulla per addolcire questa reazione con una maggiore e migliore informazione. Forse hanno pensato solo ai soldi?

    • Corretto. La stessa cosa è capitata un po’ di anni fa con i pannelli solari e le turbine e per lo stesso motivo che sta accadendo col petrolio: prima sono spuntate come funghi aziende che però presto sono andate in crisi su previsioni troppo ottimistiche, poi le aziende che sono sopravvissute hanno migliorato la tecnologia e abbassato i costi e si sono rafforzate, poi è esplosa la ragione per cui quelle tecnologie sono state inventate (ridurre l’inquinamento e i costi dell’energia e evitare l’uso di fonti non sostenibili), poi sono andate in crisi le fonti di produzione tradizionali (e in Europa il tutto è stato amplificato dalla crisi del gas) e infine è arrivata l’ esplosione della domanda al punto da avere fattori di crescita incredibili.
      Non c’è ragione alcuna per cui le auto elettriche debbano seguire una rotta differente visto che i fattori per averla sono tutti presenti e banalmente davanti agli occhi di tutti

    • Concordo col modello, pensare che la crescita delle elettriche fosse esponenziale è il tipico errore delle aziende stampo occidentale quotate in borsa in cui contano solo i guadagni a brevissimo termine.
      La tecnologia evolve rapidamente, le batterie sono sempre più leggere ed economiche ed in Cina ormai le BEV costano meno delle ICE.
      I produttori europei propongono prodotti mediocri a prezzi premium, si aspettavano di trovare i soliti gonzi che cambiano la BMW ogni 3 anni con un modello in cui cambia solo la mascherina e costa 5k in più.
      Vedi lancia Y elettrica, 40k? Ci prendi una Tesla o una BYD con caratteristiche spaziali

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